Un Capodanno insolito nella Città d’Oro

A zonzo per la magica Praga passeggiando sul Ponte Carlo e nelle piazze, visitando monumenti, quartieri, castelli e il Muro di John Lennon
Scritto da: alex 77
un capodanno insolito nella città d’oro
Partenza il: 29/12/2015
Ritorno il: 02/01/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Il mio ragazzo ed io volevamo fare qualcosa di speciale per Capodanno, così ci siamo rivolti alla nostra agenzia di fiducia e nel mese di giugno abbiamo prenotato la vacanza. Era già da tempo che volevamo visitare la capitale ceca, ma non riuscivamo mai a trovare un volo da Pisa ad un orario che ci permettesse di arrivare in treno all’aeroporto. Per fortuna ne abbiamo trovato uno! Spendendo il giusto ci siamo concessi questo magnifico break di Capodanno.

Passeggiata sul Ponte Carlo by night

Appena arrivati all’aeroporto di Praga abbiamo prelevato i soldi dalla nostra postepay in banconote ceche (una cifra che ci potesse bastare per la durata del viaggio); questa decisione si è rilevata azzeccata dato che in Italia era molto difficile riuscire ad effettuare il cambio. Inizialmente non riuscivamo a prelevare ai bancomat Atm, così abbiamo cercato un altro tipo di bancomat (Unicredit) e siamo finalmente riusciti a ritirare le nostre banconote ceche con una commissione di 5 euro (prelevando una cifra di 200 euro a testa abbiamo risparmiato tempo e denaro).

Successivamente, abbiamo ritirato la card per i mezzi pubblici e musei (prenotata precedentemente dall’Italia) all’interno dell’aeroporto ad un costo di 75 euro a testa per 4 giorni; la nostra card sarebbe stata valida dal giorno successivo, così abbiamo comprato un biglietto per l’autobus 119 che ci avrebbe portato al capolinea al costo di 32 corone con validità di 90 minuti. Una piccola osservazione sulla card, valutando i vari costi d’ingresso per le attrazioni che abbiamo visitato, più i biglietti della metro (in tutto abbiamo speso meno di 40 euro), siamo giunti alla conclusione che non ci è convenuto prendere la card, anche perché avevamo pochi giorni a disposizione ed alcuni monumenti che volevamo visitare non li abbiamo visti a causa della mancanza di tempo, quindi valutate bene in base ai monumenti ed i musei che volete visitare ed al tempo a disposizione.

Arrivati al capolinea, abbiamo preso la metro (sempre con il solito biglietto per l’autobus) e siamo scesi alla fermata Malastronska in zona Mala Strana (sono all’incirca 3-4 fermate); per tutto il tragitto dall’aeroporto alla fermata della metro abbiamo impiegato circa 40 minuti. Appena scesi dalla metro ci siamo imbattuti nell’area gelida e nel buio più totale delle cinque del pomeriggio. Il freddo era pungente (4 gradi), ma rispetto ai giorni successivi dove la temperatura sarebbe arrivata a -6 gradi, diciamo che abbiamo avuto il tempo di ambientarci… Zaino in spalla abbiamo percorso qualche chilometro a piedi per arrivare al nostro albergo: il Best Western Kinsky Garden in zona Mala Strana, decisamente un bell’albergo 4 stelle, al di sopra dei nostri standard, ma al momento della prenotazione costava meno di un 3 stelle, così ne abbiamo approfittato! Lasciato lo zaino in camera, ben equipaggiati per il freddo, abbiamo fatto una passeggiata lungo fiume fino ad arrivare alla famosa Casa Danzante ed al suggestivo Ponte Carlo con le luci della sera.

La Casa Danzante fu costruita nel 1996, le sue linee ricurve della torre di vetro gli hanno dato l’appellativo di “Ginger e Fred” per ricordare la coppia di ballerini Fred Astaire e Ginger Rogers. Il Ponte Carlo invece è un bellissimo ponte in pietra che fu ultimato nel 1390, è il più celebre monumento di Praga, infatti è molto frequentato dai turisti che cercano di immortalare la sua bellezza in centinaia di scatti fotografici. L’atmosfera era talmente magica che sembrava di essere nel mondo delle favole, non riuscivamo a smettere di fare foto e ci siamo completamente dimenticati di cenare fino a che non abbiamo sentito un leggero languorino. Il mio ragazzo ha trovato nelle vicinanze del Ponte Carlo un banchetto che vendeva una specialità tipica: il prosciutto di Praga, così ha colto l’occasione di assaggiarlo, nel frattempo io speravo di trovare una porzione di patate fritte, dato che non mangio carne, ma ho dovuto accontentarmi di un panino al tonno nell’unico locale rimasto aperto alle 9.30 di sera; ho scoperto che le classiche patate fritte non si trovano in tutta Praga, le patatine praghensi sono come quelle sottili che da noi troviamo confezionate al supermercato: vengono tagliate a spirale. Inserite in un lungo bastoncino e fritte sul momento in vasche piene d’olio bollente! Ho rischiato di andare a letto senza cena…

Piazza San Venceslao e il quartiere ebraico di Praga

Il secondo giorno siamo usciti di prima mattina in direzione di Piazza San Venceslao, sulla nostra strada ci siamo imbattuti nella Chiesa di Cirillo e Metodio, così abbiamo scattato le prime foto della giornata, poi abbiamo ripreso il nostro cammino. Arrivati nella piazza, situata nel quartiere di Nové Město, abbiamo visto da fuori il Museo Nazionale (in restauro) ed il punto in cui Jan Palach, studente universitario di filosofia si diede fuoco in segno di protesta contro l’oppressione dell’Unione Sovietica dando inizio al movimento conosciuto con il nome di Primavera di Praga. Questo lungo viale deve il suo nome al santo protettore della Repubblica Ceca: San Venceslao la cui statua domina nella piazza. Nel periodo natalizio fino ai primi giorni dell’anno, si trovano nella piazza dei banchetti con tipici prodotti della Repubblica Ceca da degustare in ogni momento, proprio qui infatti abbiamo assaggiato il Manicotto di Boemia più buono di tutta la città chiamato anche trdelnik insieme ad un bicchiere di vino caldo che ci ha riscaldato dalle gelide temperature mattutine.

Dopo aver comprato alcuni francobolli in un ufficio apposito nella posta di Piazza San Venceslao, abbiamo fatto una piccola deviazione per vedere il famoso lampione cubista per poi dirigerci nel quartiere ebraico dove abbiamo usato per la prima volta la nostra card per i musei e mezzi pubblici, ovviamente dopo aver fatto un po’ di fila per entrare… cosa da mettere in conto. Le sinagoghe da visitare sono diverse, noi abbiamo scelto di visitare la Sinagoga Maisel, la Sinagoga Pinkas, la Sinagoga Klausen, la Hall Cerimoniale, la Sinagoga Spagnola ed infine il Cimitero Ebraico. Il cimitero fu fondato nel XV secolo ed è uno dei monumenti più importanti della città, molte tombe sono sovrapposte, per questo motivo sembra che i defunti sepolti siano all’incirca 100.000; l’atmosfera all’interno è molto suggestiva, complice la luce che filtra ad una certa ora del giorno sulle lapidi. Dopo aver visitato il quartiere ebraico, abbiamo deciso di vedere la Piazza della Città Vecchia che grazie ai suoi monumenti ed all’orologio astronomico è considerata una delle principali attrattive della città, inoltre nel mese di Dicembre fino ai primi giorni di Gennaio c’è un tipico mercatino natalizio dove si possono assaggiare prodotti tipici davvero gustosi e per tutte le tasche. La sera, la Chiesa di Santa Maria di Tyn risplende in tutta la sua bellezza, complici sono le luci colorate del mercatino ed il grande albero natalizio in mezzo alla piazza.

Il Castello di Praga e il Muro di John Lennon

Nelle prime ore della mattina ci siamo diretti a piedi al Castello di Praga, la passeggiata per arrivare in cima permette di ammirare un bellissimo panorama dall’alto della città, soprannominata città d’oro per i suoi antichi monumenti. Appena arrivati, abbiamo visitato la bellissima Cattedrale di San Vito, la Basilica di San Giorgio ed il Vicolo d’Oro dove in passato alcuni famosi artisti e scrittori come Franz Kafka vivevano nelle piccole e graziose casette (Kafka viveva al numero 22). Dopo aver lasciato il castello, volevamo visitare il convento di S. Agnes, dato che era fra i monumenti da poter visitare con la nostra card, una volta arrivati sul posto però abbiamo scoperto che era chiuso, così lo abbiamo visto solamente dall’esterno.

In seguito, ci siamo incamminati verso il nostro albergo, ma prima abbiamo fatto una piccola tappa per vedere il Muro di John Lennon, proprio adiacente al muro si può scorgere l’isola di Kampa (attraverso una specie di grata, ovviamente non è il punto più adatto per ammirarla). Il muro, a partire dagli anni ‘80, diventò un simbolo di pace dove i ragazzi scrivevano frasi di libertà ispirate alle canzoni di John Lennon, specialmente “image”. Il partito comunista fece dipingere più volte il muro. Verso le 19.30 abbiamo deciso di ritornare in albergo per cenare e riposarci un po’ dato che la serata sarebbe stata ancora lunga. Alle 22.30 siamo usciti in modo da raggiungere il posto più sensazionale per vedere i fuochi d’artificio ed abbiamo avuto una bellissima sorpresa: stava nevicando. Sembrava di essere in un mondo magico e sul ponte Carlo si respirava un’aria a dir poco frizzante; tantissime persone si sono ritrovate sul ponte per brindare all’anno nuovo e godere dei bellissimi fuochi artificiali (della durata di ben 40 minuti!) sparati da 3 punti diversi.

La Torre Petrin ed il Monumento Nazionale

Il giorno di Capodanno abbiamo deciso di visitare la Torre Petrin, così ci siamo incamminati sulla collina (circa un’ora di cammino dalle statue delle vittime del comunismo) interamente coperta da uno strato di neve. Il parco, dove è stata costruita la torre, ha una bellissima area verde nel centro di Praga che ci ha permesso di scattare delle bellissime foto e di riprenderci in perfetta sintonia con la natura dopo il frastuono della serata precedente. Siamo saliti sulla Torre Petrin, un monumento di acciaio alto ben 63,5 metri, una perfetta copia della Torre Eiffel, un po’ più piccola ovviamente, ma il panorama dall’alto è veramente spettacolare ed imperdibile. All’interno della torre abbiamo trovato una macchinetta per le foto che ci ha permesso con poche corone ceche di creare una cartolina davvero particolare: una nostra foto circondata da paesaggi unici della città. Dopo aver ammirato il bellissimo panorama dall’alto, siamo scesi dalla torre e ci siamo incamminati per arrivare alla stazione della metropolitana vicino al Castello di Praga dove abbiamo preso la metro A, ( Malostranskà in direzione di Staromestka) e siamo scesi a Jiriko z Podebrad, 5 minuti a piedi a sud della Torre della Televisione. Questa attrazione è l’edificio più alto di Praga, alta ben 216 metri, la torre fu costruita tra il 1985 ed il 1992, sopra di essa vi sono istallate le opere (che rappresentano dei neonati) dell’artista ceco David Cerny. Dopo alcuni scatti di rito alla torre (purtroppo non siamo saliti in cima per mancanza di tempo) ci siamo diretti sulla collina di Zizkov dove si trova il Monumento Nazionale (Tachovské Namesti).

Abbiamo faticato un po’ per trovare il monumento, anche perché a differenza di altre zone non ci sono molte indicazioni e ci siamo basati esclusivamente sulla cartina della Lonely Planet; non abbiamo incontrato molte persone, questo quartiere infatti viene un po’ snobbato dalla maggior parte dei turisti. A noi il quartiere è piaciuto molto, soprattutto perché si respirava un’atmosfera di altri tempi. La torre della televisione ed il monumento nazionale con il suo museo meritano sicuramente una visita. Per il giorno di Capodanno il museo che espone la storia della fondazione della Repubblica Cecoslovacca dal 1918 fino alla Rivoluzione di Velluto era chiuso, ma il bellissimo panorama dall’alto con veduta sulla torre della televisione ci ha permesso di fare delle bellissime fotografie e di rilassarci dopo la lunga camminata. Prima che venisse buio, siamo ritornati alla stazione dove abbiamo preso la metro fino a Mustek (zona di Piazza San Venceslao) dove ci siamo concessi una piccola pausa alle 17 del pomeriggio per mangiare qualcosa da Paul, una mitica catena di panetterie presente in molte città europee che ci ha sempre deliziato con i suoi gustosissimi panini e dolci. In seguito, ci siamo incamminati nella Piazza della Città Vecchia per godere ancora una volta della magica atmosfera, poi costeggiando il fiume siamo rientrati in albergo.

La mattina dopo, abbiamo comprato qualche souvenir e dopo aver dato un ultimo sguardo al ponte Carlo, abbiamo preso la metro vicino al Castello e siamo scesi alla fermata Nadrazi Veleslavin dove abbiamo preso l’autobus che ci ha riportato all’aeroporto. Il nostro viaggio è finito, ma porteremo sempre nel cuore la magica atmosfera della capitale ceca.

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Vicolo d'Oro - Casa di Kafka

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Monumento vittime del Comunismo

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Il Castello di Praga

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Veduta dal Castello

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Ale e la cioccolata calda

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Orologio astronomico

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Patatine ceche

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Piazza della Città Vecchia

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Cimitero ebraico

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Veduta del Castello dalla Torre Petrin

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Torre Petrin

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Lampione cubista

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Trdelnik

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Ponte Carlo

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Opera di David Cerny

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Casa Danzante

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Zona albergo

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Ponte Carlo by night!

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Piazza San Venceslao

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France ed il prosciutto di Praga

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Torre della televisione

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Momumento Nazionale

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Veduta della città dalla Torre Petrin

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Veduta del Ponte Carlo dalla Torre Petrin

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Muro di John Lennon

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Ponte Carlo

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Veduta della Torre della televisione dal Monumento Nazionale



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