In auto verso Praga

Tra il Ponte Carlo, il castello, i quartieri ebraici e l'Art Nouveau
Scritto da: maripra
in auto verso praga
Partenza il: 20/05/2016
Ritorno il: 23/05/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Cari Turisti per Caso, ecco il nostro diario di viaggio da Cerro Veronese (VR) – a Praga in auto. Da venerdì 20 Maggio a lunedì 23 Maggio 2016.

Inizio con alcune indicazioni a nostro avviso utili per la buona riuscita del viaggio:

– Abbiamo organizzato il nostro viaggio servendoci della guida “Praga e Repubblica Ceca” della Touring editore, navigatore con programma SYGIC.

– Cambiato gli euro in corone ceche in Italia (1 euro =26,5 corone c.)

– Prenotato su Booking l’Hotel Park inn in Via Svobodova1 a Praga2, per noi, ottima scelta sotto ogni punto di vista.

– Acquistate le vignette per Austria e Cecoslovacchia.

Venerdì 20 Maggio 2016

Programma giornaliero: Raggiungere Praga.

Partiamo da casa verso le 8.00, il tempo è bello e così rimarrà fino a Praga, facciamo la prima sosta in un’autogrill di Chiusa sono circa le 10.00 acquistiamo la vignetta per l’Austria e ripartiamo, attraversiamo il ponte europeo intorno alle ore 11.00, arriviamo in Germania alla periferia di Monaco circa alle 13.40; pausa pranzo in autogrill e incontriamo dei ragazzi di Verona diretti anche loro a Praga per il concerto degli AC-DC;

Alle 17 varchiamo il confine cecoslovacco e alle 18.30 circa siamo a Praga.

Raggiungiamo il nostro hotel, il Prak inn sito all’inizio di Praga 2, attraversando il ponte sul “Jràskuv most” che attraversa la Moldava, “Vltava”per i praghesi e, in un guizzo ti accorgi che Praga deve essere fantastica!

Fermi sul ponte al rosso del semaforo, ammiriamo già alcune bellezze della città, alla nostra sinistra si staglia l’imponente complesso del Castello di Praga l’Hrad, davanti a noi la famosa Casa Danzante o“Tancìcì dum”, l’edificio che più rappresenta l’architettura praghese contemporanea.

Il tempo di sbrigare le formalità per la stanza alla reception, il personale non parla l’italiano noi conosciamo solo alcune parole d’inglese, ma la loro professionalità e la squisita cortesia sono bastate per intenderci. Parcheggiamo l’auto nel parking custodito davanti all’hotel (volendo c’è né anche uno coperto), depositiamo le valige e subito usciamo a passeggiare nelle vie del quartiere “Nové Mesto”=Città Nuova. L’aria è tiepida e profuma di tigli, siamo ai piedi della collina di “Vysehrad” su cui domina l’imponente chiesa di arenaria nera dei Ss.Pietro e Paolo con le due svettanti guglie icone del panorama praghese. Il sole è tramontato, ci spostiamo verso il lungofiume illuminato dai barconi galleggianti e gremiti di giovani, è ora di cenare e lo facciamo in un piccolo bistrot che ci ispirava…forse per il nome italiano! : “Oliva&Co” Via Plaveckà 404/4, in zona hotel, due primi un secondo due birre e un caffè (euro 34).

Rientrando in hotel in Via Vysehradskà,12 ci imbattiamo in una insolita vetrina che espone vasi da notte, water…è quella del “Museum Toilets”, ebbene si! Scopriamo poi che in questo piccolo museo si può “ammirare” una raccolta di circa 2000 pezzi!

Sabato 21 Maggio 2016

Programma giornaliero: Ponte Carlo, Isola di Kampa, Mala Strana e Castello di Praga.

Colazione in Hotel, passiamo alla reception per acquistare un biglietto valido 24 h su tutti i mezzi pubblici (110Kc), ma si possono acquistare anche alle macchinette delle fermate dei tram o in metropolitana.

Alla fermata Vyton ( 200 metri dal nostro Hotel) con il tram 17 in tre fermate siamo in Piazza Jan Palach o “Nàméstì Jana Palacha” nel quartiere ebraico a “Josefov”, spicca in questa piazza l’edificio del Rudolfinum, prestigioso auditorium sede della Filarmonica Ceca. Fa caldo, il sole splende costeggiamo la Moldava verso Ponte Carlo godendoci la vista della riva opposta del fiume; Scorci suggestivi del quartiere di “Mala Strana” o “Citta Piccola” e della collina dell’Hrad il Castello che sempre domina la città.

Attraversiamo Karluv Most, il famoso Ponte Carlo, tra due file di statue barocche, c’è molta gente, vari artisti di strada popolano il ponte: orchestrine jazz, gruppi di folclore locale, solisti e ambulanti di souvenir. Verso la fine del ponte, sulla sinistra in direzione Mala Strana, scendiamo da una piccola scala all’isola di Kampa, un’oasi nella città, pausa caffè al “Casanova Restaurant Via Saska 520/3” e nella piazzetta alberata di “Na Kampè”, un baracchino sforna i“trdelnik”, tipici dolci a forma di cilindro di pasta alla cannella, assaggiateli!

Questo tranquillo quartiere ha fatto da sfondo a famosi film tra cui “Amadeus” del regista boemo Milos Forman, passeggiamo nei giardini alberati dell’isola di Kampa e visitiamo un museo a celo aperto con opere di artisti contemporanei, fra cui spiccano le statue di bronzo dei bambini a carponi con al posto del viso un codice a barre, create dallo scultore ceco David Cerny le cui opere sono disseminate in tutta Praga.

Lasciamo Kampa dirigendoci verso piazza “Maltezske namesti” o Piazza di Malta con le sue numerose ambasciate e arriviamo in Piazza Malà o “Malostranskè namesti” vicino alla torre campanaria della chiesa di “S.Mikulàs” o S.Nicola che occupa il centro di questa piazza; Siamo stanchi pertanto prendiamo il tram n.22 che ci porterà fino al castello.

Comodamente seduti, decidiamo di non scendere alla fermata del castello, ma ci facciamo trasportare ad oltranza, alcune fermate e il tram ferma nei pressi del Monastero di Strahov, proseguiamo ancora per qualche chilometro fino ad arrivare a Praga 6… ;

Siamo in Via Belohrska, sono le 13.30 la fame si fa sentire, scendiamo e ripercorriamo sempre col tram questo lungo viale della periferia di Praga nella direzione opposto.

Al n. 35 del Viale Belohhrska, pausa pranzo al “Restaurance Na Marjance”. Ottima scelta anche se casuale, in questo posticino di Praga 6, abbiamo mangiato carne di maiale con salsa di funghi tartufata, birra e caffè espresso (404Kc).

Riprendiamo il tram n.22 che ci riporta in zona “Hradcany” e questa volta scendiamo per visitare l”Hrad” il complesso del Castello;

la fermata si trova sulla parte nord, scendiamo qualche centinaio di metri e ci troviamo nella Piazza “Hradcanske nam” antistante l’entrata del primo cortile del castello, godetevi dalla terrazza di questa piazza il panorama di Praga, poi entrate!

Mancano pochi minuti alle 15,00 e assistiamo al cambio della guardia che avviene ogni ora. Acquistiamo il biglietto di entrata all’Hrad (250Kc) e visitiamo la Cattedrale di S.Vito dove ammirerete, la Tomba Imperiale, le incantevoli policrome vetrate liberty, la magnifica Porta d’oro e le varie cappelle, ci spostiamo poi nella Basilica di S.Giorgio e in ”Zlatà Ulicckà” il Vicolo d’oro con le sue casette-museo un tempo sede di botteghe di “battiloro” e di “alchimisiti”, se entrando salite gli scalini della prima casa, al piano superiore visiterete il museo delle armature, delle armi e di alcuni strumenti di tortura dell’epoca.

Scendiamo verso il quartiere di Mala Strana dalla parte settentrionale del castello per ritornare in piazza “Malostranskè namesti”, da una caffetteria sotto i portici a lato della chiesa di S.Nicola osserviamo la Torre Campanaria e leggiamo sulla guida che al tempo del regime comunista sulla sua sommità stava una delle tante torrette di controllo detta “Kajka” dove la polizia segreta vigilava i punti sensibili della città, delle circa 70 esistenti in Praga questa è l’unica svelata al pubblico.

Percorriamo un tratto della vicina e caratteristica Via Nerudova, intitolata al poeta scrittore ceco Jan Neruda dal quale Pablo Neruda prese il suo pseudonimo. Qui ha sede la nostra ambasciata e si possono ammirare sui portoni dei palazzi, alcune delle più belle e antiche “insegne di Praga” che stavano ad indicare l’attività commerciale degli occupanti. Al numero 10 della Nerudova individuiamo il ristorante dove la sera ceneremo “Restaurance u Laury” …il menù era proposto anche in lingua italiana!

Sono le 18.00 e con il tram n.22 lasciamo il centro di Mala Strana per attraversare il Ponte Legìì e scendiamo sul retro del Teatro Nazionale il “Naròdìn divadlo”, dove sorge il moderno complesso “Novà Scéna, particolare edificio teatrale formato da formelle di vetro soffiato in una struttura di acciaio.

Ci spostiamo verso il lungofiume Masaryk “Masarykovo nàbrezì” con i suoi palazzi art nouveau dai tenui colori, ci soffermiamo su questo tratto di Moldava percorsa da due verdeggianti isole-parco: la Slovansky ostrov (Isola Slava) e Strelecky ostrov (Isola dei Tiratori). Questo suggestivo tratto di Moldava si può godere noleggiando un pedalò, una azzurra barchetta a remi o entrando nelle galleggianti waterball. Decidiamo di prendere una di queste graziose e romantiche barchette a remi, e attraversato un ponticello raggiungiamo l’isoletta Slava dove dei ragazzi le noleggiamo. Remando in direzione di Ponte Carlo passiamo sotto le arcate del Ponte Legìì, alla nostra destra magnifico edificio del Teatro nazionale illuminato dal sole, difronte a noi Ponte Carlo la collina dell’Hrad, giriamo verso sinistra intorno all’isoletta dei Tiratori e ci godiamo il tepore del sole al tramonto.

Rientriamo in Hotel e, verso le 21.30 siamo già sul tram che ci riporta in Via Nerudova 10, cucina rigorosamente ceca: prosciutto di praga (prazska sunka), zuppa di funghi e patate in crosta di pane(gulas.chleb), filetto di bovino (svickova/smetane), ciambelle di pane con ricotta ripieni di marmellata di albicocche(housk.knedlik), birra e caffè (1033Kc).

Per smaltire il tutto, passeggiata attraverso Ponte Carlo molto più suggestivo che non di giorno, imbocchiamo la Karlova gremita di giovani e turisti acquistiamo qualche souvenir fra la miriade di negozietti che si alternano ad altrettanti trattorie-bistrot-birrerie e giungiamo in Piazza “Staromestskè nàmesti” cuore della Città vecchia (Starè Mesto); sulle panchine che circondano il monumento in bronzo a Jan Hus, teologo riformatore boemo e anticipatore delle tesi della riforma protestante, ci godiamo questa meravigliosa piazza in notturna con le suggestive guglie illuminate del tempio di Tyn e la luna col suo misterioso alone che fa capolino tra i tetti dei palazzi d’epoca. Siamo stanchi e il tram n.17 ci riporta all’hotel.

Domenica 22 Maggio 2016

Programma giornaliero: Quartiere ebraico Josefov, Piazza della Città Vecchia, Casa Civica, Piazza Venceslao.

Colazione in hotel, oggi ci sposteremo con la metropolitana praghese, la reception ha esaurito i biglietti giornalieri, acquistiamo i biglietti validi 15 minuti dalle apposite colonnine (12Kc), e alla vicina stazione di Piazza Karlovo nàmestì prendiamo la linea gialla fino alla fermata “Mustek”, qui saliamo sulla linea verde per scendere alla stazione di Staromestskà, siamo nel quartiere ebraico “Josefov”, lo attraversiamo lungo i suoi viali orlati da splendidi edifici art nouveau, ci soffermiamo all’esterno della Sinagoga Pinkas dove da un lato si intravedono alcune tombe del Vecchio cimitero ebraico, sempre dall’esterno vediamo la Sinagoga Vecchianuova e da Via Maislova raggiungiamo “Staromestské nàmestì”, la Piazza del quartiere Stareé Mesto o Città Vecchia.

Sono le 12.00 e davanti alla torre del municipio, il famoso “orologio astronomico”, forse la più classica icona praghese, attira una marea di gente con il naso all’insù per guardare il complesso meccanismo in funzione, ascoltiamo i rintocchi dalla piazza e finito lo spettacolino la gente sfolla e noi facciamo una pausa a caffè al “El Toro Negro” una birra un caffè (225Kc) comodamente seduti davanti all’orologio!

Visitiamo la chiesa di S.Nicola, attraversiamo la piazza dominata dal gruppo monumentale dedicato al boemo Jan Hus, per visitare la chiesa della Vergine Maria davanti al Tyn.

Lasciamo questa splendida piazza per inforcare la Via Celetna e dirigerci verso “Prasnà bràna o Porta delle polveri, passeggiamo lungo la via con le scintillanti vetrine dei cristalli boemi, parecchi negozi di souvenir, acquistiamo una statuina del soldato Svejk, protagonista del libro dello scrittore ceco Jaroslav Hasèk “Il buon soldato Svejk”.

A pochi passi dalla torre della Porta delle Polveri, all’angolo con la Via Ovocnytrh ammirerete un’ edificio simbolo dell’architettura cubista praghese: la casa Alla Madre nera di Dio o “dum U cerné Matky bozì”; Attraversata la Porta delle Polveri, si entra in Piazza Nàmestì Republiky dove, l’elegante edificio d’angolo della Casa Civica o “Obecnì dum” centro culturale per i praghesi, domina la piazza, si può entrare al piano terra, occupato da un elegante caffè e da un ristorante francese.

Da Nàmestì Republiky prendiamo la linea gialla della metro fino a Mustek da lì la linea verde fino alla fermata a Muzeum, ( con un chilometro circa si poteva fare a piedi ma eravamo stanchi …);

Usciamo in Piazza Venceslao (Vàclavské nàmestì) siamo nel quartiere “ Nové Mesto” o Città Nuova, entriamo per un’urgenza in uno Starbucks acquistiamo una tazza souvenir, scattiamo alcune foto alla facciata in restauro del “Nàrodin muzeum” il Museo nazionale di Praga e, non si può non ricordare che in questo punto della piazza nel 1969 il giovane patriota ceco Jan Palacha si trasformò in torcia umana in segno di protesta contro l’occupazione sovietica del suo Paese.

Davanti la scalinata del Museo si erge il monumento equestre a Venceslao duca di Boemia, circondato dalle statue dei quattro santi protettori della Boemia e, da qui si snoda leggermente in discesa il grande boulevard di Piazza Venceslao o “ Vàclavské nàmestì” con le sue eleganti facciate dei palazzi, le numerose eleganti gallerie commerciali che da essa si diramano; In una di queste il “Palàc Lucerna” potrete vedere appesa al soffitto la statua di S.Venceslao sul cavallo rovesciato la strana opera dello scultore ceco David Cerny. La fame si fa sentire e al vicino Burger King facciamo una sosta con hamburger e coca cola. In fondo alla piazza percorriamo Via Nà Prikope, un viale pedonabile, parzialmente alberato con panchine e con molti negozi, banche e caffè. In galleria Broadway acquistiamo due biglietti per la serata per il Wow Show “teatro nero” una tradizione praghese che prende le origini dal teatro delle ombre cinesi. Un salto in hotel e alle 20.00 siamo in teatro per assistere allo spettacolo che dura circa un’ora, con suggestivi effetti speciali e un piacevole coinvolgimento del pubblico. Ceniamo con menù italiano al cafè-restaurant “Pasta Fresca!” al numero 11 della vicina Via Celetna: spaghetti alla chitarra amatriciana, carpaccio, tiramisù, prosecco e caffè (972Kc), finito di cenare passeggiamo verso la piazza dell’orologio, fiancheggiamo la chiesa di S.Nicola e percorriamo la lussuosa via delle grandi firme, Via Parìskà o Via Parigi che attraversa il quartiere ebraico fino al Ponte Cechuv; svoltiamo a sinistra fiancheggiando l’edificio dell’auditorium Rudolfinum e in Piazza Jana Palach prendiamo il tram che ci riporta all’hotel.

Ci congediamo da Praga nella stessa Piazza da cui siamo partiti, quasi a chiudere un cerchio magico e incantevole com’ è Praga.

Buon viaggio.

Mariarita.prandi@hotmail.it



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