Intensamente Praga

Long weekend dedicato alla scoperta della magica città, capitale della Repubblica Ceca
Scritto da: DomeSte
intensamente praga
Partenza il: 24/11/2013
Ritorno il: 27/11/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Cari Turisti per Caso, siamo Domenico e Stephanie e vogliamo raccontarvi i nostri giorni trascorsi a Praga, una città stupenda di cui ci siamo perdutamente innamorati. Non staremo a descrivervi nei dettagli ogni luogo visitato, poichè un’ottima guida (noi abbiamo preso la Lonely Planet e ci siamo trovati benissimo!) sarà più che sufficiente a farlo. Piuttosto il nostro intento sarà quello di illustrarvi il nostro itinerario giornaliero, affinchè possa esservi da consiglio, e di raccontarvi le nostre emozioni.

Indice dei contenuti

Dunque, iniziamo col dirvi che noi ci siamo affidati al nostro agente di viaggio di fiducia, che ci ha trovato un’offertona a cui non potevamo assolutamente sottrarci! Abbiamo anche preso la tessera per i trasporti, che ci sarebbe servita su tutti i mezzi pubblici e ci siamo procurati le corone in banca, di modo da non dover fare cambi a Praga. Siamo partiti domenica 24 da Torino, il volo era previsto per le 10:40 da Milano Malpensa. Abbiamo lasciato l’auto al Parking Go e ci siamo trovati davvero benissimo: molto gentili, disponibili, efficienti. Ci hanno accompagnato con una navetta all’aeroporto e da lì abbiamo preso il nostro volo, puntualissimo, con EasyJet per Praga! Non appena giunti a destinazione, prendiamo il 119 proprio di fronte al Terminal, scendiamo al capolinea e aspettiamo il tram che ci porterà quasi di fronte al nostro albergo. Abbiamo soggiornato al Best Western Kinsky Garden e siamo rimasti molto soddisfatti. Posizione ottima, nel quartiere di Mala Strana, un po’ fuori dal centro ma raggiungibile in pochi minuti; cordialità, pulizia, qualità del sonno ottima grazie al silenzio notturno della zona e alle camere insonorizzate, e ristorante buonissimo.

Dopo aver mangiato al volo un panino e aver sistemato le valigie in stanza, usciamo alla scoperta di Mala Strana. Camminiamo senza meta, meravigliandoci ad ogni angolo, fotografando ogni palazzo, sempre più desiderosi di vedere. Vediamo la Chiesa di San Nicola, la Chiesa della Vergine Maria Vittoriosa, ci perdiamo in vicoli pieni di negozietti particolari, luminosi, caratteristici, accoglienti. Con l’arrivo dell’imbrunire ci avviamo verso il Ponte Carlo, e tra una persona e l’altra (era parecchio affollato) ci affacciamo verso il Moldava ammirando le luci della città, ci emozioniamo di fronte al Castello che dalla collina sovrasta con la sua imponenza, ci incuriosiamo vedendo l’isola di Kampa. Camminiamo ancora un po’ verso Stare Mesto, ma poi esausti dal viaggio e dal freddo, ci dirigiamo verso il nostro albergo. La sera decidiamo di cenare lì, come faremo tutte le altre sere, perchè le cameriere sono davvero gentili, accoglienti e soprattutto si mangia benissimo e a prezzi veramente accessibili.

Il lunedì ci alziamo presto e ci dirigiamo verso la funicolare di Petrin, passando per il Monumento alle vittime del Comunismo, davvero molto toccante. Arrivati in cima a Petrin, scattiamo numerose foto e ci dirigiamo verso la Torre Panoramica. Paghiamo l’ingresso e saliamo in cima decidendo di fare le scale. Tira molto vento, ma il panorama da lassù ripaga ogni sforzo! Dopodichè, da studiosi di Beni Culturali che siamo, non potevamo mancare alla visita del Monastero di Strahov. Straordinario, emozionante, avremmo voluto non uscire più per respirare ancora quell’odore di libri, di legno, di antico, di cultura. Ci fermiamo per mangiare qualcosa, non prima di aver visto però il Museo della Miniatura. Sembravamo due bambini mentre guardavamo meravigliati ed entusiasti le opere di quel genio di Anatoly Konyenko! Successivamente ci avviamo verso Loreta per poi addentrarci nel quartiere di Novy Svet dove nel XVI secolo vennero costruite delle case per il personale del castello. Vi sono delle casette minuscole di tinta pastello e una stradina stretta e acciottolata. Sembra di essere indietro nel tempo, non c’è un’anima e si respira una tranquillità e una serenità eccezionale. Ci fermiamo di fronte alla casa numero 1, quella che un tempo era abitata dall’astronomo Tycho Brahe, scattiamo qualche foto e ci dirigiamo verso il castello. Mamma mia ragazzi, che scenario fantastico! Il sole sta tramontando, il cielo è coperto da nuvole nere, il cielo è sempre più plumbeo e tutto questo rende il castello e la Cattedrale di San Vito che spicca dei soggetti eccezionali per delle foto perfette. Felici e soddisfatti, ammiriamo il paesaggio dalla terrazza che dà sulla città e poi entriamo nel castello. Ahimè sono le 15 e 55 e le visite terminano alle 16 per cui non riusciamo a visitarlo. Che sfortuna! Dovremo infatti tornarci. Scattiamo un sacco di foto (siamo due appassionati di fotografia, se non l’aveste ancora capito, eheh) e optiamo per la discesa verso Mala Strana. Da lì prendiamo la metro e ci dirigiamo verso Namesty Republicky, dove sapevo esserci un mercatino di Natale. Sulla metro rimaniamo affascinati e stupiti dalla miriade di pubblicità di libri, dalla gente che cammina tenendo un libro o addirittura mentre legge, ci stupiamo del fatto che nessuno o quasi gira con il cellulare in mano o il tablet. Oddio che meraviglia! Arrivati al mercatino, compriamo un po’ di souvenirs e poi ci avviamo verso l’albergo, entusiasti dell’ottima cenetta che ci aspetta.

martedì

La mattinata la dedichiamo al quartiere Josefov, il quartiere ebraico di Praga. Facciamo il biglietto ordinario e visitiamo le varie sinagoghe e il vecchio cimitero. Ciò che maggiormente ci ha colpito è stata la sinagoga Pinkas, interamente ricoperta sui muri dai nomi delle vittime ceche del nazismo con data di nascita e di scomparsa. Inoltre è stata toccante la raccolta di disegni dei bambini deportati nel campo di concentramento di Terezin. E’ stata una mattinata dedicata alla memoria, commovente, carica di rabbia verso quell’essere deplorevole che è l’uomo. Lasciato lo Josefov, ci rechiamo a piedi verso Stare Mesto, sono quasi le 13 e non vogliamo perderci il rintocco delle ore all’Orologio Astronomico. Arrivati nella piazza della città vecchia, restiamo meravigliati, come sempre in questa città, dalla bellezza dei palazzi, dai colori, dall’atmosfera, dalla torre dell’orologio, dalla Chiesa della Vergine Maria davanti a Tyn che svetta con tutta la sua imponenza. Assistiamo alla sfilata degli apostoli al rintocco delle 13, dopodichè andiamo a pranzare. Finito di rifocillarci, andiamo a visitare la chiesa di Tyn. Straordinaria, imponente, gotica e barocca, ci soffermiamo sulla tomba di Tycho Brahe. Terminata la visita ci dirigiamo verso Nove Mesto e la sua Piazza Venceslao. Scattiamo foto al Grand Hotel Europa, ci soffermiamo sulla statua di San Venceslao e sul Monumento Commemorativo alle Vittime del Comunismo, con fotografie ed epitaffi in onore di Jan Palach e di altri oppositori. La piazza non ha la magia della piazza di Stare Mesto, ma è comunque molto affascinante e coinvolgente soprattutto per l’edificio neo-rinascimentale (il Museo Nazionale) che la domina alle spalle. Tornando indietro, ci lanciamo alla ricerca del Lampione Cubista, probabilmente l’unico al mondo e non volevamo assolutamente perdercelo! Trovarlo dopo un bel po’ di giri è stata una grande emozione! Veramente da non perdere. Poi prendiamo la metro e andiamo verso la Casa Danzante. Con meraviglia ed entusiasmo scattiamo foto, ammiriamo il castello illuminato in lontananza e poi ci dirigiamo verso la Chiesa dei Santi Cirillo e Metodio, dove vi è un memoriale ai sette paracadutisti cechi coinvolti nell’assassinio di Reynhard Heydrich (Monumento Nazionale alle Vittime del Terrore di Heydrich). Molto commovente, siamo rimasti colpiti nell’animo. Poi con le gambe a pezzi e le ossa rotte per il freddo accumulato, optiamo per un bel ritorno nel nostro albergo, per riprenderci per il nostro ultimo giorno a Praga, l’indomani.

Mercoledì

Ci svegliamo presto presto e già molto tristi per la partenza. Ma cercando di non pensarci, ci avviamo verso il Castello di Praga, dato che lunedì non avevamo fatto in tempo a visitarlo! Per fare il più in fretta possibile passiamo per il ponte Carlo, scattiamo foto e visitiamo la torre (dall’alto la vista è fantastica!), prendiamo il tram e scendiamo alla fermata Brusnice. Da lì, pochi metri a piedi e siamo di fronte al castello. Paghiamo la visita breve che comprende la Cattedrale di San vito (immensamente stupenda!), il Vecchio Palazzo Reale (ci è piaciuto moltissimo, per la nostra grande passione per i castelli e per la storia), la Basilica di San Giorgio, il Vicolo d’Oro e la Daliborka. Le casette del Vicolo d’Oro sono molto graziose e alcune rievocano utilizzi del passato (ad esempio c’è la casa di un regista che ha salvato molte pellicole durante la guerra, la casa di un’indovina.. tutte visitabili), poi c’è un museo delle armi medievali e delle torture e numerosi negozietti. La Daliborka ci ha colpito per la sua prigione sotterranea con anche qui strumenti di tortura.

Poi pranziamo, scendiamo a piedi verso Mala Strana e da lì prendiamo il tram per la tappa tanto attesa: Palazzo Veletrzni. Non vedevamo l’ora di trovarci di fronte alle opere dei nostri tanto amati Van Gogh, Monet, Klimt, Munch, Manet e tanti altri! Purtroppo non ci rimaneva tanto tempo, dovevamo andare a ritirare ancora le valigie in albergo e poi andare all’aeroporto, ma niente e nessuno avrebbe potuto impedirci di dedicarci al terzo (con Cezànne, Rodin, Picasso, Gauguin ecc ecc..) e al primo (con Schiele, Munch, Klimt) piano. In quest’ultimo poi, abbiamo scoperto un ottimo artista espressionista con i suoi dipinti della Praga degli anni ’30: Oskar Kokoschka. E’ stato emozionante trovarsi di fronte al Green Corn di Van Gogh, al Joaquine di Matisse, al Castle with a Moat di Klimt e così via. Ed è stato anche interessante conoscere le opere di artisti cechi. Il museo era deserto, e questo ci lascia molto sconcertati… come è possibile che i turisti non vengano in massa in questo Museo straordinario? E’ grandissimo, pulitissimo, interessantissimo, e molto rilassante per le luci, il calore, il silenzio, le opere magnifiche. Non saremmo più andati via. E a malincuore non abbiamo potuto vederlo tutto. Alla fine della nostra visita siamo andati in albergo, abbiamo preso le valigie e tristemente ci siamo diretti verso l’aeroporto. EasyJet puntualissima e Parking Go perfetto!

In conclusione, siamo rimasti affascinati da questa città, dalla sua gente molto pacata, silenziosa, composta, disponibile, cordiale, letterata (non siamo affatto abituati a vedere ragazzi della nostra età camminare per strada con un libro in mano piuttosto che con l’iphone e l’ipod), dalla magia che trasuda da ogni via, da ogni palazzo, piazza, monumento. Dal suo fiume, dalle sue luci, dal suo Castello, dai suoi colori, dai suoi tetti, dalla sua atmosfera ottocentesca. Magica, fiabesca, intensa, ti entra tutta in un colpo nel cuore. E non ne esce più. Praga.



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