Portogallo tra cultura e natura

Tour on the road per conoscere il vero cuore del paese. Dalle città d'arte alle spiagge, fino alle degustazioni di vino e al paradiso dei surfisti
Scritto da: michelabizzocchi
portogallo tra cultura e natura
Partenza il: 18/09/2018
Ritorno il: 27/09/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Sono sempre stata abituata a viaggiare, e non vacanze nei villaggi turistici, ma veri e propri tour on the road con i miei genitori. L’Europa l’avevo praticamente già vista tutta a parte qualche stato a cui probabilmente non avevamo pensato o credevamo non abbastanza meritevole di vista. Quindi quando a giugno dovevo decidere con il mio fidanzato una vacanza qua nei dintorni, non avevo la minima idea di dove andare. Abbiamo aperto google maps e iniziato a scartare posti dove c’eravamo già stati nei nostri precedenti viaggi. Dopo ore di ricerca e battibecchi le nostre ultime mete possibili erano l’Irlanda e il Portogallo. Dopo qualche giorno di ulteriore valutazione abbiamo deciso per una meta calda, quindi il Portogallo.

Visto la nostra curiosità nel conoscere il più possibile un Paese a noi così vicino ma culturalmente lontano, abbiamo pensato che la miglior cosa fosse organizzare un tour on the road. Così, in qualche settimana, abbiamo deciso che giro fare, dove dormire e cosa visitare.

18 SETTEMBRE 2018

Il nostro aereo partito da Bologna atterra a Lisbona. Arriviamo la sera verso le 21 quindi non sapendo bene com’è la città decidiamo di dirigerci direttamente al Barrio Alto, quartiere che la guida ci indicava come il migliore per ristoranti e locali dove bere qualcosa. Troviamo un ristorantino molto carino, che pero data l’ora (circa le 22.30) riusciva a farci solo un hamburger veloce. Quindi la nostra voglia di mangiare piatti tipici per quella sera l’abbiamo dovuta mettere da parte.

L’indomani partiamo dall’hotel con l’intenzione di riuscire a vedere tutta la città. Dati i tempi ristretti che avevamo. Prendiamo la metro sotto l’hotel, devo dire molto efficiente e con tariffe ragionevoli, infatti un biglietto per 24h comprendente di metro e pullman costa 6.50€. Scendiamo alla fermata di Martim Moniz, in concomitanza del capolinea del famoso tram 28. Infatti in hotel ci avevano consigliato di prenderlo ad uno dei due capolinea per trovare posto visto il grande affollamento del tram (in alcuni casi infatti abbiamo constatato che non si riesce nemmeno a salire dall’affluenza di gente che c’è).

Scendiamo dal tram alla fermata di Porta do Sol un po’ casualmente, infatti non sapevamo di preciso dove fossimo. Dopo qualche indicazione chiesta alla barista di un bar ci accorgiamo che nelle vicinanze c’erano dei punti di interesse, come il Miradouro de Santa Luzia, un balcone tutto piastrellato di azulejo con vista su tutta la città e la Cattedrale di Lisbona. Facciamo una camminata per raggiungere e visitare questi posti per poi riprendere il tram e dirigerci a Praça do Comércio una delle piazze più grandi e suggestive d’Europa, che si affaccia sul fiume Tago.

Dopo aver visitato un la piazza, la nostra pancia brontolando ci ricorda che dovevamo fare ancora colazione. Mio zio prima di partire ci aveva consigliato un posto veramente buono in Rua Augusta, proprio la via che termina a Praça do Comércio e la principale di Lisbona, dove facevano degli ottimi Pastel de nata (pasticcino portoghese a base di pasta sfoglia e uova). Abbiamo speso 1€ per ogni pasticcino preso e 1,20€ per un caffè espresso, direi prezzo molto buono per il posto dove eravamo e i costi generali della città. Finita la colazione ci siamo diretti con una passeggiata di 5 massimo 10 minuti verso il Convento do Carmo, posizionato proprio nel Barrio Alto. È una chiesa molto suggestiva in stile gotico rasa al suolo da un violento terremoto nel 1755. Abbiamo pagato il biglietto d’ingresso 3€ a testa essendo studenti, il costo per un biglietto intero invece è di 4€.

Finita la breve visita abbiamo deciso di riprendere il tram 28 per finire il giro della città vecchia, purtroppo essendo l’orario di punta per i turisti (circa le 11) era troppo affollato e quindi non sostava nemmeno alle fermate per far salire la gente. Abbiamo deciso quindi per non perdere ulteriore tempo di fare un giro a piedi per i vari sali e scendi della città, è stato abbastanza faticoso ma molto caratteristico.

Finito il giretto abbiamo deciso di spostarci con il tram 15 (preso a Praça do Comércio) verso la Torre de Belém, il biglietto come per il tram 28 era compreso in quello della metro fatto la mattina stessa. Ci abbiamo messo circa 20 minuti ad arrivare, e ci ha lasciato all’inizio del Jardim de Belém. Abbiamo fatto un breve giro in questi bellissimi e curatissimi giardini per poi dirigerci al Monumento a los Descubrimientos, costruito per celebrare l’era delle scoperte realizzate dai navigatori portoghesi. Pagando un biglietto di 5€ per gli studenti si può salire fino in cima. La vista è veramente bellissima infatti si può vedere tutto il quartiere di Belém e il fiume Tago attraversato dal Ponte del 25 de Abril, coronato sullo sfondo dal Santuario di Cristo Rei.

Essendo quasi le 15 siamo andati a mangiare (sbagliando) in uno dei tantissimi ristoranti turistici lì in zona. Beh, che dire. Esperienza assolutamente negativa. Abbiamo preso un tortino di baccalà e patate orribile e un risotto al polpo senza alcun tipo di sapore condito con una strana salsa bianca. Abbiamo speso 32€ in due, comprensivo anche di una bottiglia d’acqua e un cestino di pane. Scappati letteralmente dal ristorante ci siamo spostati alla torre di Belém facendo una camminata sulle rive del fiume. Visitata la torre da fuori a causa della fila di un’ora, abbiamo deciso di prendere un ferry boat del costo di 14€ a testa che ci ha fatto fare un giro panoramico di circa 45 minuti dei principali monumenti sul Tago. Ci ha lasciato a Praça do Comércio. In serata siamo andati a fare un aperitivo e abbiamo cenato presso un’ottima hamburgeria nel Barrio Alto veramente buonissima.

L’indomani, ovvero il 20 settembre, abbiamo affittato una macchina e siamo partiti da Lisbona con direzione Lagos, dove avevamo prenotato l’albergo. Durante il tragitto sulla costa ci siamo fermati per alcune foto a Praia de Odeceixe, dove abbiamo trovato un punto d’osservazione delle onde molto suggestivo praticamente su uno sperone a picco sul mare. Successivamente ci siamo diretti a Praia da Arrifana dove essendo arrivata l’ora di pranzo ci siamo fermati a mangiare in un posticino di surfisti sulla strada che conduceva alla spiaggia. Il pomeriggio l’abbiamo passato lì in spiaggia, rilassandoci e facendo qualche bagno molto veloce nella gelida acqua piena di surfisti.

La sera, arrivati a Lagos, abbiamo fatto un giretto nel paese veramente molto carino. Il centro, infatti, era tutto piastrellato da mattonelline bianche e nere e in qualche angolo della strada si trovavano artisti che cantavano accompagnati da chitarre. C’era molta vita e tutti i negozi erano aperti, veramente una bella atmosfera.

Il 21 settembre il nostro itinerario si spostava in direzione Albufeira dove avremmo passato le successive due notti visitando le migliori spiagge dell’Algarve. Prima di partire siamo andati a vedere Ponta da Piedade, un promontorio veramente spettacolare che merita tantissimo la visita. Siamo scesi per le infinite scalinate fino ad arrivare alle insenature sul mare. Devo dire che è stato uno dei paesaggi più belli che ho visto in Portogallo.

A pochi chilometri di distanza da lì la nostra guida ci indicava una fantastica spiaggia chiamata Praia do Camilo, molto più piccola e caratteristica della turistica Praia Dona Ana. Qui ci siamo fermati per la mattinata a prendere un po’ di sole e fare qualche bagno. Vi consiglio di portarvi dell’acqua visto che il sole picchia molto forte e la spiaggia non dispone di bar dove poterla comprare.

Nel pomeriggio sempre spostandoci in direzione Albufeira ci siamo fermati alla famosissima Praia da Marinha. Leggendo le varie recensioni su internet sinceramente ci saremmo aspettai di più. Era piena di turisti, abbiamo faticato a trovare un posto dove stendere i teli da mare e c’era veramente tantissima confusione. Volendo, sulla spiaggia c’erano diversi ragazzi che affittavano kayak per fare il giro delle grotte nei dintorni e raggiungere in una ventina di minuti la famosissima Grotta di Benagil, il tutto al costo di 15€. Siamo ripartiti verso Albufeira dove abbiamo cenato in serata, devo dire che la città è meta di inglesi vogliosi di serate e festa, purtroppo non si mangia nemmeno così bene nel centro cittadino perché ci sono ristoranti soltanto turistici.

Tornati in hotel in serata ci siamo fatti riservare per la mattina successiva un giro in barca guidato per visitare le grotte sulla costa dell’Algarve, il tutto al costo di 35€ a persona.

L’indomani siamo partiti verso le 9,30 dal porto di Albufeira e devo dire che è stata un’esperienza fantastica. Infatti, oltre a entrare in tutte le grotte nascoste e vedere spiagge deserte inarrivabili dalla terra ferma, siamo risusciti ad avvistare i delfini. Ci saltavano intorno al gommone e ci nuotavano di fianco, purtroppo pero è vietato fare il bagno con loro per motivi di sicurezza. L’intero tour in barca è durato 2,30h. Vi consiglio di prenotare una barchetta di piccole dimensioni (nella nostra eravamo in 12) perché almeno si ha l’opportunità di entrare nelle grotte e non vederle solo da fuori.

Per pranzo siamo andati in un posto tipico consigliato dalla receptionist del nostro hotel e devo dire che abbiamo mangiato del pesce veramente delizioso a un prezzo modico. Nel pomeriggio abbiamo deciso di fermarci nella spiaggia di Abufeira dove abbiamo preso un po’ di sole e fatto un aperitivo sulla sabbia.

Il 23 settembre siamo partiti e abbiamo fatto sosta a Faro, dove però purtroppo non abbiamo trovato nulla di interessante a parte la città vecchia e quindi ci siamo rimessi in viaggio dopo un’oretta verso Fatima.

Dopo circa 3 ore di autostrada siamo arrivati a Fatima, abbiamo fatto un giro per la piazza e visitato la cappella delle Apparizioni. La cattedrale è veramente bella e enorme, tutta in marmo bianco. È un luogo di pellegrinaggio purtroppo rovinato dalla marea di negozietti che vendono immagini sacre o addirittura vere e proprie statue della Madonna di dimensioni reali.

In serata finalmente arriviamo a Porto, meta finale della giornata. Ci riposiamo qualche oretta in hotel e poi presi da una eccessiva voglia di cibo Italiano decidiamo di dirigerci in un ristorante veramente ben recensito su internet di una coppia di signori Siciliani. Abbiamo cenato veramente bene e devo dire che, anche se non sono solita andare a mangiare in ristoranti italiani all’estero, a sto giro ne sono rimasta veramente colpita.

Il 24 settembre finalmente Porto, siamo pronti a conoscere e visitare questa strana e fantastica città. Decidiamo di occupare la mattinata facendo un giro per i quartieri più suggestivi e fermarci alla Livraria Lello. Questa libreria è una delle più belle del mondo, costruita nel 1906. Famosa anche per aver ispirato diversi luoghi della saga di Harry Potter. Per entrare bisogna pagare un biglietto di 5€, usufruibili poi come sconto per l’acquisto di un libro all’interno, e fare una lunga fila anche di 100 metri. Però vi assicuro che merita tantissimo e sembra di essere catapultati in un mondo fiabesco. Dopo il pranzo ricco di degustazioni del famoso vino, abbiamo proseguito attraversando il ponte che collega Porto a Vila Nova de Gaia. Da li si può notare quanto colorata sia la città del vino portoghese per eccellenza. Tornati a Porto abbiamo deciso di fare un salto alla stazione di São Bento, considerata dal New York Magazine la più bella al mondo. Infatti è completamente decorata con azulejos bianchi e azzurri. In serata abbiamo cenato in centro e fatto un giro nel quartiere di Ribeira.

Il giorno successivo lasciamo Porto e ci dirigiamo a Nazarè, luogo preferito dai migliori surfisti. Infatti, principalmente in inverno si possono vedere le onde più alte del mondo che arrivano a toccare altezze di 30 metri. Naturalmente, con la nostra sfortuna abbiamo beccato la giornata di mare calmo per com’è solitamente là. Quindi abbiamo deciso di fare visita al Faro di Nazarè, il miglior punto d’osservazione delle onde di Praia do Norte e museo dei cimeli dei più grandi surfisti mondiali. Nel pomeriggio invece ne abbiamo approfittato per andare al mare e passare lì il pomeriggio. Verso l’ora del tramonto abbiamo deciso di fare una passeggiata sul lungomare e di vedere il sole calante dal porto, con l’entrata dei piccoli pescherecci tipici della città.

Il 26 settembre facciamo tappa a Sintra e a Cabo da Roca prima di tornare a Lisbona dove il pomeriggio seguente avremmo avuto il volo di ritorno. Arrivati a Sintra ci siamo diretti immediatamente verso il Placio da Pena e abbiamo parcheggiato l’auto nel parcheggio subito sotto l’entrata (gratuito), per poi fare il biglietto d’ingresso solo per l’esterno del castello al costo di 7.50€. A noi è bastato vederlo esternamente visto che comunque si può entrare in tutti i giardini e terrazze e vedere la parte più suggestiva del Palazzo. La fila per entrare dentro era di circa un’ora e sotto il sole, quindi, anche quella ci ha fatto preferire l’alternativa solamente esterna. Nel pomeriggio con circa 20 minuti di auto, ci siamo spostati a Cabo da Roca, punto più occidentale del continente europeo. Ci sono diversi punti di osservazione e diverse targhe con coordinate del luogo. Siamo stati lì veramente poco visto che non c’è poi un granché da vedere, ma merita andarci essendo molto vicino sia a Sintra che a Lisbona.

Nel tardo pomeriggio arriviamo a Lisbona e lasciate le valige in hotel andiamo nel centro città a comprare gli ultimi souvenir per amici e famiglia. La mattina seguente avendo tempo fino alle 12 per dirigerci poi in aeroporto decidiamo di fare un ultimo giro per salutare questa magnifica città e paese che ci ha veramente colpito. Infatti non ci saremmo mai aspetti tanta bellezza da un paese così poco nel mirino del turismo. Consiglio vivamente a tutti di andarci prima o poi.

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Ponta da Piedade

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Praia da Arrifana

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Tram 28, Lisbona

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Sintra

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Cabo da Roca

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Porto

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Nazaré



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