Madeira: un’isola per tutti i gusti

MADEIRA: UN’ISOLA PER TUTTI I GUSTI AGOSTO AEREO+AUTO 1100(AEREO+HOTEL+AUTO)Un arcipelago tropicale con un meraviglioso clima subtropicale e un panorama mozzafiato, Madeira si trova nell'Oceano Atlantico a 900 km dal Portogallo Continentale e a 600km dalle coste del Marocco. Abbiamo scelto Madeira per coniugare la mia voglia di mare e la...
Scritto da: Laurettina79
madeira: un'isola per tutti i gusti
Partenza il: 06/08/2008
Ritorno il: 13/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
MADEIRA: UN’ISOLA PER TUTTI I GUSTI AGOSTO AEREO+AUTO 1100(AEREO+HOTEL+AUTO)

Un arcipelago tropicale con un meraviglioso clima subtropicale e un panorama mozzafiato, Madeira si trova nell’Oceano Atlantico a 900 km dal Portogallo Continentale e a 600km dalle coste del Marocco. Abbiamo scelto Madeira per coniugare la mia voglia di mare e la voglia incessante di macinare chilometri del mio fidanzato che non sopporta di stare più di un’ora disteso su di una spiaggia a rilassarsi. Quindi abbiamo diviso l’isola di Madeira in zone e per ognuna abbiamo cercato luoghi interessanti da visitare e spiagge in cui fermarci a riposare e fare un bagno ristoratore. Il clima inaspettatamente cambia molto da una zona all’altra ma le temperature comunque sono sempre molto gradevoli, intorno ai 24-25 gradi, e la varietà dei paesaggi che contiene un’isola così piccola è veramente straordinaria. Di solito trovo noioso girare a lungo in auto ma qui lo spettacolo che vedevo dal finestrino era sempre diverso e particolare che non mi sono mai annoiata. I colori della natura e dei fiori quasi tropicali mi sono rimasti impressi, è veramente un’isola deliziosa.

1 GIORNO: Arriviamo nel tardo pomeriggio all’aeroporto di Funchal. Funchal è collegata con Lisbona con voli giornalieri. Ritiriamo l’auto all’agenzia di noleggio e ci dirigiamo verso il nostro hotel: il Pestana Atlantic Bay, situato a pochi kilometri dal centro proprio sulla Praia Formosa( praia è la parola portoghese per spiaggia). Tutte le camere hanno vista mare, è meraviglioso addormentarsi e svegliarsi con il rumore delle onde che s’infrangono sulla battigia. La spiaggia è principalmente di ciottoli, anche se procedendo verso ovest c’è una striscia di fine sabbia nera.Dopo aver disfatto le valigie ci godiamo il primo tramonto sul mare dal nostro balconcino. Per cena decidiamo di addentrarci subito nella città vecchia di Funchal dove troviamo un piccolo ristorantino (O Jango) che ci dà un primo assaggio della deliziosa quanto intrisa d’aglio cucina di Madeira. Da assagggiare il “bolo de caco”, pane tipico da mangiare spalmato con burro all’aglio. 2 GIORNO Ci svegliamo e il tempo non è un granchè, un pò di nuvoloni qua e là. Quindi dopo un’abbondante colazione al buffet dell’hotel decidiamo di esplorare Funchal centro. Visitiamo la Cattedrale Sè, la piazza principale, Praça do Municipio, e una chiesetta che si affaccia sulla piazza, Igreja do Colégio, dove ammiriamo un bellissimo azulejos del 17/18esimo secolo. Gli azulejos portoghesi sono dei pannelli decorativi formati da piastrelle in maiolica smaltata per lo più di colore blu su sfondo bianco utilizzate per decorare chiese e palazzi civili. Ne ritroviamo altri anche al Mercado dos Lavradores, il mercato coperto frequentatissimo da turisti e dagli abitanti del posto. Anche noi ci facciamo un giretto e restiamo affascinati dall’abbondanza di fiori, frutta e altri prodotti locali tra cui l’espada, il tipico pesce di Madeira dall’aspetto orrendo ma dal sapore delizioso. Ma attenzione, i prezzi sono un pò da turisti…

E’ quasi ora di pranzo ma decidiamo di continuare il giro, prendiamo la funivia e saliamo a Monte, cittadina in cima a una collina con sensazionale vista sulla baia di Funchal. Monte è famosa per la sua chiesa con le doppie torri, Nossa Senhora do Monte e per i suoi giardini tropicali. Mangiamo dei panini saporiti in uno spiazzo all’aperto mentre i locali grigliano a fuoco vivo enormi spiedini su rami di alloro e poi ci prepariamo per la discesa. Tipica è la corsa giù fino a Funchal dentro ceste di vimini spinte dai carreiros inventata nel 1850 come mezzo di trasporto. Noi optiamo per l’autobus visti i prezzi…

Ormai è metà pomeriggio e sta uscendo qualche raggio di sole quindi decidiamo di tornare in hotel e rilassarci in piscina e in spiaggia.

Per cena ci gustiamo un tipico piatto locale, bife na pedra: una bistecca cruda che ti puoi cuocere a piacimento su una pietra bollente in dotazione.

3 GIORNO Oggi splende il sole quindi partiamo alla volta di Cabo Girao per ammirare una delle più alte falesie d’Europa. Qui c’è un piccolo miradouro (belvedere) da dove ci affacciamo e osserviamo senza parole i 580 metri che ci separano da un mare azzurrissimo. La vista è spettacolare e spazia da ovest a est dell’isola. Decidiamo poi di spostarci verso l’interno e sperimentare una delle famose passaggiate nelle levada. Le Levada sono dei canali d’acqua di origine antropica, progettati per il trasporto di acqua piovana in eccesso che cadeva all’interno, verso i campi agricoli che si estendono in tutta l’isola. Ne scegliamo una abbastanza facile, di un paio d’ore: partenza da Rabaçal, arrivo alle 25 Fontes. Prima di addentrarci nell’entroterra ci fermiamo a Ribeira Brava a comprare gli ingredienti per il nostro pranzo: un pic-nic alle 25 fonti. Poi ci dirigiamo verso Paul da Serra, – 1.500 metri sopra il livello del mare è un’attrazione turistica nella parte centro-occidentale dell’isola, la zona più pianeggiante di tutta Madeira, con incantevoli viste sulle verdi montagne e sulle valli. In una bella giornata si possono osservare sia il mare a sud sia quello a nord!E quando le nuvole sono basse sembra di guidare nella panna montata. Da qui partono molte levada, anche la nostra. La camminata è piacevole, ci sono tratti un pò ripidi, altri molto stretti ma la fatica è ricompensata al nostro arrivo quando ci troviamo in questa radura dove sgorgano 25 e più fontanelle, perfetto sfondo per il nostro picnic. Ora che torniamo al parcheggio sono le 3,30 ma abbiamo ancora tempo per fermarci in una spiaggia nelle vicinanze: scegliamo la Calheta, l’unica spiaggia di sabbia dorata di Madeira. Nonostante sia artificiale, è proprio carina anche se un pò affollata.

In serata esploriamo il Madeira Shopping, un grosso centro commerciale nella zona del nostro hotel, e troviamo una churrascaria dove cenare.

4 GIORNO Se ieri ci siamo diretti verso ovest, oggi partiamo per l’estremo est dell’isola. Il tempo è variabile quando arriviamo alla prima tappa che è Machico, l’antica capitale di Madeira. La nostra idea era di fermarci in spiaggia perchè ha un delizioso lungomare ma presto comincia a piovigginare così dopo una breve visita della città partiamo alla volta di Santana. Non era proprio sul nostro itinerario ma abbiamo tempo per questa deviazione verso nord. Santana è una graziosa cittadina nel nord-est di Madeira, famosa per le sue case in pietra triangolari uniche, colorate, coperte con un tetto di paglia. Risalenti al XV secolo, al giorno d’oggi la maggior parte di esse sono conservate come attrazione turistica. E’ quasi ora di pranzo, un pò di sole fa capolino dalle nuvole e decidiamo di pranzare sul mare. Scendiamo fino a Caniçal, un piccolo villaggio di pescatori che si affaccia su una spiaggia di ciottoli, molto famoso per la pesca della balena. Infatti dopo aver mangiato dell’ottimo pesce al Pescador, entriamo al Museu da Baleia. E’ piccolo ma molto interessante, guardiamo anche un video d’epoca della prima metà del Novecento che racconta tutto il processo, dall’avvistamento della balena, alla cattura e alla lavorazione di tutte le parti di questi enormi cetacei che davano da vivere per mesi alla popolazione. A un paio di chilometri da Caniçal si trova Prainha, l’unica spiaggia di Madeira di finissima sabbia nera. Ci fermiamo per un bagno, anche se io per l’aria che tira non mi tolgo neanche la felpa. Però a sentire il mio fidanzato l’acqua è trasparente e abbastanza calda, ideale per una nuotata. La scogliera che sovrasta questa spiaggia è Ponta de Sao Lourenco, il punto più orientale di Madeira, con una magnifica vista panoramica sull’Atlantico e spettacolari formazioni di roccia vulcanica; un paesaggio unico a confronto con il resto dell’isola. Continuando per un altro chilometro la strada termina in un parcheggio e in un piccolo miradouro. Qui ci si ferma per ammirare la vista degli strapiombi dalla Baia de Abra: il panorama sull’alta costa frastagliata con scogliere e faraglioni a picco sul mare è davvero notevole.

In serata andiamo ad esplorare la Marina di Funchal (la zona del porto), in cerca di un ristorantino. Ci fermiamo al Ducouver per un espada con banana.

5 GIORNO Oggi dedichiamo tutta la giornata all’ isola di Porto Santo che si trova solo a 75 km da Madeira. E’ molto diversa da quest’ultima, prevalentemente pianneggiante è arida ed ha una spiaggia sabbiosa e lunghissima. Ci svegliamo all’alba perchè il traghetto che ci porterà a Porto Santo parte alle 8 (60 euro a testa, andata e ritorno). Dopo 2 ore e mezza di viaggio arriviamo a Porto de Abrigo, dove prendiamo un autobus (1euro) che in 5 minuti ci porta a Vila Baleira. La spiaggia dorata è veramente lunghissima (9 km) e non c’è pericolo di affollamento. Camminiamo qualche decina di metri e poi ci fermiamo per una giornata di mare e sole finalmente. Le strutture non sono molto numerose, ma riusciamo a trovare dei servizi igienici, una doccia calda e qualche bar per il pranzo.

Il traghetto riparte alle 6, dopo le lunghe operazioni di sbarco riusciamo a ritornare all’hotel che sono ormai le 11. Dopo una doccia veloce mando il mio fidanzato al Centro Commerciale a prendere qualcosa da asporto. Mangiamo del fast food sul terrazzino della nostra camera e poi dritti a nanna: siamo veramente cotti! 6 GIORNO Oggi il tempo sembra bello e il programma prevede il nord dell’isola: prima tappa le grotte di Sao Vincente, poi le piscine naturali di Porto Moniz. Sao Vincente è un piacevole villaggio circondato dalla natura tra le montagne e il mare e qui si trova il centro vulcanologico di Madeira. Le sue grotte sono i migliori canali sotteranei di lava trovati a Madeira. Decidiamo di entrare e seguire la visita guidata. Ci guidano attraverso molteplici cunicoli le cui pareti color cioccolato sono ondulate come una soffice mousse. L’acqua filtra dalla roccia porosa e può capitare che qualche goccia vi arrivi in testa.Una volta usciti ci fermiamo un pò nel centro vulcanologico dove tramite proiezioni audiovisive scopriamo tutto sulle eruzioni vulcaniche e sulla nascita dell’isola.

Ancora un pò umidi saliamo in auto per raggiungere Porto Moniz, dove ci aspetta un pomeriggio di sole e bagni in piscina. Porto Moniz è una piccola e piacevole cittadina situata a nord-ovest dell’Isola. Conosciuta per le sue piscine naturali, di origine vulcanica, è molto popolare tra la gente del posto e i turisti. Questi bacini sono stati creati da fuoriuscite di lava che hanno formato piccole sporgenze ai piedi della scogliera. Purtroppo il tempo qui è cambiato, c’è vento e a tratti piove, che delusione! Il panorama lungo la strada è veramente notevole e decidiamo che dobbiamo tornare a vederlo con il sole. Abbiamo ancora un giorno disponibile, speriamo sia quello giusto. Prima di andarcene ci fermiamo a mangiare in un ristorante del delizioso lungomare.

Tornando verso sud, torna anche il sole perciò ci fermiamo a Praia Formosa, la spiaggia vicino al nostro hotel. Essendo domenica è abbastanza affollata, soprattutto la parte di sabbia nera. Per cena scegliamo un ristorante nella zona del Casinò (Casal de Penha, prezzi medi) e assaggiamo il Frango piri piri (del pollo piccante).

7 GIORNO E’ l’ultimo giorno disponibile per girare e dobbiamo recuperare Porto Moniz. Ci alziamo presto e il tempo non è dei migliori, però se ieri a sud era bello e a nord brutto oggi dovrebbe essere il contrario. Armati di ottimismo partiamo per Porto Moniz. Infatti non ci sbagliamo: appena superata la catena montuosa che c’è nel centro dell’isola, il sole ritorna a splendere. Le piscine ci lasciano senza fiato: quelle più a est sono allo stato naturale, un pò impervie ma molto suggestive mentre le altre sono attrezzate con lastre di cemento dove si può prendere il sole. Per entrare nella struttura ci vogliono un paio di euro ma ci sono servizi igienici, spogliatoi, docce calde, lettini, ombrelloni. Passiamo la mattinata dentro e fuori dalle piscine divertendoci come bambini! Pranzo veloce perchè al pomeriggio ci aspetta l’ultima tappa del nostro viaggio: Pico Ruivo, la cima più alta di Madeira (1862 mt). Purtroppo o per fortuna (non sono una grande amante delle camminate in montagna) non abbiamo più tempo di fare l’escursione quindi lo raggiungiamo in auto. Dopo una serie di curve a gomito arriviamo ad un parcheggio. Da qui parte una sentiero di ciottoli che arriva in cima al Pico Ruivo. Il panorama è mozzafiato, vedere il mare dalla vetta di una montagna è abbastanza insolito. Scendendo ci fermiamo ad ammirare gli Homem em pè, un gruppo di colonne basaltiche naturali che ricordano appunto degli uomini in piedi. Dopo innumerevoli scatti da ogni angolazione, come se volessimo portarci a casa tutta questa bellezza, torniamo alla macchina e guidiamo verso l’hotel. Sentiamo già un pò di nostalgia, questa meravigliosa isola ci è entrata nel cuore.

Concludiamo con una cenetta nella suggestiva Camara de Lobos, un villaggio di pescatori con un porticciolo pieno di barche colorate da dove ci godiamo un magnifico tramonto. Lobos è la foca monaca ed è il simbolo di Madeira. In passato qui se ne vedevano molte, ora sono una specie protetta in pericolo di estinzione e sono state costrette a spostarsi sulle coste delle altre isol e deserte intorno a Madeira dove non ci sono pescatori che minacciano la loro sopravvivenza. Per solidarietà ceniamo a base di carne: assaggiamo l’espetada, gigante spiedino di carne di manzo (Casa do Carne).

8 GIORNO Il nostro soggiorno a Madeira è giunto al termine. A malincuore guidiamo verso l’aeroporto dove ci aspetta l’aereo per il ritorno in Italia. Devo dire che Madeira non è una meta molto conosciuta in Italia e infatti non abbiamo incontrato molti conterranei. Sinceramente non ne capisco il motivo: è veramente un posto splendido dove si può fare di tutto mare, monti, cultura…Spero con questo racconto di invogliare qualcuno a visitare questa bellissima isola. Prometto, non ve ne pentirete!



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