PORTOGALLO più Spagna: LISBOA PORTO SINTRA TOLEDO

PORTOGALLO E CAPATINA IN SPAGNA: LISBOA, PORTO, SINTRA, TOLEDO E MADRID! Questo è il mio…VIAGGIO IN PORTOGALLO! Cercherò come sempre di dare informazioni dettagliate che possano essere utili ai prossimi viaggiatori nello splendido Portogallo. PERMANENZA: 10 giorni STAGIONE: bassa (14 – 23 Febbraio) LOCALITA’ VISITATE: Lisboa, Porto,...
Scritto da: CORSICA
portogallo più spagna: lisboa porto sintra toledo
Partenza il: 14/02/2008
Ritorno il: 23/02/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
PORTOGALLO E CAPATINA IN SPAGNA: LISBOA, PORTO, SINTRA, TOLEDO E MADRID! Questo è il mio…VIAGGIO IN PORTOGALLO! Cercherò come sempre di dare informazioni dettagliate che possano essere utili ai prossimi viaggiatori nello splendido Portogallo. PERMANENZA: 10 giorni STAGIONE: bassa (14 – 23 Febbraio) LOCALITA’ VISITATE: Lisboa, Porto, SinTra (Portogallo) + capatina a Madrid, Toledo (Spagna) PARTECIPANTI: 2 (Bob e io) SPESA procapite: 400E spese fisse(aerei,treni,ostelli,bus,ecc.) + 200E circa permanenza 10 gg (pappa,shopping,musei,ecc.) Cominciamo! I GIORNO: MADRID Io e Bob partivamo da Napoli, dunque per risparmiare i costosi voli Napoli-Lisbona e considerato che arrivare all’aeroporto di Roma è ormai una spesa (in termini di denaro e stress) che preferiamo evitare, abbiamo deciso di sostare, sia all’andata che al ritorno, in Spagna.

Abbiamo dunque preso un volo della VUELING da Napoli a Madrid (andata/ritorno 75 Euro), trascorrendo la sera di San Valentino nella nostra città spagnola preferita in cui torniamo spesso e volentieri! Passeggiare per Madrid anche una giornata sola, conoscendo già la città e dunque risparmiandosi la tensione di “come vedere 100 cose in 10 ore”, è stato molto piacevole e rilassante. La splendida Madrid consente di passeggiare fino a tarda sera offrendo una città incantevole in ogni zona, negozi aperti fino a tardi, tante possibilità per la cena, metropolitane fino a notte inoltrata! La pensione che abbiamo scelto è stata l’Hostal Cruz Sol, in una posizione ottima! Ci siamo trovati davvero benissimo: avevamo una piccola ma profumata e pulita stanza con affaccio sulla piazza, e al prezzo di 27,5 Euro a notte (a persona) abbiamo avuto una camera doppia con bagno privato a pochissimi passi da Plaza Mayor e Puerta del Sol…Meglio di così! Non è un ostello e volendo a Madrid si può spendere meno,ma io mi ci sono trovata bene! Dopo la merenda a base di churros e cioccolata calda e una lunga passeggiata nei luoghi che preferiamo di Madrid (si veda il mio itinerario PICCOLO TOUR IN SPAGNA) abbiamo scelto per la cena di San Valentino un ristorantino di alta cucina vegetariana che ero sempre stata curiosa di provare: Yerba Buena. Preciso che io sono vegetariana ma credetemi, si mangia così bene che non è un requisito necessario per godersi la cena (Bob, il mio compagno di viaggio, ve lo potrà confermare!). Spesa media 15 euro a persona. Stanchi ma felici andiamo nella nostra pensioncina ad attendere il 15 febbraio, data della nostra partenza per un paese mai visitato: il Portogallo! II GIORNO: MADRID LISBOA Appena svegli…Ovviamente churros (si, ancora!per me sono una droga!).

Altra passeggiatina rilassante per digerire la fritturina della colazione e poi dritti all’aeroporto. Come tutte le sacrosante volte che partiamo da Madrid rischiamo di perdere l’aereo: questa è una raccomandazione importante, non siamo tipi sprovveduti, ma l’aeroporto di Madrid è veramente immenso, una città!Quindi dovete muovervi con larghissimo anticipo, più di un’ora prima del check-in! Il nostro aereo Easy-jet (Madrid-Lisbona, andata/ritorno 38 E) ci ha impiegato meno di un’ora, e grazie al fuso orario siamo partiti alle 13 e arrivati alle 13  ! Dietro consiglio del proprietario dell’appartamentino affittato abbiamo preso dall’aeroporto di Lisbona un taxi fino a casa: è stato veloce, economico (5 euro a testa; con i mezzi pubblici ne avremmo speso 3,5) e ci ha risparmiato lo stress di tre cambi con valige al seguito! Il nostro appartamentino non era tra i più economici, lo abbiamo scelto semplicemente perché era il più carino e conveniente nel rapporto qualità/prezzo tra quelli disponibili (il sito usato è onlyapartament, anche se non ci eravamo trovati granché a Barcellona era l’unico che offriva case libere. In realtà con questo sito bisogna essere fortunati perché non c’è alcuna agenzia virtuale, vengono solo offerti contatti di vari agenti o proprietari che affittano case…Quindi bisogna avere la fortuna di beccare il contatto di una persona seria, come è successo a noi in Portogallo con Nuno Baptista). Tuttavia devo ammettere che siamo stati veramente fortunati!!! La nostra casetta era in piena Alfama (il quartiere storico e a mio avviso più bello e genuino di Lisboa), arredato con gusto sebbene fosse minuscolo, e Nuno è stato disponibile oltre ogni più rosea prospettiva (ci ha anche offerto da bere e presentato proprietari di ristoranti e bar nei dintorni dove eravamo certi di essere trattati con riguardo).

Per l’appartamento (7 giorni) abbiamo speso 175E a testa.

Appena rinfrescati un po’ siamo usciti subito alla scoperta della spendida Alfama, dalla cattedrale al Miradouro de Santa Luzia…Vi giuro che è inutile cercare di descriverlo: andateci! Dall’Alfama siamo poi discesi a Rua Augusta e Praca do Comercio e visitato per la prima volta la zona circostante.

Prima di rientrare a casa abbiamo deciso di cenare nella piccola trattoria sotto casa. Chiarisco subito che noi non siamo tipi da ristorante vero e proprio, ma in questa trattoria frequentata solo da gente del posto abbiamo mangiato bene e speso veramente cifre ridicole! La trattoria è il Barracano de Alfama e con 10 euro a testa si mangia abbondantemente (dolce, vino e caffè compresi).

Piatto forte? Bacalau a braz!

III GIORNO: LISBOA Come visitare quasi tutta Lisbona in una giornata…FACENDOVI SCOPPIARE I PIEDI! Ma si può fare!Così abbiamo trascorso il nostro 3 giorno di viaggio! Lisbona è piccina, ma tutta in salita e discesa e ancora salita salita salita!!!!! Prima sosta: Feira de Ladra dietro la chiesa di Sao Vicente (di fronte alla quale c’è un delizioso bar-caffetteria “Loja de Vinos”dove abbiamo consumato una deliziosa e quasi gratuita colazione!). E’ a dire il vero un mercato molto povero anche per essere un mercatino delle pulci. Tuttavia vale la pena visitarlo alla ricerca di qualche occasione ricordando che se si chiama FEIRA DE LADRA, è perché si dice che vi rivendano quanto vi hanno appena sfilato dalle tasche…In realtà è come tutti i mercati: meglio stare attenti alle borse! Dopo ci siamo diretti al castello di Sao Jorge che abbiamo percorso in lungo e in largo: offre splendidi scorci della città dall’alto ed è una gita secondo me da non perdere! Dopodiché abbiamo deciso di dedicare una buona parte della giornata alla ricerca delle località descritte da Saramago e Pessoa nei libri “Quello che il turista deve vedere” (Pessoa) “Viaggio in Potogallo” (Saramago), “Storia dell’assedio di Lisbona” (Saramago) e “L’anno dell morte di Ricardo Reis” (Saramago). E’ stato speciale vedere quella Lisbona che avevamo sognato e immaginato leggendo, e dubito sia molto diversa oggi da quella descritta da Saramago negli anni Ottanta o da Pessoa negli anni Venti! Pranzo in una bettola a Sao Ma mede e infine, nel pomeriggio, abbiamo visitato l’elevador di Santa Justa (splendida vista dal terrazzo e molto suggestiva la Igresia do Carmo) e di nuovo e più nel dettaglio la zona antistante Praca do Commercio. Da li ci siamo diretti allo Chiado, la zona in cui sorge il famoso caffè La Brasileira frequentato, tra gli altri, da Fernando Pessoa e all’adiacente Rua Garret (bei negozi e una deliziosa libreria!).

Prima di tornare abbiamo voluto arrivare fino ad Avenida de Liberdade e Praca dos Restauradores…Questo è stato un po’ deludente…Di certo è cambiato dai tempi di Pessoa!  Cena a casa dopo una spesa da un simpatico salumiere (vende da detersivi ad alimentari in due metri quadri!) di quartiere sotto casa.

IV GIORNO ; ESCURSIONE A BELEM Stamattina con l’elettrico (=tram) 15 siamo partiti da Praca do Commercio diretti a Belem! La prima visita è stata al Convento de San Jeronimos, complesso che comprende la chiesa Manuelita e lo spettacolare chiostro che custodisce, tra l’altro, la tomba di Fernando Pessoa. Assolutamente da non perdere. Appena usciti siamo andati alla storica Confetaria di Belem, dove sono stati inventati gli insuperabili Pasteis de Belem: cestini di pastasfoglia che racchiudono una deliziosa crema cotta in forno, seriti in genere con una spolverata di cannella. Vale la pena, dopo essersi seduti a fare colazione, comprare la confezione da sei da asporto!!! In realtà questi e tutti gli altri dolci portoghesi sono veramente superlativi; a Lisbona consiglio anche la pasticceria a Rua Augusta! Il tempo si guasta (pioggia, vento, acqua dal mare…Una tempesta insomma!) ma non demordiamo: ci dirigiamo, anche per ripararci, al Centro Culturale di Belem che in quei giorni esponeva la collezione Berardo; una piacevole visita! All’uscita ovviamente la pioggia non si era placata ma decidiamo di proseguire alla volta della torre di Belem e del monumento agli esploratori; prima però sosta pranzo in una specie di mensa per turisti di fronte al centro culturale; non malvagia. La torre di Belem è veramente bellissima! Con il tram, bagnati come pulcini, torniamo a Praca do Commercio. Risaliamo rua Augusta e torniamo al Bairro Alto, che ieri prometteva bene e avevamo visitato di fretta (la pioggia va e viene!). Lo visitiamo con l’Anno della Morte di Ricardo Reis alla mano, e grazie al libro scopriamo la bella praca do Principe Reial con un monumentale acero al centro, rua do Seculo e l’incantevole piazzetta in cui Ricardo Reis prende casa: l’Alto di Santa Caterina, dominato dalla scultura di Adamastor! Questa zona, insieme all’Alfama, è quella che consiglio maggiormente a chi vuole scoprire la dimensione più autentica di Lisboa.

V GIORNO: LISBOA La mattina ci siamo diretti al mercato coperto la Ribeira, che però è stato una gran delusione: quasi tutti gli stand chiusi in una desolante struttura in mezzo al nulla. Probabilmente il lunedì (il nostro Vgiorno)è giorno di chiusura,ma tenete presente che anche sabato e domenica il mercato è chiuso…Bah!Quindi decidiamo di tornare di giorno all’alto di Santa Caterina (uno dei luoghi di Saramago scoperti il giorno prima) per goderci la vista, e non ce ne siamo pentiti! Dopo ci siamo diretti nell’unica parte della città ancora non visitata, anche se non ci ha riservato particolari sorprese: il palazzo di Sao Bento (il parlamento), Av 24 Julho, Cais do Sodre. Da qui abbiamo preso la metro e siamo tornati a Baixa-Chiado per dedicarci un po’ allo shopping e pranzare (per la prima volta assaggiamo il vinho verde…A me piace moltissimo!) in una specie di trattoria/tavola calda in Praca Camoes.

Dopo pranzo scegliamo di prendere finalmente il mitico elettrico 28: questo tram storico è diventato uno dei simboli (e dei marchi turistici) più noti di Lisbona. Con la a sua faticosa ascesa risale tutta l’Alfama, che per la prima volta ci siamo goduti senza il fiatone! Scesi a Sao Vicente abbiamo visitato il Panteon e poi ci siamo deliberatamente persi nell’Alfama, vagando in posti che nemmeno saprei citarvi, ricordo solo il nome della zona di “Santo Estevao”! E’ questa per noi la vera Lisbona, o comunque il modo più opportuno di visitarla da viaggiatori! Alfama e Chiado sono senza dubbio le mete che preferiamo: diversissime tra loro, ma entrambe molto speciali, insolite per noi italiani. Io sono nata a Napoli, e a chi la conosce posso dire che nonostante la povertà della maggior parte della gente che vive all’Alfama, questo quartiere riesce ad essere “autentico”senza essere degradato,è questo che lo distingue da alcuni scorci di Napoli, che in qualche modo ricorda Lisbona.

Prima di andare a cena nella nostra bettolina di fiducia (Barracano de Alfama sempre)ci fermiamo in un minuscolissimissimo baretto sotto casa dove prendiamo due ginje (ginjina per quelli del posto), un liquore sciroppato alle amarene…SUBLIME!

VI GIORNO: OPORTO (PORTO) Stamattina ci siamo svegliati praticamente all’alba per prendere un treno dalla stazione (vicina a casa ) di Santa Apollonia fino alla stazione di Oriente, dalla quale partono i bus diretti a Porto. Noi ne abbiamo preso uno della Renex che ci impiega circa tre ore e costa (andata e ritorno) meno degli altri (meno di 30 euro).

L’autobus ci ha lasciati a Martires da Patria, un’ampia piazza con giardini; da qui ci siamo mossi –cartina alla mano- prima verso la parte più curata della città, con negozi storici con interni interamente in legno e antiche insegne, numerose chiese per lo più in stile manuelita con splendidi azulejos sulle facciate (Igreja do Carmos e Igreja dos Carmelitas tanto per cominciare), strade ampie e ordinate. Al primo impatto ci sembrava una città molto diversa da Lisbona, meno “folcloristica” (nell’accezione positiva del termine) e più “curata”.

La nostra idea è stata puntualmente smentita non appena abbiamo raggiunto il centro storico della città: la prima tappa è stata la stazione di Sao Bento, ricavata da un antico convento e decorata da splendidi azulejos. Per raggiungere la cattedrale da li abbiamo percorso una strada dalle case fatiscenti fino al mercato semicoperto brulicante ecco di nuovo il Portogallo che ho imparato ad amare all’Alfama.

Raggiunta l’ampia piazza deserta della cattedrale e guardando dall’alto il labirinto di strade colorate dal bucato steso al sole abbiamo avuto la sensazione di trovarci in una città fantasma! Ci siamo così tuffati nel Barredo, il quartiere popolare e di certo il più suggestivo con le sue casette colorate e stradine e scalette…Bellissimo! Discendendo tutto il Barredo siamo arrivati fino al Douro e abbiamo percorso il lungofiume. Questa zona è molto bella, ma quello che vi consiglio per rendere veramente unica la vostra giornata a Oporto è…Attraversare il ponte di ferro: uscirete da Oporto ed entrerete a Villa Nova de Gaia. Qui non solo potrete godervi la vista di Oporto da “l’altro lato”, ma potrete scegliere una cantina (dove si produce e degusta) o –come ho fatto io- la vineria per la degustazione delle infinite e indimenticabili varietà di Porto, il fantastico vino liquoroso che viene prodotto qui ed esportato in tutto il mondo, sebbene fuori dal Portogallo se ne conoscano ben poche varianti.

Ripercorso il ponte ci siamo addentrati nella città, dove abbiamo visitato numerose chiesette e scoperto scorci inattesi: tra le sorprese uno splendido belvedere offerto dal giardino di una casa disabitata con vista sul Douro e tutta la città.

E’ stata un’escursione splendida, consiglio a tutti di non rinunciarvi.

Prima di ripartire ci siamo fermati in una pasticceria dove abbiamo acquistato dolci tipici: squisiti, enormi, a prezzi irrisori!

VII GIORNO: SINTRA Per oggi abbiamo programmato un’escursione a Sintra!Siamo partiti dalla stazione di Sete Rios, dove con nostra grande sorpresa un bigliettaio in divisa ha emesso il nostro biglietto con una strana macchinetta di inizio secolo con l’ausilio di una levetta. Il biglietto è stato ovviamente convalidato con un vecchio timbro…Ovvio, no? Il biglietto per Sintra (andata e ritorno) è costato in tutto circa 7 euro e il treno ci impiega circa quaranta minuti. Sintra, arroccata su una collina, è completamente immersa nel verde: una salutare passeggiata, insomma! Abbiamo visitato il Palacio Nacional, il centro storico di Sintra, la divertentissima Quinta da Rigaleira: si tratta della casa labirintica di un massone (mezzo matto) con annesso parco, ricco di grotte, porte segrete, cappelle nascoste dietro fontane e fonti di iniziazione, il tutto condito da simboli massonici e una stravagante architettura neogotica…Un’esperienza che non potete perdervi, ma che dovrete fare munendovi di una torcia prima di raggiungere la villa! Ultima tappa il Palacio de Pena: abbiamo deciso di non visitare gli appartamenti reali ma goderci il parco: una vera escursione naturalistica che consiglio solo ai meno pigri ;p In serata ritorno a Lisboa e ultima passeggiata a Bairro Alto e Alfama!

VIII GIORNO :LISBOA E MADRID Ultima mattinata a Lisboa, che dedichiamo ad una ricca colazione alla Brasileira, passeggiata al Rua Augusta, ultimo giro all’Alfama fino al miradouro di Santa Luzia e caccia di souvenir per amici! Alle due è partito il nostro aereo EasyJet per Madrid.

Stavolta il nostro alloggio a Madrid era il Barbieri Hostal, alla Chueca. Pulito, carino, staff gentile, ci eravamo già sati quest’estate, ma purtroppo stavolta ci è capitata una camera con affaccio sulla strada e vi garantisco che è impssibile chiudere occhio per tutta la notte!Dunque lo sconsiglio, a meno che non si degnino di mettere i doppi vetri! Tuttavia è costato molto meno della pensione presa all’andata: per due notti 39 Euro a testa la camera doppia, ma con bagno comune.

Passeggiata al Paseo del Prado, churros al famoso Brillante e giro a Puerta del Sol. Da li abbiamo preso la metro per tornare alla Chueca e cenare in un posto a cui siamo affezionati, Il Tapas de India.

IX GIORNO: TOLEDO Il bus delle 10:30 da Alonso Martines ci ha impiegato solo un’ora per raggiungere Toledo, una splendida città che sembra un parco archeologico.

Dopo una lunga passeggiata in città siamo entrati nel museo che custodisce le tele di El Greco (molte delle quali purtroppo erano state prestate); appena usciti abbiamo visitato la cattedrale, lo spettacolare monastero di San Juande los Reyes, la bellissima chiesa di San Roman (che custodisce il museo visigoto), Puerta del Sol, Puerta Cristo de la Luz, e abbiamo percorso in lungo e in largo la piccola città! Consigli pappatori: lo squisito dolce Torrijas de leche (io l’ho mangiato alla confetaria San Tomè) e i bocadillos di El Rincon de Nicolas, piccolissima trattoria/confetaria sulla strada da Plaza Zodocover all’Alcazàr: gestori deliziosi! Alle 19e20 abbiamo fatto ritorno a Madrid, a Toledo avevamo visitato tutto quello che volevamo.

Dopo una passeggiata per negozi e a Puerta del Sol ci siamo seduti un po’ a Plaza Mayor con i piedi fumanti!Ma prima di rientrare abbiamo comunque trovato le forze per trascinarci alla Chocolateria San Gines per gli ultimi churros y porrai con chocolates e vaso de leche! X GIORNO Ultima passeggiata, abbondante colazione e di corsa all’aeroporto.

Vi ho già detto che bisogna avviarsi con moooolto anticipo??



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