Portogallo, che scoperta

Sono passati quattro mesi dal nostro viaggio in Portogallo, ma ogni volta che io e la mia famiglia guardiamo le foto scattate durante questa bella vacanza, siamo felici del ricordo di quei giorni. Insieme a mia moglie Mariella e alle mie figlie Eleonora ed Irene, abbiamo progettato un itinerario in auto che, da Santiago de Compostela, ci avrebbe...
Scritto da: luciano64
portogallo, che scoperta
Partenza il: 17/08/2007
Ritorno il: 31/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Sono passati quattro mesi dal nostro viaggio in Portogallo, ma ogni volta che io e la mia famiglia guardiamo le foto scattate durante questa bella vacanza, siamo felici del ricordo di quei giorni.

Insieme a mia moglie Mariella e alle mie figlie Eleonora ed Irene, abbiamo progettato un itinerario in auto che, da Santiago de Compostela, ci avrebbe portato fino a Lisbona e ritorno.

Siamo partiti da Roma Ciampino nel pomeriggio del 17 agosto alla volta di Santiago de C. In perfetto orario e, in meno di quattro ore, eravamo già a bordo dell’auto a noleggio prenotata per tutti e 15 i giorni tramite internet, insieme al volo aereo di A/R.

Il viaggio cominciava sotto i migliori auspici, in quanto l’auto consegnataci era una fiammante Opel Astra, e l’hotel 3 stelle da noi prenotato sul web, situato appena 3 Km. Fuori Santiago de C. (Hotel Congreso) era apparso subito di nostro gradimento, pulito, con la stanza spaziosa e tranquillo. Ci aspettavano due giorni da trascorrere a Santiago, prima di andare in Portogallo.

Le premesse erano state buone, ma il soggiorno a Santiago del 18 e 19 agosto è stato magnifico! Alle 9.00 ci eravamo già dedicati alla visita di questa splendida città, soprattutto dei tesori racchiusi nella sua parte più antica. La famosa Cattedrale, la Praça do Obradoiro, Praça das Platerias, i rintocchi della campana della Berenguela, gli spettacoli degli artisti di strada nelle piazze più suggestive, gli abbracci che i pellegrini si scambiavano l’un l’altro una volta giunti ai piedi della Cattedrale alla fine del loro faticoso Cammino, tutto contribuiva a renderci partecipi di un’atmosfera festosa, religiosa, e magica allo stesso tempo. A noi, inoltre, è particolarmente piaciuto anche il Convento di San Martino. Da non perdere assolutamente, alla fine della giornata, una sortita nei locali di tapas o una buona cena, come noi abbiamo fatto, con risotto alle capesante e polipo alla gallega: un pò caro, ma ne vale la pena… La sorpresa più divertente doveva però ancora arrivare: non perdete per nessun motivo, verso le 22.00, lo spettacolo che la magnifica orchestra di musica spagnola della Tuna Compostelana regala gratuitamente sotto i portici del Municipio, di fronte alla Cattedrale, perchè ballerete e canterete insieme a loro anche se non sapete una parola di spagnolo…

Il nostro secondo giorno di soggiorno in Galizia si apriva sotto un cielo plumbeo (sarà l’unico in 15 giorni: che fortuna!), ma non ci siamo scoraggiati, e siamo partiti per una gita verso l’estrema punta della Spagna nord-occidentale, dagli antichi Romani considerata la fine delle terre emerse verso occidente, Capo de Finisterra (80 Km. Circa). Durante il viaggio, il navigatore satellitare della nostra auto ci regala una gradita sorpresa: Ponte Maceira, vecchia stazione di posta del cammino dei pellegrini da Finisterra a Santiago, un nucleo di case appoggiato sulla riva di un fiume, che viene oltrepassato grazie ad un antico ponte in pietra, largo quanto basta per far passare a malapena la nostra auto… Ci sembra un luogo fuori dal tempo, e dopo un poco proseguiamo verso Finisterra. Giungiamo a destinazione con il tempo notevolmente migliorato, e, fatta la foto di rito presso la celebre croce antica, decidiamo di fermarci nella splendida spiaggia di sabbia bianca che avevamo intravisto poco prima di arrivare, per pranzare e fare una bella passeggiata in riva al mare. A noi, che non ci siamo mai stati, sembra di essere in una spiaggia caraibica, tanto che ci fermiamo lì per quasi tutto il pomeriggio; l’acqua bianca cristallina nella quale proviamo ad immergere i nostri piedi è decisamente ghiacciata, e lasciamo perdere la tentazione del nostro primo bagno nell’Oceano Atlantico… Ci riproveremo in seguito, perchè da domani saremo in Portogallo! La nostra serata prosegue a Santiago, dove ci rifocilliamo a base di tapas, e poi a nanna! Il giorno dopo, sotto un sole cocente, facciamo il nostro ingresso in Portogallo. Tentiamo di trovare una sistemazione sul mare, in maniera da avvicinarci già a Lisbona, nella bella zona di Cabo Carvoeiro; è difficile trovare posto per 4 persone, e allora decidiamo di dirigerci verso il borgo medievale di Obidos. Mai scelta fu più azzeccata! Non solo troviamo una confortevole sistemazione proprio ai piedi delle mura, ma trascorriamo un pomeriggio ed una serata da favola, in uno dei borghi medievali meglio conservati del Portogallo, con la chiesa Madre affrescata da splendidi azulejos. Una vista mozzafiato sul paese si ha dai bastioni delle mura, interamente e gratuitamente percorribili, anche se un pò pericolosi per i bambini più piccoli, perchè a strapiombo e senza protezione verso il basso. E’ proprio ad Obidos che iniziamo a fare conoscenza con l’ottima cucina portoghese: baccalà e pesce alla griglia ci saziano, con poca spesa, prima del meritato riposo, e domani saremo a Lisbona! Da Obidos a Lisbona dobbiamo percorrere un centinaio di chilometri che, nelle perfette e poco trafficate autostrade portoghesi (sono nettamente davanti a noi, da questo punto di vista!) vogliono dire un’ora di strada. L’albergo a 4 stelle (il Novotel Lisboa) prenotato su internet cinque mesi prima, alla fantastica tariffa di 90 Euro colazione compresa, era veramente così confortevole come appariva sul web! Eravamo felici della scelta fatta, in quanto pure vicini alla Metro, anche se Mariella, come al solito dubbiosa, mi invitava a controllare bene le e-mail di conferma, perchè nei display luminosi della hall erano evidenziati prezzi tutt’altro che abbordabili… Niente paura, tutto ok! E allora, preso possesso della stanza alle ore 13, e dopo aver pranzato nell’ottimo ristorante dell’hotel (nel quale ho assaggiato una buonissima “caldo verde”, cioè una zuppa piatto nazionale portoghese), nel pomeriggio eravamo già a passeggio nella Baixa, la zona più animata di Lisbona. Abbiamo subito provveduto ad acquistare la Lisboa Card, con la quale si ottiene libero accesso per 1, 2 o 3 giorni ai principali musei e monumenti della città e di Sintra, nonchè pass gratuito valido su tutti i trasporti urbani (compresi i mitici tram di Lisbona, “O Electrico”), ed extraurbani verso Sintra e le spiagge di Cascais ed Estoril. A proposito: a Lisbona abbandonate l’idea di spostarvi in auto, perchè il traffico è caotico, soprattutto nel centro storico, e gli automobilisti lusitani sono poco pazienti con chi li rallenta davanti a sè, e ti mandano volentieri a quel paese! Dato che qui staremo 5 giorni, avremo tutto il tempo per poter utilizzare la Card da domani, e quindi cominciamo ad apprezzare il piacere di passeggiare a piedi nel centro storico, nei luoghi narrati da Pessoa, del quale esiste anche una statua che lo raffigura seduto, vicino al Largo do Chiado, al suo caffè preferito: Eleonora ed Irene si siedono di fianco a lui per la foto di rito. Percorriamo Rua Garret, arriviamo a Praça Camoes cuore pulsante di Lisbona e, vicino la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola (la chiesa degli italiani), salendo per Rua da Misericordia, notiamo una pizzeria italiana che attira l’attenzione di Eleonora ed Irene: stasera verranno accontentate con una buona pizza. Decidiamo di fare la conoscenza di una delle attrazioni maggiori di Lisbona: il tram (che viene chiamato affettuosamente “o electrico”), quello che attraversa tutti i luoghi più belli di Lisbona. Ci appostiamo alla fermata della Baixa e saliamo su questo trabiccolo che, sferragliando e scampanellando, corre a pazza velocità in discesa e arranca in salita nelle ripide vie del centro storico. Arriviamo così alla Cattedrale, e, dopo averla visitata, da lì ripartiamo col 28 in senso inverso fino alla Basilica da Estrela, posta all’altro lato del capolinea: Irene è entusiasta, si diverte un mondo, Eleonora è felice mentre guarda fuori dal finestrino. Dopo la pizza promessa alle ragazze e un’ultima passeggiata, si chiude la nostra prima giornata a Lisbona.

I quattro giorni che seguono sono accompagnati da un sole bello, ma non troppo caldo, che ci accompagna alla scoperta dei luoghi più belli della città: la Lisboa Card ci permette di visitare il Monastero dos Jeronimos, la Torre di Belem, il Padrao dos Discobrimentos, il Museo di Arte Antigua, il Museo delle Carrozze, il Museo Archeologico del Carmo, il Museo Gulbenkian, il Palacio Nacional de Ajuda, il Museo Antoniano, il Museo degli Azulejos, il Pantheon Nazionale, e altri ancora… Tutti luoghi simbolo della città uno più interessanti dell’altro, da non perdere assolutamente, così come il Mirador da Graça e il Mirador de Santa Luzia, dove si aprono i panorami più belli della città (entrambi raggiungibili col tram 25 e 28), le chiese di Sao Roque, Sao Vicente de Fora, della Encarnaçao, della Graça. Lisbona ci piace anche perché è meravigliosamente affacciata sulle rive del fiume Tago, collegate da maestosi ponti. Raggiungere la Torre de Belem dal Padrao dos Discobrimentos, passeggiando in riva al fiume, è veramente magnifico, in una splendida giornata di sole.

Un giorno intero lo abbiamo dedicato alla visita di una località vicina: Sintra, facilmente raggiungibile con i treni suburbani che passano con notevole frequenza dalla Stazione di Sete Rios. Il Castello da Pena si raggiunge con i bus che partono dalla locale stazione ferroviaria, ed è un luogo assolutamente fiabesco, immerso nel verde di un parco magnifico, con panorama che si spinge fino alle coste lontane di Cabo da Roca, Cascais ed Estoril. Nel centro storico si trova il Palazzo Reale di Sintra, con il grande salone affrescato di meravigliosi azulejos. Sulla via del ritorno da Sintra a Lisbona è possibile scendere dal treno per Lisbona, come noi abbiamo fatto, alla stazione di Queluz, per visitare il Palazzo Reale di Queluz, raggiungibile con un quarto d’ora di passeggiata. Cinque giorni son passati in fretta, intensi ed emozionanti, pieni di allegria e di felici passeggiate a piedi o sui vecchi tram. A Lisbona è andato tutto bene: la città è bellissima, le pasticcerie del centro sfornano dolci buonissimi (da non mancare l’acquisto dei tipici “pasteis” a Belem), e le mie ragazze hanno pure fatto un pò di irrinunciabile shopping nei negozi e nei centri commerciali. Irene ha anche trovato il modo di farsi immortalare da una foto che la ritrae alla guida di un tram nr. 28 (fermo al capolinea, sotto lo sguardo bonario di un compiacente tramviere). Sarebbe stato bello andare anche ad Estoril e a Cascais, ma non ce n’è stato il tempo… Sarà per un’altra volta! A Lisbona val bene la pena di programmare una vacanza, e chissà che non capiti l’occasione di tornare.

La mattina di domenica 26 agosto riprendiamo l’auto per risalire verso il centro del Portogallo, e precisamente nella regione dell’Extremadura, che si rivelerà un museo a cielo aperto per la bellezza dei suoi luoghi da visitare, molti dei quali Patrimonio dell’Umanità Unesco. Prima di giungere a Leiria, dove si trova l’hotel a 3 stelle che abbiamo prenotato su internet (Dom Joao III°), dato che è ancora mezzogiorno decidiamo di andare a vedere il famoso Convento de Cristo dei Templari, a Tomar. Vale sicuramente la pena, perchè anche questo è un luogo da non perdere assolutamente! Sistemati in albergo (anche questo decoroso e accettabile, anche se con arredamento un pò datato, ma con bella vista sul castello di Leiria) decidiamo di visitare uno dei luoghi di culto più famosi del mondo: Fatima. Fa’ molto bene, dopo diversi giorni passati in letizia e spensieratezza, fermarsi per un attimo e mettere un poco di ordine nei propri pensieri: Fatima era il posto giusto per fare questo. Rinfrancati anche nello spirito, la nostra famiglia si fa una solenne promessa: se domani il tempo si manterrà bello, andremo al mare. E sarà il nostro primo tuffo nelle onde dell’Oceano Atlantico! Lunedì 27 agosto è una splendida giornata di sole (ma quando mai se ne è andato?). E allora il portiere del Dom Joao III° ci consiglia di andare a fare il bagno a Sao Pedro de Moel, discreta località sul mare, ad una ventina di Km. Da Leiria. Il piccolo paesino è lindo ed incantevole; la spiaggia di sabbia dorata finissima si confonde con un mare blu splendido, e, in lontananza, sulle scogliere che degradano a picco sul mare, levigate dal vento e dalle onde, si intravede un faro. Ci colpisce il fatto che non vi siano ombrelloni, ma ne capiamo ben presto il motivo: la brezza di quella mattina è sicuramente niente, in confronto al vento che, normalmente, tirerà da quelle parti. Ci sistemiamo sulla spiaggia e cominciamo a fare delle belle passeggiate sulla riva, ma capiamo ben presto che il tuffo sarà un’utopia, in quanto l’acqua è ghiacciata! Mariella decide che resterà tranquilla a leggere il suo libro; Eleonora desiste quasi subito dai suoi propositi di bagno, e dopo aver immerso le gambe in acqua schizza via; Io ed Irene, invece, 10 minuti di nuotata ce li concediamo… Però fa veramente freddo da levare il respiro! Ora capiamo perchè quasi tutti i bagnanti contemplano il magnifico orizzonte, ma rigorosamente con l’acqua mai più su delle caviglie! Troviamo riparo, insieme a conchiglie, polipi e ricci di mare, nelle magnifiche insenature formate dalle rocce, lì dove l’acqua è un po’ più calda. Così possiamo resistere e divertirci con gli spruzzi bianchi delle onde che si infrangono sugli scogli. Bellissimo, stare un poco così con la mia piccola Irene. A pranzo, arriva la piacevole scoperta di una semplice trattoria proprio nella piccola piazzetta principale del paese, dove mangiamo un ottimo risotto al polipo, baccalà, orata e calamari alla griglia, spendendo veramente poco: insomma, torneremo di sicuro a Sao Pedro de Moel! Nel tardo pomeriggio, dopo un dolce riposo, ci siamo recati a visitare il famoso Monastero di Alcobaça, distante poco più di mezzora da Leiria, anche questo sito Patrimonio dell’Umanità Unisco è assolutamente da visitare. Di sera ci concediamo una puntata a Nazarè, una volta borgo di pescatori, in splendida posizione sul mare e con una bellissima spiaggia: ma si tratta di una vera delusione, in quanto ci troviamo immersi in un carnaio umano che non ha nulla da invidiare alla nostra Riccione… Se vi trovate da quelle parti, andate oltre! Martedì 28 agosto ci dedichiamo alla visita della splendida città di Coimbra e della sua famosa Università, la più antica del Portogallo, situata a circa un’ora di autostrada da Leiria in direzione Nord. Anche questa è un’esperienza da non fallire, per chi si trova in vacanza da queste parti. C’è da camminare molto in salita, per giungere nella parte alta della città, ma la scarpinata vale sicuramente la fatica, perchè la Cattedrale e la magnifica Biblioteca Universitaria sono capolavori assoluti. E poi, lungo il corso principale della città, ci si può tranquillamente rifocillare con gli ottimi dolci e le frittelle di carne o pesce che le pasticcerie del luogo forniscono in quantità abbondante e a buon prezzo. Provare per credere! Anche oggi è necessario un bel riposo pomeridiano in hotel; in effetti, si dorme fino alle 18.00 circa, ed allora decidiamo di tornare a Sao Pedro de Moel, soprattutto per accordare a Mariella ed Eleonora una loro richiesta: passeggiare senza pensieri sulle ottime passerelle di legno che conducono dal paesino al faro, sui dirupi a strapiombo sul mare, e dalle quali si godono panorami superbi. Ci divertiamo molto, durante quel lento camminare, mentre Irene, invece, corre a perdifiato avanti e indietro, accarezzati dalla brezza piacevole, e giungiamo così fino al faro. Quindi, procediamo in senso inverso fino al paese, per scendere sulla spiaggia e consentire ad Irene di raccogliere qualche altra bella conchiglia. Questa splendida giornata si concluderà con un’ottima cena nella trattoria della piazzetta… Mercoledì 29 agosto è il nostro ultimo giorno di permanenza a Leiria. Decidiamo di andare a vedere il celeberrimo Monastero da Batalha, innalzato dai sovrani portoghesi in segno di ringraziamento a Dio, per la vittoria ottenuta nel luogo in cui si combattè una importante battaglia, decisiva per l’indipendenza del loro regno. Anche questo è un sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e stupisce la concentrazione così alta di ricchezze artistiche in pochi chilometri quadrati, tanto che a me da l’impressione di essere quasi nella nostra Toscana, facendo le dovute proporzioni. Il pomeriggio lo passiamo a Leiria: pranziamo molto bene, in un ristorante dall’aria moderna del centro, pagando veramente poco in relazione a quanto ordinato, e quindi visitiamo un poco meglio il centro storico della città che ci ha ospitato in questi giorni. Poi si fa dello shopping: ed è proprio quì a Leiria che mi convinco a comprare un costumino a righe che fa impazzire di risate Eleonora, ma sono così contento dei giorni passati insieme, che decido di permettermelo. La sera torniamo a Fatima, perché Irene deve comprare qualche souvenir da regalare ai nonni e soprattutto per soddisfare la sua richiesta di un bel piatto di pasta, visto che lì ci sono molti ristoranti italiani, anche se non si tratterà di una scelta felice… In tarda serata ritorniamo a Leiria, nel centro storico, e diamo fondo ai notevoli pasticcini e alle delizie salate dei localini che si affacciano nella piazza centrale: buonissimo tutto, e, come al solito, a basso prezzo rispetto alla media italiana.

Giovedì 30 agosto si deve ripartire in direzione Nord, alla volta di Santiago de Compostela, perché l’indomani torneremo in Italia… Passeremo la nostra ultima notte di questo splendido viaggio a Santiago, nello stesso hotel dei primi tre giorni; ciò nonostante, scegliamo di ritornare a Sao Pedro de Moel, per poltrire in spiaggia nella nostra ultima mattina in Portogallo. Troviamo però uno spettacolo diverso: c’è un poco di nebbia residua dovuta all’umidità del primo mattino, e la bassa marea permette a tanta gente di indossare gli stivali per addentrarsi fra gli scogli e raccogliere i frutti di mare. E così, mentre gli istruttori di surf accompagnano i bambini al largo, anche io ed Eleonora ci mescoliamo ai cacciatori di ricci, giusto per guardare. Dopo un poco, Mariella ci richiama all’ordine: bisogna andare, ma lungo il viaggio verso Santiago facciamo un’ultima deviazione, per visitare lo splendido Santuario di Bom Jesus do Monte, vicino Braga. Si tratta di un complesso ecclesiastico posto su una montagna, alla sommità di una maestosa e scenografica scalinata barocca, raggiungibile anche a bordo di una antica cremagliera spinta da motore idraulico… Veramente curioso, che resista ancora oggi! Gustiamo un bel gelato all’ombra di un parco che regala uno splendido panorama, e ripartiamo verso Santiago: è questo il nostro ultimo abbraccio al Portogallo! Ciao, Portogallo! Siamo stati veramente bene, qui! Arriveremo a Santiago in prima serata, giusto in tempo per una bella doccia, una passeggiata serale ed una visitina ai locali di tapas, e poi a nanna! Domani torneremo a casa! Venerdì 31 agosto è l’ultimo giorno del nostro bel viaggio; la mattina è dedicata allo shopping per le mie ragazze; alla fine, l’ultima passeggiata per le vie del centro storico di Santiago provoca qualche lacrimuccia lasciata cadere lì, sul sagrato della Piazza do Obradoiro, mentre il sole giallo oro bacia la facciata della Cattedrale. Ciao anche a te, Santiago de Compostela! Abbraccio Eleonora che mi dice che ritornerà qui, prima o poi! Alle 17.30 l’aereo parte puntuale, e arriveremo a Roma addirittura con 40 minuti di anticipo! Non c’è proprio niente da dire: 15 giorni filati via lisci e spensierati come non mai, che resteranno un ricordo felice per tutta la nostra vita! Il nostro viaggio di 15 giorni è costato alla mia famiglia meno di 3.500 Euro, ma considerate che: 1. abbiamo prenotato alberghi a 3 e 4 stelle in Santiago de Compostela, Lisbona e Leiria via internet, almeno 5 mesi prima, risparmiando molto sulle tariffe normali, a volte anche più del 50 % come, per esempio, a Lisbona. (Costo medio 95 Euro per notte, con magnifica ed abbondante colazione in tutti gli hotel utilizzati) 2. il viaggio aereo a/r Ciampino – Santiago della Ryanair è stato prenotato 6 mesi prima ad un prezzo veramente conveniente (Euro 360 + 50 di assicurazione), insieme all’auto a noleggio Hertz con Km. Illimitati per 15 gg. E Full Insurance (per altri 500 Euro circa) 3. in Portogallo si pranza nei ristoranti con un ottimo rapporto qualità / prezzo; spesso, è molto conveniente scegliere il piatto del giorno: di solito si tratta di pesce fresco alla griglia, accompagnato da abbondanti piatti di verdure e/o riso e non si spendono più di 8/10 Euro a testa; 4. L’ingresso nei musei non è assolutamente così caro come da noi: il prezzo medio dei biglietti va da 3 a 5 Euro nei luoghi più importanti del Portogallo, e a Lisbona si spende ancora meno se fate la Lisboa Card, considerato che avrete anche i trasporti gratis.

5. Attenti a Santiago, invece: lì i prezzi salgono abbastanza, e conviene domandare un poco in giro per non svenare il vostro portafogli, ma la città e la regione circostante valgono bene una breve vacanza.



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