Lisbona, la citta’ della luce e dal cielo blu

Non avevo mai preso in considerazione un viaggio in Portogallo, a Lisbona, e quando e' capitata l'occasione alla fine ho deciso di andare insieme a mia mamma e mia sorella, un viaggio per stare per un po' tutte e 3 insieme, come non si faceva da quando eravamo piccole. Detto fatto, partiamo....ho avuto poco tempo per documentarmi e organizzarmi...
Scritto da: leovieri
lisbona, la citta' della luce e dal cielo blu
Partenza il: 15/03/2007
Ritorno il: 19/03/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Non avevo mai preso in considerazione un viaggio in Portogallo, a Lisbona, e quando e’ capitata l’occasione alla fine ho deciso di andare insieme a mia mamma e mia sorella, un viaggio per stare per un po’ tutte e 3 insieme, come non si faceva da quando eravamo piccole.

Detto fatto, partiamo…Ho avuto poco tempo per documentarmi e organizzarmi prima del viaggio, ma comunque guida Rough alla mano e alcune info prese da Internet – oltre alla visione del film di Wenders, Lisbon Story – si decolla. La meta e’ stata scelta da mia sorella che da tempo voleva visitarla. Pacchetto per week end lungo, hotel in zona residenziale Real Parque Hotel, molto bello ed accogliente in Avenida Luis Bivar, a 5 fermate metro dalla zona centrale. Compagnia aerea Tap Portugal…Uno sfacelo!!! La partenza da Roma Fiumicino era prevista il 15 marzo alle 19 05 con volo diretto Roma/Lisbona ma, per mancanza di un pilota, era malato e non avevano una sostituzione, partiamo due ore piu’ tardi con scalo di un’ora a Milano. Ci fanno scendere dall’aereo e poi risalire sullo stesso, tra una cosa e l’altra arriviamo in hotel a Lisbona alle 2 di notte, stanche morte e arrabbiate per l’accaduto, dovevamo essere a Lisbona per le 23, 30. Il ritorno sara’ piu’ o meno lo stesso, circa un’ora di ritardo, niente scali questa volta ma nessuno che ti dice nulla per questi ritardi clamorosi e immotivati. Quindi mai piu’ Tap, per quanto mi riguarda e sono una che gira molto con voli low cost o compagnie nazionali con cui non ho avuto mai grossi problemi. Comunque l’hotel e’ splendido, personale disponibile, colazione a buffet la mattina dopo abbondante ed ottima. La giornata del 16 inizia con visita del castello di Sao Jorge arroccato e splendido, il sole e’ gia’ alto e bellissimo alle 7,30. Il castello e’ una fortezza con bastioni e vista splendida, la passeggiata e’ splendida e il luogo incantevole, che spettacolo e he sole, un sogno…

la visita continua sotto il castello per visitare il borgo, la parte piu’ vera della ctta’ con casine sgarrupate e addossate le une alle altre.

Poi via sul mitico tram 28 sferragliante e spassosissimo che ci porta in giro per il quartire di Alfama, l’antico nucleo di Lisbona, tutto vicoli, panni stesi al sole, botteghe e vecchietti che dormicchiamo sull’uscio di casa. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, negli anni ’60, in qualche paesino dell’entroterra italiano…Splendido…

Scendiamo verso la Baixa e prendiamo l’ascensore San Justa per vedere Lisbona dall’alto, la vista e’ fantasica ma l’ascensore troppo affollato.

Tardo pomeriggio a goderci il sole in Plaza de Figueira e vie limitrofe per shopping. La sera decidiamo di cenare in un ristorante in Rua Augusta che espone crostacei vivi in vasche in vetrina. Pesce buono ma conto salato e servizio non prorio cordiale!!!Ma…Comunque mi sono tolta la voglia delle ostriche…Buonissime e succose.

Il giorno seguente facciamo la visita alla Torre di Belem da dove parti’ Vasco de Gama per le Indie. Anche qui posto bellissimo sul fiume Tago e ancora piu’ bello e da visitare il Monastero di Jeronimos che si lascia senza fiato per la maestria degli ornamenti e la bellezza del chiostro interno.

Facciamo una sosta di obbligo all’antica asteleria di Belem proprio accanto al monastero dove gustiamo le fantastiche pastine di sfoglia con crema. Assistiamo alla preparazione, rigorosamente artigianale, ammiriamo gli azulejos – maioliche splendide di cui Lisbona e’ adornata – che abbelliscono le pareti del locale. Poi via con l’efficiente metro che ci porta al capo opposto della citta’ per visitare l’Oceanario e il quartiere ultra moderno costruito in occasione di Expo 1998. Spazi immensi e costruzioni futuristiche nonche’ un centro commeciale, Vasco de Gama, particolare piu’ per la costruzione tipica a veliero che per altro. L’Oceanario e’ il secondo piu’ grande del mondo e devo dire che e’ bellissimo, interessante, soprattutto nella parte che illustra il lavoro degli addetti alla cura giornaliera degli animali, alla nascita in cattivita’, alle incubatrici dove crescono i piccoli squali. La sera cena in una tipica osteria detta tasca, molto caratteristica Lagosta Vermilla. Gustiamo riso alla pescatora – non ne ho mai mangiato uno cosi’ buono- grigliata di pesce fantastica e sardine enormi per un costo irrisorio. Il tutto innaffiato con vino tinto spettacolare e accompagnate dalla simpatia e dalla disponibilita’ del proprietario a cui facciamo i complimenti per l’eccellente cena. Il giorno seguente, domenica, siamo di partenza, ma nel tardo pomeriggio. Come prevedevo di domenica e’ tutto chiuso, tranne qualche negozio di souvenir al centro, ma sporadico. Acquisto tre bottiglie di Porto presso El Corte Ingles che si trova dietro il nostro hotel e poi via a afre un altro giro prima di dirigerci in aeroporto. Ma purtroppo la maratona di primavera blocca tutta la citta’ e fino alle 12 non possiamo prendere i mezzi per sostarci nel centro, quindi rinunciamo alla visista al Museo degli Azulejos che mi interessava molto. Torniamo verso il castello, pranziamo al Mirador de Santa Lucia, e’ una giornata calda e splendida.

Ancora qualche foto e poi via in aeroporto. Le bottiglie di Porto le ho fatte preventivamente inscatolare in modo che le posso imbarcare con la dicitura ” Fragile”, visto che non si possono portare liquidi in cabina. Ma il mio sconforto e’ grande quando l’addetta al check in, sempre della Tap, mi dice che la Tap non prevede i carichi fragili quindi niente adesivo o contrassegno speciale. Tento il tutto per tutto e inserisco 2 bottiglie con confezione salva-vita in una borsa di emergenza poi imbarco cosi’, la treza bottiglia la prto al controllo bagaglio a mano perche’ non so dove metterla. Al primo controllo me la fanno passare, al secondo un’agente donna me la strappa dalle mani dicendomi in inglese che non si puo’ imbarcare. Allora le chiedo di restituirmela per buttarla – c’e’ il secchio li’ accanto e piuttosto che lasciarla a lei preferisco buttarla via – ma lei sgarbatamente mi risponde che ci pensera’ lei. Io sono furiosa, ci pensera’ lei…A berla…

intanto perquisiscono senza troppa eleganza mia madre, le aprono la borsetta, le toccano tutto, io chiedo in inglese se ci sono problemi, questi neanche rispondono. Alla fine dicono che e’ ok e possiamo andare. Ma che gente e’ questa? A domanda nemmeno risponde…Boh…

Con circa 2 ore di ritardo atterriamo a Roma – questa volta non sappiamo il motivo del ritardo- Lisbona e’ splendida ma la prossima volta se tornero’ andro’ in altro modo non con la Tap.



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