Immediato ritorno in Portogallo

Ho passato la settimana a cavallo del Capodanno 05-06 a Lisbona con brevi gite ad Evora e Porto e sono rimasta talmente affascinata dal Portogallo da ritornarci a fine estate (29 agosto – 6 settembre) ; il programma ha compreso due brevi soggiorni a Porto e Lisbona e veloci visite a Tomar ,Alcobaca e Batalha,Guimaraes e Braga, le rive del...
Scritto da: paola marras
immediato ritorno in portogallo
Partenza il: 29/08/2006
Ritorno il: 06/09/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ho passato la settimana a cavallo del Capodanno 05-06 a Lisbona con brevi gite ad Evora e Porto e sono rimasta talmente affascinata dal Portogallo da ritornarci a fine estate (29 agosto – 6 settembre) ; il programma ha compreso due brevi soggiorni a Porto e Lisbona e veloci visite a Tomar ,Alcobaca e Batalha,Guimaraes e Braga, le rive del Douro e una escursione in Galizia. Prima osservazione : il viaggio invernale per il clima, la luminosità delle giornate ed anche lo spirito natalizio è stato molto più suggestivo ; consiglio pertanto a chi ha visitato ed amato Lisbona e Porto d’estate di ritornarci senz’altro nel periodo invernale , le due città senza mosche, senza il caldo asfissiante , senza parecchie strade maleodoranti raddoppiano o triplicano il loro fascino.

1°giorno: Easyjet da Malpensa a Lisbona , prenotato dal 9 maggio per il 29 agosto ( E 100,00 a/r) , ottimo volo , no frills ma personale di bordo simpatico ed allegro ; autonoleggio Europcar 7 giorni 261,00 per una Fiat IdeA DIESEL con copertura delle franchigie e partenza per Tomar (130 Km circa) pernotto all’Estalegem Santa Iria, qualificato 4 stelle (€ 85,00) ma meritevole di max 2 stelle ( no frigobar, no aria condizionata, colazione risicata e tubazioni maleodoranti) posto però in posizione stupenda al centro di un piccolo parco sito su un isolotto sul fiume Nabao. 2° giorno : la cittadina di Tomar è piccola ed all’epoca interessata da lavori di sistemazione viaria in tutto il centro storico però è deliziosa; in particolare la piazza principale , Praca repubblica dove si affaccia la chiesa di Sao Joao Battista con portale in stile gotico fiammeggiante; confermo però che tutto si dimentica dopo la visita del Convento do Cristo , rifugio dei Templari, risalente al XII° secolo , che sovrasta la cittadina e che rimane una delle cose più belle viste in Portogallo : è un viaggio fantastico nella storia all’interno di uno splendido labirinto che ti lascia stupefatto, ambiente dopo ambiente, per culminare nella famosa charola che costituisce la chiesa del convento ; unico neo le incrostazioni create dai piccioni ( diffusissimi dappertutto ) che deturpano gli esterni del convento compresa la mitica finestra (Janela) manuelina.

Dopo una simile meraviglia non sfigura però il monastero di Batalha (58 Km da Tomar) sorto alla fine del 1300 , considerato il capolavoro del gotico portoghese ma con aggiunte del periodo manuelino assolutamente superlative; durante il percorso breve affaccio su Fatima che spaventa per l’enormità della spianata sulla quale è stata eretta la chiesa e per la fede dei credenti che in una giornata infernale di agosto bruciano in un gigantesco braciere mazzi di enormi candele richiedendo grazie alla Madonna. Arrivo a Porto ( dopo 150 km circa di autostrada) dove si alloggia all’Hotel Eurostar das artes , rua do Rosario, vero 4 stelle al prezzo di 65 € b&b, non lontano dal centro storico (15-20 minuti a piedi) dove ammiriamo l’esterno della Sé ( chiusa dalle 18) dopo aver percorso una scalinata non solo ripida e faticosa ma anche piena di droghini e compari ; ci consoliamo ritornando al Cafè Majestic in Rua Santa Caterina che conferma l’assoluta contraddizione tra quartieri di Porto vicinissimi tra loro .Cena sul lungofiume Cais de Ribeira ( A canasta da Ribeira , n.37 di cais de Ribeira) dove mangiamo alla portoghese ( benissimo ed abbondante ) affacciati sul Douro, poi una degustazione di Porto al Solar do Vino do Porto ( nella parte alta della città , vicino al ns. Albergo) curatissimo locale con vista , poco affollato, gestito dall’istituto del Vino di Porto con tutte le etichette di Porto possibili ed immaginabili ( ma anche altre bevande e qualche snack) a prezzi inferiori ai ns. Ordinari bar di strada.

3° : gita in auto sul Douro per vedere il fiume ed i vigneti , conviene prendere l’autostrada e deviare non prima di Peso da Regua (noi abbiamo deviato prima all’altezza di Cinfaes e non ne vale affatto la pena) che è una cittadina carinissima tappezzata di azuleios , così come Lamego, dall’altra parte del fiume, dove visitiamo lo scenografico santuario barocco di Nossa Senora de Remedios, sovrastante la città con una scalinata di 600 gradini circa (simile al Bon jesus di Braga ) ,e la cattedrale romanica , nonché la Capela de Sao pedro de balsemao con poche tracce della preesistente chiesa visigota ( consigliato da Saramago nel suo libro Viaggio in Portogallo ).

Attraversiamo Pinhao e la sua deliziosa stazione ferroviaria e saliamo sulle colline dei vigneti sino a Vila Real dove ci fermiamo al Solar do Matheus ,famosa residenza nobile raffigurata nell’etichetta del vino ( scarso ma famoso Matheus ), ma la visita ( tranne la cappella di famiglia ed il giardino) è piuttosto deludente ; maggior fascino mostra invece la vicina Amarante sul fiume Tamega con il convento di Sao Goncalo sito dietro un ponte ottocentesco e carinissime viuzze ( consigliata sosta per passeggiata).L’escursione odierna termina in bellezza a Guimaraes , un vero gioiello medioevale, dove nacque il regno del Portogallo con il primo re Don Alfonso Enriques, che meriterebbe 1 intera giornata di visita, noi ci limitiamo ad una passeggiata dopo cena e ad 1 breve giro in mattinata , pernotto all’hotel Toural , centralissimo 4 stelle ,ottimi prezzi (75 € b&b) ,cena in Praca Santiago ,piena di giovani.

4° : il mattino presto ( 8 ora portoghese ) visitiamo un paio di chiese risalenti al XIV°-XV° già affollatissime di fedeli ( e non di sole vecchiette…) e le particolari edicole raffiguranti le stazioni della Via Crucis ; ammiriamo dall’esterno il palazzo dei Duchi di Braganza e , con 1 certo rammarico, ci dirigiamo verso Braga che ci delude x il caos e x la mancanza di qls indicazione di carattere turistico e la contraddizione dei segnali stradali ; è affascinante il Santuario del Bon Jesus , dove saliamo con la funicolare causa la lunga scenografica scalinata (400 gradini) che invece percorriamo in discesa .

Uscire da Braga è 1 incubo ma nel primo pomeriggio raggiungiamo la Galizia dove le rias ( fiordi spagnoli) ci lasciano stupefatti ; rabbrividiamo alla vista delle tracce degli incendi che troveremo sino a Santiago de Compostela ; dalla spianata della Chiesa (p de Obradouro) l’orizzonte appare annerito dal fuoco passato durante questa terribile estate 2006 .Arriviamo a Santiago verso le 18 ,i turisti giornalieri sono già andati via , i pellegrini sono scomparsi e ci godiamo la visita della chiesa in assoluta tranquillità ; temevo un effetto Fatima invece niente di tutto ciò : la cittadina , stupenda , ha una sua completa autonomia dal Santuario che accoglie e ciò la rende molto gradevole , anche x la presenza di giovani che frequentano la locale università ; ceniamo al rist Assassin ( recensito da Viaggi di repubblica) che stronchiamo senza pietà ( menù scarso – cheese cake ustionato ecc) .

5° : dopo questa breve pausa spagnola il mattino presto torniamo al ns amato Portogallo nella regione del Minho ; ammiriamo Viana do Castelo , sulla riva del fiume Lima , col ponte progettato da Gustave Eiffel ed un centro storico di impianto medievale molto vivace che merita una bella passeggiata, c’è 1 po’ di foschia e non saliamo al santuario di S. Luzia dal quale si dovrebbe godere una splendida vista;ci delude invece la vicina Vila Do Conde dove il centro storico , interessato da opere di ristrutturazione, è assolutamente deserto, non credo che tutta la popolazione sia nella lunghissima spiaggia perchè la giornata è uggiosa e tira un vento notevole. Ci fermiamo a pranzo ad Espinho ( centro balneare a pochi km a sud di Porto) dove pranziamo sul lungomare nel rist. La Capanna ( ottimo) e nel tardo pomeriggio ritorniamo a Porto. Facciamo in tempo a visitare la Chiesa di Sao Francisco fondata nell’XI° sec. E + volte rimaneggiata che stupisce per lo splendido ( ma eccessivo a parer mio ) interno in talha dourada ( legno intagliato e dorato) risalente al ‘700, per il quale sarebbero stati utilizzati + di 200 kg di oro; una birra al solito Cafè Majestic e cena a Vila Nova de Gaia , cittadina autonoma ma separata da Porto solo dal fiume e dai relativi ponti .

6°: partenza x Coimbra ( 121 km di autostrada) , una cittadina carinissima sulla riva destra del fiume Mondego ma con molte strade in salita ; la prima conduce alla Sé Velha ( vecchia cattedrale), considerata 1 dei + significativi edifici romanici del Portogallo,per continuare , con il fiatone, alla famosissima università ( la + antica del Portogallo – 1300) che si visita in velocità perché sono aperte al pubblico solo 5 o 6 magnifiche sale , la stupefacente biblioteca ( risalente al 700 e realizzata nello stile barocco portoghese con molti rivestimenti in lamina d’oro) e la Cappella del complesso ( rivestita di splendidi azulejos) .Purtroppo trattandosi di una domenica estiva i ristoranti sono quasi tutti chiusi ed in giro troviamo solo disperati turisti…; ci consoliamo con la visita del Mosteiro di santa Cruz (fondato nel 1130) e del suo favoloso chiostro del silenzio ; il cafè Santa Cruz, famoso ristorante adiacente alla chiesa e che occupa una cappella del convento (????!!!!) è invece chiuso.Deliziosa la Piazza 8 de maio dove c’è qualche locale aperto.

7° Abbandoniamo anche Coimbra e proseguiamo la discesa verso Lisbona con tappa significativa ad Alcobaca dove si trova un altro importantissimo monumento portoghese dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità : il Monastero di Santa Maria , la cui costruzione fu iniziata dai Benedettini nel 1178 ; è un complesso assolutamente stupendo e molto ben tenuto che, tra l’altro ,accoglie le tombe di Don Pedro e Dona Ines de castro , storici amanti celebrati da Camoes nei Lusiadi . Il monastero è considerato uno dei migliori esempi dell’architettura cistercense e nel tempo è stato arricchito con ampliamenti in stile manuelino. Altra deviazione per la parte alta di Nazarè (Sitio) dalla quale si ha una splendida vista sulla sottostante lunghissima spiaggia dorata; nel Sitio appare deliziosa non solo la chiesa di Nossa Senora di Nazarè ma soprattutto la minuscola cappella interamente rivestita di azuleios posta proprio a picco sul mare lungo il belvedere.

Pranzo nella vicina Peniche famosa per i suoi ristoranti di pesce ( ottima cataplana – zuppa di pesce con cipolle, peperoni e patate – che sembrava non dovesse mai finire ed immenso “spiedino” di pesce al Ristorante Katekero II ); a causa della sosta (doverosa) dobbiamo rinunciare alla visita al Paco Real(Palacio National) di Sintra ( chiude alle 17: assurdo!) che sostituiamo ( malamente) con 1 giro poco entusiasmante con 1 trenino turistico ; nulla possiamo dire su Sintra se non che i prezzi di 1 caffè ( 1^ volta in Portogallo )concorrono con i prezzi della Costa Smeralda.

Arriviamo a Lisbona alle 8 di sera con 35° gradi di temperatura; dopo il pranzo allucinante di Peniche ci concediamo solo una passeggiata nella Baixa . 8° : Avendo già visitato i luoghi classici di Lisbona a Capodanno ( superconsigliati Belem , la chiesa del Carmo e il Museo degli Azulejos, alloggiato nel Convento Madre de Deus ) , cerchiamo luoghi alternativi e dopo aver fatto colazione a Belem (immancabile un solo sguardo al bellissimo monastero) alla mitica Confiteiria ,ci rechiamo alla barocca Basilica di Estrela , indubbiamente bella ma poco affascinante , così come il decantato jardim di Estrela sito di fronte alla Basilica ; molto coinvolgente ,invece , la visita al Mosteiro di Sao Vicente da Fora ,con una chiesa piuttosto deludente ma con la parte conventuale meravigliosa ; in particolare il chiostro decorato da azulejos del XVIII sec. Che raffigurano le favole di La Fontaine ; dai pannelli esplicativi in 4 lingue possiamo rileggere alcune favole già sentite decenni fa .

Scendiamo per pranzo all’ Alfama ,alla famosa taverna Lautasco che è 1 po’ + accogliente delle classiche taverne della Baixa ma , col solito scarno menù , si mangia forse peggio e si paga il doppio ; la recensione è quindi negativa .

Altra recensione negativa nonostante le aspettative va al famoso Rist Casa de Alentejo , con dei locali assolutamente stupendi ma con una cucina scarsa ed un pessimo servizio , nonostante i prezzi praticati, dove andremo a cena .

Nel caldissimo dopopranzo ci rechiamo , per trovare un po’ di refrigerio, al Museo di arte Antigua che ospita un ‘interessante mostra temporanea ( da Fra Angelico a Fragonard ) e l’ esposizione permanente alquanto noiosetta ( tranne lo straordinario “Tentazioni di Sant’Antonio” di Bosch e qualche tela di El Greco, Ribeira e Velasquez ); in compenso ci rilassiamo nel fresco giardinetto del Museo con affaccio sul Tago.

9°Ultima esperienza positiva prima di partire : l’Estufa Fria , la serra ( fredda e calda) all’interno del Parco Eduardo VII , uno splendido giardino botanico dove si possono trovare le ns. Classiche piante d’appartamento di provenienza tropicale con dimensioni allucinanti (potos,marante,spatiphillum)oltre felci , ibiscus e palme di tutti i tipi assolutamente rigogliosi , è un’ esperienza veramente magica che si esaurisce in meno di un ‘ora ma che merita veramente .

Conclusioni finali : il Portogallo in estate è veramente caldo e non si riesce a godere la bellezza di città come Lisbona , Porto e Coimbra che sono soffocate dall’afa ( tipo Andalusia) ; lungo le coste invece( v. I paesini dell’alto Minho e anche Peniche e Nazarè ) soffia sempre un fresco venticello che ti consente di passeggiare anche dopo le 11 del mattino e prima delle 6 di sera , negli altri posti è una vera sofferenza.Consiglio vivamente una gita in Portogallo dedicando ancora + tempo .



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