Un tuffo a Porquerolles

Un eden a pochi chilometri da casa! Mare caraibico e boschi profumati
Scritto da: micheledemo
un tuffo a porquerolles
Partenza il: 13/07/2013
Ritorno il: 14/07/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Quaranta ore sono sufficienti a due come noi per farci dire: “Andiamo a Porquerolles?” Detto fatto! Erano anni che volevamo andarci! I giorni a disposizione sono sabato 13 (dal pomeriggio) e domenica 14 luglio. Prenotiamo al volo su booking.com l’albergo di poche pretese a 20 km da Hyeres (il più veloce porto di imbarco dei traghetti per l’isola) in modo tale da partire presto al mattino della domenica e prendere uno dei primi traghetti in partenza.

L’albergo è a Cuers, un paesino anonimo nell’entroterra e l’albergo (che sembra più un motel – il personale è incapace di parlare inglese, come quasi tutti i francesi) è il Fasthotel (http://fasthotel.com/profil/name/Toulon_Cuers): 57 euro per una doppia. Ottima la posizione appena fuori l’uscita di Cuers sulla A57. Partiamo da Genova alle 15.00 di sabato 13 luglio…contiamo di arrivare entro le 17.00 ma c’è un traffico da paura e arriviamo alle 19.40, venti minuti prima della chiusura del check-in. Meno male altrimenti ci sarebbe toccato farlo con una macchinetta automatica…anche questa solo in lingua francese! La camera è minuscola e il bagno è in stile nave da crociera, ma per una notte va benissimo.

Laviamo velocemente via le fatiche del viaggio e ci fiondiamo in paese a cercare un ristorante, ma ahinoi il paesino non è il massimo in fatto di ricettività e ristorazione. Troviamo solo 2/3 ristoranti abbastanza cari dai quali esce un penetrante lezzo di aglio (che qui è l’ingrediente principe della cucina locale) e indovinate un po’? NOI ODIAMO L’AGLIO! Dunque optiamo per l’unica alternativa possibile… un furgoncino (stile paninaro zozzone) dove fanno la pizza! Il profumo è anche buono… vabbè chissà… proviamo… Una delle pizze peggiori della nostra vita: dovevamo aspettarcelo.

Gironzoliamo poco per le viuzze del paese perché ormai sono le 21.00 e sta diventando buio, e onestamente siamo stravolti e vorremmo andare a dormire presto… Notiamo però che la cittadina è addobbata a festa e si prepara a domani, 14 luglio! Festa nazionale in Francia. Si ricorda la presa della Bastiglia!

14/07/2013 – ore 06.30 Non perdiamo neanche un minuto: vogliamo prendere il primo traghetto per l’isola alle 07.00! Ma non ce la faremo mai… Primo problema la colazione: ci fermiamo in una boulangerie e compriamo tipici croissant francesi super burrosi. Che buoni.

Secondo problema: rifornimento di benzina. E qui facciamo una triste scoperta: il costo della benzina è di 1.48 euro al litro (alle pompe bianche)! Il giorno prima a Genova l’ho pagata 1.82!

Non è solo questa la triste scoperta…ci rendiamo conto che l’auto circolante più sgarrupata di tutta la costa azzurra è la nostra povera Lancia Y! Ahhahah! Tutto intorno è un brulicare di BMW, Mercedes, Porche, Ferrari, Maserati e addirittura mastodontiche Roll Royce.

Arriviamo alla biglietteria alle 08.10, in tempo per il traghetto delle 08.30 e parcheggiamo in uno dei tantissimi ed economici parcheggi dedicati (dieci ore di sosta = 6 euro). Il costo del traghetto andata e ritorno è di 18.50 a persona. La traversata dura appena 10 minuti. A quest’ora del mattino i battelli trasportano ancora poche persone e per la maggior parte gente che lavora a Porquerolles, ma dalle 10.00 in poi orde di turisti chiassosi a frotte invaderanno questo eden silenzioso.

Da non dimenticare anche l’altissima presenza di imbarcazioni in rada… Porquerolles ne è puntellata per tutto il suo perimetro. Sono a migliaia e la cosa non è piacevole. Però devo abituarmi al pensiero che le cose belle non posso tenermele tutte per me…

In dieci minuti si viene catapultati in un paradiso che sembra impossibile sia ubicato qui: a due passi dalla costa francese, nel pieno dell’Europa cementificata e industriosa. L’isola è un’oasi protetta, la si gira a piedi o in bicicletta attraverso le decine di chilometri di sentieri battuti e ben segnalati. È impossibile perdersi. A ogni incrocio troverete le indicazioni.Le uniche auto ammesse sono quelle dei pochi e fortunatissimi abitanti. Anche le strutture ricettive sono poche e abbastanza costose. L’unico centro abitato è carino, pieno di ristoranti, bar e negozietti. Potete acquistare la cartina dell’isola per 3 euro al centro informazioni che troverete alla fine della passerella del porto. Il personale è multilingue (parlano anche italiano) e gentile. P.S. fate scorta di acqua e cibo, perché non troverete bar in giro per l’isola!

Passeggiare per i sentieri è meraviglioso: paesaggi naturali silenziosi e profumo di macchia mediterranea. Milioni di cicale canterine e dolci vigneti. Decidiamo di andare per prima alla Plage d’Argent, a circa 2,5 km dal villaggio in direzione ovest. Una volta arrivati ci investe un forte odore di alghe putrefatte… La spiaggia ne è invasa, ma per fortuna basta fare qualche altro centinaio di metri più in là e si arriva in una bellissima baia pulita. Qui trascorriamo in pace qualche ora, fino a che la presenza dei diportisti non si fa insopportabile e ci avventuriamo ancora più a ovest, per circa 600 metri, fino alla spiaggia di L’Aiguadon. Ma ci rendiamo subito conto che pur essendo carina e riparata è un po’ troppo affollata per noi e ce ne andiamo subito… Ci avviamo quindi verso il paese per una granita e per rifornirci di acqua…dista solo 3 km! Arriviamo al paese che siamo sconvolti…ma non ci basta, non possiamo rinunciare alla voglia di scoprire un’altra spiaggia!

Questa volta ne scegliamo una vicina vicina: Plage de la Courtade, a qualche centinaio di metri dal villaggio e a nostro avviso MERAVIGLIOSA! Queste due caratteristiche ne fanno una spiaggia piuttosto affollata, ma fa niente, perché è talmente lunga da lasciare lo spazio a tutti.

L’acqua ha le sfumature dei caraibi e il fondale rimane basso per decine e decine di metri: l’ideale per le nuotate della mia Pisi!

Alle 17.00 stanchi, felici e cotti dal sole prendiamo il battello per Hyeres, paghiamo 5.50 euro di parcheggio e ci apprestiamo a percorrere i 340 km che ci separano da casa!

Evviva le zingarate! Alla Prossima!

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Corridoio naturale

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vigneti a Porquerolles

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Trasparenze

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Caraibi? No, Porquerolles!

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Lasciatemi qui! A Porquerolles

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Plage d'argent

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Affollamento barche a Porquerolles



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