Syusy: Ritorno in Polinesia!

Sarà un'estate speciale nel sud del Pacifico col transito di Venere davanti al Sole
Turisti Per Caso.it, 31 Mag 2012
syusy: ritorno in polinesia!
Tra pochi giorni si verificherà un fenomeno astronomico di quelli che letteralmente capitano una sola volta nella vita… anzi, anche meno! Il 5 giugno 2012, per l’ultima volta in questo secolo, il pianeta Venere transiterà davanti al Sole e il punto migliore di osservazione di questo evento astronomico sarà il sud del Pacifico. Appuntamento in Polinesia quindi, non solo con le coppie in viaggio di nozze ansiose di suggellare le loro promesse davanti all’eclissi più romantica a disposizione, ma anche con la comunità scientifica che accorrerà in massa all’Osservatorio di Tahiti per un super simposio internazionale a cui partecipano anche 4 premi Nobel. Pensate che l’ultimo transito di Venere davanti al Sole è stato nel 1769, uno dei motivi per cui l’esploratore James Cook si trovava in Polinesia.

Per celebrare questo evento, i prossimi mesi saranno ricchi di eventi e iniziative tra le isole polinesiane: fino al 24 agosto il museo di Tahiti ospita una mostra dedicata ai viaggi di James Cook, il municipio di Papeete una mostra dedicata al Sistema Solare, oltre a numerose serate di osservazione del cielo polinesiano a cura della Société Astronomique de Tahiti. Il 5 giugno, ovviamente, è previsto un ricco programma per celebrare insieme la cultura polinesiana e l’osservazione del cielo a Pointe Venus: danze, regate con le piroghe tradizionali polinesiane, gare di orero, l’arte oratoria polinesiana dalle origini antichissime.

Anche Syusy che infondo infondo è una romanticona (nonché grande appassionata di allineamenti di pianeti e corpi celesti) ha in programma un viaggio in Polinesia quest’estate… Sarà un viaggio molto particolare, una partenza che è più un Ritorno, assieme a Zoe e alla sua amica India. Prima di lasciare che ve lo racconti lei in prima persona, sappiate che stiamo cercando anche un paio di “Inviati per Caso” da mandare nei mari del sud come nostri inviati… Come e dove ve lo racconteremo nei prossimi giorni sul nostro sito marittimo Velistipercaso.it, state all’erta!

Ritorno in Polinesia, con India e Zoe

di Syusy Blady

Al mio primo viaggio in Polinesia francese, la terra del sogno, dopo varie peregrinazioni per le isole più occidentalizzate sbarcai finalmente a Rangiroa, l’isola dei documentari di Folco Quilici che la fece conoscere come la più lontana e più autentica isola dell’arcipelago polinesiano. Non contenta di essere sulla striscia dell’atollo più abitata, dove fa bella mostra di sé oltre la chiesa anche un villaggio turistico di alto livello, presi una barchetta che andava a Tiputà il villaggio autentico di pescatori che sta dall’altra parte della pass (il passaggio di mare che divide una parte dell’atollo dall’altra e che mette in comunicazione l’oceano con la laguna). Una volta sbarcata mi venne incontro l’uomo più tatuato del mondo, un re-re (un ragazzo fatto crescere come se fosse una fanciulla) che si lamentava per il duro destino di un cane a cui avevano tagliato le orecchie in quanto era destinato di lì a poco ad essere mangiato… e una signora si mise ad urlare che noi, io e Giuseppe che riprendeva, eravamo italiani come Albertò che stava nel villaggio da tempo. Poi arrivò Albertò, un bianco corpulento con un fisico da paracadutista, ma con un po’ di pinguedine che mi era familiare. Albertò mi disse con un accento bolognese: “Tu sei la Syusy, ti conosco sei di Bologna, anche io abito a San Lazzaro!”. Albertò era ben inserito nel villaggio, alla mia domanda su che cosa facesse lì rispose che ‘pescava’. Stava in Polinesia da qualche anno, si era innamorato di Miss Tahiti e aveva avuto una figlia da lei, India, di pochi anni. La stessa età di Zoe, mia figlia. Facemmo un po’ di filosofia su cosa era o no il paradiso e poi noi ce ne andammo. L’ anno dopo lo incontrammo a Bologna, in centro, sotto la pioggia. aveva lasciato la Polinesia e si era portato la bambina in Italia. Voleva educarla all’occidentale, diceva che la Polinesia andava bene per non fare nulla, ma per stare nel mondo una bambina va educata da noi. India aveva l’età della Zoe e iniziarono a fare le elementari assieme. India era bellissima, dolcissima, intelligentissima, giocava a scacchi e vinceva sempre. Era una gigantessa del Pacifico, a 6 anni superava Zoe di mezzo metro, tutti i suoi vestiti passati a Zoe le andavano bene anni dopo. Era una sicurezza, se Zoe aveva dei problemi coi maschi prepotenti li minacciava di chiamare India. Divennero amiche ‘per sempre’ come dicono loro e si sono sempre tenute in contatto. India ha vissuto un’esperienza intensa e problematica sempre col sorriso e con una determinazione che le viene sicuramente dalla cocciutaggine del padre ma che ha, nella sua rilassatezza e senso fatalistico, qualche cosa di polinesiano. Non è mai tornata in Polinesia e ricorda a malapena una nonna che si chiama Pupurua Tatiaré… O qualche cosa del genere. Ha visto la mamma quando è venuta a trovarla in Italia, ma non ha potuto raggiungerla in Polinesia perché non poteva espatriare. Ora compie 18 anni. Ha prenotato il volo per Tahiti, torna a conoscere la sua numerosa famiglia polinesiana, a stare con la mamma che è un personaggio veramente originale legata alle tradizioni dei suoi atolli, vegetariana, naturista, spiritualista ecc. India ama scrivere, vuole fare la giornalista, ed è portata per l’antropologia, è lei stessa un esempio di vita in due mondi: è educata all’occidentale ma dentro ha una grande curiosità per un altro tipo di vita. E’ un soggetto da seguire e da documentare. Io e Zoe andiamo con lei.

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