Val Chisone e Valle Varaita

In Piemonte col camper
Scritto da: nicoletta61
val chisone e valle varaita
Partenza il: 29/05/2010
Ritorno il: 02/06/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Alla scoperta del Piemonte: Val Chisone, Val Varaita

Non avendo mai programmato una vacanza lunga in Piemonte, decidiamo di dedicare un ponte (5 giorni) in occasione del 2 giugno per visitare alcuni luoghi che avevamo visto in TV. Uno di questi è il Forte di Fenestrelle, ci aveva affascinato la singolarità di questa costruzione. Partiamo il sabato mattina da Verona e decidiamo di fermarci lungo la strada a visitare la Venaria Reale (www.lavenaria.it) scontrino, non bisogna farlo alle macchinette che sono solo per le auto. . Parcheggiamo il camper vicino alla reggia, il prezzo della mezza giornata è di 7 euro, passa il vigile a fare lo Il biglietto scontato per la visita della Reggia e dei giardini costa 8 euro (conviene guardare tutte le convenzioni perché anche con la tessera dell’IKEA si risparmiano 4 euro a testa). Per fortuna non c’è molta gente così si può visitare con tranquillità e fare qualche foto nelle uniche sale in cui è consentito. Molto bello l’allestimento attraverso filmati registrati da attori che ti porta nel clima che si respirava ai tempi d’oro della Reggia. Purtroppo non possiamo fermarci anche la sera e ci perdiamo lo spettacolo delle fontane illuminate.

Alla fine della visita riprendiamo il camper e ci rechiamo in Val Chisone, passando per Pinerolo. A Fenestrelle c’è un’ottima area di sosta con carico, scarico acqua e l’energia elettrica. Si trova al termine del paese salendo sulla destra in una zona dove ci sono delle ex caserme. Siamo in maggio e si paga solo il week-end, 10 euro compreso l’attacco della corrente da pagare presso l’azienda di soggiorno negli orari esposti all’ingresso dell’area. L’area dista 10 minuti a piedi dal forte e la sera decidiamo di farci una passeggiata, il forte è aperto perché all’interno vi è un bar-ristorante. Osserviamo così che c’è un bel piazzale dove si può accedere con il camper, non si sa mai possa servire.

giornata.La mattina ci svegliamo con la pioggia, la visita guidata è già prenotata, decidiamo allora di spostarci con il camper presso il parcheggio della fortezza per vedere il da farsi, vista la pessima Tutte le persone, circa 25, che avevano prenotato la visita Reale, quella completa che dura tutte la giornata, erano presenti, si decide comunque di partire, nonostante il vento forte e qualche fiocco di neve, sembra che il tempo in giornata debba migliorare. E’ la soluzione giusta: verso le 11 esce un sole stupendo anche se il vento forte non ci lascia tregua, comunque la visita è interessantissima, il posto è stupendo soprattutto quando si arriva alla sommità della fortezza, a 1800 metri di altitudine (si parte da 1150). E’ veramente da apprezzare il lavoro fatto da chi ha progettato e costruito questo forte in un luogo così impervio con un clima piuttosto rigido.

Alcuni dettagli sulla visita guidata; ne esistono di 3 tipi diverse a seconda della lunghezza. Maggiori informazioni si trovano sul sito del Forte di Fenestrelle. (www.fortedifenestrelle.com)

Noi abbiamo scelto quella completa che ti mostra tutta la fortezza, richiede un po’ di allenamento alla montagna visto il dislivello che c’è da superare, anche se è distribuito nell’arco della giornata, costa 12 euro ma vale veramente la pena. Conclusa la visita verso le 16.30 andiamo a vistare, sempre in Val Chisone, due piccoli borghi, inseriti nei “Borghi più belli d’Italia (www.borghitalia.it) piccolissimi ma molto carini: Balboutet famoso per le sue meridiane e Usseaux per i suoi murales e per la bella architettura tipica della zona. Attenzione alla strada per arrivarci che è un po’ stretta, in prossimità dei due paesi esistono comunque dei bei parcheggi dove si può sostare con tranquillità durante la visita. Per la notte decidiamo di tornare all’area di sosta di Fenestrelle.

Lunedì mattina partiamo alla volta della Val Varaita. Si torna verso Pinerolo, si prosegue per Saluzzo, superando l’abbazia di Staffarda (www.mauriziano.it/arte/monumenti/staffard/staffard.htm) (il lunedì è chiusa, ci ritorneremo mercoledì); dopo Saluzzo si prosegue verso Verzuolo e Verasca e si imbocca la Val Varaita, veramente bella sia per l’ambiente alpino, in questo periodo la vegetazione è al massimo della rigogliosità, che per l’architettura delle costruzioni con i tipici tetti ricoperti con le “lose” in pietra. Ci fermiamo a Castello da dove parte una bella escursione verso il Bosco dell’Aleve. Avendo più tempo si può proseguire fino al rifugio Vallanta ma per noi questo viaggio è un assaggio di questa regione e dobbiamo accontentarci di escursioni più brevi. Ripartiamo alla volta di Chianale, anche questo inserito nei “Borghi più belli d’Italia”, l’appellativo non è per niente sprecato. Andare per credere, un luogo fuori del tempo ancora autentico!

Visitiamo anche Bellino, sulla diramazione della vallata, luoghi veramente stupendi, il viaggio è valso la pena. Per la serata decidiamo di pernottare a Melle, all’inizio della Val Varaita, presso l’area di sosta all’ingresso del paese, si pagano 4 euro (se arriva l’incaricato del Comune, che noi non abbiamo visto, a ritirare la quota), ci sono i bagni, carico e scarico, tranquilla ed ombreggiata.

Il martedì mattina ci dedichiamo ad una visita culturale: il Castello della Manta (www.fondoambiente.it/beni/castello-della-manta-beni-del-fai.asp) di proprietà del FAI, pochi chilometri prima di Saluzzo provenendo dalla Val Varaita. L’ingresso costa 5 euro, comprensivo di audio giuda; veramente affascinanti gli affreschi del ‘400 ancora perfettamente conservati e la chiesa adiacente, restaurata da poco. Esiste un piccolo parcheggio fuori dal castello che abbiamo trovato libero essendo quasi gli unici visitatori. Consigliamo comunque di approfittare di un grande parcheggio nel paese di Manta molto più accessibile e di recarsi al castello con una breve passeggiata.

Nel pomeriggio ci rechiamo a Villarcostanzo all’imbocco della Val Maira per visitare il parco dei Ciciu, (www.comune.villarsancostanzo.cn.it/pagina.asp?id=114) delle formazioni geologiche veramente singolari. Scegliamo di fare il percorso più lungo che non consigliamo. Quello più breve consente comunque di osservare tutte queste formazioni. All’ingresso del Parco c’è un bel piazzale con un’area pic-nic dove si può sostare in tranquillità.

In serata ci spostiamo a Saluzzo, terra natale di Silvio Pellico; Parcheggiamo presso l’area di sosta che si trova agevolmente arrivando dalla val Maira, tranquilla anche se non comodissima al centro. Anche Saluzzo vale la pena di essere visitato, in particolare la zona del castello, il palazzo del Comune e la chiesa di San Giovanni.

Mercoledì 2 giugno è l’ultimo giorno di questa breve ma intensa vacanza; dedichiamo la mattina alla visita dell’Abbazia di Staffarda, molto bella. La visita costa 5,20 euro comprensiva di audio guida, per chi si trova da queste parti direi che è una tappa assolutamente da non perdere.

Questo Piemonte ci ha veramente affascinato, da Saluzzo il panorama si spinge fino alle montagne del Cuneese, il colle della Maddalena, il colle di Tenda. La tentazione è quella di proseguire il viaggio ma la vacanza è finita. Bisognerà tornarci…



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