In Perù senza perdersi il meglio: la fatica dell'Inca Trail, le prelibatezze culinarie di Lima, la magia di Machu Picchu, l'avventuroso volo sopra Nazca, la magia del Lago Titicaca e del suo popolo Uro con le sue isole fluttuani, la ...
Highlights: Luogo|giorni|hotel|cena|"da non perdere"
Hotel: tutti in media 40 EUR/notte/camera incluso colazione. I giudizi sono sopra.
Cene: sempre ottime. Da 15 EUR a coppia nei ristorantini anonimi a 30 EUR in coppia in quelli piu' lussuosi.
Guida: Lonely Planet, una delle piu' precise utilizzate sino ad ora assieme al Sud Est asiatico. Versione in inglese, ultima aggiornata.
Incatrail: 250 USD/testa inclusivo di tutto. Compagnia e' la Quente, assolutamente pessima.
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Diario
Al solito la destinazione nasce un po' per caso, probabilmente si stampa nella tua mente in un altro viaggio, davanti ad una birra con un amico o uno sconosciuto che ti affascina con pochi aneddoti che ti rimangono impressi in testa. L'organizzazione e' sempre la stessa: un biglietto aereo, qualche hotel prenotato, una guida, una reflex, uno zaino e poco altro. Il Peru' e' facile da girare. Gli unici accorgimenti sono (i) l'Inca Trail che e' considerato il trekking piu' bello del mondo e porta a Machu Picchu e va prenotato cinque mesi in anticipo, altrimenti scordatevelo, perche' non ci sara' agenzia che vi fara' avere biglietti ad alcun prezzo; (ii) l'alta quota: andrete e dormirete a 4000 metri, alcuni non dormono, altri stanno male, molti non se ne accorgeranno nemmeno e per quanto starete attenti con l'alimentazione ed ingurgiterete blister interi di Diamox, sara' il vostro corpo a decidere quanto soffrirete. Il viaggio dall'Italia e' lunghissimo: scegliamo un volo da Parigi via Atlanta con Delta che ci fa risparmiare parecchio (costo 1200 euro), ma che rende la nostra trasferta infinita, in particolare al ritorno.. La migliore opzione e' il diretto da Madrid o da Amsterdam che ovviamente ad agosto le compagnie si fanno pagare caro.
I primi due giorni li dedichiamo a Lima. Nessun albergo: ci ospitano i genitori di un amico a Monterrico, una zona residenziale bene di Lima. Siamo coccolati, guidati e fin troppo nutriti per un paio di giorni. Ci ospita la famiglia Huerta, lui ex dipendente dell'Onu e lei ex archeologa: avranno 75 anni e sono un esempio della (alta?) borghesia peruviana che sta bene in una societa' dove la distribuzione iniqua dei redditi puo' permettere a molti un personale di servizio enorme che in Italia arruolerebbe solo un milionario: un autista, una cuoca, un aiuto cuoca e una domestica, tutti, ovviamente, a tempo pieno, a non piu' di 200 euro al mese a testa. Il paradosso e' che il costoso esercito al loro servizio contrasta con la mancanza di riscaldamento, un'abitudine peruviana ampiamente diffusa, persino nelle case borghesi. A Lima fa freddo, qui' e' inverno in agosto e nella casa dei nostri ospiti non ci saranno piu' di 16-17 gradi. Ti abitui, soprattutto ai pasti dove un po' di umidita' in piu' permetterebbe di dare forma a dei fumetti soffiando nell'aria, come in un igloo