La maestosa Parigi

Un lungo weekend alla scoperta di questa stupenda città, ricca di fascino antico, maestosità e storia... oltre che di un pizzico di romanticismo
Scritto da: moni_monique
la maestosa parigi
Partenza il: 05/05/2016
Ritorno il: 08/05/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Io e il mio compagno, dopo aver passato in rassegna le diverse capitali europee da visitare durante un weekend lungo, abbiamo optato per Parigi.

Indice dei contenuti

Premessa

Siamo due ragazzi di 26 e 30 anni, con pretese di viaggio molto alla mano: se cercate alberghi di lusso e comfort di ogni tipo NON proseguite nella lettura di questo diario di bordo! J

E così, giovedì sera del 5 maggio 2016 siamo partiti da Linate per raggiungere l’aeroporto di Charles de Gaulle (CDG) a Parigi. Qui mi sento di dare il primo consiglio per chi parte da Milano e dintorni: scartate Ryanair, se possibile, in quanto atterra a Beauvais, che dista circa 80 km da Parigi. Easyjet è un’ottima alternativa sia a livello economico che di posizione! (noi abbiamo speso 74 € a testa in totale tra andata e ritorno).

Detto ciò, siamo arrivati intorno alle 23.00 a CDG e da qui, scartando il taxi perché troppo caro, abbiamo preso la RER, la linea ferroviaria che passa dal centro di Parigi e che permette di collegarsi alla metropolitana. Purtroppo non so dirvi fino a che ora funzionano i mezzi pubblici, ma noi a quell’ora non abbiamo avuto alcuna difficoltà.

La cosa fondamentale, soprattutto se si arriva a tarda ora la sera, è cercare un albergo che sia comodo da raggiungere dall’aeroporto. Noi abbiamo trovato l’hotel AIDA MARAIS, vicino alla fermata Jacques Bonsergent (linea arancione). Aeroporto – RER fino a Gare du Nord – metro arancione e due sole fermate: eccoci a destinazione!

La posizione di questo hotel è davvero strategica, comodissimo per raggiungere qualsiasi monumento si voglia visitare senza fare troppo cambi. E’ un albergo medio per lo standard di Parigi, città che purtroppo ha un rapporto qualità / prezzo troppo elevato… la maggior parte degli hotel che costano poco sono davvero scadenti! Su booking.com ho trovato questo hotel che, con 95 € a notte in due (poco per gli standard parigini), includeva anche un grande buffet a colazione! Considerando i costi che ci sono a Parigi, conviene prendere un hotel con colazione inclusa e abbuffarsi, in modo da poter mangiare anche solo una baguette a mezzogiorno.

Venerdì

La mattina abbiamo deciso di visitare subito la Cattedrale di Notre Dame e la Sainte Chapelle, entrambi situati sull’”Ile de la cité” (fermata metro: Cité). Notre Dame è davvero bella, con il suo stile gotico molto imponente. Nonostante questo stile sia molto spoglio e scuro, l’interno della cattedrale con le sue vetrate dava l’idea di essere comunque molto ariosa e leggera. L’ingresso è libero.

Per quanto riguarda la Sainte Chapelle, si tratta di una piccola chiesa ormai sconsacrata, che lascia la sorpresa migliore al primo piano: un tripudio di vetrate colorate! Il costo è di 10 € a persona (non so se li spenderei di nuovo però…). Ne approfitto per dirvi che sotto i 26 anni tutti i musei/luoghi pubblici sono gratis a Parigi!

Avendo trovato 3 bellissimi giorni di sole (che fortuna!) abbiamo deciso di passeggiare per tutto il centro di Parigi a piedi. Ci siamo quindi diretti dall’Ile de la cité fino al Louvre e dai qui, passando per i “jardin des Tuileries” e place de la Concorde, fino all’Arco di Trionfo alla fine degli Champs Elysées. Tutto davvero stupendo. In particolare, i giardini in fiore e le sue fontane. Con le gambe stanche ma ancora affamati di nuove scoperte, ci siamo avviati poi verso la Tour Eiffel (abbiamo fatto due fermate di metropolitana a questo punto…concedetecelo!).

La Tour Eiffel è DAVVERO il simbolo di Parigi: un ammasso di ferro che riesce comunque a trasmettere grande eleganza! Noi abbiamo deciso di NON salire in quanto c’era troppa ressa e, avendo solo 3 giorni a disposizione, preferivamo vedere meglio il resto (ma qui è questione di gusti, quindi non posso dirvi se merita o meno salirci)

Dopo un pranzetto veloce, ci siamo diretti alla tanto attesa visita al Museo d’Orsay. LETTERALMENTE STUPENDO! Si tratta una vecchia stazione adibita a museo, tutta particolare nel suo genere. E’ un museo piccolo e vivibile, ricco di deliziosi e colorati baretti interni. Vi sono esposti i quadri dei più famosi pittori impressionisti: Manet, Monet, Seurat, Signac, Degas, Van Gogh. Un’esplosione di colori, a parer mio davvero emozionante.

La giornata del venerdì si è dunque conclusa così, con una passeggiata lungo la Senna, doccia in hotel e cena con amici che vivono a Parigi.

sabato

La mattina l’abbiamo dedicato alla visita del Louvre, una struttura imponente nel centro di Parigi, in contrasto con la modernità delle piramidi di vetro del cortile esterno. Sicuramente il Louvre è un museo più classico rispetto al museo d’Orsay, ma anche molto (troppo!) grande e affollato. Impossibile godersi la Gioconda, la Venere di Milo e tutte le altre opere famose: la gente è troppo impegnata a fare il “selfie con la Gioconda! Cheese!”. Certo, una visita la merita anche il Louvre, ma non mi ha trasmesso la stessa serenità del museo d’Orsay. NOTA IMPORTANTE: per entrare al Louvre conviene prendere i biglietti in internet o in una tabaccheria vicino all’ingresso del museo in metropolitana (ci sono infatti due entrate: dalle Piramidi o dalla metro dove, una volta scesi alla fermata, dovete seguire il “Carrousel du Louvre”). Una volta in possesso del vostro biglietto, uscite all’esterno dove ci sono le piramidi e NON dovete mettervi in coda con il resto delle persone: si passa dalla corsia preferenziale! Purtroppo la metà delle persone, anche in possesso di biglietto, pensa di dover fare la coda con chi invece desidera acquistarlo all’interno, sprecando tempo prezioso!

Dopo la visita al museo, ci siamo goduti un bel pranzetto a base di baguette lungo i giardini de Tuileries (esattamente di fronte al Louvre). Il pomeriggio del sabato è stato particolare per noi: vista la passione per il rugby del mio compagno, siamo andati allo stadio a vedere una partita. Esperienza divertentissima ma non credo gradita a tutti. Per questo consiglio in alternativa di fare una visita a Versailles.

La sera, dopo la consueta doccia in hotel, ci siamo goduti un’ottima cena vicino alla Tour Eiffel presso Le Petit Cler, in rue Cler. Con 18 € a persona abbiamo fatto una semplice ma “riempiente” cena (2 calici di vino e un dolce incluso). Mi raccomando: non comprate mai una bottiglia d’acqua nei ristoranti perché costa circa 5 €, chiedete piuttosto la “caraffe d’eau” che è gratis.

La serata non poteva che concludersi sdraiati sul prato degli Champs de Mars a guardare la Tour Eiffel che andava illuminandosi al tramonto!

Purtroppo siamo giunti al termine di questi splendidi giorni. E cosa c’è di meglio che chiudere in bellezza visitando il quartiere di Montmartre? Prima di arrivarci abbiamo fatto una doverosa tappa a Pigalle: non si può non passare dal Moulin Rouge! Ma subito dopo ci siamo diretti a piedi a Montmartre verso la scalinata che porta alla stupenda basilica del Sacre-Coeur (ingresso gratuito anche qui). La vera sorpresa di Montmartre è soprattutto quello che trovate dietro la basilica: il quartiere degli artisti! Vi fermeranno artisti (mai però insistenti) alla ricerca di uno sguardo da catturare, passerete per botteghe che espongono coloratissimi quadri che immortalano scorci di Parigi, vedrete all’opera artisti di ogni genere che dipingono no-stop nella piccola piazza…insomma, ci abbiamo lasciato il cuore!

Anche qui mangiare è stato semplice: ricco di menù turistici da 12/15 € a persona (poco per essere Parigi, ricordatevelo!).

Dopo aver fatto una carrellata delle visite fatte in tre giorni di vacanze, ci tengo anche a sottolineare un aspetto culturale di questa favolosa città: il melting pot di persone che si incontrano per strada. Mi aspettavo di vedere indistintamente bianchi, neri e mulatti ma credevo di trovarli molto più integrati fra loro…invece ho notato comunque abitudini diverse in base ai “gruppi” che spesso (a parte qualche coppia) rimangono comunque separati tra loro. Forse la nota negativa che posso attribuire a questa città è il poco rispetto delle regole: va bene il motto “Liberté, égalité, fraternité”, ma tutto dovrebbe essere fatto nel rispetto della libertà altrui! Ognuno fa per sé: voglio fare musica fino alle 3 di notte in casa mia? Bene, è concesso. Voglio buttare l’immondizia per terra? Bene, lo faccio senza vergogna. Ecco, questo è l’unico aspetto negativo che ho riscontrato.

Ultima cosa, ma non meno importante, è la presenza numerosa dei militari in tutta Parigi, principalmente in Place de la Republique (la “piazza del popolo”), che da un lato ti fanno sentire protetto, mentre dall’altro non fanno altro che ricordarti la paura del terrorismo che attanaglia la società moderna.

Ma noi, sfidando questo terrorismo, continueremo a viaggiare e a riempire le nostre vite di nuove esperienze!

In conclusione, vi consiglio di andare a Parigi e di innamorarvene!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche