Paris… c’est Paris

A spasso per la città della Grandeur e della Belle Époque
Scritto da: battirena
paris... c'est paris
Partenza il: 02/04/2016
Ritorno il: 06/04/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

PARIGI (2-6/4/2016)

Parigi, Parigi…Cosa dire di questa città ? Mi limiterò a ricordare cosa scrisse Van Gogh: non dimenticate che Parigi… è Parigi!

La vecchia Lutetia romana (lo zampino ce l’abbiamo messo anche noi…) piccola città sull’isolotto della Senna è diventata la grande megalopoli multietnica che ammiriamo oggi e che purtroppo, proprio per la sua influenza sulla storia mondiale, obiettivo di una assurda quanto crudele ed inutile guerra.

La città, che sicuramente valeva una messa per quel tal re ugonotto che cambiò il suo credo religioso, passata attraverso la grandezza e la potenza dei secoli d’oro e poi dal fecondo periodo dei Lumi per finire per dare impulsi di uguaglianza e libertà a tutta Europa con la Rivoluzione ci è stata consegnata così come la vediamo , con la grandeur che la distingue dalle grandi capitali europee, dalle imponenti modifiche strutturali ed architettoniche del XIX secolo. E non dimentichiamoci il grande fervore artistico e culturale fiorito da queste parti durante la belle epoque: insomma, ha ragione Van Gogh!

A Parigi c’eravamo già stati qualche annetto fa, con i figli e con la roulotte (chissà come avrò fatto ad attraversare la città…) e l’avevamo visitata con cura compreso Versailles, ripromettendoci di tornare perché Parigi è… Parigi! E l’abbiamo fatto, con gli amici di sempre e abbiamo trascorso belle giornate !

Alloggiamo nel IX arrondissement non lontano dalla monumentale Opèra, o palais Garnier, che visitiamo ammirando i sontuosi e un po’ pesanti arredi e la bella sala del teatro con le rosse poltrone e con il soffitto affrescato da Chagall. Scendiamo poi alla neoclassica Eglise de la Madeleine voluta da Napoleone come tempio dedicato alla sua Grand Armèe, ma terminata come chiesa, dopo la sua morte. Poi eccoci al Trocadero e da qui alla torre Eiffel che non può mancare da una visitina perché non credo si possa immaginare Parigi senza di essa. Per fortuna qualcuno si oppose alla sua demolizione dopo l’esposizione mondiale del 1889 per la quale era stata costruita . Non saliamo ,la giornata è uggiosa e grigia, la fila in attesa è lunga e… l’avevamo già fatto ! Così come non visitiamo il grande complesso des Invalides, il musée de l’Armée e la tomba di Napoleone che avevamo già visto, ma consigliabile per chi non lo ha fatto ! Pioviggina ed allora ci infiliamo nei Grandi Magazzini La Fayette. Qui ci si può divertire o diventare pazzi: io propendo per la seconda… Giro velocissimo poi saliamo sul tetto per ammirare il panorama non molto esteso, per la verità, causa grigiore, ma davanti abbiamo l’Opèra… A cena e poi a nanna: siamo in piedi dalle ore 04, ce lo meritiamo!

domenica

Domenica mattina c’è uno splendido sole e poca gente in giro almeno fino alle 10.Oggi si svolgerà la maratona di Parigi con 50.000 iscritti che vediamo spesso sfilare lungo la Senna riva destra. Attraversiamo il Pont Neuf che invece è il più vecchio e famoso anche per le sue strane grottesche che ornano i sette archi e visitiamo l’Ile cominciando dalla gotica Sainte Chapelle con le sue splendide vetrate policrome, alcune delle quali originali, commissionata da re Luigi IX il Santo per conservare la sua collezione di reliquie. e che di reliquie. Continuiamo con la Conciergerie, palazzo reale trecentesco trasformato poi in carcere durante il periodo del Terrore. Molto bello il salone gotico, uno dei più grandi d’Europa. Quando usciamo e osserviamo che la fila per entrare è lunghetta dal che deduciamo che per le visite delle attrazioni più interessanti bisogna incominciare presto. Questa sensazione sarà confermata. Entriamo allora in Notre Dame capolavoro del gotico francese e uno dei monumenti più visitati al mondo. Le sue dimensioni sono notevoli e entrando si viene colpiti dal suo slancio verso l’alto che d’altra parte è fondamento dell’arte gotica. La chiesa è gremita perché si sta svolgendo la messa solenne della domenica con preghiere anche in inglese e soprattutto con i canti sacri accompagnati dall’organo maggiore: ci tratteniamo un po’… Uscendo si scorre lungo il lato sinistro della Cattedrale fino ai giardinetti dai quali si può ammirare l’abside ed i contrafforti. Davanti ci sono dei negozietti di ricordi abbastanza a buon prezzo e naturalmente numerosi ristoranti. Sul ponte pedonale che collega l’Ile alla tranquilla isola di St.Luis, un suonatore di pianoforte improvvisa il suo concerto raccogliendo un po’ di gente. Al sole ci fermiamo a mangiare “quiche” e zuppetta a “Le petit Plateau”: non male ! Naturalmente non si può mancare di passeggiare lungo la Senna “gauche” fermandosi spesso presso le piccole bancarelle di metallo verde dove si vende un po’ di tutto : in particolare libri, stampe, foto, disegni e quadri. Passo, passo eccoci al museo d’Orsay, tappa d’obbligo anche con la fila per entrare! La vecchia e bella stazione ferroviaria ,capolavoro dell’art nouveau, con i suoi grandi orologi della facciata, è ora sede di un interessantissimo museo dove fanno spicco le opere degli impressionisti e di molti artisti che vissero e lavorarono a Parigi a cavallo dei del XIX e XX secolo. Da non perdere assolutamente; un’opera per tutte : “La nuit étoilée” di Van Gogh…Stanchi ,quasi morti, dopo sosta in albergo ce ne andiamo a cenare a Montmartre poi a nanna!

lunedì

Ci torniamo la mattina dopo e saliamo fino alla celebre piazzetta du Tertre che mi lascia deluso perché invasa dai tavoli di tre o quattro ristoranti divisi da basse staccionate ad uso pollaio. Solo un piccolo spazio è rimasto agli artisti di strada e pittori che espongono le loro opere e che improvvisano quadretti e caricature. Io me la ricordavo diversa…. Andiamo fino alla vecchia chiesa di S.Pietro e poi alla grandiosa basilica del S.Coeur che con le sue bianche cupole è parte integrante del panorama di Parigi. Grandioso ed austero il suo interno illuminato dal dorato e magnifico mosaico dell’abside. Dalla scalinata si può vedere tutta Parigi e volendo si può salire più in alto fino alla cupola. Passeggiare in saliscendi per le stradette del quartiere è molto piacevole, così raggiungiamo la vecchia vigna,unica rimasta a Parigi, che produce 800 bottiglie di vino (chissà che prezzi!), poi il piccolo museo, il cabaret Au Lapin agile, l’uomo che esce dal muro fino a scendere al Moulin Rouge immortalato da Toulose Loutrec, locale piuttosto noto. Se volete potete visitare il museo dell’erotismo, a due passi dal Moulin. Divertente e d’altra parte siamo o non siamo a Pigalle. Dopo pausa eccoci a les Halles (i mercati generali) , il grande centro commerciale sotterraneo costruito nel 1971 in luogo dei vecchi e caratteristici mercati. A due passi dai giardini della piazza del mercato dove ora sorge il Forum si visita la maestosa Eglise de St.Eustache famosa per la sua acustica ,ma per la verità un po’ trascurata. Fatti due passi ed eccoci al Centro Pompidou contestato moderno edificio costruito anche su progetto del nostro Renzo Piano che raccoglie importanti collezioni di arte moderna e contemporanea. Noi ci accontentiamo di salire sul tetto per ammirare il panorama. Ancora un balzo ed eccoci in piazza della Bastiglia, non si poteva mancare anche se la famosa fortezza-prigione non esiste più ed al suo posto, al centro della grande e caotica piazza, si eleva una colonna di bronzo verde coronata dalla statua della Libertà. Da qui a Place des Vosges il passo è breve. Tranquilla, elegante, ampia e alberata è circondata da 36 case simmetriche con i caratteristici tetti in ardesia e porticati a terreno che ospitano negozietti e gallerie d’arte. Da non perdere. Percorrendo la R.de Rivoli raggiungiamo L’Hotel de Ville il sontuoso Municipio ricostruito alla fine del XIX secolo con la facciata adornata da un centinaio di statue di cittadini illustri. Ancora qualche passo ed eccoci a S.Jacques o meglio alla alta e bella torre campanaria che è quello che resta della vecchia chiesa. Ora siamo distrutti e rientriamo. Dopo cena, però, ci permettiamo una corsa al Trocadero per ammirare la torre Eiffel illuminata e che ad ogni ora, per cinque minuti, si riempie di stelle…Vale il viaggio!

martedì

Oggi il nostro tour inizia dalla grande Piramide del Louvre. Ci guardiamo dentro nella speranza di vedere quello che pensò di vedere Robert Langdon nel Codice Da Vinci…Restiamo delusi! Il Louvre lo saltiamo perché già visitato e così ci incamminiamo nei Jardin des Tuileries fino a alla grandissima Place de la Concorde con l’obelisco egiziano autentico e con la leggermente più recente ruota panoramica ! Qui Parigi si esprime in tutta la sua grandeur… Proseguiamo percorrendo gli Champs, prima attraversando i giardini dei Grand e Petit Palais costruiti per l’esposizione del 1900 e sedi di importanti collezioni e poi lungo gli affollati marciapiedi con i bei palazzi, ristoranti e negozi famosi. Ci fermiamo a quello del Paris St.Germain per acquistare cappellini per i nipotini. Arriviamo poi all’Etoille, la rotonda più ampia del mondo con al centro il monumentale Arc de Trionphe commissionato da Napoleone per la vittoria di Austerlitz (copiato dai nostri imperatori romani), ma terminato molti anni dopo. La base custudisce la tomba del Milite Ignoto in memoria dei caduti della Prima Guerra .Dalla sommità si gode un bellissimo panorama. C’è il sole ed allora decidiamo di raggiungere la Senna sotto la torre Eiffel per imbarcarsi sul Batobus che percorre il fiume in su ed in giù , ci sono otto fermate e potete scendere e salire quando e quanto volete. Vedere Parigi da questa prospettiva non è male. Scendiamo alla fermata di S.Germain per attraversare il movimentato ed allegro quartiere latino. Visitiamo appunto la romanica chiesa di S.Germain des Pres forse la più antica di Parigi,ma poco rimane del vecchio impianto. Poco più avanti eccoci a Saint Sulpice con il suo organo monumentale ,ma famosa per un episodio del Codice da Vinci. Poi ci prendiamo un po’ di riposo passeggiando e soprattutto sedendo sulle tipiche sedie metallica al sole, tra una discreta moltitudine di parigini negli estesi Jardin du Luxembourg .Un’occhiata al neoclassico Pantheon luogo di riposo di illustri personaggi come Voltaire, Rousseau, Victor Hugo ed altri e quindi nuovamente verso la Senna per completare il giro con il Batobus. Semidistrutti rientriamo, ma dopo cena ci permettiamo una piccola passeggiata

Mercoledì, nuovo giorno senza storia, perché rientriamo… Impressioni: Paris… c’est Paris!

Noterelle

Viaggio con Ryanair da Pisa a Parigi Buveais con 72 € a/r in due. Parigi-Porte Maillot si raggiunge con i bus navetta in circa un’ora ed un quarto e 68 € a/r in due. Comunque il viaggio è comodo e piacevole e si vede un po’ di cose.

Da Maillot con la metro si va dove volete. Naturalmente è impensabile non usare questo mezzo (tentacolare, comoda e veloce) per spostarsi in città. Molte le possibilità, noi abbiamo optato per il biglietto giornaliero a 7 € che permette anche l’uso dei bus e della RER nelle zone 1 e 2 che sono poi quelle di interesse turistico.

Alloggiamo presso Villa Fenelon in posizione abbastanza centrale vicino alle fermate di due metro e considerando i prezzi di Parigi può andare anche se la prima camera assegnataci ce la siamo fatta cambiare perché malmessa. Con colazione “dolce” compresa circa 93 € notte.

Per mangiare naturalmente non ci sono problemi anche se noi abbiamo cercato locali caratteristici e non molto costosi visto che anche in questo campo Parigi..è Parigi. Possiamo ricordare Le Petit Plateau dietro Notre dame (Quai aux Fleurs), Le Relais Gascon, presso la fermata Abbesses a Montmartre e il piccolo, ma abbastanza noto, bistrot Au Pied de Fouet vicino a ST. Germain des Pres.

Se volete divertirvi andate al Chartier, enorme salone magnificamente arredato con le cappelliere sui tavoli e bei lampadari.

Il cibo non sarà di grandissima qualità, ma è a buon prezzo. I veloci camerieri vestono in “rodin” e vi faranno il conto sulla tovaglia (di carta). Attenzione alla fila…Da non perdere! (R. du Faubourg Montmartre 7 ). Ricordo che a Parigi si paga tutto e piuttosto salato! Non ordinate acqua in bottiglia al ristorante: costa più del vino e non ci sono sconti per i poveri “anziani”!

Da aprile a ottobre il solo Orsay è gratuito la prima domenica del mese.

Comunque, pensate cosa volete, ma Parigi vale proprio la famosa Messa!

Saluti a tutti…

Guarda la gallery
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10 Montmartre

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11 Mah

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12 Speriamo che entri..

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13 Suonatore di pianoforte

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14 Lungo Senna

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15 L'Arc

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2 Notre Dame

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3 Antico e moderno

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1 La Torre

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6 La fleuriste

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7 Il vecchio mercato trasloca

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4 Dal S.Coeur

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5 Innamorati a Parigi

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8 Le chanteur

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9 L'uomo da muro



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