TPC in primo piano: La Spiaza

Turisti Per Caso.it, 28 Nov 2007
TPC in primo piano continua e come di consueto chi era sotto i riflettori la volta scorsa, Marco Drudi, cambia ruolo e diventa intervistatore.

Sotto il fuoco amico delle sue domande questa settimana c’è La Spiaza, Turista per Caso al quadrato. Si tratta infatti di una coppia, Elisa e Massimo, Guide per Caso di Panama e propositori e animatori dell’eco-forum Ecologia: a ognuno la sua parte. Marco ha approfittato dell’offerta prendi uno e… Intervisti due, prendendoli al volo mentre si preparano a partire per Panama. Sì, perché i nostri amici amano vivere in armonia con la natura e per farlo si sono trasferiti da Modena su una spiaggia a Panama, dove gestiscono un chiosco. Quindi ecco spiegata l’origine del nickname – “la spiaza” in emiliano significa appunto “la spiaggia” – ed ecco come si raccontano ai microfoni di Marco.

Marco Drudi: Turisti per Caso, quando la “prima volta”? Massimo: La “prima volta” non si scorda mai… sin dai tempi di Velisti per Caso invidiavo quei due ragazzi Syusy e Pat, io stavo organizzando il mio primo vero viaggio: il Messico. Poi l’entusiasmo della monella (Elisa), e le puntate dell’ennesimo viaggio di TPC hanno fatto il resto… Ely: A metà luglio di quest’anno, mentre cercavo in rete informazioni su Panama mi sono imbattuta nella scheda del paese di TPC e da lì ho cominciato a navigare assiduamente il sito. Poco dopo abbiamo scoperto la sezione “Racconti di viaggio” dove abbiamo letto con ingordigia i diari, prima di postare il nostro “romanzo a puntate”.

MD: Cosa cercavi quando ti sei imbattuta in TPC e cos’hai realmente trovato? E & M: Stavamo cercando di farci un’idea di quanto Panama fosse conosciuta dai turisti e viaggiatori italiani e di che impressioni aveva avuto chi già ci era stato. Abbiamo trovato molto di più di quanto cercassimo: gli amici del Bla Bla che ci aiutano a passare in allegria le ultime giornate nel grigiore dell’ufficio, tanti forum interessanti e Guide per Caso davvero preparate, un modo per parlare del nostro progetto e sfogare anche un po’ il nostro entusiasmo.

MD: Tra qualche giorno partirai per Panama: dubbi, incertezze, voglia di nuovo, adrenalina… Cosa passa nella testa in questi ultimi giorni? M: essendo titolare di una piccola azienda artigiana, i pensieri sono rivolti in maggior parte a “lei”. L’adrenalina quella vera quella che ti fa rabbrividire lungo la schiena, si materializza davanti alla porta scorrevole dell’aeroporto… Pochi passi dentro e tutto svanisce. Dubbi riguardo la scelta di trasferirci in un paese cosi distante e diverso dal nostro? L’idea proprio non mi spaventa, anzi, so cosa lascio… Gli ultimi giorni sono sempre dedicati ad organizzare tutto al meglio, non trattandosi più solo di una vacanza, cerchiamo di non dimenticare documenti, cose da prendere, cose da fare… interviste da rilasciare (è la prima volta che mi si chiede un’intervista, ne sono lusingato *_*).

E: i dubbi e le incertezze a volte appaiono, un po’ come un fantasma sbiadito, che viene subito risucchiato dal tornado di entusiasmo che mi vortica dentro. Come diceva Massimo… sappiamo ciò che lasciamo! E, avendo già passato qualche mese là, abbiamo un’idea di cosa ci aspetta… Non vedo l’ora di arrivare e rimboccarmi le maniche! Beh, c’è anche un bel po’ di stanchezza sulle spalle, ma soprattutto… non arriva più ‘sto benedetto 4 dicembre?!? MD: Nella tua pagina personale di Turistipercaso.It scrivi “Viajeros, no turistas”: quali differenze fondamentali vedi nel 2007 tra questi 2 modi differenti di viaggiare? M: io, non me ne voglia nessuno, vedo il turista come un mix di tedesco con calzino bianco basso e giapponese con Nikon che fa migliaia di foto al secondo. Il viaggiatore è quello che va oltre, oltre il solito tour organizzato, che sì è curioso, ma spinto da una sana voglia di capire culture diverse dalla propria: solo cosi si avrà rispetto e non paura del “diverso”.

E: Beh, sicuramente una delle differenze fondamentali è la lunghezza dei periodi passati in un luogo: in una settimana si ha la possibilità di farsi un’idea di una cultura diversa dalla nostra, in un mese forse si può incominciare a sentirsi un poco parte di quella comunità.

MD: Cosa significa per te “Turista per Caso” e come e cosa fai per sentirti tale? M: mi rifaccio un po’ al discorso del turista per caso: noi, ad esempio, abbiamo scelto di vivere in una playa ancora sconosciuta ai più solamente per caso.

E: Turista per caso vuol dire essere parte di una comunità davvero stupenda, fatta di persone che amano vedere il mondo, conoscere culture differenti dalla nostra e condividere con tutti le proprie esperienze. A partire da Syusy e Patrizio che con le loro trasmissioni in Tv ci fanno sognare di posti meravigliosi e lontani, di misteri irrisolti e intriganti. MD: Come detto prima tra poco pianterai le tue radici a Panama, Paese che come più volte hai detto sta cercando di prendere la strada dell’ecoturismo cercando di non ripetere gli errori del vicino Costarica. A tuo avviso quali prospettive ci sono per l’ecoturismo? Un pretesto per far soldi sull’ecologia o una reale possibilità di rendere questa prolifica industria veramente sostenibile? M: io sono un po’ più scettico della monella, anche se effettivamente il governo locale punta sulla salvaguardia delle proprie bellezze, penso ci sia molto da fare e mi auguro si investa su progetti eco-sostenibili. Noi nel nostro piccolo siamo in contatto con un’ONG che sta sviluppando progetti di raccolta differenziata, partendo dal coinvolgimento dei bambini a scuola.

E: Beh, dire che nessuno penserà o riuscirà a speculare sull’ecoturismo sarebbe avventato. Quello che posso dire è che il governo sembra avere intenzioni serie in merito e questo è già qualcosa se si pensa che esistono leggi per incrementare gli investimenti esteri nelle riforestazioni e per aiutare lo sviluppo dell’ecoturismo (Ley 8; www.Ipat.Gob.Pa). Inoltre i piccoli investitori, sicuramente più rispettosi dell’ambiente rispetto alle grosse multinazionali, hanno un occhio di riguardo.

MD: Da qualche settimana hai aperto il forum “Ecologia: a ognuno la sua parte”: quali sono per te le prime 3 cose da fare come cittadino per cercare di essere più “verde” nella speranza che altri seguano l’esempio? M: Risparmiare acqua, energia e carburanti, sin dai nostri gesti quotidiani, ma sono nulla se non accompagnate da politiche di sostegno e soprattutto dalla mentalità di tutti noi.

E: La prima è non sprecare acqua: basta davvero poco a cambiare le proprie abitudini quando ci si lava i denti o si fa la doccia. Ricordiamoci che la nostra acqua del rubinetto è una delle migliori d’Europa e che comprare acqua in bottiglia vuol dire aumentare i rifiuti di plastica che, se non vengono opportunamente riciclati, sono potenzialmente dannosi per l’ambiente.

Dare il sempre il buon esempio: è vero, raccogliere una cartaccia da terra al giorno non aiuta a ridurre il buco dell’ozono o ad abbassare i livelli di polveri sottili, ma ci aiuta a entrare in una mentalità più eco-compatibile e, chissà, a far riflettere il prossimo. Informarci sempre di cosa succede vicino a casa nostra: senza l’informazione non si può venire al corrente di situazioni potenzialmente dannose per la natura e, quindi, non si può far nulla per evitarle.

MD: Parliamo del sito Turistipercaso.It: secondo te è abbastanza fruibile e comunque cosa faresti per renderlo di più facile consultazione? M: sinceramente lo trovo un po’ troppo caotico: nel senso che, trattando molti temi, gli stessi non sempre sono di facile individuazione. Parlo solo del progetto grafico, i contenuti e il modo nel quale sono trattati vanno benissimo: basterebbe aggiungere una mappa del sito e dei menu a tendina.

E: Beh all’inizio può risultare un po’ difficile da consultare perché ci sono moltissime sezioni ed interventi, una volta che “ci si è preso la mano” la navigazione diventa molto più snella. Forse sarebbe utile una mappa del sito per aiutare gli utenti meno esperti.

MD: Sempre Turistipercaso.It: oltre alle scontate foto cosa introdurresti per arricchire il sito sia come forma che come contenuti? M: non so, forse dei video, o una sezione di messaggistica istantanea.

E: Beh, i contenuti ci sono e sono numerosi. Sarebbe interessante aggiungere alle schede dei paesi altre informazioni, come link a quotidiani on-line del paese in questione e a siti utili per chi cerca informazioni turistiche.

MD: Non ho più domande… Ci parli di un argomento a piacere. 🙂 E & M: quest’anno con Evoluti per Caso ci è scoppiata la curiosità per il 2012, non vediamo l’ora di vedere che ne esce dai nuovi forum lanciati sui Misteri… Inoltre invitiamo tutti a partecipare al forum sull’Ecologia e ad aiutarci a costruire il decalogo del Turista per Caso ecologico! Il comandamento numero uno è “Mai buttare via le cose che potrebbero servire ad altri”. Attendiamo proposte per gli altri 9! 😀 Auguriamo buon viaggio a Elisa & Massimo (andateli a trovare al chiosco se vi trovate in quella parte del mondo!), che si sono già offerti come volontari per intervistare il prossimo (o la prossima?) TPC in primo piano, nel rispetto della tradizione. A chi toccherà stavolta? Se avete idee, venite a proporle nel forum dedicato: fatevi sotto! La Redazione



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