Padova a febbraio

In città tra arte, piazze e basiliche
Scritto da: beretz
padova a febbraio
Partenza il: 25/02/2012
Ritorno il: 26/02/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Per il nostro compleanno i nostri figli (che bravi ragazzi!) ci hanno regalato un cofanetto della Regal Box per un week-end “Camera con vista”. Lo trovo un buon modo per avere l’occasione di visitare le località del nostro Bel Paese, certo bisogna restringere la scelta al Nord Italia, ma, con i collegamenti veloci, volendo ci si può permettere anche di spaziare oltre. Dopo aver valutato le varie destinazioni abbiamo deciso per l’Hotel Villa Tacchi a Gazzo Padovano situato a circa 30 Km. da Padova. Qualche giorno prima della partenza ho pianificato la visita della città e sul sito www.Padovacard.it ho acquistato la Padovacard 48 ore: costo € 16 a persona (acquisto molto indovinato, vale più di quanto abbiamo speso!) ed ho prenotato la visita alla Cappella degli Scrovegni per le ore 15,00 (ingresso 12 € + 1€ di prenotazione ), con la Padovacard paghiamo solo € 1 di prenotazione. Siccome ci piace anche mangiare bene abbiamo cercato sui vari siti specializzati un ristorante: ci ha ispirati il Ristorante Ai Navigli – Riviera Tiso Camposampiero, 11, prenotiamo u n tavolo per sabato sera.

Partenza all’alba da Lipomo e dopo circa due ore e mezzo il nostro Tom Tom ci ha portato a destinazione. L’Hotel Villa Tacchi fa parte delle Antiche Dimore, residenze d’epoca ricche di storia e fascino. In particolare Villa Tacchi è una villa Palladiana costruita alla fine del 600. E’ stata trasformata in Hotel e Centro Congressi senza sconvolgere la storica struttura . Peccato che siamo venuti fuori stagione perché la villa è circondata da un parco che nella bella stagione deve essere molto bello. Le camere sono arredate in stile adeguato alla villa, sono spaziose e dotate di ogni confort, il bagno ci ha sorpreso per la vasca semicircolare super moderna, che un po’ stona con il resto, ma che a noi piace. Alle 9.30, dopo un breve passaggio in camera, partiamo per Padova. Con la Padova card possiamo lasciare l’auto gratuitamente al Parcheggio Prato Valle in P.zza Rabin (il cui costo sarebbe stato altrimenti di €1/ora). Il parcheggio è situato in centro, di fronte abbiamo la piazza Prato della Valle e a destra la bellissima Basilica di Santa Giustina con le sue otto cupole. Visita all’interno della Basilica dove sono custodite le reliquie di San Luca Evangelista. Attraversiamo, tra le bancarelle del mercato, Prato della Valle, ciò ci impedisce di vedere l’originale forma ellittica della piazza e i palazzi di varie epoche che si affacciano sulla piazza. Ci dirigiamo verso la Piazza del Santo percorrendo Via Belludi, è la nostra prima volta a Padova e la Basilica di Sant’Antonio, meta di milioni di pellegrini, mi lascia senza parole. Facciamo una prima visita al Santo, non voglio cominciare il giro della città senza prima essere entrata nella Basilica e aver detto una preghiera davanti alla tomba di Sant’Antonio. Dobbiamo ritirare la Padova card, i punti IAT sono 3: alla stazione FS, in Piazza del Santo ma solo da aprile a ottobre e alla Galleria Pedrocchi. Andiamo alla Galleria Pedrocchi, l’ufficio è chiuso e sulla porta c’è un cartello: Torno subito. Dopo un quarto d’ora di attesa ritiriamo le nostre card, una mappa e un po’ di materiale turistico. Vicino alla Galleria ci sono le piazze delle Erbe e della Frutta e al tra le due piazze c’è il Palazzo della Ragione, l’ingresso è gratuito con la Padova card, ( ingresso € 4). Il Palazzo della Ragione fu sede dei tribunali cittadini, il piano superiore è occupato da una delle più grandi sale pensili del mondo, le pareti sono interamente affrescate con soggetti a tema astrologico, in fondo a sinistra c’è un totem multimediale che illustra la storia del palazzo e gli affreschi. Nella sala è conservato u n gigantesco cavallo ligneo del 1466 costruito in occasione di una fiera e una versione del pendolo di Foucault. Dal loggione del palazzo si gode una vista sulla Piazza Delle Erbe, è u n tripudio di colori, di voci e un brulicare di gente. Terminata la visita attraversiamo il mercato e ci dirigiamo verso Piazza Eremitani percorrendo il Corso Garibaldi. La visita alla Cappella degli Scrovegni è per le 15,00 ma ci sono da visitare i Musei Civici per cui siamo sul posto alle 12.15. Ritiriamo i nostri biglietti e facciamo una sosta la bar del museo per mangiare una focaccia. Il museo è ospitato nell’ex convento degli Eremitani e dal cortile si accede alla sala multimediale che illustra la storia della Cappella degli Scrovegni, e i famosi affreschi di Giotto.

I Musei Civici comprendono il Museo Archeologico ricco di testimonianze paleovenete, reperti di epoca preromana, romana, paleocristiane, etrusca, una sala dedicata all’Egitto, e il Museo d’Arte Medievale e Moderna con circa 3000 dipinti esposti tra cui la Croce di Giotto, le tavole del Guariento, i dipinti sono la testimonianza dell’opera pittorica veneta dal ‘300 al ‘700. Non possiamo ammirare l’originale del “Ritratto di Giovane Senatore” del Bellini in quanto è esposto alla mostra “The portrait in Renaissance Italy from Masaccio to Bellini”, allestita al Metropolitan Museum di New York. Impieghiamo più di un’ora nella visita ma devo dire che ne vale la pena, sono le 14,30. Ci riposiamo un po’ prima di avviarci alla Cappella. L’ingresso alla Cappella di Giotto prevede turni di visita con massimo 25 persone, si deve sostare nella sala di stabilizzazione del microclima per 15 minuti, durante i quali si assiste ad un filmato con la spiegazione delle opere affrescate e inoltre, cosa che avevamo già appreso nella sala multimediale, l’ordine con cui guardare gli affreschi. Finalmente si entra nella Cappella, le scene sono perfettamente conservate, il blu è il colore predominante. Gli affreschi raccontano la vita di Maria su una parete e la vita di Gesù sull’altra, sulla porta di ingresso (non quella da cui entrano i visitatori oggi ma l’ingresso originario della chiesa), c’è l’affresco del Giudizio Universale. La visita dura circa un quarto d’ora ed è con la guida. Credo che almeno una volta nella vita si debba vedere questo capolavoro, si esce appagati. Il biglietto della Cappella e del Museo include anche la visita al Palazzo Zuckermann che ospita le collezioni di arti applicate e decorative, ma per oggi basta musei e Valter è d’accordo con me. Ripercorriamo Corso Garibaldi per raggiungere il Duomo; in Piazza dei Signori c’è la Torre dell’Orologio con l’orologio astrale, la piazza è occupata dalle bancarelle del mercato. E’ la città con più piazze occupate dai mercati che abbia mai visitato! Visitiamo il Duomo e il Battistero, ingresso incluso nella Padova card. Intitolato a San Giovanni Battista internamente ha le pareti affrescate dal pittore Giusto de’ Menabuoi con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, la cupola è decorata con una scena che rappresenta il Paradiso. Abbiamo ancora un po’ di tempo prima della Messa nella Basilica del Santo per cui passeggiamo in direzione del famoso Caffè Pedrocchi, percorrendo le caratteristiche vie porticate. Nei pressi del Caffè Pedrocchi c’è l’Università e il Palazzo Moroni, sede del Municipio. Dopo la Messa riprendiamo la macchina per recarci al ristorante Ai Navigli, in Riviera Tiso da Camposampiero, 11, la via costeggia il canale ed è fuori dal centro storico. Troviamo parcheggio poco lontano dal ristorante. Passiamo una piacevolissima serata, locale elegante, gentilissimo il personale e c’è un pianista che suona musica jazz, abbiamo mangiato veramente bene, per cui paghiamo volentieri gli 84 euro del conto, lo consiglio a chi vuole vivere una piacevole esperienza. Rientro in albergo e meritato riposo. Domenica mattina, dopo un’abbondante colazione lasciamo l’albergo e torniamo a Padova. Lasciamo la macchina al parcheggio Prato della Valle, sempre gratis con la Padova card. Oggi niente mercato per cui possiamo passeggiare nella piazza, la forma sembra sia dovuta al fatto che in origine era un teatro romano, è attraversata da quattro viali circondata da un canale e ornata da 78 statue, sulla piazza si affacciano bellissimi palazzi di varie epoche.

Torniamo nella Piazza del Santo e ci dirigiamo verso La Loggia e Odeo Cornaro la cui visita guidata è inclusa nella Padova Card. Di un grande complesso di case e giardini ora restano La Loggia, realizzato per le rappresentazioni teatrali all’aperto, e l’Odeo,era invece un edificio dedicato alla musica, la visita dura circa 20 minuti. Pioviggina e torniamo sui nostri passi verso Prato della Valle, dove abbiamo visto un negozio di souvenir per acquistarne un po’, chiediamo alla gentilissima proprietaria di indicarci un ristorante dove si mangia cucina veneta e ci indica il Ristorante Al Bersagliere in Via Donatello, 6. Prenotiamo un tavolo per le 12,30. Facciamo una passeggiata per il centro, ripassiamo dalle piazze ora libere dalle bancarelle, e facciamo un pò di acquisti. Pranziamo con piatti tipici veneti, io fegato alla veneziana e Valter con baccalà alla vicentina, cucina casalinga di buona qualità, spesa 52 euro. Ci avviamo verso la Basilica e visitiamo il Chiosco, assistiamo alla rappresentazione multimediale che racconta la vita di Sant’Antonio. Ultimo giro, il tempo è peggiorato, per fortuna che si riesce a passeggiare sotto i portici, ci fermiamo al famoso Caffè Pedrocchi, il museo risorgimentale ospitato al piano superiore è chiuso, ci godiamo l’atmosfera del locale bevendo un caffè. Il nostro piacevole weekend alla scoperta di Padova è terminato, si torna a casa.



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