Attraverso l’olanda

VACANZA IN OLANDA Dal al: 15.7.05- 31.7.05 Equipaggio: Stefano, Denise, Daisy, Josè e tre cani: Shiny, Fly e Juan. Veicolo: Iveco 30-8 Km percorsi: 3’800 Considerazioni generali Sono contento della mia vacanza in Olanda. Abbiamo visto dei paesaggi veramente caratteristici. Normalmente gli uomini si adattano al territorio in cui vivono, in...
Scritto da: Stefano Degiorgi
attraverso l'olanda
Partenza il: 15/07/2005
Ritorno il: 30/07/2005
Viaggiatori: in gruppo
VACANZA IN OLANDA Dal al: 15.7.05- 31.7.05 Equipaggio: Stefano, Denise, Daisy, Josè e tre cani: Shiny, Fly e Juan.

Veicolo: Iveco 30-8 Km percorsi: 3’800 Considerazioni generali Sono contento della mia vacanza in Olanda. Abbiamo visto dei paesaggi veramente caratteristici. Normalmente gli uomini si adattano al territorio in cui vivono, in Olanda si è invece adattato il territorio alle esigenze umane! Può essere considerato il paese dell’acqua, ogni villaggio è attraversato da canali con relativi ponti levatoi. È anche sorprendente vedere gli olandesi quando piove! Non se ne curano, sembra quasi che non la sentano l’acqua! In questo caso è evidente il loro adattamento al tempo.

È stata anche la vacanza dove ho potuto finalmente usare le biciclette, il terreno pianeggiante si adatta a tutto l’equipaggio, sarebbe un vero peccato recarsi in Olanda senza bici. In verità devo dire che non ho mai visto così tante due ruote insieme. Dappertutto ci sono ciclopiste regolamentate, nei centri, da relativi semafori. Può essere considerata la Cina in Europa. L’abitudine di spostarsi in bicicletta rende le città tranquille, prive del caotico traffico delle altre metropoli finora visitate L’unico fattore che mi ha infastidito è stata la variabilità del tempo e alcune giornate di pioggia autunnale. Nonostante questo, ci consideriamo fortunati in quanto, a parte qualche giornata di spiaggia, siamo riusciti a fare e vedere quanto previsto.

In tutto il territorio olandese è proibito dormire in camper fuori dai campeggi, nonostante questo io ci sono andato, per necessità più che altro, solo ad Amsterdam. Il timoniere Valutazioni **** da vedere *** vale la visita ** visitare se capita * può essere tralasciato

Venerdì 15.7.05 Bigorio- Mannheim Ore 14.00, Bigorio, finalmente la tanto sospirata partenza. Dopo circa mezzo anno di mia impaziente attesa è giunto il momento di accendere il motore e puntare verso l’Olanda. La prima tappa era Colonia. Le citta passano veloci. Nelle vicinanze di Mannheim cominciamo a renderci conto che Köln è troppo lontana per gli occhi stanchi del guidatore. Quindi a metà strada tra la città natale del centrocampista turco ümit Davala ( Mannheim) e Colonia ci fermiamo a dormire in un’area di servizio tra un camion ungherese e uno tedesco.

Sabato 16.7.05 Pieterburen Partiamo di buon’ora e circa 120 minuti dopo arriviamo a Colonia, la superiamo ( con mio grande rammarico essendo la città piena di emigrati Turchi) e proseguiamo a spron battuto. Verso le 15.00 entriamo in territorio Olandese. All’inizio va tutto bene ma nella circonvallazione di Groeningen ( che in Olanda si chiama “Ring” a cusa di una deviazione per lavori, ne incontreremo molte in questa vacanza, cominciano i problemi: ci perdiamo e chiediamo informazioni che poi risultano poco chiare. Alla fine riusciamo a prendere la direzione giusta che ci fa fare un’incantevole giro panoramico per i campi olandesi. Finalmente arriviamo a Winsum, tappa prescelta per fare la spesa prima di arrivare a Pieterburen. È un caratteristico villaggio con case in mattonelle rosse e due mulini. Lì per la prima volta poso i piedi su suolo olandese ( Dov’è cresciuto il mio calciatore preferito: Cristian Chivu). Dopo la spesa ci rimettiamo in marcia per Pieterburen. Avremmo dovuto metterci mezzora circa ma a causa di DEVIAZIONI( che cominciavo a odiare) ci mettiamo il triplo dopo aver vagabondato per campi e ponti.Prendiamola sul positivo:abbiamo visto posti molto caratteristici e non turistici.

Al sospirato arrivo posteggiamo nel parcheggio comunale(gratis) e scendiamo a fare due passi nel “centro”( della grandezza di due bar). Tornati al camper Josè ed io giochiamo a calcio mentre mamma e papà vanno a fare ancora un giro nelle “pittoresca cittadina”. Ho fatto una piacevole scoperta: i ragazzi Olandesi sono più carini di quanto mi aspettassi! ? Domenica 17.7.05 Pieterburen –Hindeloopen centro foche **** Hindeloopen *** Alla mattina andiamo a visitare il “centro di riabilitazione delle foche selvatiche”. È davvero bello! L’entrata costa due euro a persona(non importa se bambini o adulti).

È diviso in due parti:una esterna e una interna. In quest’ultima ci sono cartelloni, modellini, uno spazio di giochi per i bambini e stanze per le foche in quarantena senza dimenticare il nutrito stand di articoli “ focosi”. All’esterno ci sono molte vasche con foche adulte e cuccioli, prossimi a essere rimessi in libertà.

Verso le 11.30 vengono nutrite le foche in quarantena, uno spettacolo da non perdere! Prima di lasciare il centro compriamo una cartolina, un’autodesivo, un portafoto, un paio di calze e un peluche…Tutti a tema di foca, naturalmente?.

Ripartimo alla volta di Lauwersog , ci fermiamo in un posteggio poco fuori dal paese e saliamo sulla diga e vedere il mare: grigio e pieno di alghe, davvero poco invitante.Fa un po’ effetto vedere il mare più in alto delle terre dietro di te! Sul prato coperto d’erba della diga ci cono molte pecore( definito paesaggio molto “British”, definizione che useremo spesso anche nel resto dell’olanda).Questo è il lugo prescelto da Juan per fare le sue prime, sfrenate, corse. Faccamo rotta verso Hindeloopen, affacciato sul mare. Posteggiamo appena fuori dal paesino, molto caratteristico anche se dopo averci camminato per dieci minuti hai già visto tutto quello che c’era da vedere. Dopo una breve discussione sul ristorante dove andare (Io volevo andare in un ristorante messicano) scegliamo “De drie Harinkjes”= le tre aringhe decisamente molto più tipico del mio “ El Paso”. Mangiamo cozze e fatichiamo a finirle perché le portate sono enormi. Con un ‘ultima passeggiata al porticciolo si conclude la nostra giornata.

Lunedì 18.7.05 Hindeloopen-Camperduin- Halkmaar Campeduin * ciclopiste *** Halkmar ** Partiamo dopo colazione e arriviamo a Camperduin verso le 11.00.Definirlo un paese è fargli un complimento: sono tre case con un bar ristorante per i visitatori della spiaggia. Dopo pranzo facciamo un giro in bici. La ciclopista è molto affollata da persone che ( tutte rigorosamente in bicicletta) vanno in spiaggia. Il paesaggio è molto caratteristico ( dune ricoperte d’erba) ma, a mio avviso, anche desolante! Per il ritorno prendiamo una strada che passa nel bosco, meno affollata e desolante.Sulle ciclopiste le indicazioni per raggiungere le varie località e i chilometri sono ben indicate. Dopo una passeggiatina con in cani( dove Juan si esibisce in partenze a razzo) e una lauta merenda ci dirigiamo verso Halkmaar dove contiamo di visitare lo Zuiderzeemuseum l’indomani. Posteggiamo in una via lungo il canale e, dopo cena, andiamo a fare un giretto. Il paese è molto bello e, anche se non si capisce dove sia il centro, è molto piacevole camminarvi senza una meta precisa, specie(per me) dopo aver visto una macchina polacca con a bordo molti ragazzi carini!:-) Martedì 19.7.05 Halkmaar-Horn- Castricum Museo ****Horn **Castricum** Verso le 11.00 andiamo allo Zuiderzeemuseum.Un traghetto ci porta al museo che è una specie di isola, attaccata però alla terraferma. In pratica è una ricostruzione in scala reale di un villaggio olandese del 1830.C’è il macellaio, la pasticcieria( dove si possono comprare dolci fatti a mano),il fabbro, il fabbricatore di corde, di vele, di reti da pesca,il falegname, la farmacia, il caseificio, tre ristoranti e molto altro ancora, per esempio i bambini possono vestirsi in abiti tradizionali per mezz’ora. La guida(alla partenza del traghetto)è disponibile in italiano. Ritornati in camper facciamo la conoscenza di due autisti cechi che avevano posteggiato il loro bus di fianco a noi(uno con i capelli lunghi e biondi molto carino?!).

Andiamo a Horn dove facciamo un breve giro in bici nel paesino molto bello( e “British”) e lungo il mare. Facciamo passeggiare i cani vicino a un parco pieno di daini, pavoni, galline, oche selvatiche e un bellissimo cigno nero. Prima di andarcene da Horn abbiamo la fortuna di veder scendere dal pulman la squadra di calcio Al-Jazeera che avrebbe affrontato la squadra del luogo di cui avevamo incontrato alcuni(bei) componenti durante la passeggiata.

Ci dirigiamo a Castricum, sul mare. C’è un posteggio molto grande(dopo le 18.00 si pagano solo 2.50 euro). Facciamo una breve visita al mare( troppo freddo e ventoso per alcuni)ma, prima di rintanarci nel camper riesco a mettere finalmente i piedi nel mare del Nord!Per domani il programma è spiaggia e bici ( anche se credo che sia più bici).

Mercoledì 20.7.05 Schermer-Marken Mulino **** Marken**** Niente mare e niente bici: troppo ventoso. Il cambio di programma prevede la visita di un mulino a Shermer( aperto dal 1 novembre al 1aprile dalle 10.30 alle 16.30 e dal 1 aprile al 1 novembre dalle 10.00 alle 17.00).I dépliants sono disponibili anche in italiano e c’è anche un breve filmato sulla storia della regione e dei mulini a richiesta pure in italiano. Nel mulino è stata ricostruita perfettamente la casa del mugnaio( a pianterreno).Il pavimento è provvisto di lastre di vetro che permettono di osservare il lavoro della “chiave di Archimede”. Si può salire fino alla cima del mulino tramite scale alla “moda azteca”. Quando il mulino è in funzione, sul piano più alto si sente l’intero mulino ondeggiare…Una sensazione piuttosto inquietante data l’altezza! Dopo un’altra visita, ma di tutt’altra natura:una fattoria dove spiegano come fanno le zoccole e il formaggio tipico olandese in un italiano a tratti spagnoleggiante e con i vestiti tradizionali.C’è anche un vasto negozio dove compriamo tre paia di zoccole, due tipi di formaggio e un liquore tipico fatto di lamponi e ribes. Infine andiamo a Marken in un posteggio l’entrata costa 6.50 e non si può stare a dormire ,ma tanto la custode ci ha detto che : -No controle!-. Visitiamo il ventosissimo paesino a piedi.È davvero bellissimo, con tutte la case di legno dipinto di verde scuro e il piccolo porticciolo. Giovedì 21.7.05 Amsterdam **** Alla mattina, dopo lunghi pellegrinaggi, siamo riusciti a trovare il campeggio “Gaspeer”. È molto ben tenuto e vicino alla stazione della metropolitana che in venti minuti ti porta alla bellissima capitale Olandese. Da me ribatezzata “ La bella Amsterdam di Chivu”. Facciamo un giro in battello per i canali di Amsterdam e per il fiume Amstel( che ha dato il nome alla città e alla birra). Le spiegazioni sono anche in italiano. Dopo abbiamo girovagato per le vie di Amsterdam, piene di fast food, negozi di souvenirs e negozi sportivi(molto forniti, per mia grande gioia). Dopo la spesa al supermercato “ch Albert hein”, nostro supermercato di fiducia in Olanda, torniamo al camper. Sono già le 18.00 passate.

Dalla stazione di Gaspeer tutti i tram vanno in cento, e per tornare bisogna prendere in numero 53 dalla “Centraal station”. I biglietti è meglio comprarli alla reception del campeggio.

Venerdì 22.7.05 (fondata la A.S Roma) Amsterdam Tarda mattinata passata ad Amsterdam. Prima a prendere la maglia dell’olanda di Van Nistelrooy per una mia amica e la maglia dell’Ajax per me. In seguito a questi due fatti di primaria importanza abbiamo fatto un giro sul tram. Sembra incredibile, ma il tempo passa velocissimo nella “ bella Amsterdam di Chivu” : sono le 14.30 ed è ora di tornare. Sul metrò vedo un tipo con la maglia della Roma di Chivu …Il mio amore per Amsterdam è cresciuto ancor più. La sera, dopo cena, mamma e papà vanno ancora a fare un giro ad Amsterdam mentre Josè e io restiamo in camper con i cani. Ho già salutato Amsterdam, ma mi sono ripromessa di tornarci presto.

Sabato 23.7.05 Utrech-museo Koller Müller Direzione Utrech. Prima di lasciare definitivamente Amsterdam riesco a vedere l’AjaxArena. A circa 4km troviamo un bel posto e facciamo un giro in bici. Visitiamo Utrech di tarda mattina. Intorno alla cattedrale è molto bella. In riva al canale(sotto il livello della strada) ci sono graziosi ristoranti.

Ci sostiamo verso il parco lì vicino chiamato Koller Müller. Durante la passeggiata con i cani ci accorgiamo di essere all’entrata più distante rispetto al museo che volevamo visitare, quindi domani ci aspetta uno spostamento imprevisto.

Domenica 24.7.05 Koller Müller- Haarlem Museo ****Harlem*** Alle 8.30 precise siamo a Otterloo. Non c’è ancora nessuno e così troviamo le bici bianche della misura giusta per ciascuno di noi( sono a disposizione dei visitatori). Josè ci mette un po’ ad abituarsi al contropedale ma dopo poco tempo stiamo già tutti pedalando sulle pianeggianti e scorrevoli ciclopiste. Il paesaggio è incantevole. Si passa dalla savana al bosco. Dopo la visita al museo(dove sono esposte opere di Van Gogh e molti altri) girovaghiamo in bici senza una meta lasciandoci incantare dal paesaggio che passa dalla savana al bosco. Dopodichè decidiamo di andare alla casa dei Koller Müller: è una specie di castello di fianco a un laghetto ma il tutto è piuttosto lugubre. La casa si può visitare solo in certi giorni e orari così ce ne torniamo indietro. Dopo qualche foto e una passeggiata con i cani nel posteggio ( vietato al camper dalle 20.00 alle 8.00) diciamo addio al fantastico parco e compiamo una traversata dell’Olanda per giungere ad Haarlem che visitiamo brevemente prima di cena prima che ricominci, per l’ennesima volta da quando siamo in Olanda, a piovere.

Lunedì 25.7.05 Haarlem – Den Haag – Rotterdam – Zierkzee Den Haag*** Rotterdam*** Alla mattina ci spostiamo a Den Haag(l’Aia) e, dopo aver appurato che era troppo freddo e piovoso per una visita, ce ne andiamo a Rotterdam. Qui, io e papà siamo andati a fare un giro in battello per il porto sullo Spido, le spiegazioni erano in Olandese, tedesco, Inglese e francese. Pioveva ed era tutto molto grigio e piuttosto deprimente. Quello che mi ha impressionato favorevolmente a Rotterdam è stato un autista di un bus che sembrava Chivu versione brutta e due panetteri turchi?).

Dopo un tardivo pranzo andiamo in direzione di Stormvloedigering in de Oastervschelide e ci fermiamo a Zierkzee. Il centro è molto bello ma non ci si può fermare con il camper quindi per la notte ci spostiamo in un posteggio poco fuori.

Martedì 26.7.05Zierkzee- Stormvloedig ering in de Oastervschelide centro Zirzee**** Alla mattina andiamo a fare una visita al mercato. L’intenzione era non comperare nulla e infatti torniamo con una vecchia culla, due torce per il giardino, una macchinina per mio fratello e una maglietta molto elficosa per me. Sono le 11.00 e prima di mangiare ci spostiamo a Burgh dove, in un breve giro in bici, compriamo un gattino di legno che sembra tanto uno dei nostri. Verso le 16.00 arriviamo a Stormvloedig ering in de Oastervschelide dove c’è un centro che spiega come e perché hanno costruito le chiuse e molto altro ancora. Ci fermiamo in un posteggio sul mare e andiamo a fare un giro in bici lungo le chiuse. Nel ritorno prendiamo una stradina che si snoda tra dune di sabbia. Ci fermiamo e, mentre papà contempla insieme a mamma il paesaggio io e Josè andiamo a bagnarci ancora nel mare del Nord poi torniamo sulla duna e rotoliamo, saltiamo e giochiamo al Signore degli Anelli( Il Josè fa Gollum e io ho ruolo variabile da Legolas a Sam) Mercoledì 27.7.05 Stormvloedig ering in de Oastervschelide- Maastrich centro Stormvloedig ering in den Oastervschelide **** Visitiano il centro. Nella parte interna ci sono tutte le spiegazioni sulla diga, un film tridimensionale sul ciclo dell’acqua, il ristorante e un negozio di souvenirs. All’esterno(per fortuna non pioveva) ci sono sculture di sabbia, un simulatore di uragani (piuttosto deludente), un museo sulle balene, una piscina con quattro foche(impedibile quando gli danno da mangiare) e un parco giochi a tema d’acqua. Prendiamo il trenino per fare il giro e per concludere facciamo un giro in barca(non molto entusiasmante e dopo aver visto uno spagnolo che assomigliava a Sinisa Miahjlovic mi sono messa a contare le meduse per un totale di 22 esemplari). L’entrata costa 15 euro a testa ma ne vale la pena! Verso sera ci spostiamo verso Maastich. La via più veloce passa per il Belgio: Bruxelles, Luik e poi su di nuovo, in Olanda.

Giovedì 28.7.05 Maastricht**** Visitiano Maastich in bici, città divisa a metà da un fiume. Visitiamo la parte sinistra e facciamo un soppraluogo per dare un occhiata ai ristoranti. Poi passiamo il ponte ( c’è quello esclusivamente per bici e pedoni) e visitiano l’altra parte di città con la colazione nella “Bakkerij Bart”= panetteria Bart. Dopo un tranquillo( e caldo!)pomeriggio andiamo a mangiare al “Metamorphoos”, piccolo e se si mangia fuori un po’ trafficato, ma il cibo è buono e c’è un cameriere che assomiglia a Philippe Mexès(un difensore della Roma?). Dopo un altro breve giro torniamo in camper che abbiamo posteggiato in una stradina laterale.

Venerdì 29.7.05 Maastrich-Freiburg***

Oggi tutto il giorno in viaggio: Olanda, Belgio e Germania. Ci fermiamo a Freiburg, visitata qualche anno fa per i mercatini di Natale.

Sabato 30.7.05 Freiburg-Basilea-Airolo Alla mattina visitiamo Freiburg. Non è come in Olanda, ma ci sono ciclopiste. Nella piazza della cattedrale c’è il mercato e ci riforniamo di verdure, prosciutto e formaggio. Visitiamo la cattedrale: bellissima. Soprattutto le vetrate. Tornando mi prendo, in un negozio molto araboso, un braccialetto di vetro. Dopo un pomeriggio sonnacchioso ci dirigiamo a Basilea con l’intenzione di dormire nel posteggio del St. Jakob Park lo stadio del Basel f.C. Arrivati scopriamo che c’è una partita…Purtroppo è troppo tardi per comprare i biglietti e andarla a vedere. Sono arrabbiata con il mondo per essermi lasciata sfuggire l’opportunità di vedere Murat Yakin, Delgado, Jimmy, Rossi,… . Ci fermiamo in un paesino poco fuori Basilea e dopo cena proseguiamo fino ad Airolo dove dormiamo nel posteggio della funivia.

Domenica 31.7.05 Airolo- Bigorio Alle 10.30 si conclude la nostra avvenura Olandese. È stata bellissima e Amsterdam mi sta aspettando… Sto meditando di andarci per il viaggio dei diciotto anni, l’anno prossimo, con la mia migliore amica, ma la strada per convincere i miei genitori è ancora lunga. Con i nostri vicini(olandesi) abbiamo intenzione di fare una cena Olandese per concludere magnificamente questa vacanza.



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