AMSTERDAM di Festa della Regina

AMSTERDAM 30 APRILE – 3 MAGGIO 2009 (FESTA DELLA REGINA E DINTORNI) DIARIO DI VIAGGIO Di LUCA PICCHIOTTILa mia Amsterdam (con tre donne)…….. I miei fogli. La mia penna. La cartella bozze del cellulare con gli appunti. La mappa della città. Le foto (oltre 400!!). I nitidi flash back. E’ come essere ancora in Olanda… Il pc in...
Scritto da: pikkio
amsterdam di festa della regina
Partenza il: 30/04/2009
Ritorno il: 03/05/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
AMSTERDAM 30 APRILE – 3 MAGGIO 2009 (FESTA DELLA REGINA E DINTORNI) DIARIO DI VIAGGIO Di LUCA PICCHIOTTI

La mia Amsterdam (con tre donne)…

I miei fogli. La mia penna. La cartella bozze del cellulare con gli appunti. La mappa della città. Le foto (oltre 400!!). I nitidi flash back. E’ come essere ancora in Olanda… Il pc in fase di caricamento. Non manca niente. Ho tutto per fare ciò che meglio mi riesce, ovvero rendere indelebili i giorni che passano, nel racconto dei miei viaggi. Altra capitale europea della mia lunga collezione, stavolta tocca ad Amsterdam.

Partiamo dal riassunto. Volete 4 aggettivi per questi 4 giorni? Direi INTENSI – SPASSOSI – GOLOSI – ORANGE. Ormai la mia filosofia di vita è chiara. L’importante è vivere (in senso lato) più che si può e andare e fare e andare. Nel senso che appena mi propongono qualcosa intanto dico SI poi valuto il da farsi per organizzarmi e fare il possibile per esserci. Capitolo viaggi 2009. All’orizzonte del mese di marzo ecco apparire l’ipotesi Amsterdam. Quando? Proviamo col ponte del 1° maggio, anche se forse ci costa un po’ di più… Ma che importa… TANTORMAI… Curiosa la compagnia. Di un possibile e papabile gruppone restiamo solo io, la Roby, la Robertina e la Daniela. E questi sono i nostri quattro giorni insieme.

L’immancabile Diario di Viaggio del TPC Luca.

Un TPC che si rispetti si lascia trasportare dalle sensazioni e dall’istinto del sapere e del conoscere quando è sul posto, ma prima di partire DEVE essere assolutamente informato su Dove, Quando, Cosa, Fare e Vedere… Le indagini sul web, la consultazione delle guide tascabili, il confronto con i racconti di viaggio dei colleghi TPC che ci sono già stati. La mia candidatura a Guida del gruppo è più che autorevole ed approvata all’unanimità. Mi piace! DIAMO I NUMERI.

AMSTERDAM. Capitale dei Paesi Bassi (o Olanda). 740.000 abitanti. 600.000 biciclette. 400 Km di piste ciclabili. Oltre 250 tra coffee shop e locali simili. Una serie infinita di ponti più o meno bassi sopra i numerosi canali (lunghezza totale circa 75 km), che confluiscono nel fiume Amstel. Senza le dighe a largo dell’oceano oltre il 70% della città sarebbe sommersa dalle acque. Ecco perché si chiamano Paesi Bassi! L’appellativo di Venezia del nord però è valido solo dal punto di vista strutturale, essendo le case costruite su palafitte (un tempo in legno oggi in cemento armato). Per il resto il valore architettonico e la suggestione dei canali e dell’arte veneziana sono un’altra cosa. Però anche Amsterdam ha il suo fascino e le sue peculiarità. Intanto è una città multietnica a 360°. Basta vedere le facce delle persone che circolano per le strade ed i ristoranti di ogni provenienza, molti argentini e soprattutto orientali (indiani, cinesi, indonesiani, bancarelle vietnamite). Una città dove tutto viene fatto in funzione della ricerca dello stare bene, del divertimento e della tranquillità… La lingua olandese è abbastanza inavvicinabile, ma con un po’ d’inglese si arriva dovunque. Data la varietà di etnie non esiste una cucina tipica olandese a parte credo la produzione di formaggi. E comunque si tratta di piatti semplici. Per una visita veloce ma abbastanza esaustiva della città quattro giorni sono sufficienti per fare e vedere quasi tutto. Certo le file ai musei principali rallentano il tour ma se prendete un hotel in centro riuscite a godervi ogni cosa passeggiando a piedi (o in bici a noleggio) senza dover usare gli efficientissimi ma abbastanza costosi mezzi pubblici. nota. Esistono comunque i biglietti cumulativi (Strippenkart) o l’Amsterdam card con sconti anche per musei e ristoranti. ATTENZIONE alle bici! L’anima ecologista e la praticità del mezzo in una città tutta in pianura sono una gran bella cosa, ma dei killer silenziosi, come vengono definite, che sfrecciano all’improvviso da ogni lato, al quarto giorno non ne potevamo più. Occhio quindi a dove mettete i piedi. Le piste ciclabili sono sacre e per i pedoni ci sono i marciapiedi… Ad ognuno la sua corsia! Riassunto .

NOTE SI. Efficienza olandese. La cortesia (più o meno diffusa…). Le colazioni al Coffee to Walk. La grande quantità di verde. La città molto vivibile. I mezzi pubblici. I Waffels! NOTE NO. Su tutte gli urinatoi per strada e la puzza che emanano! (Meglio i bagni che in molti locali si pagano 50 centesimi o 1 euro ma almeno sono puliti). Non ci sono cassonetti dei rifiuti, tanto meno la raccolta differenziata. E anche la pulizia non è il massimo, ma in generale all’estero lascia abbastanza a desiderare… Infine i campanelli delle biciclette: sono insopportabili!

Veniamo a noi ! Quando la Roby un paio di mesi fa propose il ponte del primo maggio nessuno sapeva che in Olanda ogni 30 aprile si celebra la meravigliosa Festa della Regina, un tripudio di immagini ed emozioni a tinta unica, tutto rigorosamente Orange! Il racconto comincia da qui.

Le previsioni meteo in diretta la sera del 29 danno tempo incerto e temperature abbastanza basse nella notte olandese. Urge ritocco alle valigie. L’organizzatrice Roberta (in confidenza, chiamatela pure Hello Kitty) chiama i compagni di viaggio. ‘Allora gruppo organizzato TANTORMAI, vi aspetto domani mattina alle 5 da me… Io mi sa che cambio programma e il piumino leggero me lo porto… Nuovo motto: ‘Meglio ave’ paura che buscanne…’ Essiamo noi! GIOVEDI’ 30 APRILE 2009 – KONINGINNEDAG (Festa della Regina) !! Classica levataccia… Ma lo impone la notte, che ci aspetta per accompagnarci nel mattino e catapultarci sull’aereo Alitalia delle 8e55 con destinazione Amsterdam !!! Ore 4.40. Salgo in macchina e Radio Italia trasmette Sì Viaggiare di Battisti. Ottimo inizio! La canto ovviamente tutta mentre passo a prendere la Roby ed alle 5 e qualche minuto siamo dall’altra Roby. Distinguere due omonime in un racconto non è mica facile. Pure l’iniziale del cognome è la stessa. Ci faremo venire un’idea strada facendo. Intanto partiamo da Chiusi intorno alle 5 e mezzo ed abbiamo sottovalutato il fatto che forse una mezz’ora di anticipo avrebbe fatto comodo. Infatti una piccola escursione fuori dal Raccordo anulare di Roma (Ostia antica però non l’avevo mai vista…) ci allunga i tempi e visto che dobbiamo anche lasciare l’auto nel parcheggio custodito Park and Fly fuori dall’aeroporto il nostro arrivo al Check-in spacca fin troppo il minuto. L’accoglienza Alitalia non è molto ‘accogliente’ visto la ramanzina che ci propinano, comunque eccessiva perché all’imbarco manca mezz’ora… Be’, col senno di poi bisogna ammettere che c’è mancato davvero poco che restassimo a terra… Sorvoliamo la storia del Paggio Fernando (vero Daniela?) perché quel che conta è sorvolare le bianche vette delle Alpi e raggiungere la capitale olandese in un paio d’ore.

Lo Schipol Airport, modernissimo ed efficientissimo, con consegna bagagli a dir poco immediata, dista una mezz’ora di auto/treno dal centro della città e la larghissima autostrada scorre veloce sotto le ruote del taxi Mercedes di turno. E’ una giornata speciale oggi e anche la corsa costa di più. 60Euro in 4 sono decisamente troppe, ma vogliamo essere presto all’Hotel ed accettiamo. Ore 12.35. Sole e 20 gradi di temperatura. Alla faccia delle previsioni! Hotel Eden Lancaster in Plantage Middenlaan (zona Artis, poco lontano ci sono lo zoo cittadino e l’orto botanico). La consegna della camera non avverrà prima delle 15 quindi lasciamo i bagagli e ci buttiamo subito nella festa! Il centro non è lontano. Primi segni di arancione e di bancarelle. Eccoci! Un veloce panino ham & cheese più birra e un pizzico di cioccolato fondente per rifinire, poi solo baldoria! Le info che avevamo descrivono il tutto come un grande carnevale. Tutti, ma proprio tutti a festeggiare la Regina… Ma esserci è tutt’altra cosa! Un fiume di gente per le strade, sopra e sotto i ponti, barche e barconi sfilano lungo i canali, un solo colore domina la scena. E’ arancione (orange) ovunque! I palazzi, le vetrine, le bancarelle di ogni genere. Musica ad alto volume. Artisti di strada e musica dal vivo ad ogni angolo. L’unico scopo è cantare, ballare, bere, divertirsi. Che poi lo si faccia veramente per la Regina è decisamente secondario… Anche perché dall’Italia ci è arrivata la notizia di un pazzo che si è gettato con l’auto nel corteo celebrativo tentando di colpire la Regina Beatrice, provocando 4 morti e 15 feriti (non ad Amsterdam comunque…). La città non si è mai fermata e noi non ci siamo accorti di nulla… A parte questa tragica parentesi devo dire che la città è fantastica! Una festa a 360 gradi. Non possiamo essere da meno. Dobbiamo assolutamente cercare qualcosa di arancione da mettere… Roby cappello più boa di piume intorno al collo, io maglietta Holland, Robertina sceglie i palloncini di un lampione. Basta che sia in tono con la giornata… Seguiamo l’onda orange. Una lunga fila di imbarcazioni di ogni tipo, colme di persone, percorre i canali. Raggiungiamo piazza Dam, con la gigantesca ruota panoramica che domina la scena ed il Luna Park sottostante. Poi percorriamo la Damrak, pieno di bancarelle di cibi di ogni genere, negozi, feste private sui balconi delle case affacciate nella via… Foto, foto, foto! E la consapevolezza che essere capitati ad Amsterdam per questa ricorrenza è stata una grande fortuna! La giornata è iniziata presto e credo che finirà tardi. Rientriamo felici in hotel a fine pomeriggio. La camera non è così male, molto luminosa, ma decisamente piccola per quattro persone. Non c’è spazio per le valigie. L’armadio è ridotto al minimo. La tv è solo a pagamento. Nemmeno un po’ di musica. La tazza del bagno è curiosa. Ha il foro di scarico davanti. Sembra un misto tra uno ‘scivolo’, per facilitare la discesa dell’acqua ed un vasino da notte. E ne troveremo altre in giro… A fatica ci alziamo dal letto per farci una doccia, ma una volta ripartiti non ci fermiamo più. Il centro dista almeno un chilometro dal nostro hotel, ma andiamo ancora a piedi. Senza eccessiva fretta… C’è ancora gente in giro a festeggiare e gli ultimi barconi solcano i canali pompando musica dance a tutto volume. Considerando che la festa è iniziata la notte scorsa hanno una bella resistenza… Ripercorriamo le vie che portano a piazza Dam e scegliamo di cenare al ristorante cinese Golden Chopsticks in Oude Doelenstraat. Pollo al curry e pollo con riso più acqua e birra, ovviamente Heineken, 16E a testa. La vera chicca però è il servizio ultrarapido. Dall’ordinazione della birra alla consegna al tavolo non passano più di quindici secondi!! Incredibile! Prima di andare a nanna scegliamo di fermarci ad un coffee shop nella stessa via, dove assaggiare qualche ‘specialità’, diciamo così, almeno per dire che siamo passati di qua… Da non fumatori praticanti (e soprattutto ignoranti in materia di droghe) decidiamo, con qualche incertezza, di prenderci dolce e the alla marijuana. Mah… Secondo me c’hanno tirato ‘na sòla come si dice a Roma. Nota a margine per dire che l’Olanda è tollerante in fatto di droghe, a patto però che vengano consumate all’interno dei locali appositi e non per strada! Paradossalmente vi potrebbero anche arrestare! E’ quasi mezzanotte. La stanchezza vera sta prendendo il sopravvento e tra una risata ed un’altra le nostre scarpe usurate dalla giornata ci riportano all’Eden. p.S. La Robertina mi dice di sottolineare il suo english perfect, a me invece piace rimarcare il suo burro cacao alla ciliegia (il primo di una lunga serie di gusti vari…) e la sua ricerca spasmodica di toilet… Senza offesa s’intende, ma le foto parlano chiaro… VENERDI’ 1 MAGGIO 2009 – In giro per Amsterdam ! Otto ore di sonno possono bastare. Il risveglio con un po’ di buona musica non sarebbe male. Ci manca davvero! La mattiniera Roby apre le danze. Tutti giù dal letto! Oggi scopriamo la vera Amsterdam! In hotel è previsto solo il pernottamento quindi colazione dove capita. Mettiamo il naso fuori e scopriamo il Coffee to Walk. Cappuccino in tazza grande accompagnato da croissant, muffin o dolce al cioccolato veramente ottimi! La mattina non poteva iniziare meglio! Il cielo è limpido e sta uscendo il sole. A cavallo delle nostre bici a forma di mutanda, come dice Daniela, partiamo per una passeggiata turistica con l’intento di goderci la città nel giorno dopo la festa. I ritmi in giro sono decisamente blandi, il risveglio è lento. Ci dirigiamo verso sud ovest oltrepassando il suggestivo ponte levatoio Magere Brug (ponte magro), costeggiamo l’imponente palazzo della Banca d’Olanda ed entriamo nell’AlbertCuypmarket, mercatino tipico con bancarelle di ogni tipo e negozi, per la gioia dell’istinto da shopping della Roby. Piantina della città sempre alla mano, rientriamo nella cerchia dei canali passando accanto al museo Heineken per raggiungere la Museumplein, la zona dei musei. Il RijksMuseum è un imponente e bellissimo edificio in stile neogotico, in fase finale di restauro, il museo sicuramente più grande e più noto dei Paesi Bassi. Sono le 11e30 passate e la fila all’ingresso è ovviamente lunghissima. Decidiamo quindi di provare ad andare oltre, superando anche il museo dei diamanti, verso il Van Gogh Museum, altro luogo di Amsterdam assolutamente da vedere! Qui la fila è minore e scorre velocemente. 15 euro di ingresso. L’audioguida costa 4 euro ma incontriamo due signori italiani che hanno terminato il giro e ce ne passano due senza pagarle. Alla fine del nostro tour del museo facciamo lo stesso con altri due connazionali. Un po’ di sano spirito patriottico… NOTA. Sinceramente mi aspettavo un museo più ricco, come ambiente e come opere . Comunque mettiamo due dipinti su tutti: La casa gialla ad Arle, col blu intenso del suo cielo e La camera da letto, sembra quasi di starci dentro. Opere belle ed intense! Nel parco adiacente i musei ci sono bancarelle artigianali. Il nostro pranzo veloce passa per un buon panino ed un succulento hot waffel con ice cream (monogusto vaniglia) e cioccolato. Turisti golosi! Il sole splende e fa decisamente caldo. Come molti altri olandesi e non, ci lasciamo cadere sul prato del vicino Vondelpark, un bellissimo parco con laghetti, fiori e tanto verde dove rilassarsi e abbandonare la stanchezza accumulata. Una pausa ci voleva proprio. Il pomeriggio prosegue a passeggio. Dall’altra parte del parco, una bella piazzetta, Max Euve Plein, ospita negozi di souvenir, bar e pub, tra i quali l’immancabile Hard Rock Cafè. Gli acquisti da collezione sono un rito. Lasciamo alcuni uomini a giocare a scacchi giganti in un angolo della piazza e, costeggiando il canale, risaliamo verso ovest fino a Leidseplein, quartiere molto vivo e pieno di negozi, ristoranti e locali vari. Spicca un pub della famosa catena Bull Dog. E’ ancora un festival di addobbi arancioni. Artisti di strada si esibiscono attirando molti curiosi, noi compresi, mentre i tram si fanno spazio tra la folla che riempie le vie circostanti. Strada facendo per tornare in albergo, arriviamo al Flowermarket, il mercatino dei fiori, che sta quasi per chiudere essendo circa le 18. Un tempo questo mercato era completamente galleggiante, mentre oggi le piattaforme sono praticamente delle postazioni fisse sull’acqua, dei veri e propri negozi. L’acquisto di bulbi di tulipano è scontato. Colpiscono molto però quelli neri e blu, due colori di un’intensità tale che in Italia non credo che esistano… P.S. Dopo questa giornata inizio a capire perché il libro preferito della Roby sia I love shopping… P.P.S. E dove metterà tutte quelle calamite da collezione? Quanti chilometri abbiamo fatto oggi? Sicuramente tanti ma passeggiando ci siamo gustati ogni angolo delle vie che abbiamo percorso. Proviamo a lavare via la stanchezza con una bella doccia prima di tornare in centro per la cena. Stasera il ristorante prescelto è argentino, tanto per essere multietnici anche noi. In Oude Hoogstraat c’è il San Cirillo, forse poco argentino ma niente italiano, a dispetto del nome che porta. Bando alle apparenze, è un locale piccolo e a due piani, carne tenera come da tradizione argentina e patatine, più contorno e bevande ci costano 30 euro ciascuno, ma non sono niente male. Il dopo cena, e dopo caffè, passa attraverso il Red Light Discrict, il Quartiere Rosso, che per un visitatore di Amsterdam è assolutamente un must! Gente di ogni età gira incuriosita per le vie che costeggiano gli stretti canali. Il mito delle signorine che praticano il mestiere più antico del mondo (ma qui almeno pagano le tasse!!!) proponendosi in vetrina è davvero una caratteristica unica di queste parti! E decisamente incredibile! Attenzione però non si possono fare foto, nè fissare troppo a lungo le ragazze. Ci sono leggi e divieti severi in questo senso! Ragazze in vetrina, sexi shop, Coffee shop, il museo del sesso e della cannabis. In questa zona c’è il riassunto del mito della trasgressione/libertà/tolleranza di Amsterdam. Ci sediamo al tavolo all’aperto di un altro Bull Dog, decisamente buio e un po’ losco… Fa freschino, ma è soprattutto la giornata intensa che si fa sentire. Torniamo a piedi verso l’hotel lasciandoci alle spalle anche qualche foto ricordo. Io e la Robertina buttiamo una mezz’ora dando un’occhiata a Facebook sul pc della hall dell’Eden. Lo so, involontariamente l’abbiamo trovato anche qui!!!, ma tanto non si paga la connessione… Buonanotte!

SABATO 2 MAGGIO 2009 – I Mulini a vento ! Buongiorno! Ma stamani è diverso, perché dal telecomando della tv riusciamo a recuperare canali visibili e soprattutto, finalmente!, delle stazioni radio! Promossa in pieno SkyRadio! Poche chiacchiere, che tanto sono incomprensibili e tanta buona musica! Se il buon giorno si vede dal mattino… Infatti è tutto un crescendo! L’abbondante colazione e la tazza grande del Coffee to Walk. Il primo sole che ci scalda nel tavolo all’aperto, l’escursione programmata nottetempo in cerca degli immancabili Mulini a Vento olandesi! La destinazione, molto turistica, si chiama Zaanse Schans, zona periferica della cittadina di Zaandam.

E quindi tram linea 9 fino alla Central Station (1.60E). La stazione esteticamente è bellissima, in mattoni rossi, monumentale. Ed il parcheggio per le bici è a dir poco maxi!. C’è fila all’Ufficio Turistico, ma riesco ad evitarla trovando info importanti su un pc illustrativo con touch screen. In qualità di guida organizzata TPC vengo promosso a pieni voti! Il Bus 91 (2.50E a corsa) ci condurrà direttamente al capolinea di Zaanse. Passiamo dal moderno tunnel sotto l’imponente Nemo, il museo della Scienza e della Tecnica a forma di prua di nave semisommersa, tutta verde, disegnato niente meno che dal nostro Renzo Piano. Con bus e tram siamo fortunati e puntualissimi! Ed è un’altra stupenda giornata, aiutata dal clima mite. Zaanse Schans è un sito turistico molto suggestivo, reso quasi incantato dagli scorci sui canali, dai colori delle piante e dei fiori e dalle casette in legno d’altri tempi. Il paesello è semplice, costruito non troppo tempo fa per fare da contorno e ricreare l’atmosfera del Seicento, quando gli oltre 700 Mulini a Vento alimentavano la produzione di farina e vernici. Oggi ne restano solo 6 ( ma tuttora funzionanti) e rappresentano la parte più autentica della zona oltre che la principale attrattiva. L’ingente numero di turisti presenti lo conferma… Ci sono anche piccoli negozi di prodotti tipici, miele, marmellate, formaggio e gli immancabili zoccoli in legno. Moltissime foto, relax in mezzo al verde e ovviamente la visita all’interno di uno mulini. E poi ogni tipo di souvenir da acquistare e la dimostrazione pratica (che seguo anche per deformazione professionale, lavorando in falegnameria…) su come venivano (e vengono) realizzati gli zoccoli. Molto interessante.

A metà pomeriggio rientriamo ad Amsterdam. L’intento post doccia è di fare un’uscita anticipata e goderci l’ultima serata olandese. In città ci sono ancora spazzini che tentano di portare a termine l’impresa di pulizia post festa. La Robertina ha un fungo per capello da un paio di giorni ma, insomma, ci sono cose che non si possono raccontare… E le lasciamo a chi era presente, perché l’importante è esserci!!! Le pizze che mangiamo al ristorante Firenze, in una traversa di Rembrandtplein sono buone. Il particolare curioso è che ne prendiamo 4 diverse, ma tutte con un ingrediente comune: i funghi! La birra è sempre e solo Heiniken. L’acqua sempre e solo SPA. 55E in quattro e tutti fuori a divertirci! O meglio a ridere! Però al di là dei luoghi comuni e della voglia di trasgredire ammetto di avere una dipendenza anch’io. La mia droga olandese sono stati i Waffels e quelli with chocolate and ice cream gustati da Australian in Leidseplein erano fantastici! Queste sono le vere botte di vita! C’è un sacco di gente in giro. La piazza è piena. Prendiamo una birra seduti all’aperto del Cafè Kooper poi cerchiamo un locale di musica latino americana anche perché è molto che non balliamo, ma dentro El punto latino non c’è anima viva. Balleremo in Toscana, vero Robertina? La serata volge al termine ed anche il week end purtroppo è agli sgoccioli.

Tra risate al limite delle lacrime, crampi allo stomaco, perle di saggezza romane, fazzoletti che restano attaccati al naso e chi più ne ha più ne metta, portiamo a termine la missione! DOMENICA 3 MAGGIO 2009 – Ultimo giro in città! Risveglio dolce risveglio. Il sorriso è ancora stampato nelle nostre facce provate dalla stanchezza. La luce che proviene dall’esterno è diversa dagli altri giorni. Il cielo infatti è grigio. Vorrà dire che riporteremo il sole in Italia visto che, a quanto sentito, in Toscana in questi giorni è stato brutto tempo. Salutiamo il nostro gentile amico del Coffee to Walk (e la sua deliziosa famiglia) dopo la solita stupenda colazione, dando spazio alle ultime risorse turistiche per la mattinata. Piove. Scendiamo dal tram in piazza Dam, bellissima. Non c’è traccia del Luna park e della ruota panoramica. Tutto appare più reale ed i palazzi più imponenti del giorno prima. Questo tempo inclemente ci sta scoraggiando. E’ domenica ed i negozi sono quasi tutti chiusi, quindi scegliamo di non arrivare fino al Jordaan. Ci dirigiamo in Magna Plaza rifocillandoci ed asciugandoci all’interno di un piccolo bar. Arriviamo alla Westerkerk e scorgiamo una fila lunghissima di persone munite di cappucci ed ombrelli. Sono in coda per la Anne Frank Huis. Decidiamo di impegnare le ultime due ore disponibili salendo sul battello della Canal Bus (biglietto 20E valido 24 ore). Ci lasceremo trasportare lungo i canali, alla scoperta della città da una visuale diversa e soprattutto al riparo dalla pioggia. Le caratteristiche case alte e strette sono decisamente simpatiche (il motivo è che in passato si pagavano le tasse in base alla larghezza degli immobili quindi le abitazioni venivano costruite verso l’alto) anche perché la pendenza di molte di loro fa sorridere e notiamo anche la case galleggianti, imbarcazioni adibite ad abitazione, ognuna delle quali con addobbi, terrazzine, accessori di ogni genere. Facciamo il giro completo fino al Rijksmuseum, cambiando battello al capolinea della Central Station. Lunch veloce e il tram 10 (più un tratto di corsa per non arrivare in ritardo…) ci riporta all’Eden dove ci aspetta la navetta che, ahinoi, ci riporterà allo Schipol Airport per il ritorno a casa. Ce la possiamo fare…



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