Madagascar in solitaria e in libertà

28 giorni girando il Paese con i mezzi pubblici dalla capitale fino a Tulear per poi risalire verso Morondava e Nosy Be
Scritto da: vito88
madagascar in solitaria e in libertà
Partenza il: 18/05/2012
Ritorno il: 18/06/2012
Viaggiatori: 1
Spesa: 2000 €
Quando decidi di andare in Madagascar lo fai perché ti piacciono i contesti naturali. è risaputo che la grande ile è uno dei paesi al mondo con la più grande biodiversità. Si parla meno invece delle diverse etnie e popolazioni che lo abitano, della difficoltà e bellezza del percorrere il paese con i mezzi pubblici, i famosi taxi brousse insieme alla popolazione locale…ma andiamo con ordine. queste le tappe fatte in 28 giorni di viaggio:

ANTANANARIVO: sicuramente la località meno interessante del Madagascar, abbastanza squallida e pericolosa al calar del sole, ma visto che ci dovrete passare per forza l’isoraka hotel nella città alta e il miglior indirizzo dei tre a fascia economica che ho provato

FIANARANTSOA: situata sulla principale strada del paese (RN7) è una città che in se ha poco da offrire ma nei dintorni c’è un parco nazionale ed è il punto di partenza per chi vuole andare in treno verso l’est sulla famosa linea che porta a manakara.

PARCO NAZIONALE DELL’ISALO: è il parco più accessibile e visitato del paese con guide competenti e preparate. Paesaggi favolosi: canyon che si alternano a foreste e laghetti. Facile vedere i famosi lemur catta. Trekking abbastanza impegnativi ma gratificanti. Chez alice è la sistemazione migliore qualità prezzo.

TULEAR: città multietnica situata sulla costa sud ovest con comunità di indiani cinesi francesi e italiani. Base di partenza per visitare le località di ifaty, morombe e anakao. Piste sabbiose. In taxi brousse 2 ore per fare 30 km stipati come sardine.

IFATY: è forse la località balneare più famosa del sud. In realtà c’è poco da fare. Ci si dedica all’ozio, si fanno gite in dhow e si chiacchiera con la gente del posto, fonte inesauribile di notizie, ma io onestamente mi aspettavo di più e lascio prima del previsto.

MORONDAVA: arrivare a morondava da tulear con il taxi brousse richiede un duro viaggio di due giorni con sosta intermedia ad antsirabe…ma credetemi arrivati li si dimenticano tutte le fatiche. a 30 km dalla città c’è la famosa avenue du baobab. Enormi e centenari baobab si ergono con le “radici” verso il cielo e al tramonto semplicemente un comune mortale si “scioglie” di fronte a questo spettacolo della natura. Andate un po’ alla scoperta anche delle spiagge e dei villaggi un po’ fuori città sulla spiaggia, commuovente l’ospitalità e semplicità con cui ti accolgono i bambini al grido di “vasà, vasà”, che sarebbe il nome con cui chiamano noi bianchi.

AMBANJA: ultima città prima di imbarcarsi ad ankify per nosy be. se avete tempo andate a visitare le plantation millot con tanti tipi di frutti piante e coloratissimi camaleonti.

NOSY BE: mecca turistica del Madagascar merita un discorso a parte. Purtroppo (a mio parere) frequentata da tanti italiani da villaggio turistico all inclusive e da anzianotti francesi in cerca della ragazzina malgascia. Sarebbe tuttavia un errore escluderla solo per questo. Io ho alloggiato ad Ambatoloaka il paese più popolare dell’isola e vi posso dire che nei 6 giorni che son stato lì ho fatto amicizie vere che non puoi fare se ti rinchiudi in un all inclusive interagendo con la gente del posto con quell’aria di superiorità con cui spesso interagiscono gli europei senza nemmeno accorgersene quando vanno in questi posti. la vita scorre facile, di giorno escursioni sulle isole(nosi iranja lascia a bocca aperta) e di sera tanta bella compagnia in locali come il taxi be prima di andare a ballare al djembè, la “disco” dell’isola.

SICUREZZA: in linea generale è un Paese sicuro. Nelle grandi città tanta povertà. Fate solo attenzione se arrivate di notte in una città, probabilmente verrete assaliti da bambini insistenti che vi frugano in tutte le tasche. Evitate di andare in giro ad Antananarivo dopo il calar del sole.

CIBO: rimane una piacevole sorpresa. Riso, carne di zebù e tante verdure con l’impronta della cucina francese. Spesso quando viaggiate in taxi brousse le bettole in cui vi fermerete offriranno solo il “sakafo” riso bianco che si bagna con l’acqua di cottura del riso e stralci di carne di dubbia provenienza.

TRASPORTI: secondo me un viaggio in Madagascar non si può definire tale senza i taxi brousse. Preparatevi a viaggi epici fatti di guasti per strada in mezzo al nulla, a galline che salgono come se fossero passeggeri normali, a bambini super vivaci che ti tengono sempre compagnia con quei loro occhioni, a venditori che cercano di venderti di tutto ma proprio tutto! scope cuscini ali di pollo fritte film di bollywood ecc. sono economici a livello imbarazzante e facili da utilizzare considerando che le strade in madagascar son veramente poche.

COSTI: le uscite più significanti sono il volo aereo e l’ingresso nei parchi nazionali. per il resto viaggiando in economia si spende veramente poco.

GENERALE: il madagascar è un luogo speciale, lasciatevi incantare dalla sua atmosfera e dal suo popolo meraviglioso, fatevi assorbire e non potrete che amare questo paese. se volete altre info scrivetemi pure.

Vito.bel@hotmail.it



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