Da Oslo a Tromso: istruzioni per l’uso

In questo diario di viaggio cercherò di raccontarvi la nostra esperienza attraverso questi paesaggi meravigliosi. Vorrei cercare di trasmettervi più informazioni possibili riguardanti questo viaggio
Scritto da: steparak
da oslo a tromso: istruzioni per l'uso
Partenza il: 31/12/2017
Ritorno il: 07/01/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
In questo diario di viaggio cercherò di raccontarvi la nostra esperienza attraverso questi paesaggi meravigliosi. Vorrei cercare di trasmettervi più informazioni possibili riguardanti questo viaggio. Se aveste qualche informazione, dubbio o domanda su argomenti trattati nel diario non esitate a contattarmi, buona lettura!

Indice dei contenuti

Questo diario sarà molto lungo e cercherò di trasmettervi la maggior informazioni possibili su questo viaggio.

Iniziamo con dei piccoli consigli e informazioni preliminari molto importanti:

– per andare in Norvegia (escluse le Svalbard) è sufficiente la carta d’identità italiana

l’organizzazione del viaggio va fatta necessariamente diversi mesi prima (per poter risparmiare qualcosa in più), noi abbiamo prenotato i biglietti d’aereo all’inizio di ottobre e poco dopo abbiamo prenotato gli alloggi (tramite Airbnb)

– la spesa degli aerei con solo bagaglio a mano per le tratte Bergamo – Oslo (ryanair) , Oslo – Tromso (norwegian) e rispettivi ritorni è stata di 375 € a persona (tenete sott’occhio per diverso tempo i prezzi sui vari siti dato che oscillano parecchio)

sei uno studente? NON dimenticare la tua carta studente, si possono ottenere sconti su musei, trasporti e anche su alcune escursioni

– il cambio euro-nok è quasi un furto e approssimativamente 10 nok sono circa 1 euro

– non è necessario cambiare i soldi in Italia (come abbiamo fatto noi) in quanto è possibile pagare ovunque qualsiasi cosa con bancomat (il circuito maestro funziona benissimo) e anche con carta di credito non si hanno problemi, consiglio anche di portare una carta di credito abilitata per i pagamenti online, utile ad esempio per prenotare le escursioni direttamente dal sito visit Norway

– a proposito di escursioni (da noi fatte soltanto a Tromso), consiglio di prenotarle diverso tempo prima in quanto quando siamo andati noi, molte erano al completo e abbiamo dovuto optare per le soluzioni più care che avevano ancora qualche posto (quindi può essere un primo modo per risparmiare qualcosina) (tra l’altro le escursioni sono in genere rimborsabili fino a 7 giorni prima senza penali, ma è bene informarsi)

– il cibo in Norvegia è davvero caro, l’unico consiglio che vi posso dare è di valutare l’imbarco di un bagaglio in stiva e portare più cose possibili da casa o comunque di acquistare il più possibile in supermercati di grandi catene quali coop, rema 1000 e kiwi (proprio in quest’ultimo ci siamo trovati meglio per quanto riguarda prezzi e scelta, oltre che era presente sia a Tromso che a Oslo)

– i ristoranti sono molto cari (es. una pizza e una bibita è circa sui 250 nok, una birra al bar circa 95 nok, un menù medio steakhouse da burger-king 135 nok circa e così via), difatti abbiamo cercato di evitarli il più possibile

– i musei invece non hanno un costo molto elevato, in genere sono sotto i 100 nok a persona esclusi alcuni casi, ma se si è studenti come noi sono presenti molti sconti

– vi consiglio di istallare sul vostro telefono prima di partire l’app Moovit per i trasporti che funziona benissimo e ti avvisa quando scendere dal mezzo, inoltre consiglio l’applicazione per i trasporti di trasporti di Tromso dalla quale si possono comprare i biglietti (nel caso Tromso sia tra le vostre mete) e una qualche app per il forecast dell’aurora boreale (anche se non bisogna fare esclusivamente affidabilità di queste app per l’aurora)

– questo viaggio, nonostante i diversi accorgimenti non è stato economico, anche se ne è valsa assolutamente la pena, la spesa finale è stata di circa 1200 euro a persona

Il nostro tour generale è stato: partenza 31 dicembre da Bergamo con arrivo a Oslo. Il 1 gennaio al mattino partiamo per Tromso dove rimaniamo fino alla sera del 5 gennaio per poi riprendere il volo per Oslo e il 7 gennaio al mattino ripartiamo per Bergamo.

Dette queste premesse iniziamo subito con il diario di viaggio.

GIORNO 1

Partiamo al mattino da Bergamo e arriviamo a Oslo-Torp e da subito cerchiamo di capire come raggiungere il centro di Oslo, in quanto l’aeroporto dista circa 100 km. Appena usciti, seguendo la massa, veniamo indirizzati verso un pullman, che abbiamo scoperto essere di una ditta privata che opera sulla tratta Torp-Oslo e il prezzo del biglietto per studenti è di 200 nok a persona. L’altra alternativa al bus a un prezzo simile (sempre per studenti) è prendere uno shuttle gratuito dall’aeroporto di Torp alla stazione di Torp, e da lì prendere il treno nsb da Torp a Oslo. La durata è pressoché simile e la seconda soluzione la utilizzeremo per il ritorno. Arriviamo a Oslo Sentralstation e ci indirizziamo verso il centro di Oslo dove si trova il nostro alloggio prenotato tramite Airbnb. È già ora di pranzo e iniziamo a scontrarci pesantemente con quella che abbiamo concluso essere la principale nemica della Norvegia: la corona norvegese. In ogni caso essendo una domenica parte dei supermercati sono chiusi e siamo costretti e mangiare un hotdog a testa in un 7 eleven al prezzo di 90 nok totali anche se presso i narvesen (una catena di piccoli negozietti presenti davvero ovunque) abbiamo successivamente notato che costassero meno. Ci incamminiamo verso il centro di Oslo diretti verso la cattedrale e alla fortezza di Akershus, da quest’ultima si può godere di una bellissima vista sulla città. Proseguiamo verso il teatro dell’Opera di Oslo e successivamente iniziamo a cercare un posto per il nostro “cenone” di capodanno. Molti ristoranti e fast food tra cui i mc Donald’s e burger king sono chiusi questa sera, ma grazie a un signore veniamo indirizzati verso Max, un altro fast food stile mc Donald’s che rimane aperto fino alle 3 di notte, perfetto! Ceniamo alla modica cifra di 109 nok a testa per un menu completo. Torniamo a casa e tra le varie cadute sul ghiaccio passiamo davanti al parlamento, molto bello anche se ovviamente essendo sera è chiuso. Inizia a nevicare e insieme al buio e le luminarie natalizie si crea una atmosfera natalizia meravigliosa che ci lascia un bel ricordo di questa città (anche se, quando torneremo l’ultimo giorno a Oslo cambieremo completamente idea).

GIORNO 2

Sveglia al mattino presto, lasciamo l’appartamento e ci dirigiamo verso la Sentralstation per proseguire verso Oslo Gardermoen (l’altro aereoporto di Oslo conosciuto anche semplicemente come Oslo Lufthavn), dista 30 km e i due modi per arrivarci sono: treno nsb dal costo di 90 nok a persona per studenti o flytoget al costo di 95 nok a persona per studenti. Le principali differenze riguardano il prezzo, maggiore sul flytoget, (soprattutto sul biglietto a prezzo pieno) ma non so lo, il flytoget ha un binario con ingresso esclusivo e parte ogni 20 minuti. Prendiamo quest’ultimo arriviamo direttamente in aeroporto ed aspettiamo il volo per Tromso. Arriviamo a Tromso e nonostante fosse il primo dell’anno, i trasporti erano a pieno regime (ma con orario festivo).

Il nostro soggiorno a Tromso è di 5 giorni e non avendo un nostro mezzo di trasporto, acquistiamo tramite l’applicazione dei trasporti l’abbonamento della durata di 7 giorni, che nel caso nostro è il più conveniente, al costo di 240 nok a persona e prendiamo il pullman per il nostro appartamento situato vicino all’ospedale. Che dire, appena scesi dal bus rimaniamo subito a bocca aperta per questa splendida città e queste nostre prime impressioni verranno riconfermate durante il viaggio. Arriviamo in questo piccolo ma bellissimo quartiere con tante tipiche casette norvegesi di svariati colori (proprio come quelle dei film) e costeggiate da strade ghiacciate tanto da non riuscire a stare in piedi, ma qui in macchina sfrecciano come nulla fosse. In ogni caso la prima cosa che notiamo è la quantità di neve ai lati delle strade dove sono già presenti cumuli alti diversi metri. Mangiamo qualche cosa di veloce e con i bus ci rechiamo verso il centro città. Vediamo subito la cattedrale di Tromso, il porto, e facciamo un giro per il piccolo centro della città imbattendoci fin da subito nelle lastre di ghiaccio che percorrono i marciapiedi. Andiamo a fare la spesa per la sera e ci rechiamo da “joker”, un piccolo supermercato (uno dei pochi ad essere aperto il primo dell’anno), compriamo delle patatine in sacchetto, una confezione da 100 g di salame, una scatola di tonno, una coca cola in bottiglia, del succo e dei biscotti per la colazione, totale? 250 nok! Tristi da questa spesa misera ma costosa constatiamo che joker è uno dei supermercati più cari che ci siano li e quindi ve lo sconsigliamo caldamente. Torniamo a casa e iniziamo a guardare il cielo, però il meteo e le app per il forecast dell’aurora non sono dalla nostra parte e da lì a momenti inizia a nevicare. Per questa sera niente aurora ma nonostante ciò siamo lo stesso felici per essere in quel paradiso.

GIORNO 3

Ci alziamo presto e verso le 11.00 iniziamo a scorgere le prime luci del “sole” che però scompaiono rapidamente e alle 14 il buio prende il sopravvento. Visitiamo Polaria, un piccolo acquario con diverse vasche con pesci, stelle marine e una vasca più grande con le foche che sono l’attrazione principale. Degustiamo un caffè (annacquatissimo) e una barretta Kinder al prezzo di 40 nok. Dopo un’altra caduta prendiamo il bus e ci dirigiamo verso la cattedrale artica da cui si può vedere quasi tutta l’isola di Tromso e con una passeggiata di circa 15 minuti a piedi raggiungiamo la funivia che ci porta fin sul monte Storsteinen a 421 m di altezza. Prezzo 140 nok a persona per studenti. Saliti in cima, notiamo che è presente un bar con ristorante simile ai nostri rifugi di montagna e usciti fuori si può camminare quasi liberamente per la cima della montagna, la vista affaccia sull’isola di tromso e proprio da qui vengono scattate la maggior parte delle foto che si trovano su internet con l’aurora boreale che sovrasta la città (purtroppo noi non siamo stati così fortunati). Tempo di piazzare il cavalletto e fare qualche foto e iniziamo a congelare (nonostante fossimo vestiti con abiti da montagna), c’erano circa – 8°C con il vento forte che ci costringe a rifugiarci nella baita per aspettare la prossima corsa della funivia (che parte ogni mezz’ora). Torniamo a Tromso e facciamo la spesa al KIWI dove i prezzi sono più umani e con la stessa cifra del giorno prima portiamo a casa pane, arance, mandarini, tonno, formaggio, biscotti, patate, sardine e pure del salmone fresco. Soddisfatti della giornata torniamo a casa presto, ceniamo e fiduciosi del cielo che si stava per aprire andiamo a fare una passeggiata per il quartiere ma ahimè torniamo a casa delusi.

GIORNO 4

Mi sono dimenticato di accennarvi che il primo giorno che siamo arrivati a Tromso tramite il sito visit-Tromso abbiamo prenotato la nostra prima escursione. Sfortunatamente (come vi ho accennato all’inizio) facendo diverse telefonate per prenotare, ci accorgiamo che la maggior parte delle escursioni era già al completo e siamo stati costretti a spendere la bellezza di 2150 nok a persona (circa 220 euro) per l’Huskie Safari. L’escursione includeva: giro in slitta con i cani, tuta, stivali e guanti termici, te e caffè caldo con biscotti, pranzo tipico di due portate e bus per andata e ritorno da Tromso.

Ci svegliamo alle 6 del mattino per raggiungere il centro di Tromso e prendere il pullman che partiva alle 8.30 per la nostra prima escursione. Partiamo con il bus e scopriamo che la destinazione è a 130 km da Tromso e di conseguenza due ore circa di bus. Purtroppo arriviamo alle 13 a causa di incomprensioni tra l’autista del bus e chi ha organizzato il Safari. In ogni caso arriviamo vicino a Målselv e ci vestiamo subito con i “warm-clothes” e dopo una breve spiegazione partiamo subito sulla nostra slitta trainata da 4 cani che si rivelano molto più forti di quanto pensassimo. Passiamo su un lago ghiacciato e per i boschi innevati e la nostra corsa, dopo qualche tappa per fare il cambio pilota, termina dopo circa 45 minuti (guidare la slitta è faticoso, ma è stato molto divertente e quindi sono passati in fretta, ma data la cifra spesa ci aspettavamo che durasse un po’ di più). Torniamo nella piccola casetta di legno vicino alle cucce dei cani e prendiamo un caffè e te caldo con cioccolatini, parliamo un po’ con i due ragazzi che gestiscono l’escursione che si rivelano molto cordiali e simpatici e ci raccontano di qualche curiosità sul territorio che ci circonda. Per le 15 ci viene a prendere un pulmino che ci porta in una baita vicina dove abbiamo la possibilità di vedere le renne in un recinto e di mangiare una zuppa di pollo e verdure, seguita da una fetta di torta e un waffle con marmellata, “caffè” e acqua inclusi. Riprendiamo il bus per Tromso alle 17 e arriviamo alle 20, torniamo a casa e mangiamo. Fiduciosi del cielo (che nonostante la nevicata del mattino si stava aprendo, facendo intravedere alcune stelle) e delle app per il forecast dell’aurora, usciamo a fare un’altra passeggiata ma senza intravedere la benché minima traccia di aurora. Torniamo a casa delusi come la sera precedente perché questa è la nostra penultima sera a Tromso e quindi la nostra penultima possibilità di vedere l’aurora.

GIORNO 5

Ci alziamo relativamente tardi, circa alle 10 ma è ancora buio lo stesso. Facciamo colazione e ci rechiamo subito verso l’ufficio del turismo per sentire cosa ci propongono per vedere l’aurora che sta diventando sempre più una sfida e ci iniziamo a demoralizzare. Entriamo nell’ufficio e notiamo che c’è tantissima gente, prendiamo il numero e attendiamo, ma sembra di essere alle poste italiane. Così usciamo e decidiamo che l’unico modo per vederla a questo punto è di acquistare un Aurora tour. Prendo il telefono, faccio per chiamare la prima agenzia che avevamo selezionato la sera prima, ma mi accorgo subito che è fisicamente presente a 20 metri da lì. Entriamo e ci accoglie una ragazza italiana e dopo circa 20 minuti usciamo con 950 nok in meno a testa e un appuntamento alle 17.30 davanti al negozio per la partenza del tour. Il morale inizia a rialzarsi e ormai puntiamo tutto su questa sera, anche se è un terno al lotto dato che in ogni caso la vista dell’aurora non è assicurata e c’è comunque il rischio di aver buttato i soldi. Torniamo a casa, mangiamo, ci riposiamo un po’ e prepariamo dei panini per la sera, alle 17.30 andiamo al punto di ritrovo e saliamo sul bus. Direzione Skibotn a circa 120 km. La guida fortunatamente è un giovane ragazzo italiano che ci dà diversi consigli su come impostare la macchina fotografica e dopo circa 2 ore di viaggio arriviamo, la guida ci dice che sono già presenti delle luci in cielo e noi increduli e agitati iniziamo a guardare il cielo (che è completamente sereno e pieno di stelle). Non vediamo nulla, se non una larga striscia bianca in cielo (che assomiglia a una nuvola molto leggera). Il luogo dove ci siamo appostati è una spiaggia lungo una statale con una bellissima vista sui fiordi antistanti. Scettici da questa nuvola iniziamo lo stesso a montare il cavalletto e accendere la fotocamera per fare qualche scatto e vedere se le impostazioni erano corrette. Clicco il tasto di scatto, attendo 6 secondi, guardo la foto dal display della macchina fotografica e non credo ai miei occhi. Quella che credevamo essere una nuvola, in realtà era l’aurora boreale al primo stadio che a occhio nudo appare bianca essendo di debole intensità. Allora inizio a scattare foto a raffica e l’Aurora diventa sempre più potente tanto che ad un tratto inizia tendere addirittura al rosa con enormi strisce verdi e proprio in quegli istanti, la fame, il freddo (-12°C con i piedi immersi nella neve, il vento forte e gelido, le mani congelate senza guanti per poter scattare le foto) non si fanno più sentire, rimaniamo a bocca aperta, impotenti di fronte a uno spettacolo così meraviglioso ed emozionante da non poter essere descritto a parole. Dopo circa due ore di scatti continui torniamo sul bus per scaldarci e beviamo una cioccolata calda con biscotti. Scendiamo un’altra volta e facciamo ancora qualche foto anche se l’aurora che era ormai presente da 3 ore stava lentamente diminuendo. Sono già le 23 circa, il tempo è volato e saliamo sul bus per tornare a Tromso. Arriviamo a Tromso alle 00.30 stanchi, ma felici e soddisfatti di quello che abbiamo visto. Per nostra fortuna i mezzi a Tromso sono fino alle 3 di notte, così prendiamo il bus e torniamo a casa, riguardiamo le foto e andiamo a dormire più contenti che mai.

GIORNO 6

Purtroppo oggi è l’ultimo giorno a Tromso, l’aereo parte alle 19, ma dobbiamo lasciare la casa alle 13. Prepariamo le valigie, mangiamo e andiamo a fare un ultimo giro per la città. Ci fermiamo in un bar, prendiamo una cioccolata calda e una brioche per 82 nok e ci dirigiamo verso un centro commerciale vicino all’aeroporto, facciamo un giro e poi andiamo a prendere l’aereo per Oslo. Arriviamo alle 22.30 a Oslo, prendiamo il flytoget e arriviamo alla Sentrastation. Ci dirigiamo verso il nostro secondo appartamento che ahimè scopriamo essere in uno dei quartieri “multietnici” di Oslo. Tutte le splendide impressioni di quella città del primo giorno svaniscono alla vista di quartieri con persone poco rassicuranti e diversi barboni che vagano (quindi un’altro consiglio che vi posso dare è di controllare bene prima le zone dove alloggerete a Oslo). Andiamo in un KIWI a fare la spesa dato che chiudeva alle 23 e poi andiamo a casa.

GIORNO 7

Sveglia alle 9 circa, ma è ancora buio, l’alba ad Oslo arriva intorno alle 9.30 e il tramonto è alle 15.30/16 circa (le giornate durano poco, anche se decisamente di più che a Tromso e qui il sole si vede!). Facciamo colazione e compriamo in uno dei Narvesen il biglietto giornaliero per i mezzi di Oslo al prezzo di 90 nok a persona. Andiamo al Vigelandsparken tramite la metro, un parco immenso e molto bello, consigliamo la visita, dopo il parco ci dirigiamo al museo dove sono esposte le navi vichinghe, appena fuori città. Il costo del biglietto è di 80 nok a persona con sconto per studenti e il museo è molto carino e all’interno ci sono due navi in buone condizioni e una di cui è visibile solo più lo scafo, tutto sommato è interessante e la visita dura al massimo 2/3 ore. È ora di pranzo e ci dirigiamo verso il burger-king dove spendiamo, per due menu steakhouse 270 nok (circa 27 euro). Ci perdiamo in chiacchiere e verso le 15.30 partiamo verso il trampolino olimpico da sci, ma scopriamo che il museo chiude alle 16. Arriviamo con la metro e purtroppo lo vediamo solo da fuori, ma da lì (essendo piuttosto in alto) si può godere di una bella vista. Torniamo verso casa e ci fermiamo in uno Starbucks per prendere a 26 nok un “espresso”, il primo che sa davvero di caffè per la prima volta in Norvegia dopo diversi giorni. Andiamo a comprare due panini da KIWI e torniamo a casa passando per le zone “multietniche” del nostro quartiere che nonostante le persone alquanto “brutte” che abbiamo incontrato non abbiamo avuto nessun problema fino ad ora.

GIORNO 8

Ci svegliamo presto, facciamo la valigia e andiamo verso la stazione centrale, e appena scesi da casa veniamo subito fermati da un barbone che ci chiede la mancia. Arriviamo in stazione e prendiamo il treno Nsb per Torp al costo di 205 nok a persona per studenti che in circa un ora e mezza arriva a Torp e tramite uno shuttle gratuito veniamo portati all’aeroporto. Appena arrivati finiamo le ultime corone norvegesi rimaste e iniziamo a sentirci già a casa, l’aereo per Bergamo ha 1 ora di ritardo. Arriviamo dopo varie turbolenze e ritardi a Bergamo e qui si conclude il nostro viaggio che è stato davvero fantastico ed indimenticabile.



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