Sulle orme dello YAK

A un mese di distanza dal mio ritorno, posso lucidamente affermare che e' stato davvero un viaggio meraviglioso, con la "V" maiuscola, molto forte e, credo valga la pena raccontarne qualcosa . Innanzitutto la scelta della destinazione. Perche' proprio il Nepal? Presi questa decisione l'anno scorso, il giorno dopo il mio ritorno dal Messico. Nel...
Scritto da: Paola Mari
Partenza il: 01/03/2001
Ritorno il: 17/03/2001
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
A un mese di distanza dal mio ritorno, posso lucidamente affermare che e’ stato davvero un viaggio meraviglioso, con la “V” maiuscola, molto forte e, credo valga la pena raccontarne qualcosa . Innanzitutto la scelta della destinazione. Perche’ proprio il Nepal? Presi questa decisione l’anno scorso, il giorno dopo il mio ritorno dal Messico. Nel frattempo ho letto di tutto, mi sono documentata ed affezionata all’idea di visitare un paese cosi’ particolare… Senza agenzie o tour operators perche’ mi piace cosi’. Milano-Malpensa (grande agitazione anche se non nevica piu’) Mosca-Sheremetyevo (neve ovunque e nessuno ci fa caso – aeroporto buio e triste) Sharjah-Emirati Arabi Uniti (non si respira per il caldo e l’umidita’ – aeroporto che sembra una moschea, pieno di ricconi) Kathmandu-Tribhuvan (aeroporto “all’aperto”, una specie di open-space con una pista che sembra un campo sportivo di periferia) .

Dopo circa 19 ore di viaggio, scali compresi, stiamo atterrando!!! Fuori dall’ “aeroporto” ci aspetta Rajah, guida nepalese di 25 anni, che sara’ la nostra ombra fino alla fine dell’avventura. Saliamo in macchina e ci rendiamo subito conto del traffico infernale che regna in questa tipica, incasinata, colorata, rumorosissima citta’ del sub-continente indiano. Siamo in Asia. Tutti viaggiano al centro della carreggiata (invece che sulla sinistra) schivandosi all’ultimo momento, cosi’, come capita. Non ci sono semafori, inesistente la segnaletica, polli e vacche ovunque, insomma…Un delirio. La nostra Guest-House, invece, e’ incredibilmente tranquilla pur trovandosi in centro. Una piccola oasi, camere carine con balcone, bel bagno e giardinetto con tavolini per prendere il sole e rilassarsi. Costo per notte: 6$ a testa! Nel pomeriggio primo giro per la citta’, davvero molto interessante: trovi di tutto. Tutti cercano di venderti qualcosa, qualsiasi cosa, anche l’assurdo. Dopo lo slalom obbligato, anche la stanchezza del viaggio comincia a farsi sentire. Rientriamo per una doccia ed un po’ di riposo. Cena all’Everest Steak House (buono ed economico – L.6.000 circa a testa). Primi acquisti. Decidiamo poi di perlustrare la citta’ in riscio’. E’ divertente anche se sembra di cadere da un momento all’altro, ma mi fido del ragazzino che pedala (L. 3000 per un’ora circa!) e non ci penso. Ci accorgiamo che Freak Street (famosa perche frequentata dagli hippies negli anni ’70) e’ completamente decaduta. Subito dopo a nanna. Oggi, con la mountain-bike, ci rechiamo fuori citta’ per un primo giro perlustrativo della valle. Intorno alla capitale ci sono i templi piu’ importanti, come Patan , Pashupatinath (luogo delle cremazioni) e Bodnarth (il tempio buddista piu’ grande al mondo). Sublime. L’atmosfera e’ particolare, carica di religiosita’, di musichette e cerimonie. Moltissimi i monaci rifugiati. Cena a casa della nostra guida Rajah e piccola festicciola con 2 dei suoi amici piu’ cari.

Visita di Swayambuthinath, grandissimo tempio buddista sulle colline intorno a Kathmandu. Ci andiamo a piedi attraversando il fiume bagmati e percorrendo la ripida salita. Vista incantevole sulla citta’ nonostante la foschia. Al ritorno, visita di Durbar Square, piazza principale della citta’. Bellissima. Piena di templi induisti, di bambini che ti inseguono, di personaggi strani, guru, santoni e…Piccioni! Cena alla Casa della Pasta, ristorante rigorosamente italiano (al 3° giorno…!!! – che vergogna!). Sveglia ore 5.30: partenza per Pokhara. Lungo la strada ci fermiamo per effettuare un percorso di Rafting lungo il fiume Trisuli, di media difficolta’, insieme alle guide e ad un gruppo di studenti dell’Universita’ di Washington (uno di loro finira’ in acqua durante lo scontro con la prima rapida ma riuscira’ a risalire senza troppi problemi anche se senza una NIKE!) . Si pranza su una spiaggetta e si fa un po’ amicizia. Riprendiamo l’autobus per Pokhara e raggiungiamo il nostro albergo. Sono a pezzi. Sono cotta come un pollo e davvero non mi sento bene. Mi faccio portare un the’ e rimango in camera.

Il giorno successivo mi sento meglio. Partiamo per il 1° trekking (sempre insieme alla guida) non prima di aver acquistato le cose che ci mancano. L’attrezzatura sportiva e’ bellissima e a buon mercato. Compriamo di tutto. Giubbotti, zaini, scarpe, maglioni, occhiali…Ovviamente di marca. Arriviamo a Sarangkot dopo un’ora circa di cammino ripido sotto un sole cocente. Il nostro Lodge e’ carino, le camere un po’ spartane (ma si sa, in montagna ci si deve accontentare…). Prendiamo il sole sorseggiando un the’ e facciamo conoscenza con altri viaggiatori solitari. Serata divertentissima tra canti e balli tradizionali con gli abitanti del villaggio. Sveglia ore 6.00 per ammirare l’alba sull’Himalaya. Fa un po’ freddo ma lo spettacolo ripaga. Colazione e partenza per Damphus, circa 6 ore di cammino di cui le prime 3 tranquille e le altre da tirarsi un colpo. Durante il percorso i bambini ci accolgono nei loro villaggi e ci fanno festa. Vogliono le caramelle e cercano qualche soldo. Ma si accontentano di qualsiasi cosa e cosa piu’ interessante parlano tranquillamente l’inglese. Tutti. Ci sono scuole anche nei posti piu’ sperduti. Non moltissime (i bimbi devono camminare anche per ore prima di arrivarci) ma ci sono. Hanno tutti una gran voglia di imparare e per loro la scuola e’ un posto bellissimo, ci vanno volentieri. Fa molto caldo. Arriviamo al Lodge distrutte e affamate. Doccia veloce (comune, in un capanno fuori al fresco al calar del sole…). Relax (meritato!!). Cena con altri avventurieri e racconti d’esperienze vissute. Si continua poi sotto il cielo stellato, tra i canti dei monaci che si sentono in lontananza e le nostre fragorose risate. Come se ci conoscessimo da una vita. Stamattina decido di dormire e non mi sveglio per l’alba. Nessuno di noi lo fara’. Colazione con gli altri ospiti in giardino e sullo sfondo lo spettacolo delle maestose cime himalayane. Saluti e partenza. Oggi si scende (ancora piu’ difficile! – 4 ore circa di cammino). Riprendiamo l’autobus e siamo di nuovo a Pokhara. Cena al Lemon Tree, dove assaggiamo un ottimo piatto di pesce.

Intera giornata di relax. Prendiamo una barchetta a noleggio (con relativo rematore) e ce ne stiamo in panciolle a prendere il sole e a scattare fotografie. Cena al ristorante tibetano (…). Cominciamo ad avere qualche piccolo serio cedimento…

Sveglia ore 5.30: partenza per Kathmandu (km.250 per 6/7 ore di viaggio con 2 soste!). Passiamo il pomeriggio in giro per la citta’. Cena all’Alice Restaurant (riesco a mangiare un piatto greco, direi anche buono!). La mattina dopo ripartiamo per il 2° trekking e raggiungiamo il tempio di Changu Narayan (ahime’… In restauro!!!). Dopo qualche ora di cammino arriviamo a Nagarkot, meta molto frequentata dai trekkers e ottima finestra sull’Everest. Cena al Lodge ed anche qui gli abitanti ci organizzano subito la serata: loro suonano e cantano e noi balliamo, scattiamo foto e facciamo un gran casino con un gruppo di olandesi ubriachi ustionati dal sole..!!! Sveglia ore 6.00 per ammirare l’alba sulla maestosa cima…Qui fa un po’ piu’ freddo. Colazione, saluti e partenza alla volta di Dulikhel, altra meta frequentata. Passiamo per il villaggio di Nala, dove ci fermiamo per bere qualcosa in un negozietto . C’e’ una signora con un cagnolino simpatico e noi ce lo coccoliamo volentieri. Prendiamo un autobus per Banepa ma aspettiamo quasi un’ora prima che parta poiche’ non e’ ancora pieno!!!! (…). A Banepa un tizio con la macchina ci porta fino al Dulikhel Lodge. Finalmente mangiamo, dormicchiamo un po’ e poi, verso sera, usciamo in esplorazione. Un villaggetto tranquillo ma carino carino. Rientriamo per cena (mangiamo seduti per terra) e passiamo il resto della serata immergendoci nella lettura di tanti libroni pieni di racconti dei turisti (anche italiani) che sono passati dal lodge dagli anni ’70 in poi…!!!! Davvero incredibile! Ci sono consigli di ogni tipo ed il tuffo nel passato e’ inevitabile.

Partenza con la macchina di ieri per Panauti, Banepa, Thimi (villaggio delle terracotte) e Baktapur. Quest’ultimo posto e’ uno spettacolo divino: il posto piu’ bello che ho visto!!!!! Le due piazze sono piene di templi induisti e a differenza degli altri posti sono pulite. Raggiungiamo la Kumari Guest-House e poi ci fiondiamo sui negozietti per i ricordini. Giriamo tutto il pomeriggio scattando a destra e a manca. Rientriamo per la doccia ma va via la corrente e restiamo al buio per piu’ di un’ora. Alla fine usciamo per cenare in un posto che all’inizio mi sembra tranquillo ma poi, grazie al continuo squittire di un bel topastro probabilmente grosso come un bufalo, si trasforma in un incubo. Torniamo a Kathmandu per lasciare i bagagli e ripartiamo per Dashlinkali, luogo di sacrifici animali, mosche e santoni di ogni tipo. Poi Parphing, dove la gente ci guarda come fossimo extraterrestri e si attacca ai vetri della nostra auto, Chorbar (la gola da cui si ammira tutta la vallata), Kirtipur (o citta’ dei nasi tagliati), dove c’e’ un bellissimo tempietto buddista pieno di energie positive e Bungamati con la sua bellissima piazzetta. Ritorno in citta’ e cena al Pollo Fritto, 2° ristorante italiano (uno schifo).

Gli ultimi due giorni li trascorriamo in relax, tra una compera e l’altra. Ceniamo al Gorkha Palace, un posto lussuoso (L.8/9.000 a testa), dove assistiamo ad uno spettacolino di danzatrici e danzatori nepalesi davvero esilarante.

Rischiamo di perdere l’aereo per il traffico infernale e, come se non bastasse, all’aeroporto ci imbattiamo in una coda di variopinti turisti lunga chilometri. Alla fine partiamo facendo scalo come all’andata. Alla Malpensa aspetteremo i nostri 200 bagagli per quasi 2 ore!!! In piu’: siamo senza le 2000 lire per il carrellino… (necessario, vista la quantita’ di bagagli! Come l’abbiamo pagato? Con la carta di credito…!!! ) FINE DEL VIAGGIO ! Finalmente a casa!!!!



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