Napoli a forma di cuore

A zonzo per i quartieri storici (e non solo) per scoprire le meraviglie della città
Scritto da: starsunlu
napoli a forma di cuore
Partenza il: 07/05/2017
Ritorno il: 11/05/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Decidiamo di partire per Napoli. Troviamo i biglietti con Blue Air da Torino a 30 euro andata e 30 euro in ritorno e siamo pronti per 4 giorni in questa splendida città!

7 MAGGIO 2017

Atterriamo alle 9,50 a Napoli e con il transfer richiesto al B&B Medea alle 10,30 siamo pronti per cominciare la nostra esplorazione. Ci troviamo nella Spaccanapoli, il centro storico e la nostra stanza affaccia sul monastero di Santa Chiara. Quindi partiamo da lì. Visitiamo il monastero eretto all’inizio del XIV secolo in forme gotico provenzali e il famoso chiostro. Ci incamminiamo verso Piazza del Plebiscito che fu nel passato un vero palcoscenico all’aperto, ammirando la sua vastità, la sua magia e “purtroppo” essendo domenica gruppi di turisti. Passiamo per il Teatro San Carlo con la sua neoclassica facciata e per il Palazzo Reale, costruito intorno al 1600. Attualmente oltre ad uffici amministrativi ospita la Biblioteca Nazionale e il museo dell’appartamento storico.

Scendiamo sul lungomare e ci scaldiamo al sole. Rientrando sostiamo per un veloce pranzo in Via Toledo, raggiungiamo San Gregorio Armeno, la famosa via dei presepi, e cominciamo a respirare la vera aria di Napoli. Verso sera ci fermiamo alla chiesa di Sant’Angelo a Nilo o cappella Brancaccio ammirando il sepolcro attribuito a Donatello.Visitiamo la chiesa del Gesù Nuovo, secondo me e molti, la più bella chiesa di Napoli con la sua meravigliosa facciata a bugne. In una parte della chiesa ci sono i resti in un’urna di San Giuseppe Moscati, il famoso medico dei poveri, molte testimonianze ex voto e la sua storia raccontata sulle pareti. La cena consiste in un “u cuppo” mangiato in una friggitoria da Sofia, famosa a Napoli.

8 Maggio 2017

Ci dirigiamo alla chiesa di San Severo (costo 7 euro) per ammirare in tutto il suo splendore il Cristo Velato. Voluta dall’eccentrico Raimondo di Sangro, scrittore e alchimista, ha un insieme stupefacente e il Cristo Velato ne è la sua apoteosi. Nella cripta sono conservati due esperimenti anatomici, due cadaveri mummificati in cui si possono osservare il sistema arterioso e venoso. Alle 11 prendiamo biglietti per effettuare la visita della Napoli Sotterranea, una passeggiata di circa un’ora e mezza a 40 metri sotto terra (costo 10 euro). Davvero interessante e con guida. Verso l’ora di pranzo ci dirigiamo al mercato di Pigna Secca, una pizza fritta al volo e via… verso il Maschio Angioino o Castel Nuovo. È detto Maschio Angioino dal nome del suo fondatore. Nella facciata d’ingresso è inserito il marmoreo Arco di Trionfo, il cortile quadrilatero conserva elementi di varie epoche, dalla trecentesca Cappella Palatina, alla sala dei Baroni del 400. Con una passeggiata sul lungomare e dopo una granita al limone arriviamo a Castel dell’Ovo che sorge nel borgo marinaro, sull’isolotto di Megaride, che forse accolse il nucleo del primo insediamento greco. In epoca romana fu una villa, poi nel V secolo un convento e in epoca normanna fu una fortezza. Sotto gli Angioini divenne una residenza reale all’interno di una cittadella fortificata. Nel corso dei secoli il castello fu centro di significativi episodi della storia di Napoli. Attualmente è un centro per mostre e convegni e noi visitiamo una mostra di quadri su Totò. Al rientro in hotel ci fermiamo alla Basilica di San Domenico Maggiore che conserva uno straordinario patrimonio d’arte. Ceniamo alla pizzeria Il presidente.

9 Maggio 2017

Di prima mattina una visita veloce alla Chiesa di San Gregorio Armeno dove è conservato il sangue di Santa Patrizia e poi in metro verso il quartiere Sanità per visitare il cimitero delle fontanelle. Il cimitero delle Fontanelle è un antico cimitero della città di Napoli. Chiamato in questo modo per la presenza in tempi remoti di fonti d’acqua, il cimitero accoglie circa 40.000 resti di persone, vittime della grande peste del 1656 e del colera del 1836. Non ha l’aspetto di un vero cimitero perché situato all’interno di una grossa cava di tufo. Vi sono conservate le ossa e i teschi disposte in modo ordinato e in cumuli. Queste Ossa Anonime sono diventate ben presto per la gente le anime abbandonate le “Anime Pezzentelle“, un ponte tra il Mondo dei Morti e quello dei Vivi. Con una passeggiata attraverso il rione sanità giungiamo alla bellissima Basilica di Santa Maria e alle catacombe di San Gaudioso che rappresentano il secondo cimitero paleocristiano della città. Pranziamo alla Casa del Caffè, sempre nel rione Sanità, con pochi euro ma molta cordialità e tanti sapori napoletani. Nel pomeriggio ci concediamo un po’ di relax lungo Via Chiaia, i suoi bar e lo shopping. Verso sera visitiamo il Duomo, dedicato a San Gennaro, che conserva in gran parte la struttura gotica originaria e la cappella di San Gennaro una delle massime espressioni del barocco napoletano.

10 maggio 2017

Attraversiamo in lungo e i largo i Quartieri Spagnoli, ogni attività che vediamo svolgersi è fonte di sorrisi, i napoletani sanno essere unici, ingegnosi, sorprendenti. Panni stesi, macchine che ingombrano i vicoletti, persone che si parlano dai balconi, negozietti, pescivendoli, tutto un mondo che si muove a pochi passi dalla lussuosa e ben frequentata dai turisti, Via Toledo. Una lunga passeggiata e siamo in Via Caracciolo sul lungomare napoletano. C’è il sole, 27 gradi, e non ci resta che ammirare lo spettacolo del Vesuvio che si erge sulla città.

11 maggio

Ancora qualche ora prima della partenza e ci godiamo Piazza del Plebiscito, una coppia di sposi che si fa il servizio fotografico, un pranzo in un vicoletto di Via Chiaia e un buon caffè.

Lasciamo Napoli al tramonto, con il traffico dell’ora di punta, quattro giorni di questa città ci hanno riempito il cuore, gli occhi e ci hanno fatto promettere: RITORNEREMO!

Luisa Deninotti

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