Breve sosta a Mykonos

Un tuffo nello splendido mare blu dell'isola
Scritto da: fiore456
breve sosta a mykonos
Partenza il: 05/09/2014
Ritorno il: 12/09/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Partiamo il 5 settembre alla volta di Mykonos, isola nella quale eravamo stati solo di passaggio. Il volo, of course, è da Malpensa, per cui solita alzataccia e alle due siamo in viaggio. Dopo due ore siamo al Travel dove lasciamo l’auto e alle 5, puntualissimi, siamo all’imbarco. Due ore e mezza dopo arriveremo a Mykonos, piena di sole. Gli addetti della Eden ci conducono subito al nostro albergo, l’Aphrodite Beach Resort che è carino ma pieno di pecche, oltretutto si mangia male. La camera è carina, anche se spartana, vi è una bella piscina con acqua di mare – che noi non degneremo di un tuffo – e parti comune carine anche se degradate (divani in rattam rotti e cuscini scuciti). Il tempo è splendido e la spiaggia molto ma molto bella, acqua fantastica. Di fronte a noi quella che è chiamata l’isola dei pescatori che isola non è in quanto unita alla terraferma da una strada dove si trova la comunità dei pescatori del luogo – Kalafatys – e due taverne che propongono piatti tradizionali greci e ottimo pesce.

Il 6 settembre lo passiamo al mare che è fantastico ma la domenica sera, il 7, prendiamo l’autobus di linea che ha la fermata di fronte al nostro albergo, e ci rechiamo a Mykonos town, ovvero la solita Chora greca. Con un euro e 90 centesimi per viaggio ci procuriamo una serata speciale. Con Eden ce ne sarebbero voluti 12 a testa, di euro! La città è un vero gioiello, molto turistica ma bellissima, piena di luci, negozi e ristoranti, nonché patria degli omosessuali, dove qui finalmente non si nascondono. Le coppie etero in effetti non sono la maggioranza. Prenderemo l’ultimo bus di mezzanotte per tornare in albergo dove arriviamo mezz’ora dopo, stanchi ma, come si dice, felici.

Il lunedì ripeteremo l’esperienza, prendendo il bus delle 10,25 e gireremo Chora di giorno, con i suoi famosi mulini e la Little Venice. Pranzeremo in un buon ristorante, il Kosta’s, e ci passeremo tutta la giornata. Intanto ci siamo resi conto che nel nostro hotel, oltre la buonissima feta, i pomodori e le splendide olive kalamata, bene non si mangia. Pazienza. Non ci rovineremo la vacanza per questo.

Il martedì solito bus delle 10,25 e poi ci imbarchiamo per Delos, isoletta sacra antichissima prendendo il battello delle 11. Mangeremo dei biscotti che ci siamo portati e berremo tanta acqua sotto questo sole caldo. Al ritorno cambieremo battello, che va più veloce, e si ballerà un po’, ma per fortuna il mare non ci da fastidio.

Fantastico, che altro dire? L’imbarcazione è strapiena: qui a Mykonos si è dato appuntamento tutto il mondo e infatti pullula di italiani, francesi, tedechi, inglesi, orientali, spagnoli, australiani, americani.

Gli australiani nel nostro albergo fanno il toga party, ovvero si vestono solo di lenzuola e si salutano dicendo circa “ ave Cesare” anche se qui Cesare c’entra poco. Comunque sono simpatici.

Delos è veramente interessante, e la casa dei delfini fantastica.

Torneremo con il traghetto delle 15, l’ultimo, per cui staremo poi in città fino alle 17 dove poi prenderemo il bus per tornare in hotel.

Ci lasciamo gli ultimi due giorni per le sole giornate di mare che ci godiamo appieno ma la sera di giovedì 11 settembre ci concediamo il lusso di mangiare alla Taverna Marko’s all’isola dei pescatori.

Ci fanno vedere vari pesci e noi optiamo per un sarago favoloso, dopo di che io prendo le cozze saganaki con feta e pomodoro e Mario le cozze lemonate che sono entrambe favolose. Beviamo del buon bianco, apprezziamo olive e pane e poi non ci sta neppure un dolcino. Ce ne torniamo in hotel in una notte piena di stelle.

Venerdì 12 settembre siamo pronti per tornare a casa, purtroppo, il che avviene puntualmente.



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