Alla scoperta del Myanmar e della Cambogia

Alla scoperta delle bellezze dei due paesi... e consigli di viaggio
Scritto da: castagno51
alla scoperta del myanmar e della cambogia
Partenza il: 02/03/2016
Ritorno il: 23/04/2016
Viaggiatori: 1
Spesa: 3000 €
Visto per il Myanmar fatto on line. In un giorno lavorativo lo inviano. Ho preferito non farlo direttamente alla frontiera, anche se è possibile. Non consiglio di fare il visto per la Cambogia perché non c’è una corsia preferenziale che acceleri le pratiche. Io l’ho fatto e non è servito a niente, almeno in uscita.

3/3/16

Volo da Malpensa a Bangkok scalo Muscat con Oman Air (416€ a/r). A Bangkok prendo lo shuttle gratuito che porta all’aeroporto Don Meaung. E’ gratuito se hai o il giorno stesso o l’indomani un volo. Attaccato all’aeroporto, collegato da un corridoio, c’è l’“Amari Don Meaung Airport”. Una notte €65,04 senza colazione. Eccellente. Niente da eccepire se lo usi come appoggio per l’aeroporto, altrimenti per spostarsi bisogna prendere o il treno o il tuk tuk o il taxi. Mangio al pub dell’albergo. E’ carissimo.

5/3

Volo Bangkok Yangon con Nok Air. Aeroporto trasferimento con taxi per il centro. Vi offriranno due tariffe, una in Khiat e una in dollari. La più conveniente è in K. Pagato 10000 K. Hotel “Aung Tha Pyay”. 2 notti 97,50$. Posizione buona vicino Sule Pagoda e mercato. No ascensore, ma con servizio di facchinaggio. Camera pulita, lenzuola macchiate con odori strani, frigo bar, a/c rumorosa, bagno sporco, prodotti da bagno insufficienti, asciugamani sporchi e macchiati, acqua calda solo nel lavandino. Pagoda Sule in restauro. Pagoda Swedagon splendida. In taxi 2000K all’andata e 3000K al ritorno. Cenato da “food & drink nella piazza del City Hall. Zuppa di pollo, noodles (scotti) e 2 birre in lattina 4600K.

6/3

Mercato Bobyoge (chiuso il lunedì; orari dalle 10 alle 17. C’è di tutto, specialmente paccottiglia per turisti asiatici. Molto ordinato e pulito. Fuori dal mercato, per la via Bogyoke Aung San road è piena di bancarelle molto più birmane. Pranzo al ristorante attaccato all’albergo. 4700K, senza lode né infamia. In Birmania non ci sono semafori per i pedoni, ma solo per le auto. I pedoni o fanno la gimkana tra le auto che sfrecciano o aspettano che si fermino. Anche le strisce pedonali non vengono considerate. Nella stragrande maggioranza dei posti dove andrete a mangiare i tovaglioli sono sostituiti dalla carta igienica. Cena da “Gecko” 535 Merchant Street tra 37th e Pansodan Street. Piatti giapponesi e qualcosa di birmano. Si paga solo in dollari. Un piatto unico da 8 a 12 dollari.

7/3

Taxista alle 5,00 per Golden Rock e Bago. 80$. Il taxista si chiama Yè Thu email zero.gtalk@gmail.com tel. 09-425019685. Puntuale e giovane, anche se non parla inglese. A Kyalikhtiyo tutti si devono fermare perché la stada può essere fatta a piedi o a bordo di camion scoperti attrezzati con panche per sedersi. Tutti mi guardavano e qualcuno mi sorrideva. Ero l’unico occidentale tra migliaia di fedeli che andavano in pellegrinaggio al Golden Rock. Costo del passaggio 2000K. Arrivati al parcheggio c’è ancora da salire a piedi, naturalmente scalzi. Ci sono anche dei portantini che portano a spalla le persone che non possono o non vogliono fare il percorso a piedi. A metà percorso sono fermato da un poliziotto che mi informa che la Golden Rock era coperta per restauri e che se volevo andarci lo stesso gli stranieri dovevano pagare 6000K. Ormai decido di continuare. Non vedo la roccia ma vedo la gente, i grandi con i bambini in preghiera, i piccoli monaci che chiedono l’obolo, i portantini che portano persone, anche valigie o pacchi, le venditrici ambulanti mai assillanti. Ritorno al parcheggio per riprendere il camion, ma appena ne arrivava uno veniva preso d’assalto, con il rischio che qualcuno si facesse male. Tanti mi guardavano e sorridevano, addirittura delle ragazze mi hanno chiesto di fare un selfie con loro. Con i gesti mi dicevano di stare insieme, che ce l’avremmo fatta a prendere il camion. Dopo un’ora in piedi siamo riusciti a prendere insieme il camion. Gli autisti sono dei criminali, accelerano anche in discesa, per poi frenare bruscamente. Alla fine ci siamo salutati. Bella esperienza. Con il mio taxista andiamo a Bago e visito Shwe Maw Pagoda e Kyaik Pun. Molto bella la pagoda (in restauro) così come i budda giganti. Ingresso cumulativo 10000K + 300K per fotografare. Stufo dei Budda mi sono fatto accompagnare alla stazione degli autobus “Mohyup”, da dove partono i bus per il nord. Arrivo presto ed ecco un vero pezzo di Myanmar: casino, clakson, smarmittamenti, caldo umido, no a/c nelle sale d’aspetto delle agenzie, puzza di pesce marcio. L’agenzia è la GI Group, costo del biglietto per Mandalay 20000K. Bus nuovo, no wi fi, coperta, spazzolino, acqua. A/C a palla. Poltrone comode.

8/3

A Mandalay mi dicono che il mio albergo è vicino ad una fermata e vengo assalito da motociclisti, ma ho la valigia e non posso portarla con me. Decido di andare fino alla stazione degli autobus, dove per 5000K mi accompagnano all’albergo. Hotel 8. Mi danno la stanza alle 9. Personale gentile, albergo pulito, stanza pulita, bagno pulito, asciugamani puliti. 2 notti per 63$. Prenoto sia la nave per Bagan che il taxista che mi porterà al molo.

9/3

Colazione buona, più orientale, ma c’è anche burro e marmellata. Noleggio una moto per mezza giornata a 800K e vado ad Amarapura. Non ci sono indicazioni, quindi bisogna andarci a naso e chiedere. Il traffico è pazzesco, le auto agli incroci producono ingorghi paurosi e stanno attaccate per non far passare i motociclisti. La gente mi guarda con curiosità; qualcuno mi sorride; altri mi salutano. Il ponte U-Bain non è niente di che, va da una parte all’altra del lago. Probabilmente al tramonto sarà più suggestivo. Torno indietro e vado alla collina di Mandalay. Non entro. Mi basta vedere un gruppo di cinesi in festa. Ho fatto lavare delle cose. Non ve lo consiglio, le hanno lavate male e rovinato delle cose con il ferro da stiro. Il biglietto della nave è costato 42$ e l’albergo ne ha presi 4 per il servizio. Troppi. Vi conviene fare da voi.

10/3

Taxi per il molo 5000K. Il fiume Ayeyarwady in secca. Per prendere il battello scalinata ripidissima, ma un ragazzino mi prende la valigia e la porta dentro la nave, quasi completamente aperta. Cola zione e pranzo a bordo. A Bagan non c’è molo, mettono delle tavole tipo passerella per far scendere e invasione dei portantini. L’autista dell’albergo mi aspetta e mi porta in hotel (servizio incluso nel prezzo). Prima però mi porta a prendere il biglietto per entrare a Bagan che comprende l’ingresso per i siti archeologici: 25000K. Hotel Su Tine San 126$ per 2 notti con colazione. E’ nella nuova Bagan, vicino a molti ristoranti e bar, ma lontano da moltissimi templi e dal centro. Stanza e bagno puliti, mini bar, scrivania piscina. In camera wi-fi lento. Gratis le bici, a pagamento le e-bici. Ceno in albergo (carissimo).

11/3

Col taxi dell’albergo (9000K vado al mercato Nyaung Oo.) Ritorno con taxi trovato lì per 5000K. Nel pomeriggio ritorno dopo aver noleggiato una e-bike per prenotare tour a Monte Popa e autobus notturno per Nyaung Shwe (lago Inle). Agenzia Ever Sky citata su Rough Guides. L’indirizzo è Thyripytsaya Block n. 5, near Zfreeti Hotel. Mail everskynanda@gmail.com. Seri. Per il tour collettivo pago 9000K, per il bus notturno 18500K. Cenato vicino l’albergo da “Black Rose Restaurant” in Kayay street; 7000K per insalata di avocado (non sapeva di niente), una birra e maiale in salsa curry. Sicuramente potete trovare di meglio, è una via piena di ristoranti.

12/3

Visito molti monumenti tra Nyaung U, Bagan vecchia e Bagan nuova. Alle 15 viene a prendermi l’autista per il Monte Popa. Van senza A/C. 777 gradini ripidi a piedi scalzi calpestando la pipì di un gruppo di scimmie voraci e aggressive. Che ti prendono dalle mani qualsiasi cosa sia vagamente commestibile. Ve lo sconsiglio. Non c’è niente da vedere. Al ritorno mi accompagna alla stazione degli autobus. Agenzia Konan Bus. Viaggio confortevole.

13/3

Arriviamo a Nyaung Shwe alle 4, tassa d’ingresso di 12500K, e alla stazione troviamo dei tuk tuk che per 2000K ci smistano nei vari alberghi. “Inle Star Hotel”, mi danno subito la camera, è al primo piano affacciata sul canale. Guardando il letto mi accorgo che non era stato rifatto dopo la permanenza del precedente ospite. Chiedo di cambiare stanza dicendo il motivo, ma concordiamo per avere la stanza pulita alle 10. A Nyaungshwe per disposizioni comunali, gli stranieri non possono guidare e-bikes, quindi resta solo la bici. Pranzo da “mr Cook”in Phaung Daw Road. Caro. Prenoto bus per Yangoon; 26000K con cena. Cenato all”Inle Palace Restaurant”. Più che un ristorante è un cocktail bar. Nyaungshwe è una cittadina che alle 20 e 30 non ha più niente di aperto, ma incomincia a vivere alle 6 con i turisti che vanno al lago.

14/3

In bici cerco di circumnavigare il lago, ma mi fermo dopo 2 ore. Non consiglio di farlo. Dalla strada il lago non si vede. Pranzo al “French Touch”, locale trendy senza a/c. Carissimo, non tanto per la qualità, ma per le porzioni minuscole. Pick up alle 18 per la fermata dell’autobus.

15/3

Bus station di Yangoon. L’albergo non ha mandato nessuno a prendermi; scopro dopo perché è troppo distante. Taxi per 7000K. E’ difficilissimo da trovare l’hotel ed è veramente vicinissimo all’aeroporto. “Rock Villa”: lavabo macchiato, lieve puzza nella stanza, non ci sono oscuranti o tapparelle, asciugamani leggermente macchiate ma lenzuola pulite. Connessione wi-fi praticamente inesistente sia in camera che all’esterno. 42$ a notte sono veramente cari. E’ adatto solo se arrivi a sera tardi e l’indomani presto hai il volo, o ti suicidi. Per spostarsi bisogna prendere il taxi.

16/3

Volo Air Asia per Phnom Penh con transito Bangkok. Arrivato cerco un taxi e un taxista scrive sulla mano il costo per portarmi in albergo: 118$. Gli dico che gliene do 10 e alla fine mi consegna un foglio con il prezzo di 12$, il prezzo che viene applicato dai taxisti per portarti in centro. Hotel “Secret Villa”, 76$ due notti compreso la colazione: ingresso con giardino e piccola piscina, check in rapido, senza ascensore ma mi portano la valigia al primo piano. Stanza di 50mq, letto super king size, lenzuola e cuscini puliti, 2 comodini con abat jour, a/c, pala elettrica a tetto, ampio desk, tv a schermo piatto, minibar, armadio, cassaforte, finestre con zanzariere, bagno grande con set di cortesia, asciugamani puliti, doccia separata, bollitore elettrico per caffè o thè. A piedi vado al Monumento alla Libertà e al mercato notturno. Nei paraggi dell’albergo locali per incontri.

17/3

Colazione a menu, abbastanza varia, ma se prendi 2 caffè uno lo paghi. A piedi Palazzo Reale e Pagoda d’Argento; ingresso 7,5$. Non si possono fare foto internamente.. Tuk tuk per museo del genocidio di Toul Sleng. Con tutto il rispetto non conviene andarci. Non c’è niente, era più interessante l’audioguida. Infatti avevo in programma di andare nei campi di sterminio e al memoriale di Choeung Ek, ma non vado. Sono rimasto veramente molto deluso. Ritorno in albergo e cerco un posto dove fanno massaggi. Per caso passo da un centro massaggi “Seeing Hands” (sono dei centri che aiutano i ciechi nell’inserimento lavorativo): 1h 7$. Lo trovate verso la fine di Street 178 verso il fiume. Se invece volete il lusso, un po’ più avanti sulla stessa via c’è “Bodya Spa”. Faccio il lungo fiume per comprare i biglietti del bus per l’indomani per Siem Reap. Ceno a 50 m dall’albergo “Ambau Khmer” buono ma caro.

18/3

Bus “Mekong Express” per Siem Reap: evitate questa compagnia. Il bus cade a pezzi, il vetro anteriore è lesionato, ci danno una bottiglia d’acqua e due spuntini. Arriviamo in un posto completamente fuori da tutto. Chiedo di andare al terminal ma la hostess fa la gnorri. Veniamo aggrediti da conducenti di tuk tuk. E’ tutto combinato. Albergo “Residence Indochina d’Angkor”. E’ un po’ fuori ma il tuk tuk per il centro è gratis. Il ristorante interno è molto caro. Hotel ok. Piscina aperta fino a tardi.

19/3

Partenza alle 5 per Angkor con un tuk tuk che mi accompagnerà nei vari siti per tutta la giornata. Mi preparano la colazione a sacco. Angkor all’alba è come una strada di una grande città all’ora di punta. Biglietto per 3 gg 40$. Angkor Wat aspettando l’alba. Immensa, con incisioni molto belle. Phnom Bakheng è su una collina che si raggiunge con 15 minuti di cammino. Non ci andate. Sono quattro pietre rimaste e nient’altro. Angkor Thom: bello. Preah Khan: bello. Poi ho smesso. Tornato in hotel.

20/3

Partenza per Bangkok alle 9 con Nattakan Bus. Si risparmia rispetto all’aereo, ma è terrificante. Solo per uscire dalla Cambogia ed entrare in Thailandia ho fatto più di tre ore di fila. A Bangkok si arriva al bus terminal di Mo Chit dopo + di 10 ore di viaggio e qui si hanno 2 alternative: o fare un po di strada a piedi per prendere la metropolitana oppure da poco hanno inserito un servizio taxi “only by meter” che è costato fino in albergo 107B, contro i 500B forfettari che mi aveva chiesto un altro tassista. Albergo “Prom Ratchada Residence”. C’ero stato l’anno precedente ed ero rimasto favorevolmente colpito. E’ fuori dal casino, attaccati 2 centri commerciali aperti 24/24, due seven eleven aperti sempre e un mercato aperto fino a tardi, oltre al mercato notturno a 200m. Tutto ok tranne il personale. Sono glaciali. All’interno un centro massaggi eccezionale.

22/3

Data della partenza per l’Italia. Chiedo il late check out e la risposta è stata affermativa. Ma contro il pagamento di 100B per ogni ora. Pazzesco!



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