Free Myanmar

Io ed Ilaria siamo appena rientrati da tre settimane di viaggio nel Myanmar. Per prima cosa volevo smentire racconti precedenti che consigliavano di rivolgersi ad un'agenzia. Come tutti i paesi dell'indocina, anche la Birmania puo essere tranquillamente visitata senza nulla di preorganizzato, se non magari acquistando via internet eventuali voli...
Scritto da: chicia
free myanmar
Partenza il: 27/07/2006
Ritorno il: 19/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Io ed Ilaria siamo appena rientrati da tre settimane di viaggio nel Myanmar. Per prima cosa volevo smentire racconti precedenti che consigliavano di rivolgersi ad un’agenzia. Come tutti i paesi dell’indocina, anche la Birmania puo essere tranquillamente visitata senza nulla di preorganizzato, se non magari acquistando via internet eventuali voli interni, pagandoli cosi un po’ meno. Abbiamo sempre evitato strutture alberghiere statali, impossibile invece non pagare le varie tasse di accesso alle aree archeologiche (bagan, mingun,..) e al lago Inle.

Abbiamo raggiunto Yangon con un volo Thai (linate – fiumicino – bangkok – yangon) che abbiamo pagato 920e A/R. Da casa abbiamo acquistato due voli interni con www.Airmandalay.Com, yangon – bagan e heho – yangon totale 140$.

Il visto lo si richiede direttamente all’ambasciata di Roma e costa 25e.

cambio agosto 2006 Yangon : 1$=1280Kiat (tendente a svalutarsi ancora ed in breve tempo) L’itinerario è stato il seguente: Yangon – Bagan – Mandalay – Hsipaw – Mandalay – Mingun – Kalaw – Inle lake – Sankar – Yangon purtroppo tre settimane sono poche per poter avventurarsi in zone troppo remote del paese e senza i due voli interni avremmo dovuto fare qualche taglio. Non abbiamo incontrato molti turisti, solo a Mingun ed a Inle ci sono parecchi stranieri. Abbiamo mangiato sempre in ristorantini a parte durante i trekking che ci è capitato di mangiare in casa della gente. Personalmente ho trovato sempre la cucina molto buona anche se un po’ monotona, fondamentalmente si mangia birmano, cinese o indiano ma può capitare di trovare ristoranti giapponesi o addiritura italiani a Yangon e ad Inle. Mediamente per un pasto completo non si spendono più di 2 dollari. I birmani sono soliti frequentare le tea house che servono the birmano (con latte), the cinese e dolci. Qui la spesa è veramente contenuta, the più un paio di dolci 300k. Le birre più economiche sono la Tiger e la Mandalay (66cl 1200k) mentre la Myanmar costa poco di più (66cl 1500k). Costa uno sproposito la lattina di CocaCola, quella vera (1500k), mentre le imitazioni locali costano molto poco. Per una bottiglia d’acqua chiedono dai 200 ai 300 kiat.

Per il pernottamento si trovano diverse sistemazioni a basso costo e di buona qualità (certo non sono 4 stelle!!!): Yangon: Mather Land Inn (2), 3km a est della Sule Paya, pulita e ben gestita, internet, colazione abbondante, camera doppia con bagno e aria condizionata 15$, con ventilatore 13$.

Bagan: May Ka Lar, località Nyaung O, a circa 4km da Bagan, camera doppia molto grande, pulita, con aria condizionata (fa molto caldo in questa regione),biciclette (1$), colazione sulla terrazza, 12$.

Mandalay: Royal, in centro, camera doppia piccolissima, con ventilatore, 10$.Non la consiglio.

Mandalay:Et Hotel ,in centro, camera doppia con aria condizionata, pulita, personale molto ospitale, discreta colazione, 12$ Hsipaw: Mr. Charles, poco fuori dal paese, grande camera tripla con ventilatore, molto pulita, colazione in giardino, biciclette (1$), organizzano trekking nei villaggi vicini, gite in barca, personale estremamente ospitale, 12$.

Kalaw: Royal Lilly: camera tripla spartana e sporca, con una bella veranda, gestita da indiani, organizzano trekking nei villaggi circostanti, 9$, la sconsiglio.

Inle Lake:Inle Inn, località Nyaungshwe, bangalow di bambu molto puliti e ben curati, con veranda, ottima colazione in giardino, camera doppia 15$.

nb. Tutti i prezzi si intendono per stanza.

Gli spostamenti sono lenti, spesso scomodi, molte strade sono in condizioni disastrose, piene di buche. Abbiamo atteso 6 ore la ricostruzione di un ponte danneggiato dalle forti pioggie. Gli spostamenti più economici sono con autobus e treni. I taxi costano parecchio di più, in teoria sono piu veloci ma niente è sicuro sulle strade birmane. A Bagan volevamo prendere il battello per Mandalay ma arrivati al porto la mattina della partenza ci hanno detto che la sera prima la barca non era arrivata quindi per quel giorno niente battello. Se si escludono i voli interni giornalmente si spendono una media di 15$ a testa (pernottamento, pasti, ingressi, spostamenti) Impressioni personali. Yangon:la citta mi è piaciuta molto, fantastica la Shwedagon Paya, interessante lo Scott Market e le vie del quartiere cinese dove vendono di tutto, interessante l’attività fluviale. Bagan: merita due giorni per visitare in bicicletta i templi, il monte popa non mi è parso invece nulla di particolare. Mandalay: città che sembra appena uscita da un bombardamento, poco trafficata, ineressante anche qui l’attivita fluviale. Hsipaw: secondo me è la vera Birmania, risaie, colline, lontano dal turismo e immersa in un paesaggio meraviglioso; si possono fare trekking tra i villaggi, navigare lentamente il fiume; ci siamo fermati 4 giorni e non sono bastati. Kalaw: localita di montagna dove effettuare trekking. Inle Lake: assolutamente fantastico, anche se la presenza del turismo è troppo marcata, da non perdere il trekking tra le montagne circostanti. Sankar: località remota raggiungibile via fiume con un permesso ed una guida ufficiale, lontano dal turismo si puo immergersi in questa particolare realtà Shan da solo due anni aperta agli occhi occidentali, indimenticabile.

per informazioni: simoc78bg@gmail.Com



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