In moto tra Croazia e Bosnia

Viaggio su due ruote passando per Spalato, Sarajevo, Mostar, Dubrovnik e Trogir
Scritto da: vale.ntina
in moto tra croazia e bosnia
Partenza il: 08/08/2013
Ritorno il: 22/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Persone:2

Km: 3000

Giorni: 14

Spesa: 600e a testa tutto compreso

Mascotte: drago volante ancorato con fascette antifurto

Potente mezzo: Tenerè xt 600 89 (e tanta speranza che non ci molli a metà viaggio)

CRIKVENICA (550km)

E’ possibile giungere in Croazia senza fare la vignetta per l’autostrada slovena, allungherete di poco la strada ma risparmierete qualche euro. Crikvenica è l’ideale prima tappa, non troppo vicina ma abbastaza per arrivare ad un orario in cui è ancora possibile farsi un bel bagno in mare. L’offerta di campeggi e luoghi in cui cenare a buon mercato è abbondante. Il MARTELLETTO per il campeggiatore dell’ultimo momento è sacro in particolare qui dove il terreno è arido e pietroso. Il mare è bellissimo e la tranquillità del posto ne fa anche una meta adatta per la famiglie con bambini.

STROBEC (330km circa)

L’autostrada croata è una lingua di asfalto incandescente e corre nell’entroterra. Attraversa luoghi aridi bruciati dal sole, campagna con sporadici paesini. Il caldo è infernale 36 gradi e la giacca da moto non aiuta. Il paesaggio surreale ha il suo fascino e comunque risulta più facilmente percorribile che la via della costa, dove un anziano signore ci taglia prontamente la strada. Alloggiare a Spalato in alta stagione non è costosissimo ma per noi che viaggiamo molto Low Cost il campeggio risulta sempre avere prezzi competitivi. Perciò decidiamo di fermarci a Strobec dove c’è il campeggio più vicino alla città di Spalato. Il campeggio è enorme, non rischiamo di non trovar posto. È tenuto davvero bene, e ha una spiaggia privata, un supermercatino e un bar interno. Il paesino è abbastanza vivace probabilmente perché siamo nel fine settimana, sul lungo mare ci sono bancarelle di hobbisti e cibo da strada tra cui gli immancabili POP CORN. In settimana il paese invece è tranquillissimo, fin troppo… non adatto a chi cerchi divertimenti serali di qualsiasi tipo. Non avendo voglia di scaricare la moto e smontare le borse in alluminio decidiamo di andare a Spalato in pullman.

SPALATO

A Spalato c’è molto da visitare, ma non avrete problemi anche senza una buona guida perché in centro c’è un ottimo ufficio turistico che vi fornirà cartina e spiegazioni. E’ singolare il fatto che il Palazzo di Diocleziano è ora il centro storico. Mi raccomando salite sulla torre, ammirerete la città dall’alto ed è un vero spettacolo!

Un altro monumento che vale sicuramente una visita è il tempio di Giove trasformato in battistero in epoca Cristiana. Non potete mancare di strofinare il pollicione a Gregorio di Nona… statua molto bella di Ivan Meštrović 1929. Si dice che strofinarne l’alluce porti buona fortuna e realizzi i desideri… io non assicuro nulla ma tentar non nuoce! 😉

Tra le cose bizzarre di Spalato c’è Froggy Land… che cos’è? Vi rimando al sito così vi fate un’idea… Vale la pena di essere vista? Direi di sì… Certo se siete animalisti convinti potreste turbarvi ma a voi la scelta 🙂

Il parco Marjan è un’altra cosa che non potete perdervi, non adatto alle ore più calde. Il parco è una vera e propria collina o “monte”, lungo la scalata troverete bellissimi punti panoramici e un bar, i cui prezzi sono comunque accessibili. Abbiamo ordinato due PIRORDNA LIMUNADA (o limonate naturali che si vendono tantissimo in tutti i balcani) e le abbiamo pagate come in città.

Nei pressi del secondo belvedere vi troverete alla chiesetta di San Nicola (bellissima) da dove è facile raggiungere la cima panoramica della collina ma ancora più facile è sedersi su una delle tante panchine all’ombra a guardare i pavoni e sonnecchiare un po’.

Spalato la sera è una città viva, il lungo mare pieno di gente presenta diverse iniziative nella stagione estiva, di sicuro è pieno di bancarelle se vorrete mangiare qualcosina in attesa della cena.

Noi ci siamo limitati a un frullato e un Burek… avevamo troppa nostalgia del BUREK! Il burek è il tipico cibo da strada ed è assolutamente da provare perchè è troppo buono!

Se vi recate a SPALATO con il pullman e avete intenzione di fare le ore PICCOLE non c’è problema… il primo pullman del mattino mi pare fosse intorno alle cinque e mezza!

Pensavate a ore un po’ meno piccole? Pessima idea l’ultimo pullman era prima della mezza notte 😉

Poco male… la nostra sveglia il giorno dopo ci disturberà piuttosto presto e con tutta la moto da montare ci aspetta un bel lavoro! Prossima tappa DUBROVNIK.. si va a sud!

DUBROVNIK (250 km circa)

Dubrovnik è bellissima… Ci sono un paio di cose da tenere presenti. Se volete andarci in alta stagione qui prenotate se no perderete una giornata oppure un patrimonio per trovare da dormire! I posti che hanno la possibilità di parcheggio se sono vicini al centro (che è interamente pedonale) probabilmente presuppongono che voi facciate un po’ di scale per arrivarci ( i nostri erano 200 gradini circa) nulla che non si possa fare ma informatevi prima di prenotare, d’altra parte la vista dalle finestre è meravigliosa essendo così in alto sulla città.

Di primo acchito potrebbe sembrare una città cara, ma se prestate attenzione troverete degli ottimi prezzi per mangiare delizioso pesce. Noi ci siamo fermati a un ristorante al porto vecchio, dove l’abbinata pochissimi piatti ma di pesce freschissimo e a ottimo prezzo si è rivelata vincente. Non fatevi scoraggiare dalla coda, è veloce e ne vale la pena. Per uno snack veloce tutti vi consiglieranno un panino da Skola una vera istituzione. Da visitare? Tantissimo… Mi soffermerò a parlare solo del Convento Domenicano un’ oasi di pace all’interno della città, con la possibilità di ammirare dei meravigliosi dipinti del 1500. Un’altra cosa da non perdersi sono le mura della città dalle quali si gode una vista meravigliosa sulla città e sul mare che la circonda. A ciò potete aggiungere alcune delle belle chiese del centro o dei tanti musei che è possibile visitare. Per gli amanti dei gatti… Dubrovnik è piena di bei gattoni socievoli, che fanno la posta ai pescatori nella speranza di un regalino. Da non perdere… Una visita a Lokrum. Un’isola che è un parco naturale. Ci arrivate prendendo un traghetto dal porto vecchio, non è una crociera privata e il prezzo è ottimo. L’isola ha delle belle rovine antiche da visitare, pavoni che scorazzano in libertà, un braccio di mare che entra da un’insenatura formando una pozza di acqua calda chiamata “mare morto”, ma sopratutto ha un mare cristallino e ricco di pesci in cui fare il bagno è un vero piacere!

MOSTAR (150 km circa)

Dormire a Mostar è estremamente economico ma a noi è venuta voglia di campeggio.

Ci fermiamo a Blagaj 12 km dal centro. Il campeggio è carinissimo e ben gestito, molto economico e famigliare, ci sono anche altri Italiani (strano è difficile trovarne in Bosnia e ancora più difficile in campeggio) perché siamo vicinissimi a Međugorje. Ci viene offerta la possibilità di fare gratuitamente canoa sul fiume che è bellissimo e balneabile ma gelido! Tentiamo un bagno ma è davvero impegnativo…

A Blagaj è possibile visitare una delle più antiche case ottomane Casa Velagic, la visita guidata vi spiegherà come era organizzata un’antica casa ottomana e ve ne mostrerà le stanze. È possibile inoltre salire alla fortezza (ma questo non abbiamo avuto il tempo di farlo). Nei dintorni di Mostar è anche possibile visitare il paesino di molto caratteristico. Mostar è una città molto bella, essendo piuttosto piccola non richiede molto tempo per essere visitata.

È interessante entrare nella moschea Koski Mehmed-Pasha, è in centro, molto vicina al ponte vecchio. Vi colpiranno i colori dell’interno e potrete salire sul minareto da cui avrete una meravigliosa vista sull’intera città.

È interessante anche visitare la casa Muslibegovic, una caratteristica casa ottomana (metà del XVIII sec ampliata a metà del 1800) è gestita da una signora amante delle tartarughe, nel giardino antistante ce ne sono diverse che “pascolano” in giro!

Il ponte vecchio è stato interamente costruito dopo la guerra ma è sempre bellissimo, sotto il ponte c’è un piccolo bar dove i ragazzi della città si fermano alla sera sedendosi sui resti del ponte distrutto dai bombardamenti.

Il centro è affollato e pieno di negozietti accavallati l’uno sull’altro, ci sono molti ristoranti al di là del ponte che permettono di mangiare con vista sul centro della città e sul fiume, i prezzi sono assolutamente abbordabili e il cibo in bosnia è molto buono, in particolare la carne (io ho una vera adorazione per i cevapcici).

Ci sono diversi cani randagi in giro, non sono assolutamente pericolosi, la gente li tratta bene e da loro da mangiare e la città è la loro casa, voi ignorateli e sicuramente loro faranno lo stesso.

SARAJEVO (200km circa)

Non potevamo non tornare a Sarajevo! E non posso non ripetervi che è bellissima! Ma vi invito a leggere quello che ho scritto nell’altro mio diario di viaggio in proposito 😉

TROGIR (350km circa)

Se non avessi prenotato qui 2 notti sarei fuggita a gambe levate. Allora di Trogir ho solo due cose di cui parlare davvero bene, la prima è la cortesia infinita delle persone che ci vivono, in particolare le signore da cui abbiamo prenotato da dormire si sono dimostrate davvero gentili e accoglienti.

La seconda è la cattedrale, mal tenuta ma davvero splendida! Per il resto TROGIR è patrimonio UNESCO, non dico che non ci sia niente di bello da visitare. Ci sono monumenti medioevali di stampo veneziano… ma la città a mio parere è mal tenuta e sporca, così come il mare, in ogni angolo ci sono ristoranti e bar e all’ingresso troneggia la scritta UNESCO fatta con le lucine simili a quelle dell’albero di Natale.

L’isola di Bua potrebbe essere un gioiello e invece è sporchissima e vicino c’è una grossa zona industriale simile a Marghera. A noi non è piaciuta affatto…

L’ultima tappa doveva essere Jesolo, ma si è alzata la bora e il viaggio di ritorno è stato più impegnativo del previsto… In autostrada in discesa con la moto carica e a tutto gas eravamo praticamente fermi. Io sono stremata così ci fermiamo da qualche parte in Slovenia, nei 10km che ci separano dal confine con l’Italia.

Il giorno dopo ripartiamo alla volta di casa.

Un grazie ai bambini che quest’anno non ci hanno rubato la mascotte!

E un grazie a Davide senza il quale dovrei viaggiare a piedi 😉 e che mi sopporta…

Alla prossima avventura.

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‌ in moto tra croazia e bosnia (8)



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