Montenegro? sapore vero

Il viaggio itinerante Il 17 agosto si parte a bordo della nostra Ford Fiesta alla volta del Montenegro. Appena passata la frontiera notiamo subito le sostanziali differenze con la Croazia che abbiamo lasciato alle spalle. Il paesaggio è lo stesso…vegetazione mediterranea, mare scoglioso e montagne aride verso l'entroterra. Sono invece...
Scritto da: Mariachi76
montenegro? sapore vero
Partenza il: 17/08/2006
Ritorno il: 24/08/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
Il viaggio itinerante Il 17 agosto si parte a bordo della nostra Ford Fiesta alla volta del Montenegro.

Appena passata la frontiera notiamo subito le sostanziali differenze con la Croazia che abbiamo lasciato alle spalle. Il paesaggio è lo stesso…Vegetazione mediterranea, mare scoglioso e montagne aride verso l’entroterra.

Sono invece nettamente diverse le condizioni delle strade, le case disperse in condizioni disagiate, e alcuni dettagli che hanno sollecitato la nostra curiosità.

E’ frequente notare come ai lati della strada si trovano auto e soprattutto pulman abbandonati in condizioni disastrose oppure i numerosissimi concessionari di automobili di provenienza probabilmente illecita.

Inoltre bisogna procedere cautamente per evitare di tamponare mucche, tori o pecore (guarda la foto) che dalle campagne attraversano indisturbate le strade principali.

Il viaggio tuttavia scorre piacevole e attraversiamo prima Herceg Novi poi la bellissima baia di Kotor (le bocche di Cattaro) con il centro Kotor, appunto, che è patrimonio Unesco e infine arriviamo a Budva, la Rimini del Montenegro ma da noi ribattezzata Belgrado Marittima per l’alta concentrazione di serbi provenienti dalla capitale per passare le vacanze estive.

L’appartamento kitch L’appartamento che abbiamo prenotato si trova in un complesso chiamato Vidikovac che in serbo significa Bellavista. Effettivamente il panorama che godevamo dal nostro balcone era davvero suggestivo. Il mare, le spiagge e il piccolo centro fortificato di Budva davano vita a uno scorcio straordianrio.

Anche l’interno era molto confortevole, nuovo e pulito, a parte qualche tintura un pò kitch di gusto discutibile.

Inoltre potevano usufruire a gratisse della sauna e soprattutto di una bella piscina con idromassaggio circondata da giardino e ombrelloni.

Questo residence non era molto affollato anzi tutt’altro.. Qualche coppia, un paio di silenziose famiglie e niente più; così abbiamo avuto la possibilità di imperversare indisturbati. Al ritorno dalla giornata di mare avevamo stilato un bel programma: sauna, bagno in piscina con idromassaggio e poi aperitivo in balcone con formaggi tipici, olive montenegrine e birra locale a parte qualche variante imprevista di Bat come il famoso cocktail a base di latte e succo di frutta mescolati insieme.

A volte la piscina veniva presa d’assalto con goffi tuffi a bomba apprezzati però a volte da altri presenti come quella famiglia di Belgrado (madre e due ragazze) con la quale David e Daniele hanno organizzato qualche mega tuffo simultaneo. La via notturna in stile balcanico Budva durante i mesi estivi è superaffollata, le stradine della città vecchia (la Stari Grad) sono sempre piene di gente a qualsiasi ora. Una piccola trattoria tipica molto molto caratteristica chiamata Stari Grad in cui abbiamo mangiato ottimi piatti di pesce e assaggiato alcuni prodotti locali come le olive montenegrine che sono simili a quelle greche, per non parlare del vino vranac, il prosciutto di njegusky, e il formaggio sott’olio.

Ad allietare la cena ci pensava un simpatico menestrello che cercava spesso di conquistarsi la nostra attenzione con evergreen tipo Volare…Oooo oppure lasciatemi cantare..

I prezzi sono un pochino più accessibili di quelli che abbiamo riscontrato a Dubrovnik.

Per il dopocena si digerire passeggiando per il centro guardando le vetrine di simpatiche botteghe oppure lungo il viale Slovenska, appena fuori le mura, che costituiva la classica passerella per tutte quelle ragazze serbe (la maggior parte) che amano farsi osservare.

Ai lati del viale, c’era un pò di tutto..Addestratori di pitoni, bambini rom che facevano ruote e verticali, bancarelle improbabili e tassisti con le immancabili croci ortodosse sul cruscotto.

Dopo la fase della digestione, Budva offre molti bar all’aperto con musica dal vivo come il Jazz Club (nella foto di giorno), nella Stari Grad, e invece fuori le mura il Raffaello, il Reinassance oppure l’Hacienda che proponeva musica latino americana dal vivo.

Noi abbiamo frequentato spesso questo posto facendo anche amicizia con assidui clienti e dipendenti del locale con cui scambiavano improbabili discorsi di calcio e intonavano cori stonatissimi.

Ricordiamo i cori..Magica Lazio, Alessandro Del Piero Olè, Red Star Belgrado, Partizan, Zigic…(guarda la foto) Da ricordare la serata Corona nella quale seducenti ragazze promuovevano la nota birra messicana…Ovviamente uno come Bat non si è fatto influenzare da tale pubblicità. Guarda la foto Altro open bar molto in voga e decisamente più trendy dell’Hacienda è il Raffaello…Grande bancone stile american-bar circondato da un bastardissimo piccolo corso d’acqua in cui Daniele è caduto dentro una sera.

A parte lo spiacevole inconveniente il locale era sempre superaffollato e proponeva musica commerciale, ragazze acchittate e coattoni serbi che ostentavano scarpe italiane e croci d’oro al collo.

Altro posticino niente male è il Renaissance (guarda il filmato) Tuttavia tutti questi accoglienti bar all’aperto sono costretti a spegnere la musica all’una quindi da questo momento o si sceglieva di continuare a sorseggiare birra scambiando innocenti chiacchiere oppure si poteva andare al travolgente Trocadero Club. Questa discoteca ti permette di comprendere pienamente lo spirito caldo balcanico con il ritmo della sua musica e con il calore ella gente.

La discoteca era disposta su tre piani tipo teatro; il piano terra non poteva considerarsi una dance floor a tutti gli effetti perchè anche lì c’erano tavolini (prenotabili) circolari e senza sedie dove posizionarsi per ballare e nel frattempo bere.

I banconi non sono affollati ma questo perchè sono i camerieri, personaggi superpippati e bionici, che prendono le ordinazioni ovunque e poi ti riportano in un batter d’occhio il drink e il conto.

E poi la musica…La cd. Turbofolk, un misto tra musica techno e sonorità locali alla Nino d’Angelo in versione scugnizzo.

La gente va pazza per questa musica a tal punto che ogni serata al Trocadera presenta lìesibizione live di qualche cantante turbofolk che viene acclamato dalla folla. Tutti conoscono i testi di queste canzoni e le ragazze ballano queste note in modo sensuale e appassionato.

Per avere un’idea della musica Turbofolk e dell’atmosfera dei locali di Budva e in particolar modo del Trocadero cliccate qui. Le spiagge Ci sono diverse spiagge da visitare nei dintorni di Budva, alcune tranquille altre affollate e supercoatte. Sono spiagge in gran parte sassose (per trovare spiagge sabbiose bisognerebbe andare nel sud del Montengro ad esempio ad Ulcyni vicino l’Albania) ma si possono prendere lettini a circa 3 euro o anche meno con il servizio dei camerieri che ti portano sotto l’ombrellone qualsiasi cosa si ordini.

Il mare è limpido e subito profondo come del resto in Croazia, ma in generale abbiamo notato come i montenegrini, rispetto ai croati, in generale sono meno attenti alla cura e pulizia della loro costa marina.

Per quanto ci riguarda, a differenza dei viaggi passati, abbiamo avuto la possibilità di goderci davvero il mare e il bel tempo. Stare sdraiati al sole su un lettino è un’immagine davvero inedita per noi ma non ci è d ispiaciuto affatto.

Neanche a Bat che vedendosi dopo anni e anni con un po’ di colorito esagerava spesso con la tintarella dando vita ad insolazioni e allucinazioni a sfondo erotico-religioso..” a regà ho visto una suora a zinne de fori!”.

Insomma visto le caratteristiche delle spiagge adriatiche abbiamo dovuto abbandonare l’idea classica delle pallonnate sul bagnoasciuga, (nonostante l’acquisto di un pallone poi gettato da David in una scarpata), e abbiamo dedicato il tempo esclusivamente al relax. La gita in barca Molto piacevole è stata la gita in barca che abbiamo deciso di effettuare dopo la solita abbuffata di pesce a metà giornata.

Dopo avere selezionato con cura la barca ppiù malandata e il traghettatore più caratteristico ci apprestiamo ad affrontare il mare aperto. A proposito del traghettatore…Ci offre il suo servizio mentre mastica e sputa noccioline e anche il suo aspetto non aveva alcunchè di rassicurante: Costume calato con mezzo culo fuori e rossoli da ubriacone bergamasco. Appena partiti si apre subito una grassa birra e così ci avventuriamo in mare.

Abbiamo modo di apprezzare la limpidezza delle acque di questa costa e anche alcune calette davvero selvaggie (guarda la foto), scavate nella roccia e frequentate da qualche nudista. Inoltre abbiamo modo di sostare un paio di volte in punti in cui l’acqua era più profonda per effettuare qualche tuffo dalla barca. Il ritorno sulla terraferma, tuttavia, stava diventando davvero tragico..

Un improvviso vento ha investito la nostra imbarcazione, e solo la collaborazione di tutti (dovevamo tenere con forza la vela che in realtà era un lenzuolo appeso a un palo) e l’esperienza del traghettatore ubriacone ci ha impedito di naufragare tragicamente… La gita fuori porta a casa Slobodan “Belmondo” Unico rimpianto della permanenza in Montenegro è stata la mancato visita al Tara Canyon (il secondo più profondo del mondo dopo quello del Colorado) nel parco nazionale del Durmitor. Bisognava impiegare 5 ore di macchina circa per raggiungere il posto (le strade montenegrino dell’entroterra non sono uno scherzo) e quindi abbiamo abdicato.

Ma abbiamo sostituito questa escursione con una “gita fuori porta” che abbiamo organizzato nell’unico giorno in cui il cielo era coperto.

Tutti sulla nostra mitica Fiesta e via per le montagne aspre montenegrine, tra strade pericolosissime caratterizzate da lapidi e tombe ogni 100 metri (i serbi e i montenegrini guidano in modo davvero imprudente e ciò spiega tutte quelle lapidi).

Arriviamo a Cetinye, l’antica capitale del Montenegro che a parte alcune vie davvero degradate presenta come unico motivo di interesse un vecchio monastero che però abbiamo preferito non visitare e così siamo ripartiti alla volta della capitale Podgorica. A un certo punto la fame ha cominciato a farsi sentire e così quando abbiamo intravisto alla fine di un rettilineo un animale di dubbia identificazione che girava in un …Non abbiamo resistiti e ci siamo fermati.

Ci accoglie un personaggio dall’aspetto molto molto casereccio.. Canotta bianca impataccata, calzoncini e sandali di Prada falsi come Giuda.

“Italiani venite!” Italiani sono come i Montenegrini” e ci fa accomodare in uno dei tavoli dandoci subito prova del suo affetto nei nostri confronti con schiaffetti e pizzicotti di amicizia.

Poi dalla cucina chiama Daniele e Bat “Vieni Del Piero e anche tu Pancione” e ci invita a guardare nel suo piccolo frigorifero “Questa è carne di mia famiglia..Buonissima e noi non possiamo fare a meno di accettare” Poi ci presenta il suo vino super casereccio “E’ meglio di Barolo”. Non male ma davvero forte…Già ci preoccupavamo per la guida della macchina al ritorno.

Iniziamo a mangiare l’antipasto e il mitico Slobodan (così si chiamava…Anche se gli piaceva farsi chiamare Belmondo) ogni tanto si sedeva con noi raccontando aneddoti ed episodi passati leggerissimamente improbabili.

22 anni fa lui era un uomo ricco e pieno di donne, frequentava i migliori locali di Via Veneto insieme a Sinisa e Stankovic ma anche i migliori di Vienna insieme a Falco e Swarzneger! Da ricordare il trattamento a una coppia di ragazzi svizzeri che pretendevano pagare in un posto come quello con la carta di credito. La risposta agghicciante è stata . ” o vai prendere soldi a Banca o dai tua ragazza…” Insomma un vero personaggio, un simbolo dello spirito di questo popolo comunque simpatico e soprattutto genuino.

PER SAPERNE DI PIU’ (FOTO ED ALTRO) www.Whynotviaggi.Eu whynot@whynotviaggi.Eu



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche