Trolltunga in Norvegia: consigli utili per il trekking

Le dritte per affrontare al meglio la scalata per raggiungere la famosa roccia sul lago norvegese di Ringedalsvatne
Scritto da: rho87
trolltunga in norvegia: consigli utili per il trekking
Partenza il: 08/08/2017
Ritorno il: 11/08/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: Fino a €250 €

Un’escursione di 28 km, un dislivello di 1100 sopra il livello del mare, una vista mozzafiato sopra al lago artificiale Ringedalsvatnet, la natura selvaggia, le sorgenti d’acqua incontaminate, il silenzio della montagna: tutto questo a Trolltunga, Norvegia.

Trolltunga (la Lingua del Troll), è uno sperone di roccia formatosi a seguito dei profondi cambiamenti geologici nell’era glaciale, circa 10.000 anni fa. Si riesce a raggiungerla dopo una camminata di ben 28 km dallo starting point nel villaggio di Skjeggedal, circa 8,6 km dalla citta di Odda.

Trekking a Trolltunga

Il percorso è molto vario: una strada a tornanti semi asfaltata di 3.5 km vi dà il benvenuto a quella che sarà una, se non la più bella, escursione della vostra vita! Questa nuova strada è stata inaugurata in primavera, ed ha sostituito le vecchie rotaie della funivia ormai in disuso da molti anni.

È possibile percorrerla in auto alla fine della quale si raggiunge il parcheggio che si trova nella piana di Mågelitopp in soli 15 minuti; la disponibilità del parcheggio è limitata a 30 posti auto, quindi vi consiglio di arrivare abbastanza presto. Il prezzo, per una sosta dalle 7 alle 24, è di 500 Nok, circa 53 Euro. Un po’ caro come prezzo, ma comunque vi fa risparmiare 3.5 km di camminata e circa 45 minuti di tempo, quindi valutate bene questa opzione. Se non siete automuniti è possibile raggiungere in parcheggio con il taxi, ma bisognerà comunque pagare l’entrata per il parcheggio di 500 Nok, più la tariffa del taxi. Ovviamente è possibile percorrere questo sentiero a piedi, con una durata pari a un’ora, e in bicicletta.

Una volta superata questa nuova strada, si presenta di fronte a voi, un enorme pianura, nella quale potete prendervi 10 minuti di riposo e gustarvi il bel panorama intorno a voi. Piccoli ruscelli e ponti in legno vi accompagneranno per i prossimi 2 km. Il percorso è ben segnalato: oltre ai cartelli sui quali è segnalata la distanza rimanente per Trolltunga, vi sono delle “T” rosse disegnate sulle rocce dagli escursionisti. Anche se il percorso è molto facile ed intuitivo, date sempre uno sguardo intorno a voi per cercare questo tipo di segnalazioni.

E qui comincia la seconda parte impegnativa: enormi blocchi e lastroni di pietra, saranno i prossimi ostacoli da superare per raggiungere l’altro versante della montagna. Prendetevi tutto il tempo necessario, senza strafare, fate delle piccole soste per ammirare la piana dietro di voi con le montagna innevate sul fondo. Prestate attenzione alle pietre lisce: in condizioni piovose, possono diventare pericolose. Delle ottime scarpe e racchette da Trekking possono fare differenza. Terminata questa fase, il grosso della scalata è stata fatta; non resta che continuare lungo la prossima piana con piccoli laghetti, e luogo nel quale è già possibile accamparsi con la tenda. Infatti, non è possibile accamparsi ovunque: i cartelli lungo il percorso, specificano i luoghi nei quali lo si puo fare.

Preparatevi a rimanere a bocca aperta alla visione del lago articiale Ringedalsvatnet sulla vostra destra: con un’acqua blu nel centro e celestina lungo le rive, questo lago è usato come serbatoio per la centrale idroelettrica della cittadina di Tyssedal, che fornisce elettricità alle industrie della citta di Odda. La sua diga è stata costruita tra il 1910 e il 1918 ed è alta ben 521 metri.

Proseguendo per prossimi chilometri, la fauna cambia radicalmente, con delle bellissime piante e fiori viola. Ai lati del vostro percorso, delle sorgenti d’acqua scendono dalle rocce, che possono essere usate per rifornire le vostre borracce o bottiglie. L’acqua è molto buona e soprattutto fresca, e in caso di necessita è li per voi.

La prima delle tre baite di emergenza si presenterà di fronte a voi durante i prossimi metri: è possibile usarle solo in casi di estrema necessità, e vengono usate come punto di incontro in caso di salvataggio con elicottero. Ovviamente non possono essere usate per accamparsi e trascorrerci la notte. Il segnale telefonico è stato migliorato, grazie ad un intervento del Sindaco di Odda, e per tutta la durata del percorso, il telefono ha pieno campo, anche sulla lingua; quindi in caso di emergenza, o per qualsiasi altro motivo, potete mettervi in contatto con chiunque senza problemi.

Quando ormai mancano più o meno 3 km dalla meta, si ricomincia a salire: una salita non impegnativa, ma lo può diventare per le persone senza una preparazione fisica adeguata. La stanchezza comincia a farsi sentire, quindi prima di intraprendere quest’ultima salita, vi consiglio un break di 10 minuti. Ora potete affrontare al meglio questi ultimi km. Arrivati alla meta, la lingua di roccia è lì, dinanzi a voi, magnifica e uguale alle migliaia di foto che circolano sul web. Sullo sfondo, il lago Ringedalsvatnet e le splendide montagne norvegesi.

L’attesa per una foto, può essere lunga: nei mesi di luglio e agosto, preparatevi anche a un’ora e mezza, se non due, di attesa. Le persone che ormai intraprendono questo tipo di escursione sono aumentate esponenzialmente durante il corso degli ultimi anni. Per avere un’ottima foto sulla roccia, vi consiglio di lasciare la fotocamera a una persona sul cornicione alla destra della lingua: in questo modo si può immortalare anche il paesaggio alle vostre spalle. Esplorate anche la zona intorno alla lingua, nella quale potete trovare un altro piccolo sperone di roccia e un cornicione più alto, raggiungibile attraverso un piccolo percorso che si trova sulla sinistra della lingua, sopra al quale avrete modo di fare delle foto dall’alto.

Dopo aver fatto una sosta per il pranzo e aver ammirato il paesaggio intorno a voi in ogni minimo dettaglio, è arrivato il momento di ritornare al villaggio di Skjeggedal.

Consigli per intraprendere il trekking per Trolltunga

Quando andare e durata dell’escursione: raccomandato dal 15 giugno al 15 settembre, raccomandato con guida dal 4 marzo al 14 giugno e dal 16 settembre al 15 ottobre, sconsigliato dal 16 Ottobre al 3 marzo.

La durata dell’intera escursione varia in base alle proprie capacità: una persona allenata può metterci dalle 6 ore e mezza, fino alle 8 ore. Se partite presto, intorno alle 7 avete tutta la giornata a disposizione, e non preoccupatevi del buio: durante i periodi estivi, il sole tramonta molto tardi, per esempio durante il solstizio d’estate, 21 giugno, il sole tramonta intorno alle 23:09. Ad agosto, quando abbiamo affrontato noi la scalata, alle 22 si scendeva ancora tranquillamente.

Abbigliamento, accessori e cibo

Oltre ad una buona forma fisica, è necessario portare con se tutto l’occorrente per affrontare al meglio questa difficile escursione.

Partiamo ovviamente dalle scarpe: lasciate a casa quelle da ginnastica e portate con voi quelle da trekking. Il nostro consiglio è quello di vestirsi a cipolla, questo perché il tempo potrebbe cambiare da un momento all’altro, alternando fasi di caldo, a fasi di freddo e vento. Inoltre, spesso capita di ritrovarsi sotto la pioggia, passando in punti pieni di fango, quindi portatevi dei vestiti di ricambio, soprattutto dei calzini e delle magliette asciutte. Un piccolo asciugamanino, potrebbe essere utile.

Consiglio vivamente di utilizzare dei bastoni da montagna, utili specialmente nella fase di discesa. Smartphone e fotocamera sono essenziali per immortalare i vari momenti della scalata. E non dimenticate il power bank!! Potrebbe essere utile portare anche una bussola e una mappa, ma come ripeto, il percorso è molto intuitivo e semplice da seguire.

È importante, se non fondamentale, portare del cibo con voi. Oltre ad una quantità pari a un litro/ un litro e mezzo di acqua, vi consigliamo di portare con voi, della frutta, come banane o mele, delle barrette energetiche, e del cibo semplice, come dei panini, magari non troppo farciti, per evitare di appesantirvi.

Come raggiungere Trolltunga

Da Bergen, il miglior modo per arrivare a Odda, è quello di prendere il bus 930 dalla stazione degli autobus. Con 2 ore e 55 minuti, e senza alcun cambio, si arriva alla stazione di Odda, ammirando splendidi paesaggi. Il prezzo è di 324 Nok one way, intorno ai 35 euro. È possibile fare il biglietto a bordo e pagare in cash o carta. Per gli orari e per altre opzioni per raggiungere Odda, consultate il sito skyss.no, disponibile anche in lingua inglese.

Da Oslo, il Haukeliekpressen bus, vi porterà alla stazione dei bus di Odda. La durata è di circa 7 ore, con un cambio, e il prezzo di aggira intorno ai 470 nok, 50 euro. Per orari e informazioni consultare il sito http://www.nor-way.no disponibile anche in lingua inglese.

In alternativa, potete affittare un auto, impiegando 3 ore e mezza da Bergen, e quasi 6 ore da Oslo. I costi sono un po’ elevati, ma comunque con l’auto a vostra disposizione, potete sentirvi liberi di sostare in qualsiasi luogo durante il tragitto per ammirare il paesaggio intorno a voi.

Da Odda al Villaggio di Skjeggedal, dove inizia il percorso per Trolltunga, potete usare il comodo shuttle bus con fermate in tutti i punti più importanti di Odda e Tyssedal. La durata è di circa 30 minuti, con un costo di 150 nok per l’andata, e di 100 nok per il ritorno. È possibile fare il biglietto a bordo, oppure prenotarlo prima sul sito oddataxi.no. Un’altra alternativa per raggiungere lo starting point al villaggio di Skjeggdal, è quella di usufruire di un taxi. Il prezzo approssimativo dalla stazione bus di Odda varia tra i 240 e i 400 nok. Disponibili 24 ore su 24. Esistono inoltre due parcheggi auto nel quale è possibile sostare per la durata dell’escursione: uno nel villaggio di Skjeggedal, che accoglie una limitata capacità di auto (circa 50), ed un altro a soli 2 km dallo starting point.

Dove dormire in zona Trolltunga

  • Odda: distante 8,6 km da Skjeggedal, è una piccola città, nella quale sono disponibili pochi hotel, e anche molto costosi, ma ricca di B&B molto economici. In alternativa, a sud della citta, l’Odda Camping da la possibilità di accamparsi con tende, e offre ogni tipo di servizio. Ci sono inoltre quattro ristoranti e tre supermercati ben forniti.
  • Tyssedal: una piccola città anch’essa, distante soli 4 km dallo starting point, con un solo albergo e alcuni b&b. Vi è un solo ristorante all’interno del solo albergo della cittadina.
  • Skjeggedal: a ridosso dello starting point, è un piccolo villaggio nel quale è presente solo una struttura adibita a B&B. E’ possibile accamparsi con la propria tenda a ridosso dello starting point. A pochi passi, si trova il Trolltunga Active Center che si occupa dell’organizzazione di escursioni guidate fino alla cima di Trolltunga. Inoltre lungo il percorso che vi porta alla vetta, è possibile accamparsi con la propria tenda. Fate attenzioni ai cartelli, nei quali sono specificate le aree nelle quali fare camping.

 

Non resta che prenotare e partire!



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