Bolivia meravigliosa

Quattro settimane tra gli altopiani boliviani e il Perù
Scritto da: luisamacchia
bolivia meravigliosa
Partenza il: 04/11/2012
Ritorno il: 03/12/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Io e mio marito siamo partiti per il Perù e la Bolivia nel mese di novembre con un po’ di preoccupazione per il tempo, in quanto novembre viene considerato mese da stagione delle piogge. Il tempo, invece, è stato bellissimo, ha diluviato una sola sera, a Cuzco. Fortuna? non credo. Anche i locali dicono che è il periodo migliore soprattutto per visitare gli altopiani boliviani in quanto non fa freddo (in agosto si congela).

Allora siamo partiti con Air France via Parigi e arrivo a Lima. Notte all’hotel Las Palmas, basico, pulito, vicino alla piazza Major. La sera dopo partiamo per Nazca con il bus notturno e dopo 7 ore di viaggio arriviamo a Nazca e alloggiamo all’hotel Anccalla inn molto basico ma pulito. Tra l’altro ci sono venuti a prendere alla stazione del bus. Il giorno stesso mio marito fa il giro con l’aereo sulle linee di Nazca e rimane però deluso in quanto dice che non si vede quasi niente (50 dollari a persona). Nel pomeriggio giro sulle dune di sabbia con grosso buggie e sand boarding. Divertente. Prendiamo il bus notturno per Arequipa a 2400 metri dove ci fermiamo 3 giorni per acclimatarci (oltre alla stagione delle piogge abbiamo anche qualche timore per il soroche). Soggiorniamo all’hotel Dreams carino pulito comodo al centro. Arequipa è una bella città bianca piena di negozi e locali e si passeggia volentieri. Nonostante l’altezza è da pantaloni corti. Prendiamo il bus notturno per Cuzco e dopo 10 ore di viaggio arriviamo alle 6.30 di mattina e alloggiamo alla piccola locanda… comada, al centro, ma gli scalini… e poi il fiato manca. Siamo a 3400 metri, ma per ora niente soroche. Il clima è bellissimo e anche la città è carina e piacevole. Prenotiamo il tour presso la piccola locanda della valle Sagrada e da loro ci facciamo prenotare l’albergo ad Aguas Calientes, il treno e il bus per il Machu Picchu. La valle Sagrada è bella: Ollantaytambo, le saline, moray. Aguas calientes va bene solo perché riesci ad arrivare tra i primi alle rovine, ma per il resto è da cancellare. Machu Picchu e la salita Wina Picchu (toglie il fiato tanto è ripida e anche pericolosa per chi soffre di vertigini). Non dico altro: è da vedere. Fantastico. Comunque non è vero, come scrivono sulla Lonely Planet, che non lasciano portare acqua in bottiglie di plastica, non lasciano il cibo, ma non ti perquisiscono… Torniamo a Cuzco e dopo una notte di riposo, prendiamo il bus diurno per Puno sul lago Titicaca. A Puno non c’è molto da vedere. Abbiamo alloggiato all’albergo Kontur Inn, ma forse era meglio dormire sull’isola. A noi il lago Titicaca non piace molto… abbiamo fatto il giro sulle isole galleggianti, solo turismo, e giro sull’isola di Taquile con un battello standar: tre ore e mezza all’andata e altrettante al ritorno. Una noia mortale. Forse era meglio spendere qualcosa in più e prendere il battello veloce. Alcuni turisti hanno detto che è più bello dalla parte boliviana. Comunque prendiamo un altro bus diurno, destinazione La Paz, a 4.000 m. Alloggiamo all’hotel Berlina, 3 stelle basico, pulito molto comodo e al centro. La Paz è tutto un sali scendi e c’è un traffico pazzesco. E’ pieno di negozi e locali. Prenotiamo tramite l’agenzia dell’hothel Rosario il tour del Salar e degli altopiani tre giorni e due notti. Purtroppo dobbiamo fare il viaggio in bus in quanto il treno parte solo due volte alla settimana e non ci stiamo con i tempi, mentre l’aereo per Uyuni è completo. Il viaggio notturno è un massacro. Infatti, da Oruro ad Uyuni la strada è sterrata e sembra di essere seduti su un martello compressore (sembra che sarà asfaltata fra circa 2-3 anni). Arrivati a Uyuni partiamo con la Blue Line, una delle molteplici agenzie di viaggio. Il costo, tutto compreso, è di 140 dollari a testa (più 35 di bus a testa a tratta) su Land Cruiser 4×4. Ci sono tante agenzie, così come sono tanti i prezzi e il tipo di alloggiamento. Il circuito è uguale per tutti, tutte le Jeep fanno lo stesso percorso, si fermano negli stessi posti e per il pranzo mi sembrava che ci fossero più o meno le stesse cose. Noi abbiamo scelto camera con bagno privato; abbiamo 55 anni e non avevamo voglia di dormire in camerate. Comunque le camere sono veramente basiche (l’acqua calda non siamo mai riusciti ad averla, così come la carta igienica e il sapone). Il tour, invece, è fantastico. I panorami sono meravigliosi. Vale tutta la fatica fatta.T orniamo a La Paz e poi, tristemente, prendiamo l’aereo della Lan per tornare a Lima e di lì in italia.

Consigli

Periodo: novembre è un mese fantastico, soprattutto per visitare gli altopiani boliviani, dove c’era una temperatura da pantaloni corti durante il giorno e non era necessario chiudersi nel sacco a pelo durante la notte. Abbiamo trovato sempre persone gentili e disponibili. Abbiamo usato taxi e bus e non c’è capitato nulla. Anche il soroche, che tanto mi faceva paura, non sappiamo cosa sia. Siamo stati fortunati?

Non esiste il riscaldamento e negli alberghi non ci sono neanche i phon a meno che non si alloggi in quelli a 4 stelle. Portate repellente per insetti. Giorgio è stato magiato vivo. Portate anche contanti (dollari o euro), le carte di credito le prendono in pochi posti perché la trattenuta è alta. Noi abbiamo portato 2.000 dollari e 1.000 euro.

Gli alberghi li abbiamo prenotati su booking di volta in volta; abbiamo sempre trovato stanze pulite e persone cordiali e gentili; la nostra scelta si basava sulla cifra, sulla collocazione e se avevano il wi-fi free (prezzo medio tra i 20 e 40 dollari a notte la doppia con colazione inclusa).

Trasporti: abbiamo viaggiato su bus Oltursa: ottimi, puliti… come viaggiare in aereo. Le poltrone cama erano reclinabili e spaziose. Valutate anche il viaggio in aereo, a volte non c’è molta differenza di prezzo, ma si risparmiano ore di viaggio.

Cibo: non facciamo testo perché abbiamo mangiamo nei loro locali e solo raramente in quelli per turisti. Se andate a Cuzco e mangerete al mercato di San Pedro… se sopravvivete protrete mangiare ovunque. Costa poco, abbiamo speso minino 3 euro a testa, ma il ristorante era un po’… il massimo 30 euro sul lungomare di Lima, al centro Larcomar. L’unica cosa che non abbiamo mangiato sono stati il cuy, ovvero il nostro porcellino d’india domestico servito cotto al forno con tanto di zampe, testa e dentini, e il caldo de caveza, cioè una minestra con in mezzo la testa di qualche animale. La patata rellena (patata ripiena), le empanadas, il pollo alla brace, bistecca di alpaca ecc.. tutto buono. Se volete altre informazioni mi potete contattare marialuisamacchia@gmail.com.

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