Monferrato esperienze da gustare

Viaggio lungo la Strada del Vino
Scritto da: Francesca Bertha
monferrato esperienze da gustare
Partenza il: 15/06/2010
Ritorno il: 17/06/2010
Viaggiatori: 6
Spesa: 500 €
Se a un pittore si chiedesse di dipingere il piacere pensando a un paesaggio, molto probabilmente l’artista ci consegnerebbe delle delicate pennellate in cui vedremmo delinearsi delle dolci colline assolate, dei grandi alberi alla cui ombra sedersi a gustare un bicchiere di buon vino fresco di cantina, assaggiando dei piatti tipici. Sedute a un robusto tavolo in legno, le persone raffigurate nel quadro ci sembrerebbero i protagonisti fortunati di un film ambientato tra i lunghi filari dei vigneti, tra i cortili immersi in un mare di fiori, dove la vita scorre lungo le sponde di vivaci torrenti dall’acqua purissima che scendono dalle montagne: in poche parole, una sorta di paradiso terrestre.

Il nostro viaggio si è svolto proprio dentro questo bel quadro, chiamato Monferrato. Stanchi della vita metropolitana, con gli amici abbiamo deciso di concederci una mini vacanza di tre giorni. Il nostro obiettivo era quello di immergerci nella natura senza però andare troppo lontano. Così navigando su Internet abbiamo scoperto “Piacere, Monferrato”, una nuova iniziativa dell’Associazione Monferrato Strada del Vino. L’Associazione raggruppa al suo interno numerose cantine, aziende agricole, agriturismi, da Asti al Casalese, da Acqui Terme fino a Gavi, in tutto il vasto territorio del Monferrato. Territorio che deve le sue dimensioni ad Aleramo, una figura storica che ebbe il Monferrato in dono da Ottone I di Sassonia, imperatore del Sacro Romano Impero, il quale gli aveva promesso un feudo vasto quanto la regione che Aleramo fosse riuscito a circondare in una cavalcata di tre giorni.

Per nostra fortuna, Aleramo e il suo cavallo non si sono risparmiati, così oggi, chi viene nel Monferrato, ha solo l’imbarazzo della scelta: con il nuovo calendario dinamico dell’Associazione Monferrato Strada del Vino, è possibile scegliere tra numerose proposte di “piaceri”. Si tratta di esperienze della durata di un paio d’ore ciascuna presso cantine, agriturismi, nei vigneti delle aziende agricole, ma anche nelle distillerie della zona. Due ore che si ricorderanno a lungo e con piacere, appunto: degustazioni guidate, farm experience, storie narrate, corsi di cucina…

Noi siamo arrivati qui di martedì, e abbiamo pensato che se piacere doveva essere, che piacere fosse: eccoci quindi catapultati dentro un corso di cucina pomeridiana a Morsasco, comune collinare a circa dodici chilometri da Ovada o da Acqui Terme. Presso un antico podere immerso nel verde, in due ore siamo riusciti ad imparare diverse ricette tipiche del territorio, partendo dalle focacce, per poi arrivare alla pasta ripiena e ai dolci monferrini: una full immersion che ci ha premiati col piacere di poter poi gustare le nostre stesse creazioni culinarie, annaffiandole con i vini tipici, anch’essi presentati tramite una degustazione guidata.

Per approfondire le nostre conoscenze sui vini locali, il giorno dopo abbiamo partecipato a un altro “piacere”, una degustazione guidata, stavolta a Castelletto d’Orba. Abbiamo visitato una delle più importanti aziende vitivinicole del paese, che si trova in zona Lavagello. Un enologo ci ha speigato una serie di aspetti del loro lavoro, riguardanti lo stoccaggio, l’affinamento e l’imbottigliamento dei vini. Dopo queste spiegazioni siamo passati al piacere della pratica, assistendo a un mini corso di degustazione dei vini con accompagnamento di grissini, focaccia, salumi, formaggi e dolci.

Abbiamo passato il resto della giornata tra lunghe passeggiate nei centri storici di Castelletto d’Orba, di Silvano d’Orba e di Rocca Grimalda, mentre l’indomani ci siamo addentrati ancora di più nel piacere della viticoltura, attraverso una vera e propria “farm experience”. A Tagliolo Monferrato, uno dei comuni collinari confinanti con Ovada, abbiamo raggiunto un’azienda agricola con agriturismo. Qui ci hanno spiegato le fasi della vinificazione partendo dal vigneto, che abbiamo potuto visitare, e osservare come venivano svolti i lavori tra i filari. Abbiamo poi appreso come esattamente si arrivava all’imbottigliamento, e per finire in bellezza, anche stavolta non è mancata la degustazione guidata dei vini prodotti in azienda, con abbinamento di prodotti tipici.

Oltre al piacere delle degustazioni e di aver passato tre giorni a contatto con la natura, in luoghi pieni di storia e immersi nel verde, questo viaggio ci ha arricchiti anche umanamente. Da ora in poi vedremo rispecchiarsi questi paesaggi in ogni bicchiere di vino, e ci ricorderemo del lavoro e della dedizione che sono necessari per produrlo.Torneremo di nuovo qui, al più tardi in autunno, per assistere a delle farm experience durante la vendemmia, ma non solo: oltre al vino, c’è da conoscere anche la grappa. Infatti, a Silvano d’Orba e a Rocca Grimalda si trovano alcune delle più antiche distillerie del Piemonte. Tornare qui, siamo sicuri, sarà ancora una volta un grande piacere.

Francesca Bertha



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