I Misteri di Syusy Blady, secondo dvd: “Mappe impossibili – Google Earth antidiluviana”

Cari Turisti per Caso appassionati di mistero, avete trovato in edicola il primo dvd dei Misteri di Syusy Blady allegato alla rivista Hera? È già tempo di recuperare il secondo, in uscita con il numero di maggio di Hera. Il titolo di questo nuovo approfondimento è "Mappe impossibili - Google Earth antidiluviana", dove - va da sé - si...
Turisti Per Caso.it, 30 Apr 2008
i misteri di syusy blady, secondo dvd: mappe impossibili - google earth antidiluviana
Cari Turisti per Caso appassionati di mistero, avete trovato in edicola il primo dvd dei Misteri di Syusy Blady allegato alla rivista Hera? È già tempo di recuperare il secondo, in uscita con il numero di maggio di Hera. Il titolo di questo nuovo approfondimento è “Mappe impossibili – Google Earth antidiluviana”, dove – va da sé – si parla di mappe, impossibili perché troppo dettagliate, ben più avanti rispetto alle scoperte geografiche ufficialmente dichiarate ai tempi a cui risalgono. In anteprima per il nostro sito l’introduzione al dvd che ne riassume i contenuti e la copertina…

Le mappe impossibili

Lo studio dell’esistenza di mappe misteriose (quelle mappe che sono rimaste nascoste o snobbate per troppo tempo, carte maledette di cui non si doveva parlare) è un campo d’indagine molto interessante. Chi aveva mappato la terra dal cielo in epoche arcaiche? Di chi era il “google earth” antidiluviano? Per risolvere il mistero Syusy parte dalle Biblioteche universitarie di Bologna dove Galileo Ferraresi, navigatore, la porta a scoprire una mappa che 15 anni prima della scoperta dell’America segna due terre al di là dell’oceano: Antilia e Saluaga e poi con delle amiche anche Syusy scopre alla Specola di Palazzo Poggi una mappa impossibile. E’ datata 1602 ed è attribuita a Matteo Ricci il famoso padre gesuita che andando in Cina alla corte del Khan riuscì a conquistare onori e favori tanto da poter entrarne in possesso. Alla Specola se ne ammira solo una parte, cioè l’Europa, ma si sa che la parte centrale, quella che mappa le Americhe perfettamente e soprattutto l’Antartide è conservata ai Musei Vaticani. Guarda caso proprio la parte più interessante: il Nuovo Mondo. Certo la datazione 1602 mitiga la stranezza di una carta che per la sua modernità sembra ricavata da una fotografia satellitare, sono disegnati perfino il Polo Nord e il Polo Sud dall’alto come nei nostri più moderni atlanti, ma quella è la data di arrivo in Europa. Quando era stata fatta? Copiando quali altre carte? Possibile che i Cinesi, che pure al tempo di Colombo e delle sue caravelle avevano grandi pagode capaci di traversate transoceaniche, avessero visto la terra dall’alto? Forse è più possibile l’ipotesi di mappe antidiluviane copiate e ricopiate nell’antichità, conservate in luoghi sicuri, come la biblioteca di Alessandria e portate in Europa dai Templari dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi. Parte dei Templari, tacciati di eresia, si rifugiarono presso Enrico il navigatore re del Portogallo, e il Portogallo, terra di pastori diventa una delle più grandi potenze marinare grazie alle sue conquiste e scoperte di terre strategiche, una di queste sono le isole di Capoverde di cui si parla nel filmato… Lì Syusy scopre un sito archeologico pre-portoghese non ancora conosciuto. Ma poi va a Tonga dove troneggiano le piramidi e il trilithon, una porta di corallo molto misteriosa.

“Vado alle Canarie dove Thor Heyerdahl scoprì le piramidi di Guimar… E scopro che il fischietto Maya assomiglia all’ocarina di Budrio… Ma questa è un’altra storia…” Syusy



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