La nostra guida per scoprire Milano

Visitare l’EXPO può essere anche un modo per (ri)scoprire il capoluogo lombardo, in una serie di itinerari su misura per i vostri interessi, stilati dalla nostra Guida per Caso della città
Marina1983, 14 Mag 2015
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STORIA E CULTURA: A SPASSO IN CITTÀ, DAL DUOMO AI NAVIGLI

L’itinerario milanese più tradizionale, in un tour a piedi oppure in bici

Non si può ripartire da Milano senza aver visto la città dalle Terrazze del Duomo e sognato davanti alla Scala. Senza aver girato sui camminamenti tra le Torri del Castello Sforzesco ed essere rimasti senza parole davanti al Cenacolo di Leonardo da Vinci e, alla Pinacoteca di Brera ammirando i capolavori di Piero della Francesca e del Mantegna. Sono le tappe di un itinerario che include la chiesa di Sant’Ambrogio e i Navigli: è la Milano storica, quella che racconta da dove nasce l’arte che fa della città il centro della cultura, della moda e del design italiano.

L’itinerario milanese più tradizionale si percorre in una giornata, camminando tra piazze, monumenti e musei. Milano si gira benissimo a piedi, le distanze sono brevi, diciamo tra i cinque e i venti minuti per spostarsi tra ogni tappa, con molte possibili rilassanti soste.

Pronti, si parte!

Iniziamo da piazza del Duomo, ampia e di forma rettangolare, è sempre affollata di turisti, milanesi che vanno di fretta e artisti di strada, per lo più statue viventi. Il Duomo, dall’architettura gotica, è al centro della scena. La salita alle terrazze del Duomo è la prima cosa da fare per entrare nell’atmosfera della città: 201 gradini per una vista incredibile in compagnia della Madonnina, ma chi non se la sente può salire in ascensore. I biglietti bisogna prenderli in anticipo perché c’è sempre una lunga coda alla biglietteria. Dopo si imbocca la Galleria Vittorio Emanuele II che si apre sulla piazza come un grande arco di trionfo. Come da tradizione, chi passa di qui deve fare per scaramanzia tre giri su se stesso, mettendo il piede sulle parti intime del toro raffigurato nel mosaico al centro della galleria.

Dalla Galleria si sbocca sulla piazza della Scala: a sinistra avete la Scala, a destra Palazzo Marino, sede del Comune e, di fronte, il Palazzo della Banca Commerciale Italiana, attuale sede delle Gallerie d’Italia. L’ingresso è libero. Il Teatro alla Scala è certamente il più famoso dei teatri lirici italiani. Se entrate al Museo del Teatro, durante il percorso vi faranno affacciare sul teatro stesso da un palco. Sono disponibili anche visite guidate personalizzate per entrare nel palco reale e calcare la scena dal palcoscenico. Da via Verdi, si cammina poi per qualche minuto fino a via Brera, il noto quartiere degli artisti. La Pinacoteca è uno dei più importanti musei italiani per la ricchezza delle sue collezioni, con capolavori come il Cristo del Mantegna, la Cena in Emmaus del Caravaggio e la Pietà del Bellini.

Per arrivare al Castello Sforzesco (foto), tornate su via Brera attraversando via dell’Orso e via Broletto con deviazione a Piazza Mercanti. Da qui, attraversando piazza Cordusio si imbocca via Dante. L’imponente costruzione ha forma quadrata ed è circondata da un fossato. Le torri rafforzano gli angoli del castello e le mura sono merlate. La durata dell’itinerario dipende da come si vuole gestire la visita al Castello con i suoi sei differenti musei (visitabili a pagamento, mentre l’accesso al castello è gratuito) e la Pietà Rondanini di Michelangelo. Si può salire anche ai camminamenti di ronda che collegano le torri del Castello Visconteo oppure percorrere la Strada Coperta della Ghirlanda. Dopo una sosta verde al Parco Sempione, si procede verso Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo di Leonardo, passando da piazza Cadorna e corso Magenta. Per ammirare l’Ultima Cena è obbligatorio prenotare. La visita poi si svolge velocemente, in gruppi a numero chiuso perché l’opera è molto delicata. Percorrendo via Carducci da Corso Magenta si arriva in piazza Sant’Ambrogio e alla Basilica di Sant’Ambrogio, la seconda per importanza di Milano. Il Museo della Scienza e della Tecnica dista pochi minuti: è fra i più innovativi e le aree espositive sono all’avanguardia. Prima di fare ritorno al Duomo, si passa in Corso Magenta 15, per la Chiesa di Maurizio al monastero Maggiore. Gli affreschi di Bernardino Luini, i dipinti del tramezzo e della Cappella Besozzi ricompenseranno la fatica della giornata.

La zona dei Navigli non ha mai perso il suo fascino, e da quartiere di artisti e artigiani con le case a ringhiera sulle vie d’acqua è diventata una zona frequentata per i negozietti, i ristoranti e i locali. Andare sui Navigli la sera è sinonimo di stare fuori fino a tardi. Attenzione al traffico e difficile parcheggiare. Fino al 1913 si percorreva il Naviglio con il “barchett”, una barca tirata da cavalli, ora si può fare un giro in battello: l’Itinerario delle Conche, tra Vicolo dei Lavandai, la Darsena e la Conchetta, la chiusa progettata da Leonardo sul Naviglio Pavese. (info@navigareinlombardia.it).