Avventure in solitaria

Ok, la solita storia. Di chi e' obbligato alle ferie d'agosto e non c'e' mese che detesti di più per andare in vacanze. Inizia il rituale del confronto con gli amici: chi può scegliere, chi l'ha già fatto e si e' organizzato, chi subisce scelte altrui...e chi si "scassa" e decide che saranno 3 settimane bellissime. Io. Che in barba a qualsiasi...
Scritto da: Barbara Marcotulli
avventure in solitaria
Partenza il: 26/08/2005
Ritorno il: 12/09/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
Ok, la solita storia. Di chi e’ obbligato alle ferie d’agosto e non c’e’ mese che detesti di più per andare in vacanze. Inizia il rituale del confronto con gli amici: chi può scegliere, chi l’ha già fatto e si e’ organizzato, chi subisce scelte altrui…E chi si “scassa” e decide che saranno 3 settimane bellissime. Io. Che in barba a qualsiasi previsione decido di partire da sola. Per il Messico. Da sola mi sembra perfetto: sole, gente allegra, ottima birra ed una malinconia che solo Paolo Conte poteva cantare cosi. Klm e’ un’ottima compagnia, ve la raccomando per ogni destinazione lontana. Ha ottime politiche tariffaria, si spuntano offertone anche in alta stagione. Peccato che lavori con Alitalia e che quindi, il volo Roma-Amsterdam porti quattro- dico 4! – ore di ritardo. Il 747 e ca 300 persone nervose aspettano solo me. Ovviamente i miei bagagli restano ad Amsterdam. Poco male, mi dico, c’e’ un volo al giorno, arriveranno domani. E qui apro una parentesi: KLM e’ un’ottima compagnia, ma sono un po’ svagati. Il bagaglio resta ad A’dam un paio di giorno. Poi finalemnte si decidono e lo mettono su un volo che, pero’, si ferma in Canada con atterraggio di emergenza. Il mio zaino viaggia più di me! Ovviamente a Città del Messico e’ festa nazionale (ce ne’e’ sempre una in Messico!) e non c’e’ uno straccio di negozio dove acquistare qualcosa. Nei mercatini, direte voi?! Peccato che le misure messicane siano piccole piccole, ed io alta e formosa. Consiglio, se vi dovesse capitare: alla KLM in Messico sono ultragentili, ma lenti da morire. Tratassateli, torturateli, insistete fino allo stremo. Prendeteli per stanchezza, insomma! Cmq, Cittaà del Messico non e’ pericolosa come si dice, se si evitano le zone malsane e si adottano le normali cautele di buon senso che applichiamo anche a casa nostra. Mi sono fermata in un ostello eccellente: Hostal Isabel in Isabel la Catolica, a 3-4 quadra dal centro centro, perfetto per arrivare a piedi un po’ dappertutto. E’ gestito da Jose Luis ed i suoi amici, un gruppo supersimpatico, divertente, intelligente e di grande aiuto se vi capita di perdere il bagaglio! All’arrivo, se prenotate per almeno 3 notti, vi vengono a prendere all’aeroporto.

Da non perdere: tutte le chiese, tutte, infilatevi in tutte quelle che incontrare, hanno tutte una storia incredibile da raccontare, fatta di stucchi, di ori, di dipinti, di fedeli in raccoglimento che spiegano più di tante guide. Frida ma, soprattutto, Diego: i Ministerio di Educacion Publica e’ un capolavoro, non stancatevi di seguirne tutto il perimetro ed i fantastici murales. Il Bosco di Chapultepec, specialmetne alla domenica quando ci si riversano le famiglie; Polanco e Roma, i quartieri chi della città, pieni di negozi e locali d’avanguardia, i mercatini – tutti quelli che incontrate, e sono tanti, il Museo Dolores Olmedo, una visita in un Samborn (un vero must per ogni messicano di città!), un taco dal banchetto in strada, le aguas de fruta dappertutto, il mango con sale e chili nei parchi e davanti alle scuole. E la gente, magnifica ovunque. Simpatica, passionale, critica, orgogliosa, divertente.

Le piramidi del sole e della luna sono uno spettacolo. Arrivate al mattino non troppo tardi, rischiate l’insolazione. E la salita e’ faticosa davvero, specialmente se e’ il vostro primo sito in Messico! Da Messico City a Oaxaca: ottimi i bus, vanno dappertutto a prezzi onesti, il servizio e’ accurato e comodo. E’ bellissima, dedicatele almeno un paio di giorni. Un altro se ne va per Monte Alban, uno dei siti meglio conservati e per una visita ai villaggi dei dintorni, interessante.

Ho dormito all’Hotel Pasaje consigliato dalla Lonely Planet: gli servirebbe una rinfrescatina, ma e’ ancora una delle opzioni low cost migliori in centro città.

Se cenate sotto i portici, sul lato sinistro della cattedrale, chiedete di Augustin: fa il cameriere nel bar/risto all’angolo, ha vissuto in Italia e Usa, e’ simpatico, gentilissimo e pieno di notizie utili, una bella persona.

A Oaxaca mi sono ammalata (era la stagione delle piogge, sembrava dengue…): se vi capitasse, niente paura: i dottori sono piuttosto preparati, gli ospedali nelle città bene attrezzati (quelli principali, almeno) e le malattie tipiche della zona sanno trattarle meglio di come faremmo qui. Con me l’hanno fatto, mi hanno rimessa in sesto in pochi giorni con attenzione e cura. Di nuovo in viaggio verso S. Cristobal: il viaggio e’ lungo e le curve davvero difficili da digerire ( digerire e’ iltermine giusto, sognerete un Alka Seltzer poco dopo la partenza…)ma il paesaggio e’ magnifico (finche’ c’e’ luce). A bordo si muore sempre di freddo, ma i film sono di prima visione e spesso in lingua originale o doppiati in spagnolo, quindi accessibili a tutti. Indossate pant lunghi e portatevi una felpa extra. Niente sandali, a meno di non metterli con i calzini (orrore!), o rischierete il congelamento.

S. Cristobal e’ davvero un gioiellino. Pieno di italiani (ma non tanto per Marcos quanto per la coca che si compra facile ed economicissima dal vicino Guatemala, e per la “vici9nanza” allo Yucatan tanto gettonato, ndr). A la Posada Los Camellos troverete due francesi gentilissimi, ed una sistemazione pulita anche se sgarrupata. Le doppie con bagno sono molto meglio, preferitele. In ogni caso, costano pochissimo! Salutatemeli, sono “quella con le caviglie gonfie” (e si, le ho prese tutte io!), si ricorderanno sicuramente! Non perdetevi la visita di San Juan Chamula: la chiesa da sola vale il viaggio. Non tanto per l’architettura, niente di che, ma per l’incredibile esperienza di aghi di pino, migliaia di candele, coca cola e santi spogliati che troverete all’interno. L’agenzia sotto i portici della Plaza de Armas ha ottime guide, professionali e preparate, di origine india che sapranno avvicinarvi alle loro culture con garbo e sapienza. Ah, dimenticavo. Il Chiapas e’ il posto più economico del Messico. Davvero.

Dal Chiapas a Palenque: sito incredibile ( ed incredibilmente faticoso!), ma merita tutta la fatica.

Arrivate al mattino prestissimo, l’unidità arriva al 98% e …Godetevelo! Dormite al Maya Bell, sulle amache sotto le palme. Ha anche la piscina e le amache si possono affittare. E costa pochissimo! Un po’ più cara la camera, ma se siete in due o dividete con qualcuno siamo sui 20 dollari a persona.

La cittadina e’ cresciuta intorno al sito ed ai turisti: fa più o meno schifo, ma ha il suo fascino, per certi versi. Fateci un giro ed approfittate dei prezzi bassissimi per pasto completo di deliziose aguas de fruta! A questo punto avrebbe dovuto essere Veracruz, ma Katrina (l’uragano) mi ha costretta a cambiare programma: aveva già inondato tutto. E, quindi, ecco la costa occidentale dello Yucatan. Fermatgevi a Tulum sulla spiaggia: il sito non e’ neinte di che, ma la posizione e’ strepitosa. Poco oltre lo rovine ci sono le cabanas sulla spiaggia, una spiaggia incredibile. Godetevela ora, perche’ tra pochi anni sarà cementificata pure quella: da tulum a Cancun e’ un cantiere continuo. Tutti condomini e resort in colori pastello per orde di americani e frotte di europei fan del “all inclusive”.

A proposito: repellenti per zanzare e mosche, accendino e cerini per affumicare le suddette e spaventare i serpenti (ce ne sono, non pericolosi ma sufficientemente spaventosi! Ok, ok, sono una ragazza…Ma facevano impressione davvero!), zampironi e saponi fortemente biodegradabili, se proprio non potete farne a meno per qlc giorno (c’e’ l’acqua “dolce”, ma non un sistema di fogne, ed e’ un peccato inquinare quel paradiso).

Da Tulum fatevi un giro dei Cenote della zona, si possono fare anche immersioni in alcuni, e’ bellissimo! Playa e’ la versione ” decente” di Cancun, ma se considerate che la strada principale si chiama “quinta Avenida” (Fifth Avenue) capite cosa intendo…

E’ caruccia, ha i negozi ed il cibo americano, incluso il MacD, ci sono i servizi e nessun disagio. Ma ci sono anche oltre 8000 italiani residenti (lavorare ne avro’ visti, forse un centinaio, dove saranno gli altri?!), prezzi decisamente più cari ( anche se ancora più bassi di Cancun) e tanti, tanti americani ” da crociera”. Inoltratevi per le stradine verso l’interno, se volete avere un assaggio di Messico…C’e’ anche in corso una bella guerra di narcotrafficanti, occhio ai proiettili vaganti durante le loro “discussioni” (solo in periferia, però!).

Se ripartite da Cancun, non pensate di comperare qlc in aeroporto, e’ da polli straricchi, costosissimo! Cmq e’ efficiente, ed i voli per le altre destinazioni lo servono molto bene.

Che dire: io mi sono divertita moltissimo, ho imparato anche di più, tornerò per vedere un altro po’ di Chiapas e la costa dell’Oaxaca, ma anche per visitare gli amici che mi sono fatta lungo il percorso, e rivedere Frida e Diego, i colori delle stoffe, le contraddizioni, i bambini bellissimi, il presidente Fox in tv e le manifestazioni in piazza. E’ un classico, ma se lo e’ guadagnato.

Buon viaggio!



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