Il mio Messico 2

Eccomi qua a raccontare il mio viaggio sperando di essere utile anche io a chi deve partire come mi sono stati molto utili i racconti da me letti! Partenza il 2 Settembre da Malpensa alle 10.00 di mattina con Alitalia scalo a Miami e ripartenza con la Mexicana air per Cancun arriviamo alle 18.00 ora locale DFopo la trafilia di rito per il...
Scritto da: Giuseppe Ciancia
il mio messico 2
Partenza il: 03/09/2005
Ritorno il: 16/09/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Eccomi qua a raccontare il mio viaggio sperando di essere utile anche io a chi deve partire come mi sono stati molto utili i racconti da me letti! Partenza il 2 Settembre da Malpensa alle 10.00 di mattina con Alitalia scalo a Miami e ripartenza con la Mexicana air per Cancun arriviamo alle 18.00 ora locale DFopo la trafilia di rito per il controllo passaporti andiamo a ritirare la macchina prenotata dall’italia alla Hertz che è a 50 metri dall’uscita dell’aeroporto la macchina è una Atos piccolina ma lo sapevamo speriamo che ce la faccia e via per Cancun dove abbiamo prenotato un albergo Hotel Resort Cancun l’unico dall’Italia sul prezzo al giorno siamo incerti abbiamo chiesto quando volevano al giorno ci hanno sparato 130 dollari a testa ma noi ci ricordiamo che l’agenzia ci aveva chiesto 40 dollari a testa dall’Italia va beh una cosa e sicura lo scartiamo per gli ultimi giorni di mare alla fine della vacanza) ci dirigiamo verso la zona Hoteleria facciamo un po’ fatica a capire com’è organizzato la città dopo un po’ di peripezie riusciamo a trovare l’albergo e proprio bello e c’è anche la colazione all’americana la mattina. Abbiamo prenotato per due notti il giorno dopo infatti avevamo pensato che volevamo sia riposarci e fare il punto della situazione per l’inizio della nostra avventura e capire con gli occhi dove siamo infatti siamo arrivati alle 20.30 all’albergo. Di fronte al albergo c’è un piccolo supermercato compro dell’acqua e qualche biscotto e poi subito a letto il viaggio ci ha spossato 22 ore (c’era lo scalo).

3 Settembre Giornata passata a girovagare per Cancun e cercare di capire la città capiamo che la zona hotelleria e la zona prettamente turistica piena di pub e mega centri commerciali meta prettamente degli statunitensi andiamo invece in centro qui invece c’è il paese dei messicani compriamo in un supermercato una bella cartina del messico (ci siamo resi conto che con le cose che avevamo portato dall’italia non erano sufficienti) vediamo che qui i negozi hanno prezzi più accessibili e che se si vuole comprare roba di marca tipo levis 501 si fanno ottima affari costano 40 euro e tanta altre cosi tipo scarpe da ginnastica firmate reebok nike a prezzi proprio ottimi a noi cmq. Non interessano non compriamo niente non erano in programmi spese di questo genere, il pomeriggio lo passiamo tra spiaggia e piscina dell’albergo veramente notevole e la sera riandiamo a Cancun centro per mangiare troviamo un talent scout e decidiamo di andare a mangiare per il ristorante per cui lavora non ricordo neanche il nome si mangia discretamente e per la media della vacanza spendiamo tanto 350 pesos ma siamo a Cancun poi andiamo a nanna domani si parte!!!!!!! 4 Settembre decidiamo di seguire l’itinerario che hanno seguito altre due coppie di turisti per caso e ci dirigiamo verso Merida prima però tappa a chichen itza entriamo in autostrada 180D, ingresso come previsto 180 pesos in entrata e 45 pesos in uscita. Arriviamo a Chichen Itza abbastanza presto cosi da evitare il caldo e la mandria di turisti provenienti dai villagi..Si riconoscono dal braccialetto. Il parcheggio nel sito costa 10 pesos e l’entrata 90 pesos a testa.

Visitiamo il sito e il primo che vediamo e quindi tutto ci sembra fantastico facciamo una barca di foto nel sito e pieno di indios che vendono prodotti fatti da loro si suppone (anche se durante il nostro viaggio abbiamo beccato dei commercianti che scarivano merci agli indios dai loro furgoni il dubbio rimarrà!!!) iniziamo gli aquisti e compro due coperte piccole multi colori contratto e riesco (penso) a farmi fare un buon prezzo 300 pesos tutte e due giriamo e poi di decido di andare in contrattazione per la coperta più grande multicolore da un altro indios senza che me ne accorgo la richiesta finale è 150 pesos la compro e mi rendo conto che la prima indios mi ha fatto fesso va beh tutta esperienza usciamo dal sito e mi dirigo verso merida riprendo l’autostrada ed intano siamo un po’ preoccupati da adesso in poi dovremmo trovarci posti per dormire sempre da noi. Entriamo in questa grande città fa un milione di abitanti fortunatamente abbiamo anche la mappa della città e abbiamo visto che la strada 60 e quella che porta in centro la seguiamo e quando capiamo che siamo in centro (i centri si riconoscono da mega chiesa e grossa piazza più delle volte utilizzata per mercati) nella strada 67 incorcio con la 60 trovo un primo albergo, dopo un momento di panico dove non è riusciamo ad individuarne neanche uno, entro contratto il prezzo 300 pesos con aria condizionata è carino e pulito il nome non lo ricordo ci docciamo e usciamo per fare un giro in centro ci rendiamo conto che nel giro di tre strade tipo n.68 n.65 e pieno di alberghi ed hotel in pratica avevamo solo l’imbarazzo della scelta; è Domenica e nella piazza c’è una festa sembra un matrimonio ci sembra strano che lo festeggino così mangiamo in un ristorante che da nella piazza centrale lo scegliamo un po’ rozzo perché vogliamo provare i primi veri sapori Messicani c’è un piatto che sembra riassumi tutti i piatti yucatechi a me è piaciuto, mia moglie mi continuerà a dire che nella classifica finale è il posto dove ha mangiato meno bene ha le donne!!! Il nome del ristorante non lo ricordo ma nella piazza ne è pieno ed i prezzi si equivalgono noi spendiamo 180 pesos e si va a dormire.

Il centro di Merida per quello che abbiamo visto noi era anche domenica è un gran mercato tante bancarelle e tante persone che ti parlano e che provavano a venderti di tutto forse e il posto che ci ha impressionato di più come contatti e sopra tutto per la tanta gente che frequenta il centro abbiamo saputo da una persona del posto che le persone che cercano di farti entrare nei negozi hanno una percentuale del 30 percento quindi se si vuole comprare qualcosa non farsi accompagnare da nessuno nel negozio e così si ha un margine del 30 % per abbassare i prezzi.

5 Settembre si parte per Campeche Facciamo colazione nel centro di Merida c’è un piccolo bar molto Europeo decidiamo di farla li (ha una sola vetrina ma è come entrare in un Area di servizio alla sinistra della Chiesa guardandola di fronte) e poi partiamo per Uxmal altro sito , pacheggio 10 pesos ed ingresso 38 pesos, molto diverso da Chichen Itza, sicuramente meno affollato di persone ma molto affollato da iguane…Anche qua fa molto caldo a noi e piaciuto molto. Nel primo pomeriggio lasciamo Uxmal e dopo mezz’ora arriviamo ad un altro dei siti minori Kabah (ingresso 30 pesos)..Se ad Uxmal c’era poca gente..Qua ci siamo solo noi ed un’altra coppia facciamo altre foto e ci dirigiamo a Campeche.

Arrivati qui seguiamo le indicazioni centro e ci mettiamo alla ricerca di un Hotel ne troviamo uno a 350 pesos a poca distanza dal mare vicino a delle rovine coloniali questa città e stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Notiamo subito i colori pastello dei palazzi nella piazza e le strade lastricate ordinate e pulite questa città non ci ha molto impressionati niente caos nessuno che ti da retta noi aspettandoci i messicani molto rumorosi (ma abbiamo scoperto che sono molto discreti) rimaniamo perplessi ceniamo alla paroquia spendiamo 180 pesos niente di speciale mia moglie prende la seppia con dentro dei gamberetti a lei va meglio, quindi andiamo a nanna e ci prepariamo per il giorno dopo il Chiapas ci aspetta.

6 settembre Palenque Sveglia presto e colazione a “La parroquia” (105 pesos) questo ristorante lo avevamo letto da turisti per caso.It ma a noi non è ci abbia impressionato più di tanto unica cosa positiva è aperto 24 ore al giorno Partiamo per palenque 315 Km sbagliamo strada e per un pezzo siamo costretti a camminare su una strada provinciale poi troviamo un entrata per l’autostrada a pagamento e ci fiondiamo 40 pesos, però dopo 40 Km finisce e ci ritroviamo in un’altra provinciale uffa… Passiamo il Tabasco ed entriamo il Chiapas 18 pesos passiamo un ponte molto grande e vediamo un fiume immenso unico neo che è impossibile fermarsi per fare fotografie al ritorno ne facciamo qualcuna dalla macchina andando molto piano non sono venute un granchè.

Arriviamo a Palenque questo è un paesino molto colorato e molto movimentato deduciamo che il loro sviluppo e dato dalla posizione strategica di dove è posizionato, è il bivio del chiapas ed a un gran bel sito archeologico ci è piaciuto molto, il paese e pieno di Hotel sia fuori che dentro che nella periferia quindi non c’è che l’imbarazzo della scelta ne troviamo uno a 300 pesos e poi via verso il sito e proprio bello purtroppo dopo un ora incomincia a piovere e noi siamo su una piramide facciamo tante foto il posto è proprio spettacolare ci intestardiamo a fare un percorso ma con la pioggia sbagliamo un vincolo ed invece di uscire da dove siamo entrati finiamo in uscita secondaria a 2 Km dalla macchina sotto una pioggia battente e la strada e tutta in salita ma cmq. La prendiamo con molto divertimento anzi ci divertiamo proprio incontriamo dei messicani che usano come ombrelli delle foglie giganti non abbiamo il coraggio di fare altrettanto anche perché suppongo ci voglia un Machete e noi non lo abbiamo…Alla fine torniamo a Palenque ceniamo in un ristorante alla fine della via principale vicino alla piazza centrale c’è un menu turistico 170 pesos ma non è un granchè mentre siamo a cena arriva un bimbo messicano molto carino bagnato come un pulcino con due occhi e un sorriso fantastico ci vuole vendere delle borsette ne compro una è molto contento, si avvicina poi ad una coppia spagnola la quale non gli compra niente ma gli fà aprire una delle sue borsette e gliela riempie di penne, pennarelli e colori la faccia del bimbo e indescrivibile la gioia che sprizza e qualcosa di commovente ed allo stesso modo esaltante con la borsina piena, si fionda fuori dal ristorante sotto la pioggia attraversando la strada rischiando anche di farsi investire “discolo” ma e la felicità che traspare che ci lascia esterrefatti, da noi se ad un bimbo compri un jeppone giocattolo e capace che dopo due minuti si è gia stufato, ma ritorniamo a noi usciamo dal ristorante e facciamo un giretto adocchiamo un panificio e pensiamo che la mattina dopo faremo li rifornimenti per ripartire verso san Cristobal della Casas, mentre giriamo vediamo anche che nella strada parallela c’è una caffetteria molto carina li sarà dove faremo colazione prima di partire quindi a nanna domani la strada sarà si poca ma dai racconti, tortuosa e piena di topas quindi ci serve una bella dormita.

7 Settembre e via Verso San Cristobal, ma ci rimarremo anche l’8 Sveglia presto acquisto di panini briosche e quant’altro in panificio prendiamo tanta roba al momento di pagare non ci capiamo gli faccio vedere i soldi e la commessa sceglie due monetine; 15 pesos allora avevo capito bene!!! Ci stupiamo è proprio poco, collazione nel posto adocchiato il giorno primo qui già i prezzi sono livellati al turista 2 caffè e due pezzi di torta una sorta di Chese Cake 100 pesos con mancia, ma la torta è proprio proprio buona e si parte dopo 1/2 oretta di macchina arriviamo alla cascata di Misol-ha, ingresso parco 10 pesos. L’acqua circondata da una fitta foresta cade riempendolo in un bacino di pietra che si offre come vasca naturale. Avevamo letto che si poteva fare il bagno ma non essendoci nessuno a parte noi ed il tempo non è dei migliori ci limitiamo a seguire il sentiero che passa dietro la cascata. Ci rimettiamo in macchina ed iniziamo la salita verso le montagne, su questa strada abbiamo incontrato bambini appostati in “posti di blocco” che alla vista delle macchine tirano una fune obbligandoti a fermarsi e cercando di vendere i loro beni..Frutta e verdura. Siamo anche attratti da queste piccole banane ma la paura di Montezuma è troppo forte. Raggiungiamo Aqua Azul, ingresso parco 10 pesos e ingresso cascate 10 pesos a testa, come a Palenque c’è un ragazzino che ci chiede 10 pesos per vigilare sulla nostra macchina..Meglio lasciarli onde evitare guai con la Herz! Iniziamo la passeggiata nel parco ci è piaciuta ma l’acqua non è propriamente azzurra ed essere gli unici turisti ci inquietava un pochino ma ci spiegano che questo non è il periodo prettamente turistico e l’acqua azul si può vedere nel periodo dicembre-febbraio ci sono molti venditori decidiamo di partire per la contrattazione di un calendario maya e forse perché di turisti siamo quasi solo noi per la più grande mi fa un super prezzo 150 pesos con il seno del poi avremmo potuto fare altri acquisti ma come si dice molte volte e l’esperienza che fa il sapere.

Lasciamo le cascate e torniamo in macchina la strada per San Cristobal è piena di curve e di topes; lungo la strada si intravedono villaggi dispersi nella foresta e bambini che tornano a casa da scuola, fotografiamo le scuole anche se i villaggi sono certe volte capanne le scuole sono tenute molto bene e anche costruite meglio la cosa ci fa piacere intuiamo che tutto sommato in un modo o nel altro anche il Chiapas sia pur lentamente sta acquistando sempre più benessere anche se non vuole perdere la sua identità ammirevole… ciò che ci colpisce di più sono i colori nei loro vestiti ed il sorriso sui loro volti. Questo è il vero Messico???? Non lo so ma sicuramente è quello che ci ha colpito di più!!!!.

Arriviamo a San Cristobal prendiamo un albergo vicino al centro da Bartolomeo 180 pesos la stanza e carina ed anche abbastanza pulita e vicina al centro l’albergo e molto messicano con il patio ma ne abbiamo visti alcuni di patii veramente splendidi chiedo al albergatore se la macchina si può lasciare fuori lui mi dice che non c’è problema ma mi fa vedere un posto dove potrei lasciarla a pagamento 42 pesos 12 ore, fino adesso l’abbiamo lasciata sempre fuori perché pagare… Sbagliato!!! Infatti la mattina della partenza troviamo un vetro della macchina frantumato noi a San Cristobal siamo rimasti due notti; ma va beh andiamo con ordine dopo una bella doccia incominciamo a gironzolare per questa città che a noi è piaciuta molto infatti per questo abbiamo deciso di fermarci per due giorni mentre siamo nel vialone principale, Elena mia moglie non so come fa ma finisce in una gioielleria (le donne sono delle maghe) e ci finisco anche io ovviamente; qui vendono Ambra rossa apprendiamo da un italiano che è il proprietario che si è trasferito a San Cristobal da 8 anni che il chiapas e l’unico posto dove si può trovare l’ambra rossa presto la persona capisce che noi siamo in Messico non per fare affari, l’ambra rossa li costa molto molto meno che in italia, ma per conoscere visitare e vedere e se è possibile capire il mondo messicano forse ci prende in simpatia e ci da anche qualche dritta su dove mangiare e cosa vedere nei due giorni che rimaniamo li ci incontriamo un’altra volta, e poi la sera prima di partire passiamo a salutarlo ci aveva proprio incuriosito una persona che cambia così il suo stile di vita, a noi a stupito abbiamo capito in seguito che lavorava prettamente con tuor operetor e che erano organizzate proprio visite al suo negozio infatti non riuscivamo a capire come i messicani potessero comprare ambra rossa con quei prezzi anche se bassi infatti l’ambra rossa la compra il turista!!!!!!.

Nelle due sere che siamo a San Cristobal andiamo a mangiare una volta da Emiliano Moustache dove abbiamo mangiato bene 210 pesos e la seconda sera al Toluc dove siamo rimasti proprio contenti 260 pesos; o preso una sorta di spiedino gigante con carne e pancetta proprio buono.

Siamo andati anche a san Juan Chamula un paese sopra San Cristobal 7/8 km un posto proprio curioso, prettamente indios tante bancarelle e una chiesa sappiamo che si possono fare foto fuori ma non dentro infatti all’interno ci sono riti cattolici mischiati con riti indios per entrare si paga, e la scena che ci si presenta ci lascia abbastanza interdetti chiesa con tanti statue di santi e a terra tanta paglia con persone che pregano a terra, ognuno vicino ad un santo e tante candele accese; rimaniamo un po’ interdetti intuiamo che per comprendere cosa succede nei loro cuori non basterebbe un mese ma noi non abbiamo tutto questo tempo, e già così rimaniamo contenti, all’uscita siamo assaliti da bimbe che vendono cinture e braccialetti ne compriamo un po’, non riusciamo a dire di no, scopriamo che i prezzi qui sono proprio proprio bassi 10 pesos 4 braccialetti una cintura 15 pesos e non andiamo oltre cioè non compriamo più niente anche perché l’aereo per il ritorno non è solo per noi ed i nostri bagagli.:::. Prendiamo anche una collanina di ambra rossa in un altro negozio,vi sono molti negozi di ambra rossa a San Cristobal, scelta di mia moglie perché il posto dove lavora l’italiano e il più rinomato ma anche però il più caruccio forse ha l’ambra migliore (sicuramente) ma noi non siamo degli esperti quindi non vediamo molte differenze.

Quindi ci apprestiamo a ripartire meta Calakamul. 9 Settembre imprevisto e cambio di programmano no CalaKamul ma Palenque Sveglia presto la strada per Calakamul e tanta circa 450 Km ma troviamo una sorpresa quando dobbiamo caricare la macchina c’è un vetro rotto accidenti non ci voleva va beh cerchiamo di capire cosa fare e dopo varie vicissitudini e telefonate in Italia scopriamo che c’è una agenzia che lavora per la Hertz a San Cristobal (a San Cristobal non c’è la hertz) dovrebbe essere aperta dalle 8 di mattina ma apre alle 9.30, dopo che siamo riusciti a farci capire ci accordiamo che ci camberanno la macchina a Palenque anche perché rimanere a San Cristobal ancora ci rovinerebbe tutti i piani, quindi all’alba delle 10.30 partiamo per Palenque con il vetro scocciato (nel senso pieno di nastro adesivo) e dopo circa 4 ore di viaggio e tante topas arriviamo a Palenque, speriamo di cambiare subito la macchina e ripartire per Calakamul ma all’agenzia di Palenque ci informano che la macchina di ricambio deve arrivare da Villahermosa non prima delle 17.00 va beh la scelta e presa si rimarrà a dormire a Palenque.

Giornata quindi passata a gironzolare per Palenque, ormai siamo di casa, c’è una chiesetta carina dopo la piazza principale, cambiamo la macchina… finalmente!!! Prendiamo un albergo 350 pesos sembra un po’ meglio di quello della prima volta ed andiamo a mangiare in un ristorante che si affaccia sulla piazza centrale molto buono ma un po’ più caro 250 pesos anche qui faccio un’altra scorta di bracciali fulard e borsette non si sa mai…Una cosa carina e che rivediamo il ragazzino con le borsette lui non ci nota ed io lo vado a salutare con un gelato il suo sorriso e la sua contentezza è impagabile ed inesplicabile e quel Grazias Senor penso che lo porterò sempre con me nel cuore certe volte e proprio vero le piccole cose possono riempirti il cuore; purtroppo bisogna partire come il Bianconiglio di Alice nel paese delle Meraviglie, non c’è tempo non c’è tempo, è tardi, è tardi, nei nostri piani ci sono anche 5 giorni di completo relax al mare.

10 Settembre Calakamul e poi Chetumal…

Sveglia presto facciamo scorta di cibo dal panettiere e via per l’uscita dal Chiapas 18 pesos in uscita e seguiamo Escarsega, poi Calakamul dai racconti letti ci hanno detto che un posto incantevole e fuori ma proprio fuori dal giro turistico perché ci sono da fare circa 60 Km di una stradina impervia che passa in mezzo alla biosfera; infatti è così la strada è proprio brutta ci sono tratti dove passa solo una macchina, finalmente arriviamo al parcheggio dove c’è la biglietteria paghiamo 36 pesos a testa più 18 pesos all’entrata della biosfera il posto è incantevole, ci sono tre percorsi decidiamo di fare il percorso breve la strada per tornare all’indietro ci ha spaventato quindi ci dirigiamo verso la piramide più grande facciamo foto a manetta e la scalata ovviamente; dall’alto vediamo che c’è anche un’altra piramide molto alta che deduciamo e possibile visitare avendo scelto gli atri percorsi, ci ingegniamo e capiamo come arrivarci senza fare tutto il percorso e quindi via verso la scalata anche dell’altra piramide e con ovviamente foto a go go, la cosa bella è che dall’alto delle piramidi si vede tutta la foresta e tante piramidi che spuntano questo è un sito quasi vergine dal punto di vista turistico basti pensare che all’entrata ci hanno fatto firmare un foglio presenza e ci hanno chiesto di che nazionalità eravamo abbiamo “spiato” il foglio e nella giornata eravamo gli ottavi visitatori, pochi ma buoni, torniamo indietro e verso l’uscita ci si affianca un giardiniere del luogo ci dice che passando da un viottolo che conosce lui si arriva prima al parcheggio, lo seguiamo, capiamo che vuole scambiare quattro chiacchiere gli chiedo quando ci mette ogni sera a tornare a casa visto che il primo centro abitato dista minimo 100 Km di cui 60 di strada allucinante lui in modo naturale ci dice che abita li rimaniamo basiti capiamo allora perché voleva fare 4 chiacchiere non se ne vede tanta di gente li… Va beh arriviamo all’uscita mi sparo i 60 km come un pazzo certe volte anche rischiando un frontale gioco sul fatto che di li non passa quasi mai nessuno mi va bene se qualcuno comunque dovrebbe visitare questo sito consiglio prudenza sulla strada; non si sa mai noi abbiamo rischiato di investire dei fagiani, dalla strada principale via verso Chetumal di questa città ci hanno parlato (letto) abbastanza male ed infatti non è un granchè troviamo una albergo sulla strada principale ce ne sono 5 o 6 300 pesos il meno peggio e poi andiamo a mangiare troviamo un bel albergo su una strada che incrocia la via principale qui c’è anche un ristorante molto carino chiediamo se ci si può mangiare ci dicono di si, saremo gli unici di tutta la serata, però mangiamo bene e non spendiamo neanche tanto 200 pesos quindi andiamo a nanna.

11 Settembre Chetumal Playa del Carmen con fermata a Tolum Ci alziamo facciamo collazione a Los Cosos 100 pesos e partiamo lasciando Chetumal questa città non ci ha impressionato tanto ma dal punto di vista delle persone ne abbiamo trovate alcune veramente gentili e per una volta non ci sono sembrate neanche tanto “interessate” va beh si parte anche se sappiamo che ormai i Km non sono molti (circa 250) e sapendo che siamo rientrati nello stato della Quintana Roo le strade sono anche belle. Ci fermiamo a Bacalar un posto veramente stupendo e la giornata bella lo risalta ancor di più, secondo me qui sarebbe proprio bello fare la vacanza marittima però non ci sembra molto attrezzata turisticamente. Non ci fermiamo molto ormai la nostra mente e incentrata a raggiungere Playa del Carmen e trovarci l’albergo per gli ultimi 5 giorni di maree. Ripartiamo ci fermiamo a Tolum decidiamo di fare l’ultimo sforzo e visitare anche questo sito parcheggio: 30 pesos; ingresso: 38 pesos a persona qui ormai è pieno di turisti e di strutture “europee” “americane”, anche il sito e completamente diverso dagli altri tutto curato non puoi avvicinarti a nessuna costruzione perché sono tutte recintate cmq. Il sito e carino ma noi ne abbiamo visti alcuni veramente speciali quindi non ci esalta più di tanto siamo anche stanchi e decidiamo di ripartire velocemente verso Playa del Carmen; arriviamo in questo paese che sono le tre del pomeriggio giriamo un po’ di alberghi alla fine optiamo per uno vicino al mare Hotel Alahambra con ombrellone sedia sdraio e colazione compresa, per 680 pesos al giorno (ci ha fatto il 20% di sconto perché non eravamo in alta stagione) gli ultimi giorni vogliamo qualcosa di veramente confortevole. 12 – 15 Settembre Mare e spiaggia, spiaggia e mare Gli ultimo giorni sono di grande rilassatezza Playa del Carmen non ci è piaciuta (è una specie di Rimini) ma penso che questo sia dovuto che dopo aver visto il “Messico” nessuno posto ci sarebbe piaciuto le persone dovunque ti vedevano rompono che devi comprare, prezzi aumentati del 50 60 % su tutto con la qualità certe volte che lascia a desiderare, pizzerie e ristoranti italiani mah!!!… Cosa positiva qui fanno un buon caffè espresso, anche se costa 20 pesos. Segnaliamo il ristorante la Taraja consigliato anche da noi strada numero 2 verso il mare è un po’ nascosto però si mangia discretamente e si spende relativamente poco per essere a Playa del Carmen consiglio non prendete l’aragosta l’abbiamo preso due volte in due posti diversi ci hanno spennato e siamo rimasti male ero stato a cuba li si che le aragoste erano ben cucinate va beh cosa dire di più: state attenti ai benzinai questi sono dei veri furfanti ti fanno parlare poi con una magia fanno spuntare un prezzo invece di quello che hai realmente speso mediamente cercano di fregarti 50-80 pesos a rifornimento, consiglio puntatevi davanti alla pompa e non distraetevi io gli ho beccati per puro caso e mi sono accorto che un distributore su due ci prova, ad Escarsega stavo per finire alle mani con un benzinaio e con il senno di poi all’inizio della vacanzae cioe a Cancun mi sa che mi hanno fregato sfottendomi pure va beh adesso lo sapete quindi fregateli voiiiiiii 16 Settembre si parte Sveglia alle 6 del mattino Playa del Carmen – Cancun 50 Km abbiamo l’aereo alle 9 del mattino, arriviamo alle 7, lasciamo la macchina alla Hertz che è a 50 metri dall’aereoporto mi assicuro che non mi facciano sorprese per il cambio di macchina avvenuto a Palenque per il vetro rotto, cosa che non avviene, consiglio meglio spendere qualcosa in più per l’assicurazione della macchina quando si affitta, cosa che ho fatto, perché se succede qualche imprevisto ho idea che tendano a farti pelo e contro pelo.

Va beh cosa dire di più speriamo anche io e mia moglie di avere contribuito ad agevolare altre persone a visitare un posto incantevole come il messico sperando di essere stati in qualche modo di aiuto vi salutiamo e a risentirci alla prossima avventura e adesso purtroppo bisogna ricominciare… Come il Bianconiglio di Alice nel paese delle Meraviglie, non c’è tempo non c’è tempo, e tardi e tardi, bollette mutii lavoro aiutoooooooooooo.



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