Viaggio in Messico 3

Un viaggio in solitaria negli stati dello Yucatan e Chiapas utilizzando ostelli, la rough guides e bus
Scritto da: fdifranco
viaggio in messico 3
Partenza il: 03/03/2013
Ritorno il: 17/03/2013
Viaggiatori: 1
Spesa: 1000 €

Domenica 3 Marzo Madrid- Cancun

Parto da Madrid in orario alle 14. L’aereo è della Pullmatur, una compagnia che organizza charter a Cancun e a Punta Cana in Repubblica domenicana. L’aereo è abbastanza grande, un B7377-800 da ben 450posti. E’ tutto pieno a quanto mi sembra di vedere. Ho scelto questa compagnia non perché la conoscessi ma perché Skyscanner mi ha mostrato un’offerta di meno di 400 euro per un andata e ritorno. Infatti avevo tantissima voglia di partire e cercavo offerte di voli in tutto il mondo e mettendo su skyscanner partenza Italia e destinazione ovunque avevo trovato una buona offerta per 420 euro per il volo Roma-Nairobi. Dopo aver letto informazioni su come organizzare un safari e aver saputo del clima (non solo quello meteorologico)… mi è stato detto che all’inizio di marzo c’erano le elezioni in Kenya e questo poteva portare a disordini e che inoltre iniziava la stagione delle pioggie… scarto il Kenya (vuol dire che andrò a fare un safari la prox volta), metto come criterio di ricerca Spagna – Ovunque per il mese di marzo. Mi esce un’offertona per cancun da Madrid di 380 euro. Fantastico. Volevo andare l’anno passato in Mexico e non ci sono riuscito perché il prezzo dell’aereo era cresciuto tantissimo il giorno prima che avevo deciso il mio itinerari. I prezzi di Pullmantur cambiano tantissimo in base alla scelta del giorno di partenza e arrivo e in generale non è la somma del biglietto di andata e ritorno. Comunque trovo che l’offerta di 380 euro è solo valida con partenza 3 marzo e ritorno la settimana dopo o dopo 2 settimane. Ci dormo su perché volevo stare 3 settimane in Mexico e per vedere quanto mi costa arrivare a Madrid. L’indomani guardo il prezzo di pullmantur e non è cambiato: visto l’esperienza dell’anno passato provo a comprare il biglietto su Internet immediatamente ma quando inserisco i dati della carta di credito mi dicono che c’è un errore. Riprovo dopo mezzora ma dà sempre errore. Mi decido a chiamare il numero spagnolo sperando che sia ancora in grado di parlare spagnolo. Questo è anche un’ottima maniera di capire se la compagnia è affidabile parlando con l’assistenza clienti. Dopo 3 minuti al telefono risponde una signorina, le spiego il problema, mi lascia in linea ma dopo un minuto la linea cade. Mmm…. Non demordo; richiamo altri 3 min di attesa poi parlo con una altra signorina, la quale dopo averle spiegato il problema, mi chiede il mio nome e cognome e dopo 10 secondi trova la registrazione fatta su internet dei miei dati nel sistema.

Buono almeno il sistema informatico della pullmatur non è cosi obsoleto. Quindi mi dice di darle i dettagli della carta di credito e lei li metterà nel sistema per fare il pagamento. Le do tutto e mi mette in attesa… passano 2 minuti e ancora la musichetta.. ho paura che cada di nuovo la linea e poi non sappia se il biglietto sia stato comprato o meno… sono preoccupato… ma ecco che sento il suono dell’arrivo del messaggio sul cellulare…leggo che sulla mia carta di credito sono stati addebitati 380 euro. Evviva il biglietto è comprato. Infatti dopo 30 sec la musichetta si interrompe e la signorina mi conferma che la mia prenotazione è confermata e che in pochi minuti riceverò un email di conferma della prenotazione. Viaggio prenotato! La Pullmantur, sebbene una compagnia economica, offre il pranzo (una pasta e un insalatina- niente di che ma mangiabile) e tè o caffè. Meglio che Ryanair e oltre offre ben 40kg di bagaglio gratis (sebbene io viaggi solo con 10kg). C’è un minuscolo televisorino davanti a ogni posto: dopo pranzo inizia il film sebbene ognuno deve avere l’auricolare xchè loro non lo forniscono. Io ho gli auricolari normali e vanno bene per sentire la voce in un orecchio. Non si può scegliere il film: ci sono solo 2 canali: uno con Vita di Pi e un altro con PacMan. Alla fine vedo prima la vita di Pi e poi Pacman. Stranamente non ho sonno. Normalmente in aereo mi faccio ottime dormite e 10 ore di aereo volano. Questa volta no: finito il film chiacchiero un po’ con la hostess che mi dice che rimane a Cancun per 5 giorni perché al momento l’aereo vola solo Sabato e domenica e dopo 10 ore di volo non può lavorare; quindi rimane a Cancun fino a Sabato; non male voglio fare anche io questo lavoro. La rotta è strana per me: si passa sopra New York e vicino Washington e poi si mira su Miami ma 40 miglia prima si va verso ovest. Guardo il tutto nel televisorino di fronte a me: i film sono finiti quindi non si può fare altro che guardare i dati di volo. Finalmente vedo che siamo vicini la costa del mexico: guardo dal finestrino e vedo terra. Ci avviciniamo e noto che a terra è tutto verde: sembra una foresta tropicale. Ci avviciniamo a Cancun e ancora tutto verde: infine vedo la città. Una città abbastanza estesa per essere una città che vive solo di turismo. Vedo anche finalmente il mare di Caribe con i colori azzurro verde di come si vede in foto. Stupendo. I grattacieli degli alberghi sulla costa non sono cosi brutti come si potrebbe sembrare: forse non ho a cuore i temi ambientali ma solo il gusto estetico: forse perché tutta la costa di Cancun (la zona hotelera) è fatta di palazzoni di almeno 15 piani e non si tratta di cattedrali nel deserto ma il risultato non suscita ribrezzo estetico. Arrivato a Cancun aereoporto dopo un semplice passaggio della dogana mi reco all’uscita e cerco di vedere se posso cambiare qualche euro in pesos. Il cambio però non è per niente conveniente: allora decido di prendere un po’ di soldi con la mia Visa. Ci sono 3 bancomat uno accanto all’altro. Provo il cajero automatico di Santander e dopo aver inserito il PIN e scelto la somma di prelevare mi appare un messaggio dove si dice che Santander aggiungerà 32 pesos come commissione per l’uso del loro bancomat. Decido di provare il bancomat a lato e dopo aver ripetuto la procedura, questo bancomat mi dice che la commissione applicata è di 50 pesos. Insomma tutti applicano la commissione per il prelevamento, che si aggiunge all’eventuale commissione prevista dalla banca (nel mio caso di 2.9 euro) e della commissione sul tasso di cambio ( 1.5% poi scoprirò sul cambio ufficiale). Insomma come poi vedrò in Cancun città è più conveniente scambiare euro in pesos piuttosto che prelevare. Il cambio durante il mio viaggio oscillerà parecchio da 16 e 16.7 e normalmente le case di cambio o banca azteca offrono un cambio rispettevole (intorno al 3-4% rispetto alla media giornaliera). Insomma prelevati 4000pesos mi reco al terminal 2 dove parte l’autobus ADO per cancun.

Il biglietto è di 52 pesos ma l’autobus parte fra 45 min. Intanto inizia a fare buio. Arrivo in città dopo un tragitto di 30 min. Prima impressione arrivato nel centro di Cancun downtown che non è la città cosi ricca come mi aspettavo. Poi scoprirò che downtown sebbene è il centro non è la zona dei turisti ma è la zona dove vive la gente del luogo. Mi reco a uno dei 3 hostel che avevo scelto su internet per il buon rapporto qualità prezzo: Meson De tulum ) è 500m dalla stazione ADO su Avenida Tulum. Facilissimo da raggiungere. Arrivato mi dicono che il costo è 100 pesos a notte e dopo aver chiesto di vedere il dormitorio e il bagno decido di fermarmi li. Lì incontro dei mexicani che vivono lì perché fanno lavori saltuari. Mi trattengo con loro per la cena. C’è anche uno spagnolo che sta facendo in giro per il centro america ed essendo partito da Panama ora è arrivato a Cancun.

Lunedi 4 Marzo – Cancun

Mi alzo e dopo aver fatto un giro per il centro e aver parlato con i mexicani, io e lo spagnolo decidiamo di andare a mare. Mi informo dove si può fare snorkeling e mi dicono vicino al Congo Bongo. Prendiamo il bus R1 che ci porterà con 8.5pesos nella zona hotelera. L’autista ci chiamerà arrivati alla fermata giusta. Siamo in mezzo a hotel a 5 stelle molti dei quali non consentono l’accesso al mare. Comunque da Congo Bongo si può accedere alla spiaggia caraibica di Cancun: sabbia bianca e il mare che offre tante colorazioni tra verde e azzurro: stupendo. Camminiamo verso la punta Cancun dove il mar dei Caraibi incontra il golfo del Messico sebbene una barriera difensiva come quelle del porto è stata creata a formare una baia e quindi il mare risultato calmo e senza onde. Ci facciamo un bel bagno: il sole è forte, l’acqua discretamente calda. Chiacchiero con lo spagnolo e poi mentre lui prende il sole, io mi dirigo a fare un po’ di snorkeling verso la barriera dove spero ci siano pesci. Appena arrivo nei pressi della fine della barriera dove i 2 mari si incontrano i pesci si moltiplicano e raggiungono dimensioni considerevoli. Supero la barriera, il mare presenta una forte corrente. Ci sono pesci grossi: anche 40 cm di lunghezza, ad un tratto vedo un pesce con una pinna sotto e una sopra: non sembra uno squalo ma potrebbe essere uno squalo piccolo di una razza a me non conosciuta. In questi 10 secondi assorto a guardare i pesci mi accorgo che la corrente è forte e mi tira fuori. Quindi nuoto velocemente verso la barriera che offre una protezione naturale; mi vorrei trattenere a lungo a vedere i pesci ma la corrente è forte e non c’è nessun altro che fa snorkeling lì con me. Quindi decido di tornare a riva. Lo spagnolo e io decidiamo di camminare un po’ sulla spiaggia in direzione Cancun downtown ma ci viene detto che la spiaggia finisce e riprende solo 1km più avanti e che quella è proprietà dell’hotel. Quindi torniamo da dove eravamo entrati nella spiaggia e camminando sul marciapiedi ci dirigiamo verso Cancun cercando un accesso al mare. Un ragazzo ci ferma e ci invita per stasera in una famosa discoteca di Cancun: il prezzo se ricordo bene è solo di 75US dollars con incluso tutti i drinks (barra libre come si dice in gergo). Rifiutiamo gentilmente: qui neanche propongono i prezzi in pesos. Troviamo l’entrata alla spiaggia sebbene non sembra quella caraibica. Li infatti siamo passati nel mar del messico. Di fronte c’è isla de las mujeres. Camminiamo fino a playa della tortuga ma ormai si son fatte le 4.30pm e il sole non picchia cosi forte e rinunciamo a farci un altro bagno ma osserviamo il Bungee jumping fatto sul mare. L’elastico è regolato in modo che si arriva appena a sfiorare l’acqua. Ritorniamo in ostello con l’autobus R1. Sulla strada ci sono persone che vendono da mangiare e decido di prendere le banane fritte (solo 13 pesos) che si presentano come chips e una cosa con mais, jogurt e piccante. Uno strano mix che non mi fa impazzire. Cena di nuovo mexicana: andiamo a fare la spesa con un mexicano. Compriamo frijoles (fagioli schiacciati), tortillas di mais, un paio di petti di pollo, aguacate (avocado), dei dolci e cerveza(birra). Spendiamo 200 pesos per una comida abbondante per 4 persone. La serata in piacevole compagnia vola e dopo tutto quel mangiare ho solo voglia di una bella dormita, anche perché la sera per ora fa abbastanza freddo e non è per nulla piacevole stare fuori.

Martedì 5 Marzo: Cancun-Playa del Carmen

Oggi lo spagnolo ha altri programmi e la mexicana Dulce ha un compleanno di un amico a pranzo. Seguendo i consigli di un ragazzo che lavora in ostello decido di andare a Puerto Morelos dove si può arrivare con il collettivo per Playa del Carmen. Mi metto sul collettivo che parte di fronte la stazione di autobus ADO. Dopo circa 20 minuti sento chiamare Puerto Morelos ma mi guardo intorno e non vedo il mare ma solo l’autostrada. Penso che il collettivo entrerà in paese e aspetto: 5 minuti dopo realizzo che quella era la corretta chiamata per Puerto Morelos: poi mi dicono che il collettivo ti lascia ai bordi della strada dove puoi prendere un altro collettivo o camminare alcuni minuti per arrivare al mare. Insomma alla fine dopo altri 20 minuti sono a Playa del Carmen. Cosi ne approfitto per dare un occhiata alla cittadina che sarà la meta del mio prossimo spostamento. Vado al mare ma la spiaggia non è bianca come quella di Cancun. Mi faccio il bagno ma più che saltare le onde non si puo’ fare. Dopo un paio di orette decido di riprendere il collettivo per Cancun. Mi potrei fermare a Puerto Morelos ma sono le 14.30 e decido di tornare a Cancun. Passo al supermarket compro dolci, 2 empanadillas e camminando verso l’ostello mangio il tutto.A Cancun, come in tutto il mexico, ci sono tanti venditori nella strada, che con 10-15pesos vendono cose da mangiare. Io ne approfitto per comprare la frutta (scelgo fra papaya, mango e ananas). Per 10 pesos ti danno un bicchiere di frutta tagliata e pulita e una forchettina con cui prenderla. Insomma, costa pochissimo. Arrivo in ostello già sazio che sono le 16 e dopo un po’ arrivano la mexicana Dulce, lo spagnolo Antonio e amici della mexicana (di cui uno è quello che faceva il compleanno). Portano con se una cassa di birra e già sono allegri. Dicono che hanno bevuto parecchio durante il pranzo. Mi aggrego alla allegra compagnia parlando spagnolo e un po’inglese perché si aggrega una koreana (che non parla spagnolo). La serata passa fra prove di salsa (si aggrega anche un cubano), descrizioni di viaggi e tanta cerveza. Finita la cerveza decidiamo di uscire (ho anche voglia perché ancora non sono mai uscito la sera e stasera non fa molto freddo). Downtown non offre molto per divertirsi ma siccome siamo un bel gruppo andiamo in uno dei pochi bar con musica. Loro ordinano un litro di birra, io e Laura, un’altra mexicana, ordiniamo una margarita (tequila con succo).

Mercoledì 6 Marzo – Cancun –Playa del Carmen

Mi alzo tardi siamo stati svegli fino alle 4 il giorno passato, decido di andare a mangiare fuori con i mexicani e poi prendo il collettivo per Playa del Carmen. Playa è semplicissima da visitare: l’avenida 5 è quella piena di negozi, ristoranti, segue la spiaggia ed è solo pedonale. Le avenide 5, 10, 15, 20.. sono tutte strade parallele al mare mentre le calle, ortogonali alle avenide, vanno a gruppi di 2 (2, 4, 6, 8…). Insomma la struttura di Playa a blocchi e con questo sistemazione di numerazione fa si che sia impossibile perdersi. Cerco un ostello che avevo trovato con buone referenze e buon prezzo. Lo young Playa hostel ) dove un letto in dormitorio costa 140 pesos (comunque varia a secondo della stagione la settimana dopo sarà 160 e poi 180). E’ incluso un breakfast a buffet fino alle 10. Ciò è ottimo per me perché cosi posso evitare benissimo il pranzo. Faccio una passeggiata per il centro, noto la quantità di americani in giro e che i prezzi spesso sono espressi in USD dollars. Noto che ci sono ATM che danno dollari invece di pesos. Cosi gli americani evitano di cambiare moneta pagando tutto in dollari (anche se questo significa per le piccole spese e nei piccoli negozi avere un cambio pessimo). Ma loro stanno tanto sempre nei resort e vengono solo un paio di volte a Playa avendo delle strutture full inclusive. Trovo anche il posto che offre il migliore cambio da euro a pesos: si trova nei pressi dell’imbarcadero per Cozumel. Si chiama El Ferry è ha un cambio senza commissioni con uno spread di solo 2%. Quindi la prossima volta che tornerò in Playa porterò solo euro che cambierò qui.. Io intanto cambio 40 euro.

Giovedì 7 Marzo –Playa del Carmen-Akumal

Dopo una buona colazione, controllato internet rapidamente, prendo il collettivo per Tulum dicendo all’autista di chiamarmi quando arriviamo a Akumal. Visto la passata esperienza mi metto accanto all’autista cosi glielo ricordo. Vado ad Akumal perché lì dovrei poter fare snorkeling con le tartarughe. Il collettivo mi lascia sulla carettera federal 10 minuti a piedi dalla spiaggia. Il costo del collettivo Playa-Akumal è di solo 35 pesos. A mare si possono riconoscere i vari gruppi di snorkelers con l’istruttore che indossano i giubbotti salvagente. Appena viene avvistata una tartaruga tutto il gruppo che può essere anche 15 persone si avvicina. Mi dirigo immediatamente verso di loro e dopo un po’ avvisto una tartaruga. E’ vietato avvicinarsi troppo e toccarle e loro indisturbate mangiano alghe. Continuo a nuotare e ne avvisto un’altra. Poi mi allontano maggiormente della riva e li si possono solo ammirare coralli molli. Non sono rossi e sembrano più delle piante che i coralli rossi che siamo abituati a vedere in foto. Continuo a nuotare ma a parte un calamaro e un cavaluccio marino non vedo di interessante. Ritorno a riva e mi riposo 5 minuti e poi vado a domandare quanto costa affittare una camera digitale subacquea. Ma vogliono una cifra spropositata (come 35 USD dollars) e rinuncio. A un tratto vedo accanto a me un signore che va a farsi un bagno e porta con sé una camera subacquea. Gli chiedo se per favore possiamo fare snorkeling insieme e se vediamo una tartaruga mi possa fare delle foto e poi inviarmele poi per email. E’ un simpatico americano del Minnesota che ha affittato una casa nei pressi di Akumal per 5 giorni con sua moglie. Per lui è la quarta volta che affitta in quella zona e mi dice che gli piace molto. Mi consiglia di andare a visitare la laguna che si trova a 2 km da li. E’come un acquario naturale. Emozionato dalle tartarughe e dalle manta rays che vedrò nella mie successive snorkeleate oggi prendo troppo sole. Alle 13 mi metto sotto l’ombra delle palme, di cui è piena la spiaggia e li rimarrò fino alle 14.30, quando vado a fare una nuova snorkeleata ed infine decido di tornare a Playa ormai cotto per benino dopo 5 ore di sole. Ceno per 35 pesos in una taqueria dove mi danno un piatto grandissimo con frioles, arroz, pollo e tortillas. Sebbene il riso e i fagioli siano freddi, il pollo è caldo e buono e con questa cifra non penso si possa chiedere di più. Offerta che non riuscirò a trovare in altri posti dove il minimo piatto del dia (escluso drinks) è intorno ai 40-50 pesos. Comunque tutti gli ostelli dove sono stato in Mexico offrono acqua gratis e quindi se si torna in ostello si possono risparmiare qualche pesos per l’acqua.

Venerdì 8 Marzo –Playa del Carmen -Tulum

Mi alzo e faccio la mia abbondantissima colazione. Cosi sono apposto fino alle 15 o 16 e poi prenderò qualcosa da qualche venditore ambulante. Prendo il collettivo per Tulum e con 40 pesos arrivo alle rovine che sono prima di entrare a Tulum Dalla carrettiera federal sono 10 minuti a piedi prima di entrare nella zona archeologica. Pago i 57 pesos di entrata ed eccomi dentro le rovine. Non sono cosi grandi come anche sapevo ma danno su una spiaggia fantastica. Vedete la foto per prova. Dopo decido di andare a mare. Prendo il collettivo scendo ad Akumal e dopo un veloce bagno in spiaggia a vedere le tartarughe, inizio a camminare per andare alla laguna. Dopo 5 minuti di cammino si accosta una macchina: è l’americano di ieri. E’ in compagnia della moglie e sta tornando a casa e mi offre un passaggio alla laguna. Arrivo pago 150 pesos ed eccomi pronto per fare snorkeling. Posso ammirare una molteplicità di pesci abbastanza grossi e alcuni colorati. Sto in acqua forse un ora ma inizio a sentire freddo e mi metto al sole ad asciugarmi. Farò un’altra veloce snorkeleata sebbene ora metà della laguna abbia una visibilità pessima dovuto ad un’alga verdastra. Forse ciò è dovuto alla marea o al vento. Alle 15.30 soddisfatto di avere nuotato con i pesci, come se fossi in un acquario, inizio a camminare per prendere il collettivo. Come sempre il collettivo per Playa è pronto ad attendermi addirittura prima che raggiunga la strada federale: ciò significa che bisogna aspettare i 12 passeggeri che vanno nel pulmino se no non si parte. Infatti, considerando che sono 35km e lui fa pagare 35 pesos alla fine guadagnerà appena 420 pesos e questo tipo di collettivo (perché è in realtà un taxi di Tulum) non ha anche il diritto di prendere persone a Playa e quindi deve tornare ad Akumal o a Tulum vuoto. Qui la gasolina e molto più economica dell’Italia e con 150pesos (quasi 10 euro) si fanno 12 litri. Oggi e’ venerdi e inizia il weekend . Bisogna uscire. Organizzo di andare al Bodeguita del Medio, un famoso ristornate cubano che ha una sede a Playa e che si trova nella zona nuova. Arrivo per le 23, c’è la banda (un gruppo cubano) che suona dal vivo e li incontro un italiano che Gardaland ha licenziato dal tempo pieno e lo riassume solo stagionalmente e lui passa l’inverno a Playa. Prendo un mojito che mi dicono essere la specialità del ristorante sebbene mi appaia più una bevanda zuccherata con menta e limone e il rum non si sente proprio. Con i 78 pesos che gli mi e’ costato mi aspettavo molto di meglio.

Sabato 9 Marzo: Playa del Carmen – Cenote Azul

Mi alzo e sono indeciso se partire oggi per San Cristobal de las Casas. Lo spagnolo di Cancun ha preso un bus che costava solo 300 pesos da Palenque a Cancun. Molto piu’ economico dei bus Ado. Mi ha dato un bigliettino con un numero di telefono e mi ha spiegato dove parte da Cancun. Vado in una caseta telefonica dove con 2 pesos a minuto si chiama in Mexico e con 4 ai fissi di tutto il mondo (Italia inclusa). Chiamo il numero di Cancun e capisco che il bus parte alle 4.30pm ogni giorno e non ferma a Playa del Carmen. Ritorno all’ostello e mentre decido il da farsi arriva una ragazza che mi si avvicina e mi chiede se mi ricordassi di lei. Io con la mia terribile memoria le dico di no e lei mi chiede se fossi italiano. Insomma una delle mie più grandi figuracce: questa sa che sono italiano, si ricorda di me e io non so chi sia. Mi dice che ci siamo visti a Toulouse in un bar dove un giorno a settimana si incontrano tantissime persone per parlare le lingue. Alla fine mi ricordo di lei (non dal punto di vista fisico, sebbene sia una bella ragazza) ma dal discorso. Sarà che ora è in copricostume e prima era col maglione ma io ho una pessima memoria per facce e soprattutto nomi. Dopo la sorpresa, decidiamo per festeggiare di andare al cenote Azul insieme. Anche questo si trova andando verso Tulum (poco prima di arrivare ad Akumal e quindi facilmente raggiungibile con il collettivo per 35 pesos). L’entrata al cenote Azul è 70 pesos e il cenote si presenta come una pozza con acqua cristallina. Ci sono pure alcuni pesci ma soprattutto delle grotte che collegano differenti cenote. La giornata in compagnia di Sol (la ragazza francese) passa velocemente e torniamo in ostello. Lei va a un internet point, io entro controllo internet nell’ostello con il mio piccolo portatile e poi sono attratto fuori da delle ragazze che corrono come le pazze con i tacchi. Fanno un 200 o 300 metri e poi si fermano. Le seguo e arrivo all’arrivo dove c’è una manifestazione: ci sono il sindaco, l’assessore, la presidente di questa associazione e tante altre persone. Si ricorda che il giorno precedente era il giorno internazionale della donna e che hanno organizzato questa corsa delle donne con i tacchi perché i tacchi sono tipica caratteristica femminile. Viene presentata l’organizzazione che fornisce supporto alle donne (giuridico, psicologico e sanitario) e poi una volontaria fa vedere un video sulla violenza fisica e psichica sulle donne durante il fidanzamento. Sebbene non sia d’accordo su alcuni aspetti della violenza psichica (anche perché la donna ormai anche in Mexico è emancipata e anche la donna può esercitare violenza psicologica sull’uomo) rimango colpito dai contenuti del video. Torno in ostello, mangio un sandwich gigante e rimango a scherzare con un gruppo di ragazzi dell’ostello. Fino a mezzanotte restiamo a scherzare in ostello, poi si esce a fare baldoria e Playa per discoteche non è seconda a nessuno. Andiamo al Mescalito, poi al Tabù e poi altre disco e la compagnia è piacevole e torniamo alle 4.

Domenica 10 Marzo: Playa del Carmen- Cancun- San Cristobal de las Casas

Mi alzo verso le 9.30; faccio colazione e mi preparo per fare il checkout. Incontro Sol, la quale mi dice che ieri sera si era messa a letto presto e per questo non era uscita con noi. Le propongo di andare in spiaggia; faccio il checkout e siccome l’ostello non tiene i bagagli se non per 30pesos do lo zainetto col portatile, soldi e passaporto a lei da mettere nel suo locker. Andiamo in spiaggia facciamo alcune foto, prendiamo un succo di frutta tropicale fatto al momento, chiacchieriamo e si fanno le 14. E’ ora di rientrare in hostel, farmi una doccia, prendere i bagagli ed andare a Cancun a cercare la stazione dei bus (non quella ADO che conosco bene, ma quello di questo bus piu economico per San Cristobal de las Casas in Chiapas). La stazione di questi bus si trova in una zona degradata di Cancun downtown e dopo aver chiesto un po’ in giro mi indicano il posto. Arrivo alle 4.20pm ma mi dicono che il bus per San Cristobal parte alle 15 e che ora se voglio c’è un autobus di seconda classe. Accetto e mi fanno il biglietto 300 pesos per San Cristobal. Mi dicono che il bus parte alle 18 ma da un altro posto e che mi avrebbero accompagnato in una decina di minuti. Aspetto e poi un addetto mi dice di seguirlo; camminiamo ed arriviamo in un luogo vecchissimo dove il mio biglietto viene cambiato per un altro biglietto. Gli autobus sono vecchi, hanno almeno 30 anni. Io sono l’unico straniero. Comunque quando salgo sull’autobus appare pulito. Non c’è l’aria condizionata ma meglio; non soffrirò il freddo perché qua in Mexico tutti si lamentano dell’aria condizionata troppo forte nei bus. Appena l’autobus parte con la stanchezza della notte di prima cado in un sonno profondo. Mi sveglierò solo per cenare nei pressi di Balacar. Per fortuna il posto accanto al mio è vuoto e posso posare lo zaino.

Lunedi 11 Marzo: San Cristobal de las casas

Dopo una breve fermata a Palenque alle 7 di mattina partiamo per San Cristobal. Sono normalmente 5 ore di cammino ma con questo bus diventano 6 ore. Faccio colazione nei pressi di Ocosingen (metà strada fra Palenque e San Cristobal) a base di tortillas tanto per cambiare ed uovo con prosciutto. Arrivo a San Cristobal che sono così frastornato tra le curve e 19 ore in autobus che non ho voglia di fare nulla. Chiedo all’autista se sa dove si trova l’ostello di cui avevo appuntato l’indirizzo. La scelta dell’ostello era basata sulle review degli utenti fatta su hostelworld.com e sul prezzo di 95pesos visto 2 settimane prima. Mi dice di prendere un collettivo che con 6.50pesos mi lascia nella via dell’Hostel. Faccio cosi perché sono troppo frastornato per camminare con le valigie. Arrivo all’hostel Akumal, che e’ in un ottima posizione, e il proprietario mi dice che l’ostello costa 120 pesos a notte e include breakfast. Il prezzo è salito perché si avvicina la bella stagione. E’caro per San Cristobal ma non ho voglia di camminare e accetto per una notte. Faccio una passeggiata per svegliarmi. Vedo il mercato che si trova a pochi metri dall’ostello, faccio una passeggiata fino alla Madonna di Guadalupe e mentre mi informo su prezzi di altri ostelli e sui prezzi dei tour giornalieri organizzati. Leggendo altri diari di viaggi avevo letto che il Canyon del Sumidero era una bella escursione e che aveva un prezzo di 200pesos. Comunque tutte le agenzie di viaggio offrono questa escursione a 250pesos così quando torno in ostello la prenoto direttamente allo stesso prezzo all’ostello per l’indomani. Decido anche i cambiare ostello e di andare a un altro ostello El-Balak che si trova in Real Guadalupe e che costa solo 60 pesos (senza prima colazione)

Martedi 12 Marzo – San Cristobal de las Casas –Canyon del Sumidero

Mi alzo alle 7, abbastanza presto per me, ma non avevo più sonno e mi metto su internet. Faccio una buona colazione alle 8.30 quando Eric, il ragazzo proprietario dell’ostello Akumal si sveglia. Prepara per colazione con huevos revueltos con verdura e ci dà anche pane e marmellata fatta in casa. Il tour operator passa un po’ dopo le 9 e prende anche altri 2 coinquilini dell’ostello che hanno prenotato anche loro il tour al Canyon del Sumidero. Dopo che il pulmino fa un giro per gli ostelli per prendere altre persone partiamo per il tour. Arrivati all’imbarcadero la mia attenzione è attirata da un venditore di amache. Mi fa vedere alcune amache, per 1, 2 o addirittura 3 persone. Chiedo il prezzo di un’amaca da 1 e mi dice 150 per quella ad un filo e 250 per quella a 2 fili. Di quella a 2 fili mi piace il colore e inizio a mercanteggiare. Il prezzo si abbassa fino a 150 pesos poi noto che tutti gli altri del mio tour sono con il giubbotto salvagente messo e quindi dico al venditore di aspettarmi al ritorno. Lui non contento mi insegue dicendo che me la vende per 130 pesos. Io intanto raggiungo gli altri e mi viene dato un braccialetto con cui si paga la tassa di 29 pesos (mi sembra) al governo federale per entrare nella riserva dove si trova il canyon. Indossato il giubbotto salvagente si va in barca e si parte in direzione del canyon. La barca ha un bel motore Yamaha da 150 CV e va molto veloce. Il conduttore della barca è molto bravo a descrivere la fauna e flora locali. Ci mostra degli uccelli che si nutrono di animali morti e ci dice che se saremo fortunati potremo vedere la scimmia arana e il coccodrillo. Il giro in barca è abbastanza lungo. Andiamo avanti dentro il canyon e ci dice che le pareti del canyon arrivano a raggiungere 1000m. A me sembra un po’troppo. Comunque il paesaggio è interessante. Ad un certo punto il conduttore fa una manovra repentina, rallenta e ci dice di ammirare un albero. Io non vedo nulla. Dice che c’è una scimmia arrampicata sull’albero che dorme. Dopo un po’ riusciamo ad individuarla a 100 metri di distanza. Nessuna traccia invece di coccodrilli anche perché col cielo coperto è molto difficile vederli. Andiamo avanti fino ad arrivare alla centrale idroelettrica costruita nel 1980 che fornisce energia a parecchi stati del Mexico. Il conduttore dice che abbiamo percorso 42 km in barca e ora inizierà il percorso indietro fino all’imbarcadero. Penso fra di me che una barca di 5 metri con 12 persone che fa 80km con un motore da 150CV consuma tantissima benzina e noi abbiamo pagato solo 250 pesos (intorno ai 16 euro) ognuno incluso il trasporto fino all’imbarcadero. Probabilmente con questo prezzo avremmo pagato solo la benzina in Italia. Rientriamo ad una buona velocità ma ad un momento il conduttore fa una veloce inversione ad U che fa alzare molta acqua e ci bagniamo un po’. Mi domando il perché: quindi ci dice di guardare sopra una pietra e lì si vede un coccodrillo con la bocca aperta: sembra che sia di plastica: sta fermo e non si muove. Ci avviciniamo con la barca: immobile, non ha paura e si prende il sole tranquillamente. Il conduttore ci spiega che la bocca aperta aiuta a regolare la temperatura corporea e che il coccodrillo di fiume si nutre di pesci. Quindi nessun pericolo per noi; intanto noi scherziamo scommettendo chi si butta in acqua per vedere la reazione del coccodrillo. Quindi ci allontaniamo con sempre il coccodrillo impassibile. Poche centinaia di metri più in alto un altro coccodrillo prende il sole; questo è più piccolino. Avvicinandoci all’imbarcadero, il conduttore ci chiede una propina (mancia) che io volentieri do perché è stato molto bravo a vedere il coccodrillo e la scimmia. Appena sceso, il venditore di amaca mi si avvicina pronto a finalizzare la vendita. Quindi ripartiamo con la vista della mercanzia ed ecco la mia offerta di 120 pesos per una amaca singola a doppia trama. Il venditore dice che è poco ma dopo qualche secondo accetta l’offerta. L’amaca è mia . Il tour prevede quindi la visita al grazioso paesino accanto all’imbarcadero: Chiapa de Corzo. La cittadina offre dei negozietti dove è possibile acquistare souvenir a prezzi interessanti (secondo me anche inferiori a San Cristobal). Infatti compro alcuni piccoli portachiavi con una scritta in pelle che dice chiapas per 15 e 20 pesos e un portasigarette e accendino per 45 pesos. Si ritorna a San Cristobal de las Casas ma intanto si è creata una amicizia con 2 argentini e 1 tedesco. Tornati verso le 14.30 decidiamo di passare qualche altra ora insieme girando il mercato locale dove l’argentina compra una camicetta di cotone ricamata a mano per donna e dei porta cuscini ricamati a mano. Io una maglietta per 50 pesos. Verso le 16.30 li abbandono e mi preparo a cambiare ostello. Rimaniamo comunque di vederci questa sera al Bar Rivoluzione in pieno centro dove c’è musica da vivo. Sistematomi nel nuovo ostello faccio una camminata e penso che devo pianificare il mio ritorno verso Cancun. Mi informo e la compagnia di bus Cristobal Colon offre per 96 pesos il trasferimento a Palenque. Prezzo interessante. Intanto scarico le foto sul computer e decido di inviare delle cartoline un po’ originali. Stampare una mia foto molto bella fatta a Tulum con la vista della spiaggia caraibica e delle rovine e con me come principale attore. Mi informo sui costi della stampa (solo 2.5 pesos per una foto 10×15). Alle 21.30 mi reco al Bar Rivoluzione dove trovo la ragazza argentina. Mi dice che il tedesco si sentiva poco bene e l’argentino è appena andato via perché aveva l’autobus notturno per Oaxaca. Lei ha finito appena di mangiare li con l’argentino e sta bevendo una Corona. Io ho abbastanza fame avendo mangiato per pranzo solo una banana fritta (15 pesos), platanos frittos (7 pesos)- 1 papaya già pulita (15pesos). Ordino un mega panino di 68 pesos (un po’ caro ma il posto è carino e una Corona (30 pesos). Intanto si fanno le 10.30 e inizia a suonare la cosiddetta banda: i messicani con banda intendo musica dal vivo. Questa sera è prevista salsa cubana. Evviva. Alcuni tavoli che si liberano vengono eliminati e si crea lo spazio per ballare che subito si riempie di provetti salseros. Invito l’argentina a ballare che non se lo fa dire 2 volte: la serata passa piacevole con notevoli balli. Poi a mezzanotte accompagno l’argentina in ostello (domani lei ha comprato il biglietto d’autobus per Palenque ) e io torno al Bar Rivoluzione per un altro paio di salse con le messicane. Verso l’1 sono troppo stanco e anche se l’ambiente è carino ho troppo sonno e vado in ostello. Tornado noto che la temperatura si è abbassata parecchio e fa freddo (intorno 5 gradi). San Cristobal è infatti a 2000 metri e può fare veramente freddo. L’ostello come molti posti qui non è riscaldato ma io ancora caldo dai balli non sento molto freddo e non prendo la coperta che avevo preso dalla Pullmantur durante il mio viaggio di andata e che mi era già stata utile i primi giorni a Cancan.

Mercoledì 13 Marzo – San Cristobal de las Casas –San Juan Chamula

Durante la notte ho sentito tanto freddo e mi alzo col raffreddore. Stupido io a non essermi coperto bene! Oggi la mattinata è dedicata a cambiare un po’ di soldi, andare all’ufficio postale a comprare i 2 francobolli per le cartoline personalizzate, finalizzare l’acquisto di souvenirs e comprare il tour per le rovine Maya di Palenque, il quale include anche la visita ad Agua Azul e le cascate di Misol-Ha (350pesos). Sto esaurendo i contanti in pesos e non ho voglia di prelevare con la carta e di subire le commissioni di prelevamento: decido di guardarmi in giro e dare un occhiata ai tassi di cambio di contante. Il miglior cambio lo ottengo al Banco Azteco dove cambierò 60 dollari che avevo con me dallo scorso viaggio in USA e 60 euro . Questi contati me li devo fare bastare fino alla fine del viaggio e così cercherò di pagare tutto il possibile con la carta di credito. Quindi vado al mercato a comprare qualche souvenir. Quindi prendo il collettivo per San Juan Chamula che in una mezzoretta mi porterà in questo paesino di poche anime a qualche km da San Cristobal dove parlano una lingua incomprensibile indigena, vestono in maniera tradizionale e nella chiesa cattolica si può assistere a riti curativi che si concludono con l’uccisione di un pollo. A dire il vero il mercoledì mi dice il ragazzo all’entrata è una giornata calma ed è difficile vedere ciò. Io assisto solo a richieste alla madonna o ai santi fatte solo mettendo centinaia di candele per terra e inginocchiati pregare per mezza ora. A chi è abituato a vedere chiese, questa chiesa sembra strana e i 20 pesos di entrata li vale tutti per l’ambiente surreale che si respira. Conclusa la visita della chiesa faccio un giro per il piccolo paesino, compro delle Walls per 5 pesos da dei ragazzi che vendono per strada caramelle, chewing gum e sigarette. Questi ragazzi vendono la singola sigaretta per 4 pesos. Fumare è caro anche in Mexico. Quindi torno a San Cristobal de las Casas. Sono stanco e anche raffreddato. Faccio una passeggiata, torno all’ostello mi collego ad internet e quindi mi preparo la valigia per l’indomani. Esco per cenare rapidamente con tacos e poi a letto perché l’indomani mi passano a prendere alle 6.

Giovedì 14 Marzo – San Cristobal de las Casas –Palenque, Agua Azul, Misol-Ha

Mi avevano detto all’agenzia che mi avrebbero preso dall’ostello alle 6, e quindi avevo messo la sveglia per le 5.55 dato che mi ero addormentato vestito per il freddo patito la notte precedente e pensando che non sarei stato il primo ad essere presso dal furgoncino che fa il giro degli hotel. Invece alle 5.50 mi sento chiamare dal ragazzo dell’ostello che mi aspettavano fuori. Prendo la valigia che è gia pronta metto le 2 cose che ho nel letto e in 5minuti sono fuori. Facciamo il giro per gli ostelli: ci hanno probabilmente diviso in base a dove stiamo, in modo da trovare persone compatibili. Quindi partiamo alla volta di Agua Azul. Il cielo è grigio e fa freddo. Ci vorranno un 4 ore per arrivare ad Agua Azul con fermata intermedia nei pressi di OcoSingo per andare alla toilette e per chi volesse fare un buffet breakfast continentale per 75 pesos. Dopo aver dormito parecchio nel furgoncino, arriviamo ad Agua Azul. Il cielo è sempre grigio e non fa per niente caldo. L’acqua del fiume è veramente azzurra chiara. Sarebbe stupendo farsi un bel bagno ma fa freddo e quindi passo il tempo a passeggiare. Ci sono moltissimi venditori ambulanti e quindi ne approfitto per comprare 5 empanadillas appena fritte per 10 pesos e dell’ananas già pulito per 15 pesos. Questo sarà la mio colazione-pranzo per la giornata. Cammino con gli altri ragazzi che sono nel tour con me. Molti stanno facendo il giro per tutto il centro America da Panama a Mexico o viceversa. Io sono uno dei pochi che è venuto solo per 2 settimane. Questa è la differenza fra viaggiatore e turista. Nonostante ciò io ho la mentalità di viaggiatore anche perché, sebbene sto solo 2 settimane in Mexico, fra 1 mese parto di nuovo. Finito il giro a Agua Azul ci dirigiamo alla cascata di Misol-Ha. Arriviamo li in 50 minuti. Intanto si sono fatte le 12.30 e inizio a sentire un po’di caldo. Così dopo aver fatto un giro per la cascata mi decido a fare un bagno nel fiume che non è cosi bello come Agua Azul ma l’acqua anche qui sembra pulita. Alle 14 ripartiamo alle volta delle rovine di Palenque dove ci tratterremo fino alle 16.30 per concludere il nostro tour. Per me le rovine di Palenque sono le uniche rovine grandi Maya che ho visto e mi sono sembrate molto interessanti anche se senza guida si capisce ben poco. In complesso i 350 pesos di tour sono ben spesi anche se si spende moltissimo tempo per gli spostamenti e poco tempo nei luoghi. Comunque per chi viaggia rapido come me, il tour permette di avere un idea di questi luoghi. Arrivato a Palenque mi dirigo a cercare l’autobus economico per Tulum. Mi dice che c’è n’è uno con aria condizionata che per 300 pesos mi porta a Tulum della Aexa. Prendo il biglietto. Cosi domani alle 6 sarò a Tulum

Venerdì 15 Marzo – Tulum

Arrivo come previsto a Tulum dopo una notte in cui ho dormito parecchio sebbene mi sono dovuto vestire in maniera pesante e usare la copertina in pile della Pullmantur che mi era stata data nel mio viaggio di andata e che si è rilevata utilissima contro il freddo. Quando arrivo a Tulum sta appena per albeggiare. L’autobus mi lascia di fronte a uno degli ostelli di cui avevo sentire parlare bene: Weary Backpacker Hostel. E’ ancora chiuso cosi faccio una passeggiata, cerco un WiFi gratuito per controllare le email e lo trovo come sempre nella piazza principale offerto per un ora al giorno da infinitum movil. Alle 7 mi reco all’ostello e un messicano mi accoglie e mi dice che la notte costa 150pesos inclusa la colazione dell’indomani. Questo è il primo ostello completamente automatizzato: ti registri con passaporto in un computer che ti assegna la stanza e tiene traccia di tutto quello che spendi nell’ostello, il quale ha anche un bar che serve alcolici. Ti viene dato un sensore wireless da mettere al collo che ogni volta ti riconosce e ti fa accedere alla pagina del tuo conto dove puoi stampare il buono della prima colazione (si può scegliere alternativamente fra 2 uova e 2 toast, base per crepes, latte e cereali), stampare il biglietto per andare a mare e comprare cose nel ostello. Tutta questa tecnologia per un ostello è eccessiva e soprattutto in questa maniera la prima colazione non è abbondante (manca anche la frutta!!). Insomma non mi fa impazzire. Mi fanno accedere alla mia stanza nonostante siano solo le 7.30 e ciò comporta che ancora gli occupanti dormano. E’ una stanza da 5 letti pulita dotata all’interno di toilette e doccia. Una ragazza dorme in un letto. Mi faccio una doccia veloce ed esco nell’ampia zona comune all’aperto dove si svolge la vita sociale. Conosco un po’ di persone e siccome non ho diritto alla prima colazione per questa mattina mi domando se vada la pena di pagare 20 pesos per ottenere quella prima colazione cosi scarsa. Mentre chiacchiero e penso fra me stesso, una ragazza mi dice che questo è l’ultima giornata che sta a Tulum e che ha 3 uova che mette a disposizione di tutti. Io accetto di prenderle e queste saranno la mia prima colazione insieme a dei tacos. Farò pure amicizia con un marocchino nato però in Olanda che è in viaggio anche lui per il centro America prima di iniziare il suo primo lavoro in Olanda. Anche per lui è il primo giorno a Tulum dato che è arrivato il giorno prima in serata da Merida. Decidiamo di andare a mare ma l’autobus che passa per l’ostello è solo alle 9 e alle 13. Ormai sono le 10 e così decidiamo di andare a piedi. Ci dicono che è una mezzoretta a piedi. Ci incamminiamo ma arriveremo al mare solo alle 11.15. Quindi una passeggiata bella lunga. Il mare è stupendo. La sabbia bianca che contrasta con le varie tinte di colore di azzurro del mare e il verde delle palme. Il bus per il ritorno in ostello è alle 13.15 ma io non ho alcuna voglia di andarmene da quel paradiso e cosi dico al mio compagno di mare che io rimango fino alle 17 quando c’è l’altro bus. Anche lui dice che rimane: camminiamo per la lunghissima spiaggia bianca, ci immergiamo nel mare, ci ripariamo dal sole sotto l’ombra delle palme e alle 14.30 quando il sole è meno forte iniziamo a giocare a calcio con un gruppo di ragazzi, alcuni che lavorano li, altri in vacanza come noi. Era da una vita che non giocavo in un proprio campo di calcio sulla spiaggia con delle porte in legno vere (e non con i soliti zaini che delimitano i pali). La nostra partita è interrotta dall’arrivo di una barca di pescatori che tirano in alto dei pesci piccoli che gli uccelli prendono al volo. I pescatori hanno preso una cernia gigantesca (sarà un 6 kg) che vendono per 450 pesos. Finita la partita passeggiamo indietro fino alla prima spiaggia dove si dovrebbe fermare l’autobus. Rientrati in ostello, vado al supermarket a comprare una birra e qualcosa per cucinare. L’ostello, anche se offre una scarsa colazione, offre gratis riso, pasta e lenticchie. Quindi mi vado a preparare riso con lenticchie. Questa è di fatto la prima volta che cucino da quando sono in Mexico. Poi prendo la birra da un litro Sol che avevo acquistato per meno di 30 pesos ma mi sento dire che non è possibile bere alcolici propri nella parte comune dell’ostello perché l’ostello ha la licenza di vendere l’alcool. Comunque mi vengono forniti 2 bicchieri e mi si dice che se voglio posso berla fuori. E io che pensavo di sorseggiarla ed offrirla alle altre persone dell’ostello. Comunque il riso con le lenticchie mi ha riempito lo stomaco e così bevo con facilità mezzo litro di Sol che fredda come e’, scende che e’ un piacere. L’altro mezzo litro lo verso nel bicchiere. Poi rientro col bicchiere pieno. Sto a chiacchierare poi facciamo un giro per i locali notturni di Tulum. C’è un gruppo che fa Cumbria, ne esistono tante versione da quella Messicana a colombiana. Comunque sono stanco (sono sveglio da prima delle 6) e la musica non mi fa impazzire e all’1 vado a nanna.

Sabato 16 Marzo – Tulum- Playa del Carmen

Mi sveglio faccio la prima colazione con latte e cereali e faccio il checkout e parto con il collettivo per Playa del Carmen. Ormai conosco bene Playa e mi faccio lasciare dal collettivo a 100 m dall’ostello Young Playa dove ero stato la settimana prima. Arrivo saluto tutte le ragazze che lavorano li e che si ricordano di me e mi accingo a pagare per la notte e scopro che in una settimana il prezzo è aumentato di 20 pesos. Siamo a 160 pesos. E la prox sett mi dicono diventerà 180 pesos. Comunque so che la colazione è abbondante e poi mi trovo a mio agio in quell’ostello e accetto. Incontro dopo un po’ Sol, con cui mi ero tenuto in contatto via email, e andiamo a mare insieme per qualche ora. Poi lei ha un appuntamento, io rimango in spiaggia e mi metto a giocare a volley ball con altri ragazzi. Come sono scarso!!! Stanco ma soddisfatto torno all’ostello e dopo una doccia rinfrescante mi metto su internet. Accanto a me si siede una inglese Rachel con la quale mi metto a chiacchierare e decidiamo di cucinare insieme più tardi. Poi esco per una passeggiata in centro e mi fermo davanti una cappelletta in pieno centro vicino all’imbarcadero per Cozumel dove era finito un matrimonio. Guardo un po’ i negozi di souvenir che sono ben forniti ma con prezzi alti. Mi provo un maglione di cotone in stile mexicano che avevo visto ad altri ragazzi durante il tour di Palenque ma non mi viene bene. La M è troppo piccola, la L troppo grande. Tornando indietro passo davanti la cappelletta e c’è una nuova messa. Noto però che una ragazza con un bel vestito occupa il posto degli sposi. Chiedo a una ragazza accanto a me e mi viene detto che quella ragazza compie 15 anni e questo compleanno è importante perché sancisce il passaggio da bambina a donna. Ci sono pure i padrini e la madrina. Alla fine incuriosito della tradizione locale finisco per vedermi la messa. Torno in ostello, mi metto di nuovo su internet e poi incontro Rachel con la quale decidiamo di andare a comprare gli ingredienti per una pasta e un insalata. Andiamo al Wal Mart che si trova 100 metri dal nostro ostello dove compriamo 400g di pasta (qui ci sono pacchi da 200g), salmone in scatola, cipolla, tonno in scatola, lime, aguacate, pomodoro e un litro di birra Corona (Spesa 90 pesos). Torniamo a cucinare e soprattutto a sperimentare come fare il guacamole, la tipica insalata mexicana con pomodoro tagliato fino fino, avocado (aguacate) sgusciato e schiacciato (peccato che quelli da noi presi era troppo verdi e impossibili da schiacciare), un po’di cipolla tagliata fina fina e succo di lime. Alla fine in qualche maniera facciamo il guacamole. Io intanto cucino la pasta con tonno e salmone. 400g di pasta risultano troppi per il condimento che abbiamo ma nel frattempo è arrivato Jordi, un ragazzo incontrato la settimana precedente, al quale offro un piatto di pasta. La serata passa mangiando, bevendo e chiacchierando. Rachel e Jordi sono stanchi: Rachel ha fatto tutta la settimana baldoria a Cancun e vuole dormire, Jordi invece ha iniziato a lavorare in un bar a Playa. Verso l’1 di notte, Jordi e Rachel vanno a letto, ed io vado a farmi un giro per il centro dato che è Sabato ed è l’ultima mia notte in Messico. Vado a ballare in diversi bar e verso le 3 torno a dormire.

Domenica 17 Marzo – Playa del Carmen –Cancun

Mi alzo alle 10 appena in tempo per la colazione. Comunque qui sono buoni e prolungano la colazione fino alle 10.30. Poi incontro Jordi e gli chiedo se mi tiene lo zaino con computer e portafoglio nel suo armadietto mentre io vado in spiaggia. Lui deve lavorare un po’ col computer e mi dice che non si muoverà fino alle 14. Faccio il checkout dall’ostello e poi vado in spiaggia fino alle 13.30; quindi una doccia veloce in ostello, un saluto rapido e poi prendo il collettivo per Cancun (30 pesos). Quindi vado alla stazione ADO e prendo l’autobus per l’aeroporto che costa 55 pesos e che parte ogni mezz’ora. Arrivo verso le 17 all’aeroporto e mi metto in fila per l’affollato check-in. Il viaggio è finito.

RIEPILOGO

Il viaggio backpacking in solitaria è andato molto bene; Yucatan e Chiapas sono dei posti da vedere. Il turismo è molto sviluppato e si trovano dei tour di 1 giorno a prezzi molto competiti (20-30 euro a persona). Quindi il Messico secondo me si presta bene anche per chi sta iniziando a viaggiare in backpacking da solo perché è semplice per viaggiare. L’inglese e’ ampiamente parlato nei luoghi turistici sebbene per noi italiani lo spagnolo non e’ difficile da comprendere. Il prezzo medio degli ostelli varia dai 60 pesos (senza prima colazione in Chiapas) ai 160 (con colazione a Playa in media stagione). Per mangiare si può spendere veramente poco: dai 35 pesos per 5 tacos ai 150 per una torta (il nostro panino) con 2 birre in un bar ascoltando musica dal vivo. I drinks nei pubs variano dai 30-40 pesos per una cerveza ai 70-80 per un cocktail. Con un budget di 40-50euro in media al giorno si riesce a viaggiare, dormire in ostello (incide meno di 10 euro), mangiare, dedicarsi a una limitata vita notturna con qualche drinks, fare qualche tour organizzato e comprare piccoli souvenirs. La comida mexicana è famosa per essere piccante ma in realtà il piccante viene offerto separatamente e quindi si può mangiare senza piccante. A me è piaciuta molto il guacamole, un insalata di avocado, l’empanadilla, i tacos, las tortillas di mais e la frutta tropicale. Sebbene gli autobus ADO siano i piu’ conosciuti ne esistono altri piu’ economici: per esempio il viaggio Cancan-Chiapas con un autobus simile a quello Ado (di prima classe con aria condizionata) costa dai 300 ai 350 pesos. I colectivo funzionano benissimo fra Cancun, Playa del Carmen e Tulum e tutte le localita’ intermedie e sono economicissimi. Quindi non e’ necessario affittare una macchina o prendere un taxi anche se si e’ in un resort in questa area. Bastera’ uscire dal resort mettersi di lato dal lato giusto della carrettera federal (una specie di statale) e in 5 minuti un colectivo si fermera’. Il costo varia in base alla distanza percorsa. I guidatori sono abbastanza corretti e ti applicano il prezzo corretto.

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