Il Messico in 21 giorni tra archeologia, città, coloniali e natura

Da Città del Messico alla riviera Maya e Isla Holbox, attraverso Taxco, Puebla, Oaxaca, San Cristobal, Palenque, Campeche e Merida
Scritto da: sosmami
il messico in 21 giorni tra archeologia, città, coloniali e natura
Partenza il: 13/11/2011
Ritorno il: 02/12/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 4000 €
Con mio marito ed una coppia di amici, tutti over 65 e abituati a viaggiare insieme, abbiamo progettato questo viaggio in Messico di 3 settimane. Come facciamo sempre, abbiamo preferito rivolgerci ad agenzie straniere, ne abbiamo contattato diverse e la nostra scelta è andata ad una agenzia di Playa del Carmen, che ci ha proposto un programma di viaggio che sembrava rispondere più di altri alle nostre esigenze, la Karmatrails.

Il prezzo è stato 2080 euro a persona per hotels con colazione, pulmino con autista, guida in lingua italiana, tutti i trasporti interni, ingressi e biglietti vari. Abbiamo chiesto buoni alberghi tipici, non appartenenti a catene internazionali di lusso, che non ci piacciono! 13 novEMBRE

Siamo partiti da Bologna con Aeromexico alle 7,10 via Parigi e siamo arrivati a Città del Messico alle 16,30 ora locale (fuso orario 7 ore indietro). Costo del volo euro 907.

All’aeroporto ci aspettava la guida, Maria, che ci ha accompagnato in hotel, l’Holiday Inn Zocalo. Poiché eravamo in centro, la sera siamo andati a piedi a cenare alla famosa Casa de los Azulejos, dove abbiamo gustato l’ottima “sopa azteca”, altrimenti detta “sopa de tortillas” e abbiamo poi gironzolato per le strade pedonali lì attorno.

14 novEMBRE

Dopo una bella colazione sulla terrazza dell’albergo, con vista sulla piazza, siamo andati con pulmino e guida a visitare i resti archeologici di Tlatelolco, la piazza detta delle 3 culture e poi alla basilica di Guadalupe dove si trova l’immagine della Madonna di cui i Messicani sono particolarmente devoti e che è meta di pellegrinaggi. La visita ha compreso anche la chiesa antica, restaurata, la chiesa del “pocito” (pozzetto) ed il bel giardino.

Dopo pranzo siamo andati a visitare la zona archeologica di Teotihuacan, con le piramidi del Sole e della Luna (si poteva salire solo su quella del Sole) e la Cittadella. Un sito archeologico davvero mozzafiato! Sulla strada del ritorno abbiamo fatto una breve sosta al Convento di Acolman e poi in hotel per una doccia veloce. Cena di nuovo alla Casa de los Azulejos e poi con un taxi a vedere i famosi “mariachi” in Piazza Garibaldi.

15 novembre

Di buon mattino, per evitare la folla, siamo andati al Palacio Nacional, a vedere i murales di Diego Rivera, che raccontano la storia del Messico dalle origini e sono davvero notevoli. Poi visita della cattedrale e tour a piedi con visita del Palazzo delle Belle arti e del Palazzo delle Poste, quest’ultimo in stile veneziano, molto bello. Infine il Museo antropologico, interessantissimo, con la guida che ci ha illustrato le varie civiltà precolombiane. Dopo il museo, ormai nel tardo pomeriggio, dietro consiglio della guida, siamo saliti sulla torre Latino americana per godere della splendida vista della città alla luce del tramonto. La sera siamo andati in taxi a cena da nostri amici messicani.

16 novembre

Partenza per Taxco con piccola deviazione e breve sosta a Cuernavaca, dove si trova una cattedrale barocca, che però era in restauro, e il palazzo di Cortes, ora sede di museo.

Taxco, detta la città dell’argento a causa delle miniere costruite dagli Spagnoli e dal fatto che la maggior parte degli abitanti lavora nel settore dell’argento, è una cittadina molto graziosa, con la bella chiesa di Santa Prisca, sovraccarica di oro e le sue stradine su cui si affacciano i molti negozietti che vendono argenti. Poi partenza per Puebla, dove abbiamo ammirato l’imponente cattedrale e la chiesa di Santo Domingo con la Cappella del Rosario, molto barocca, piena di decori e stucchi dorati, dove però non siamo potuti entrare perché c’era la messa. Cena in albergo, Casa Colonial, ex convento del 600, con arredamento d’epoca. Abbiamo assaggiato il famoso “mole pueblano” salsa al cioccolato che si mette sulla carne, molto particolare.

17 novembre

Dopo colazione Maria ci ha nuovamente accompagnato alla Cappella del Rosario per poterci dare le spiegazioni. Poi ha acconsentito, insieme all’autista, a portarci “fuori programma” alla vicina chiesa di S.Maria Tonanzintla, costruita dai nativi, in stile barocco indio, interamente coperta di sculture dorate o colorate, assolutamente da visitare. Poi visita al sito di Cholula con la famosa “gran piramide” che però non ci ha colpito più di tanto e quindi di nuovo in pulmino per raggiungere dopo circa 5 ore Oaxaca. Durante il viaggio sosta per foto a cactus enormi e bellissimi. A Oaxaca abbiamo girato un po’ per il centro con la guida e abbiamo cenato in un bel ristorante.

18 novembre

Dopo un tormentato inizio di viaggio a causa di uno sciopero di tassisti che bloccavano le strade per protesta contro un aumento del prezzo della benzina, siamo arrivati al sito di Monte Alban, veramente suggestivo, che sorge su una collina. Poi, dopo una sosta a Santa Maria al Tule per vedere il famoso albero vecchio di 2000 anni, veramente enorme, visita al sito di Mitla, città sacra degli zapotechi dopo l’abbandono di Monte Alban. Dopo pranzo ritorno a Oaxaca,visita del mercato e di una fabbrica di cioccolato, con assaggi vari e conseguenti acquisti! Quindi, dopo aver lasciato la guida, alcuni acquisti nei negozi del centro, tra cui begli oggetti in ceramica nera (caratteristica di Oaxaca), in bel negozio in strada pedonale. Cena in hotel, Mision de los angeles, bello e immerso nel verde, ma notte tormentata a causa degli agitati ragazzi di una gita scolastica!

19 novembre

Giornata interamente di viaggio, con partenza per San Cristobal de las Casas alle 7,30. Qualche difficoltà per i soliti blocchi stradali e arrivo alle 19.

Abbiamo salutato la guida e l’autista, che l’indomani sarebbero cambiati, e siamo andati a cena (ristorante Salsa verde, non male), quindi passeggiata per le stradine pedonali piene di negozi e localini. L’hotel era la “Casa vieja”, d’epoca coloniale, con arredi bellissimi. La colazione si faceva in una sala a pochi metri dall’albergo ed era abbondante e squisita.

Alle 8 abbiamo incontrato la nuova guida, Efraim, ed il nuovo autista, Nabor, e siamo andati all’imbarco per il giro in lancia nel Canyon del Sumidero, veramente molto bello, con anche qualche avvistamento di scimmiette, avvoltoi e un coccodrillo.

Al ritorno, dopo una breve visita a Chapa de Corzo, paesino con la seconda piazza del Messico per grandezza (la prima è ovviamente quella di Città del Messico), siamo tornati a San Cristobal, pranzo in ottimo ristorante, visita del variopinto mercato e della cattedrale. Cena al “Tierra dentro”, in una via pedonale, con “sopa de lentijas” e filetto di pesce.

21 novembre

Visita di due comunità montane. La prima, San Juan Chamula, di etnia tzotzil, la cui chiesa, con la sua bella facciata bianca semplicissima ma con un’entrata ornata da fiori stilizzati coloratissimi, ci ha incantato. All’interno, sul pavimento ricoperto da aghi di pino, gruppi di fedeli in preghiera con galline da sacrificare, coca cola, alcolici… Le donne vestono con gonne di lana di pecora nera e molte portano sulla schiena un bambino avvolto in un panno. Assolutamente proibito fare foto. Avevo letto su qualche diario di viaggio di turisti assaliti da bambini che chiedevano soldi e pretendevano di fare da guida, noi non abbiamo avuto questo problema e comunque la guida ci aveva spiegato che eventualmente sarebbe bastato dire fermamente: No, grazie. A 8 km di distanza c’è l’altra comunità indigena, Zinacantan, di etnia tzeltal, un po’ più evoluti. Abbiamo poi visitato una cooperativa di donne artigiane e la loro cucina, dove ci è stato offerto uno spuntino con tortillas appena fatte e salsine varie. Ovviamente abbiamo fatto qualche acquisto! Tornati a San Cristobal la guida ci ha lasciato e, dopo un pranzo semplicissimo in piccolo ristorante “ruspante” (126 pesos in quattro!) abbiamo girato per la città: Chiesa di San Francisco, il Mercato de dulces, deludente, la Chiesa di Santo Domingo, il Tempio della carità e il coloratissimo mercato dell’artigianato (tanti acquisti), quindi altro giro nello zocalo per fare foto alla luce del tramonto. Cena al ristorante Continental con un’ottima grigliata di carne a prezzi molto contenuti.

22 novembre

Viaggio verso Palenque in strada di montagna. Fermata per ammirare la cascata di Agua Azul, davvero splendida, dove abbiamo anche pranzato con filetto di pesce grigliato e le immancabili tortlillas. Poi nuovamente in pulmino per la cascata Misol Ha, meno bella, infine siamo arrivati a Palenque, hotel Plaza Palenque, confortevole e in un bel giardino. Cena in hotel.

23 novembre

Partenza alle 6 per raggiungere in barca a motore Yaxchilan, affascinante sito Maya nel Chiapas orientale, in mezzo alla foresta pluviale, presso un’ansa del fiume Usumacinta, al confine con il Guatemala. Da non perdere. Durante il viaggio di ritorno sul fiume abbiamo visto due grossi coccodrilli.

Dopo pranzo visita al sito di Bonampak, più piccolo ma molto bello, in mezzo alla giungla e in territorio controllato da una etnia particolare, i Lacandones, discendenti dai Maya, unica etnia sfuggita al controllo spagnolo, parlanti tuttora la lingua maya. Abbiamo potuto ammirare i famosi dipinti murali la cui riproduzione avevamo visto al museo di Città del Messico ma che qui, con i loro colori sbiaditi dal tempo, hanno un particolare fascino. Dopo una veloce sosta in albergo abbiamo preso un taxi per raggiungere il centro di Palenque, abbastanza brutto, ma abbiamo fatto acquisti, in particolare dipinti su pelle, caratteristici della zona. Cena in hotel con un’ottima crema di calabaza (zucchine).

24 novembre

Partenza alle 8 per l’affascinante sito di Palenque, anch’esso in mezzo alla giungla, dove si trova la famosa tomba di Pakal, però non più visitabile all’interno. Dopo il veloce pranzo, con quesadillas e tacos, viaggio verso Campeche, dove siamo arrivati ormai al tramonto. Il tempo di poggiare le valigie in camera e subito via per le stradine con le variopinte casette ad un solo piano, la bella cattedrale semplicissima e uno zocalo elegante. Cena al Marganzo, elegante ma un po’ troppo “per turisti”, poi di nuovo in piazza per ammirare le fontane luminose con musica e passeggiata sul “malecon”, il lungomare. L’hotel era il Castelmar, caratteristico e tranquillo, semplice ma con arredi eleganti.

25 novembre

Alle 8 partenza per il sito maya di Kabah, non molto grande ma bello, dove si trova il cosiddetto Tempio delle Maschere, con le sue 260 riproduzioni della maschera di Chaac, il dio della pioggia.

Al ritorno Efraim ci ha fatto visitare la capanna di un contadino che ci ha anche mostrato come si lavora l’agave, visita “turistica” ovviamente, però interessante.

Quindi, visita al sito di Uxmal con la bella piramide dell’Indovino, la “casa delle tartarughe”, il campo del gioco della pelota e il Palacio, con le innumerevoli maschere del solito Chaac. Tra le rovine si aggiravano diverse iguane. Dopo pranzo partenza per Merida. Lo zocalo era purtroppo chiuso per lavori. Abbiamo visitato la cattedrale con il suo Cristo di ebano di 12 metri, il bel palazzo del Governo con i suoi murales che ritraggono la triste storia della conquista portoghese, e la casa di Montejo con la bella facciata e i mobili antichi. L’hotel era il Castellano, moderno e confortevole.

26 novembre

Partenza per Chichen Itza, il sito maya più maestoso,con i suoi numerosi edifici, di cui il più famoso è il Castillo, per lo straordinario spettacolo che offre negli equinozi di primavera e autunno: il sole, illuminando la piramide, crea un’ombra che scende a zig zag lungo i gradini fino a unirsi alla testa di serpente che si trova alla base.

Siamo poi andati al cenote Ikkil, molto caratteristico (il cenote è una depressione del terreno in cui si raccoglie acqua dolce limpidissima proveniente da fiumi sotterranei, dove è possibile anche fare il bagno) e poi, dopo il pranzo a Valladolid, siamo andati ad Akumal per godere di un po’ di mare e relax. Abbiamo lasciato la guida Efraim e l’autista Nabor, molto meravigliati per la nostra sistemazione in un bed and breakfast, Villa Tortugas, molto isolato e lontano dalla spiaggia! In realtà Antonello, dell’agenzia Karmatrails, ci aveva proposto un bel resort all inclusive, ma a noi l’all inclusive proprio non piace e il Villa Tortugas non sembrava cosi lontano. Era molto carino e nel verde, i proprietari gentilissimi, ma dovrebbero organizzare almeno un servizio di navetta, poiché il taxi per la spiaggia è costoso (da 120 a 150 pesos solo andata). Ci siamo fermati 3 notti, fino al 29 nov.

Abbiamo fatto dei bei bagni con snorkeling, abbiamo visto molte tartarughe, oltre a pesci di vario tipo, abbiamo anche fatto una lunga camminata lungo la riva, dalla laguna Yal ku alla nostra baia.

Quanto ai ristoranti, la prima sera abbiamo cenato al Liol ha, fin troppo raffinato, le altre due sere invece, per non prendere di nuovo un taxi, ci siamo arrangiati in camera, dato che c’era un’ottima cucina funzionante ed è stato anche divertente! I pranzi al Lol ha, che aveva anche un ritorantino sulla spiaggia per pasti più semplici ed economici.

29 novembre

E’ venuto a prenderci lo stesso autista, il simpatico Nabor, che ci ha accompagnato a Coba, sito aperto da non molti anni, che abbiamo visitato con una guida locale che parlava italiano. Bel sito suggestivo in mezzo alla giungla, siamo saliti sulla ripida piramide da cui si gode una bella vista.

Pranzo velocissimo in taqueria lungo la strada e arrivo a Chiquila nel pomeriggio per prendere il traghetto per Isla Hol Box. Siamo rimasti 3 notti. L’hotel, ”La Palapa” era molto carino, sulla spiaggia, e il personale molto gentile. Cena da Viva Zapata, in centro, con grigliata di pesce, compresa l’aragosta, davvero eccezionale: 1000 pesos per 4 persone, ci hanno offerto anche l’aperitivo.

30 novembre

Lunga camminata sulla spiaggia verso Punta Sur, tantissimi uccelli, conchiglie e scheletri di limuli, i “fossili viventi“, belle foto e tanta pace, data la scarsa presenza di turisti. Pranzo in una tortilleria del centro, dove facevano le tortillas spagnole, squisite. Nel pomeriggio camminata verso Punta Norte, tramonto molto bello. Il mare dell’isola è molto basso e ci sono alghe, inoltre non era molto caldo, per cui nessuno faceva il bagno. Cena al Colibrì con sopas e gamberoni.

1 dicembre

Bel tour in barca alle 3 isole, compreso nel prezzo: cenote Yalaku, bello, anche se un po’ affollato, isla Pajaros. popolata da tantissimi uccelli di vario tipo e isla Pasion, dove abbiamo potuto ammirare anche molti fenicotteri rosa.

Pranzo di nuovo alla tortilleria espanola. Nel pomeriggio siamo andati in spiaggia a prendere il sole, alle 4 c’è stato uno strano matrimonio di due ragazzi francesi (gli sposi arrivati in barca accompagnati dai canti dei mariachi), sposi e invitati molto eleganti e a piedi nudi! Poi in hotel a fare le valigie. Cena al Casa lupita, ottima carne alla brace.

2 dicembre

Ultimo giorno. Siamo stati in spiaggia a prendere l’ultimo sole fino alle 11, poi, dopo un veloce spuntino sul terrazzino della camera con pane e frutta, siamo partiti in lancia, organizzata dall’agenzia, per Chiquila dove ci attendeva il minibus con il solito Nabor che ci ha accompagnato all’aeroporto di Cancun.

Partenza del volo Air France per Bologna alle 19,50, sempre via Parigi.

Considerazioni:

Possiamo dire senz’altro di aver fatto un bellissimo viaggio, che ha unito l’archeologia, l’aspetto coloniale e la natura. La scelta dell’agenzia è stata ottima: organizzazione precisa e puntuale. Abbiamo particolarmente apprezzato la disponibilità delle guide anche a modificare leggermente il programma in un paio di casi, per venire incontro ai nostri desideri. I messicani ci sono sembrati in genere simpatici, gentili e disponibili. Quanto alla criminalità ci sarà sicuramente, ma non ne abbiamo mai avuto la percezione. Avevamo letto di pericoli e delinquenza, soprattutto a Città del Messico, noi abbiamo girato anche da soli tranquillamente, usando ovviamente la normale prudenza, come in ogni altra grande città del mondo. Le strade sono piene dei fastidiosi “topes” per rallentare la velocità” e i tempi di percorrenza si allungano notevolmente, inoltre possono essere pericolosi per gli stranieri che viaggiano da soli, soprattutto di notte.

Non abbiamo avuto problemi di zanzare, un po’ per il periodo, novembre, asciutto, un po’ per gli spray usati nelle zone a rischio, quelle umide della giungla.

Il clima è stato gradevole, in genere con grande escursione termica, per cui si passava dalla maglietta con maniche corte di giorno a manica lunga e giacca leggera o felpa di sera. Anche al mare non era un gran caldo, ma secondo quanto ci diceva la gente del posto, la cosa era abbastanza anomala.

Per mangiare si spende poco, ci sono comunque ristoranti di tutti i prezzi.

Si può prelevare contante anche nei bancomat ma fino all’equivalente di 150 euro al giorno.

Il cambio in novembre era circa 1 euro = 18 pesos.

Dunque viaggio bellissimo, che ci ha fatto apprezzare il Messico, anche se in sole tre settimane, lasciandoci addirittura il desiderio di tornare!

 

 

 

 

 

 

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Taxco

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Monte Alban

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Piramide del sole

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canyon del sumidero

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San Cristobal



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