Il Messico viaggia a mille all’ora!

Imprevedibile, antico e modernissimo... Partite con una guida speciale: Pino Cacucci
Patrizio Roversi, 26 Mag 2011
il messico viaggia a mille all'ora!
Quando ci chiedono – e ce lo chiedono spesso – quale sia il viaggio per eccellenza, il viaggio più bello, magari lì per lì ci vien da nominare la Polinesia o l’India. Quando ci chiedono – e ce lo chiedono ancora più spesso, specie negli ultimi tempi – quale sia il Paese in cui andare per cambiare vita, magari ci vien da dire il Brasile o la Nuova Zelanda. Risposte sbagliate. In realtà la risposta ad entrambi i quesiti potrebbe essere una sola: il Messico. Il Messico infatti rappresenta l’essenza del viaggio, il viaggio per eccellenza, l’iniziazione al viaggio. Perché è un territorio vastissimo e varissimo, con una natura meravigliosa. Perché ha una storia affascinante, antica e misteriosa. Perché ha un presente sociale, politico ed economico interessantissimo. Ha degli artisti e dei personaggi incomparabili. Ma soprattutto perché è scoppiettante, viaggia a mille all’ora, è imprevedibile, è esagerato, colorato a tinte forti. Trasmette sensazioni e passioni, trasuda umanità. Poi parla una lingua bellissima e accessibile. Il Messico è piccante come la sua cucina. Sforna miti ad ogni generazione, da Pancho Villa a Marcos. Mette in mostra le sue contraddizioni e ti coinvolge. E’ divertente e tragico. Antico e modernissimo. E’ l’America, quella vera, che si contrappone al mito dello Zio Sam.

In Messico ne abbiamo viste di tutti i colori, da Super Barrio (il deputato che va in giro a fare provocazioni politiche vestito da Superman) agli affreschi di Diego Rivera, dagli Zapatisti a quelli che vedono gli UFO, dai surfisti del Pacifico ai Mariachi di Città del Messico. In poche settimane abbiamo avuto mille incontri, grazie soprattutto alle “guide speciali” che ci hanno portato per mano: lo scrittore Pino Cacucci e la sua compagna Gloria Corica, a sua volta traduttrice della letteratura messicana. Ma, in un certo senso, queste guide potreste averle anche voi, leggendo i libri di Cacucci che parlano del Messico in modo entusiasta, appassionato, a volte romanzesco ma comunque sempre realistico (ammesso che ci sia qualche cosa di “realistico” nel Messico). La letteratura è sempre un detonatore straordinario per farsi venire voglia di andare in un luogo, ma nel caso del Messico questa regola vale il doppio. Potete leggervi La Polvere del Messico, Mexico (un libro fotografico), Demasiado corazon, oppure Gracias Mexico, Puerto Escondido, San Isidro futbol, Le balene lo sanno dedicato alla Bassa California, oppure le biografie di donne speciali, come Tina, Nahui o Viva la Vida che parla di Frida Kahlo. Per poi attingere direttamente alla scrittura dei messicani (spesso tradotti da Pino e Gloria), a partire da Paco Taibo II. E’ già un bel modo di cominciare il viaggio…