Mexico city + baja california + barranca del cobre

Questo racconto vuole essere un aiuto per chi, come noi, prende spunto dai racconti di altri viaggiatori “fai da te” per scoprire nuovi posti cercando di viverli al meglio ed un ringraziamento a tutti i tpc che con i loro racconti ci hanno aiutato ad organizzare il nostro viaggio. Durata: 25 gg Guida: Lonely Planet ed i racconti dei turisti...
Scritto da: Massimo Vavassori
mexico city + baja california + barranca del cobre
Partenza il: 10/08/2004
Ritorno il: 04/09/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Questo racconto vuole essere un aiuto per chi, come noi, prende spunto dai racconti di altri viaggiatori “fai da te” per scoprire nuovi posti cercando di viverli al meglio ed un ringraziamento a tutti i tpc che con i loro racconti ci hanno aiutato ad organizzare il nostro viaggio. Durata: 25 gg Guida: Lonely Planet ed i racconti dei turisti per caso Colonna sonora: Ricardo Arjona ( su consiglio del mitico Michele!) Mezzi di trasporto: Aereo + auto + treno Prenotato dall’Italia: Volo intercontinentale + primo albergo a Città Mex. + voli interni + auto (era meglio prenderla in loco) + treno 10/13 agosto – CITTA’ del MESSICO (4 gg) Partiamo da Linate con volo IBERIA e dopo lo scalo a Madrid prendiamo il volo intercontinentale per CITTA’ del MESSICO dove arriviamo in serata e prendiamo posto all’ Hotel ROYAL nella zona Rosa che è la zona moderna con uffici e locali molto carini ed ordinati ma poco caratteristici, ideale per soggiornare e ben servita dalla metro. Il giorno dopo andiamo di prima mattina a vedere il risveglio della città nello ZOCALO, il suo cuore cioè la piazza storica ed affascinante centro della vita della città, dove facciamo colazione sulla terrazza all’ultimo piano dell’Hotel MAJESTIC (consigliata) dalla quale si gode un’ottima vista della piazza e si mangia bene a prezzi accettabili; finita l’abbondante colazione ed assistito a ben due manifestazioni di piazza, scendiamo nello Zocalo ed attraversiamo la piazza per entrare al PALACIO NATIONALE, residenza del presidente, dove ci sono i meravigliosi murales di RIVERA che oltre a rappresentare i momenti storici del Messico sono le opere di uno dei più importanti artisti del Messico moderno. Appena usciti dal palazzo entriamo nella BASILICA METROPOLITANA, molto bella ed imponente fuori ma meno bella dentro; ci è sembrata più interessante la visita della copertura da cui si gode una bella vista della piazza e delle torri campanarie. Usciti dalla Basilica entriamo al TEMPIO MAYOR, che è più affascinante immaginato che visitato, infatti le rovine ci sono apparse poco interessanti mentre ci è piaciuto molto il museo all’interno del perimetro. Usciti facciamo una passeggiata nelle viuzze intorno allo Zocalo dove c’è molta gente soprattutto sulla via che collega la piazza al PALACIO delle BELLE ARTI; ci fermiamo alla CASA de los AZULEYOS dove in una bella corte interna utilizzata dal ristorante servono buoni piatti tipici (consigliata). Saliamo sulla TORRE LATINO AMERICANA da cui si gode la vista dell’intera città. Usciti dalla torre continuiamo la nostra passeggiata, ma il tempo peggiora e ci ripariamo sotto i portici della PIAZZA SANTO DOMINGO dove tantissimi stampatori, con vecchie macchine a stampa manuale, e dattilografi con vecchie macchine da scrivere sono al servizio di chi vuole per scrivere o stampare qualunque cosa da una semplice lettera, ai bigliettini da visita, alle partecipazioni per nozze o nascite in un’atmosfera anni 50 (consigliata).

Il giorno successivo lo dedichiamo alla visita del MUSEO di ANTROPOLOGIA, uno dei più grandi al mondo suddiviso in varie sezioni con reperti interessanti ed unici al mondo e seppur visitato di corsa ci richiede tutta la mattinata; il pomeriggio prendiamo il pulmino comune (più economico e caratteristico dei mezzi pubblici normali) gremito di gente e ci rechiamo alla BASILICA della VERGINE di GUADALUPE dove, contrariamente alle nostre attese, non troviamo folle di fedeli in preghiera ma piuttosto famiglie in gita di piacere tra bancarelle di ambulanti che vendono le merci più disparate. Rientriamo in centro e visitiamo il PALAZZO delle BELLE ARTI dove tra sale di marmi tirati a lucido sono esposte in mostra temporanea opere di FRYDA KALO e dove ci sono anche i murales dei più importanti artisti messicani. La sera andiamo in PIAZZA GARIBALDI dove si ritrovano i MARIACI in attesa di ingaggi; l’atmosfera è molto bella ma attenti ai locali in zona, sono trappole per turisti da spennare.

Il giorno seguente l’autobus di linea, in un’oretta di viaggio dal Terminal Norte che è facilmente raggiungibile con la metro, ci porta fino all’ingresso del sito di TEOTIHUACAN (da non perdere), molto bello, ben conservato ed esteso; percorriamo la strada principale dal fondo fino ad arrivare alla PIRAMIDE del SOLE, la più imponente, su cui saliamo e da cui si gode la vista di tutto il sito.

In cima alla città si trova la PIRAMIDE della LUNA, su cui non si può’ salire ma dalla cui base si gode comunque della vista di tutta la strada centrale e da qui si può immaginare la città nel pieno del suo splendore. Visitiamo anche il PALAZZO QUETZAL, dimora di un sacerdote, con le sue bellissime colonne decorate con simboli religiosi. Rientriamo in città in tempo per tornare allo ZOCALO dove, ogni sera alle 17,30 (attenzione all’orario sbagliato della Lonely) con una scenografica cerimonia, le guardie nazionali ammainano l’enorme bandiera tra un quadrato di messicani emozionati che seguono tutto con la mano sul cuore (da non perdere) . L’ultima sera, a Città del Messico, giriamo per le vie del centro affollatissime di gente e di bancarelle che vendono di tutto e pur trovandoci nella città più grande del mondo ci sembra di essere in un piccolo centro a causa dell’atmosfera paesana.

14/28 agosto – BAJA CALIFORNIA (15 gg) (LA PAZ – SAN JOSE’ DEL CABO – TODOS SANTOS – LORETO – BAJA LOS ANGELES – MULEGHE’ – LA PAZ) Voliamo a LA PAZ con Aeromexico, e con il taxi arriviamo in centro a mezzogiorno, fa molto caldo e l’ufficio turistico è chiuso per cui scegliamo tramite la Lonely l’hotel LOREMAR (440 pesos la camera / voto 6); il pomeriggio andiamo con il taxi (i pullman sono in orari scomodi) alla spiaggia di PICHILINGUE. La spiaggia è bella e tranquilla, nonostante la vicinanza del porto, ed assistiamo alla premiazione della gara di pesca degli elettricisti e con curiosità guardiamo le loro prede (marlin, pesci vela, ecc.) e non resistiamo alla tentazione di fare una foto con questi enormi pesci. Il giorno dopo andiamo alla spiaggia TECOLOTE, la più lontana ed animata, da cui partiamo, in compagnia di altre due italiani che si aggiungono a noi, per l’escursione all’ISLA ESPIRITU SANTO. Ancora prima di arrivare all’isola il barcaiolo, dopo aver scrutato l’orizzonte, devia dalla direzione presa e si avvicina a quelli che da lontano sembravano piccoli puntini e spruzzi ed assistiamo allo spettacolo più bello che abbiamo mai visto, centinaia di delfini che a gruppi saltano fuori dall’acqua tutti intorno alla nostra barca! E vi assicuriamo che non stiamo esagerando!!!! A malincuore abbandoniamo i delfini e ci siamo diretti verso la punta dell’isola dove però ci consoliamo facendo il bagno con i leoni marini (fantastico! Da non perdere) e poi ci fermiamo su una bianchissima spiaggia deserta dove in pieno relax abbiamo chiacchierato con la coppia di italiani, che si rivelano molto simpatici e di compagnia ma dei quali non conosciamo i nomi e nei nostri ricordi li soprannominiamo “il fabbrichetta e compagna” . Al ritorno abbiamo trovato la spiaggia di Tecolote gremita di gente, in particolar modo famiglie, perché era domenica e per pranzo optiamo per un buonissimo mango pelato, infilato in un bastoncino “tipo gelato”, acquistato da un venditore ambulante. La mattina del giorno dopo ritiriamo l’auto a noleggio e partiamo per SAN JOSE’ DEL CABO (190 Km), e con nostra sorpresa troviamo il nostro primo posto di blocco (successivamente ci abitueremo perché saranno numerosi in tutta la Baja); arriviamo a San Jose’, tipica cittadina dalla piazza centrale molto carina con al centro l’immancabile chiosco, e dopo aver preso una camera alla POSADA SENOR MANANA (550 pesos la camera / voto 7), decidiamo di andare a fare un giro a CABO SAN LUCA. Cabo è una località decisamente poco messicana e molto americana (anche troppo) ed il giro perlustrativo ci serve per capire come recarci l’indomani alla mitica Playa Amor. Il giorno dopo ci rechiamo subito a Cabo San Luca per andare in barca alla PLAYA AMOR (da non perdere), peccato che il mare sia molto mosso e non ci consente di sbarcare sulla mitica spiaggia, giriamo vicino all’arco e ci fermiamo su una spiaggetta laterale più protetta dalle onde. Sulla via del ritorno a San Jose ci fermiamo alla PLAYA SANTA MARIA, una baia protetta molto carina con grandi onde oceaniche, una delle poche balneabili (da vedere). La mattina dopo si parte per TODOS SANTOS (130 Km) dove alloggiamo al mitico HOTEL CALIFORNIA degli Eagles (1000 pesos la camera / voto 9++), posto assolutamente da non perdere, con bei negozi di artigianato tutto attorno e non molto lontano lunghissime spiagge oceaniche.

La mattina ripartiamo con destinazione LORETO (450 Km); il viaggio è lungo ma il paesaggio è molto bello con cactus e mucche solitarie. Alloggiamo all’ HOTEL PLAZA LORETO (440 pesos la camera / voto 8-). Loreto è piccola con l’antica missione che si affaccia sulla piazza in centro al paese. La sera, come sempre, andiamo al porto ad informarci per la gita in barca che intendiamo fare l’indomani e scopriamo che forse il giorno dopo ci saranno due persone interessate a dividere con noi la lancia per l’escursione. Così la mattina in compagnia di Manuela e Lorenzo ci rechiamo in barca all’ISLA CORONADO. L’isola è carina, vulcanica ma con spiagge bianche dall’acqua calda e tranquilla. L’isola è bella anche se in complesso ci è piaciuta meno di Espiritu Santo. Al rientro partiamo in auto verso la MISSIONE SAN JAVER, ci attendono 37 Km di sterrato impegnativi ma fantastici tra montagne deserte, cactus, conigli selvatici, mucche, cavalli e il mitico road runner (il beep beep dei cartoni animati, quello di Willy il Coyote!) in un paesaggio da Tex Willer e quando meno te lo aspetti compare la missione e ti affascina l’atmosfera mistica e fuori dal tempo (da non perdere). Il giorno dopo partiamo e quindi salutiamo Lorenzo e Manuela dandoci appuntamento a Punta Chivato dove loro avrebbero alloggiato e noi ci saremmo probabilmente recati per vedere le famose spiagge. Nuovo giorno e nuovo viaggio, partiamo per la tappa che ci porterà nel punto più a nord del nostro itinerario, BAJA LOS ANGELES (550 Km). Qui il paesaggio cambia ancora e lungo la strada attorniata da cactus su cui sono appollaiati gli avvoltoi, facciamo sosta a SANTA ROSALIA, cittadina poco messicana perché caotica con tantissimi negozietti e gente indaffarata in giro per la città. Facciamo sosta giusto per comprare del pane nella vecchia panetteria lasciata dai francesi e per visitare la chiesa di Eiffel. Lasciata Santa Rosalia ci dirigiamo verso la Baja de Los Angeles, percorrendo una bellissima strada che dal bivio della principale Transpeninsular porta alla Baja; sono 70 Km di strada deserta con tantissimi cactus altissimi, fino a 15 mt. L’arrivo è bellissimo, con il sole del tramonto che illumina gli isolotti e il paesino.

Il tempo sembra si sia fermato tra la polvere. Troviamo posto all’HOTEL COSTA DEL SOL (500 pesos la camera / voto 8++) ed alla sera si solleva un caldissimo vento secco che rende l’atmosfera ancora più surreale. Il giorno dopo essendo domenica dobbiamo nostro malgrado rinunciare alla visita in barca e non potendo andare a messa perché manca il prete decidiamo di visitare il piccolissimo museo dove si trovano raccolti gli scheletri di balene e gli strumenti utilizzati nelle miniere e nella vita di tutti i giorni. Usciti dal museo andiamo in spiaggia alla Punta Arena, con il suo faro bianco e gli enormi granchi che ti osservano dal pelo dell’acqua e passiamo la giornata in pieno ozio sdraiati sulla spiaggia ad osservare la lotta tra i gabbiani e gli avvoltoi che si contendono un enorme pesce spiaggiato. La mattina successiva ripartiamo per tornare verso sud, destinazione MULEGE’ (430 Km) dove arriviamo preceduti da un nubifragio che ha allagato l’intero paese e fatto mancare la corrente elettrica. Pernottiamo all’HOTEL BRISA DEL MAR (380 pesos la camera / voto 7-) e ceniamo in un piccolissimo ristorante proprio in riva al mare, direttamente sulla spiaggia, dove ci ha assicurato il proprietario dell’hotel si trova il pesce più fresco di tutta Mulegè. La mattina seguente andiamo a PUNTA CHIVATO e ritroviamo con piacere Manuela e Lorenzo con cui scambiamo le impressioni di viaggio dei giorni passati. Lasciata la Punta, verso sera facciamo visita alla MISSIONE SANTA ROSALIA di Mulegè (da vedere) dove sono riunite in preghiera molte persone in attesa della lezione di catechismo.

Il giorno seguente ripartiamo verso sud, destinazione BAJA CONCEPTION, dalle bellissime spiagge bianche e mare verde, con alle spalle montagne deserte e cactus. Passiamo la giornata alla Playa Escondida (occhio ai ladri, sono velocissimi e ben nascosti) e verso il pomeriggio ripartiamo in direzione LA PAZ (480 Km); il viaggio è lungo ed arriviamo verso tarda sera, ci fermiamo alla POSADA ANGEL AZUL (835 pesos la camera / voto 9).

Dopo esserci recati alla locale e pittoresca stazione di Polizia a denunciare il furto, passiamo le giornate successive nelle belle spiagge di LA PAZ . Carina la PLAYA EL TESORO, fantastica la PLAYA BALANDRA (da non perdere), da vedere PLAYA PICHILINGUE e PLAYA TECOLOTE, eccezionali i tramonti dal malecon di La Paz.

29 agosto/ 2 settembre – BARRANCA DEL COBRE (5 gg) (LOS MOCHIS – DIVISADERO – CREEL – CHIHUAHUA) Lasciata La Paz voliamo su LOS MOCHIS da cui partiremo con il treno. Visitiamo Los Mochis che si rivela una città molto caotica e facciamo un giro in un grande ipermercato dove curiosiamo nel banco gastronomia, dove vediamo cibi stranissimi e osserviamo lo shopping messicano. Dormiamo all’HOTEL CORINTO (700 pesos la camera / voto 7++) e la mattina successiva di primissima ora andiamo in taxi alla stazione dove ci attende il treno CHEPE. Partiamo alle 6,00 puntualissimi con il treno di prima classe, siamo 7 viaggiatori in tutto; oltre a noi due c’è un giapponese solitario (tutto zaino e macchina fotografica che già avevamo incontrato in precedenza) ed una famiglia del Canton Ticino; il viaggio procede lentamente ed il percorso, del tanto decantato Barranca, non è niente di particolare, anzi un po’ deludente, come dice il capofamiglia ticinese “niente a che vedere con i paesaggi delle nostre montagne”; la sosta a DIVISADERO è invece bellissima, tanto che il treno si ferma 15 minuti (da non perdere) per far ammirare a tutti il paesaggio, e vale da sola il viaggio. Soggiorniamo all’ HOTEL BARRANCA (850 pesos la camera e pensione completa / voto 9++) da cui si ha una vista mozzafiato e dopo aver lasciato il bagaglio in camera partiamo per l’escursioni a piedi sul bordo del canyon che è compresa nel prezzo dell’albergo. In compagnia di altre persone, tra cui Matteo e Francesca di Roma, seguiamo la guida in una passeggiata ai bordi del canyon e solo noi italiani accettiamo la proposta di un’escursione per vedere il sorgere del sole. Il giorno dopo di prima mattina, al buio, illuminati dalla luna ed aiutati dalla luce di due torce, ci rechiamo sul bordo del precipizio ed attendiamo il sorgere del sole chiacchierando tra di noi perché la guida si allontana per schiacciare un pisolino e pur tra qualche nuvola vediamo l’alba dal punto panoramico (consigliata). Dopo una abbondante colazione ci rechiamo sempre in gruppo ed in compagnia della guida a fare un giro sul bordo del canyon ed assistiamo allo spettacolo prettamente turistico della roccia volante (?) e proseguiamo i nostri contatti con i tarahumara, popolazione locale ora dedita all’artigianato turistico. Dopo pranzo salutati i simpaticissimi Matteo e Francesca saliamo sul treno ed arriviamo con 2 ore di ritardo cronico a CREEL. Scegliamo, sempre su consiglio Lonely, il pulmino dell’ HOTEL PLAZA MESSICANA MARGHERITA (480 pesos la camera e mezza pensione / voto 7++). Alla sera andiamo da Margherita, l’altro albergo di famiglia (una specie di ostello), per informarci sui vari tour e fissiamo per l’indomani la gita in auto per vedere il lago, la cascata e la riserva TARAHUMARA (da vedere). Il giorno dopo decidiamo di tornare per conto nostro in bici nella riserva e ce la godiamo molto di più; gli indios Tarahumara sono timidissimi con dei vestiti coloratissimi e la riserva dove vivono è molto bella, una specie di altopiano con rocce dalle forme stranissime e facciamo l’incontro di una timidissima famiglia Tarahumara che si lascia fotografare. Rassegnati al ritardo cronico del treno facciamo l’ultimo tragitto verso CHIHUAHUA, dove arriviamo in tarda serata; pernottiamo all’HOTEL SAN FRANCISCO (850 pesos la camera / voto 9-). La mattina, alzati di buon’ora, riusciamo a fare un giro in centro e dopo un’abbondante colazione vediamo la basilica e visitiamo il centro addobbato con festoni e luci dai colori della bandiera messicana per la vicina festa dell’indipendenza e poi ci dirigiamo in aeroporto per il volo intercontinentale.

Tirando le somme: CITTA’ DEL MEX: bella con un centro a misura d’uomo BAJA CALIFORNIA: molto bella; il mare di Cortes è spettacolare, le missioni sono una memoria storica affascinante; la strada, ed il paesaggio desertico con cactus giganteschi ed i paesini sperduti creano un paesaggio unico e coinvolgente.

BARRANCA DEL COBRE: il viaggio in treno di prima classe una piccola delusione (probabilmente molto meglio quello di seconda ma calcolate almeno 6/8 ore di ritardo); molto bella Divisadero e la riserva di Creel.

Volevamo inviare, tramite tpc, un affettuoso saluto a tutte le persone che abbiamo casualmente incontrato durante il nostro viaggio e con cui abbiamo avuto il piacere di condividere tanti momenti emozionanti.

Un particolare ringraziamento a Michele il cui racconto ci ha molto divertito ed aiutato (abbiamo seguito molti suoi consigli ed in particolare ricordiamo con piacere la cena a La Paz al Rancho Viejo) ma a cui dobbiamo assolutamente rivolgere due domande che ci hanno assillato durante tutto il viaggio: 1) come hai potuto fare il bagno nel fiume di Mulege’ ? 2) cosa erano gli strani insetti nella camera n° 11 a Chihuahua Ciao a tutti, al prossimo viaggio Massimo e Daniela



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