Tijuana – los cabos a/r

Quello che lasceremo qui sotto non è un diario, ma un elenco di consigli che potranno esservi utili se intraprenderete un viaggio come il nostro. Gli autori sono: Il Sapo, il Bazza, la Mush e Lady Bazza. Spero potremo esservi davvero utili, buona lettura: MILANO - SAN DIEGO: volo Continental Airlines (www.continental.com), con scalo a New York...
Scritto da: ilTarci
tijuana - los cabos a/r
Partenza il: 17/08/2008
Ritorno il: 06/09/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Quello che lasceremo qui sotto non è un diario, ma un elenco di consigli che potranno esservi utili se intraprenderete un viaggio come il nostro. Gli autori sono: Il Sapo, il Bazza, la Mush e Lady Bazza. Spero potremo esservi davvero utili, buona lettura: MILANO – SAN DIEGO: volo Continental Airlines (www.Continental.Com), con scalo a New York (Newark), costo 821 euro, prenotato a Marzo.

SAN DIEGO: pernottamento al Days Inn San DiegoAirport (www.Daysinn.Com), 1919 Pacific Hwy, a 5 km dall’aeroporto, in pieno centro (Little Italy), praticamente sul porto e ad un isolato da Gaslamp Quarter, costo 120 dollari a camera compreso transfer da/per aeroporto compreso nel prezzo. L’hotel è ideale sia per l’ottima posizione che per la vicinanza alla fermata del Trolley per San Ysidro (2 minuti a piedi). Gli orari del Trolley si possono stampare direttamente da internet (www.Sdmts.Com). Sul sito compare sia la piantina delle 3 linee che gli orari. Il trenino c’è ogni quarto d’ora e i biglietti si acquistano nei distributori automatici ad ogni fermata. Il costo di ogni biglietto è di 2,50 dollari. La macchinetta da un resto massimo di 10 dollari, per cui cercate di procurarvi tagli piccoli. Dall’Hotel alla frontiera di San Ysidro ci sono 17 fermate percorribili in poco più di mezz’ora.

TIJUANA – SAN QUINTIN: giunti al capolinea di San Ysidro, superare la frontiera non è un problema. Bisogna superare il box della Wester Union sulla destra e salire a piedi sulla rampa pedonale che attraversa la carreggiata sottostante. Poi si deve superare il cancello di ingresso numero uno (praticamente una sorta di transenna girevole, un pò come entrare allo stadio adesso). Appena superato questo primo cancello, poco più avanti sulla sinistra c’è l’ufficio immigrazione dove bisogna farsi fare il visto di ingresso (26 dollari) e farsi timbrare il passaporto. Poi dopo altri 100 metri, cancello di ingresso numero 2 e finalmente si è in Messico. Per quanto riguarda il visto, non ce lo hanno mai controllato, ma visto il prezzo meglio farlo, anche perchè se ti succede qualcosa non hai in mano niente.

Appena superato il confine, trovare un taxi non è assolutamente un problema. Il tragitto San Ysidro-Aeroporto (dove sono presenti i vari uffici di noleggio auto) dura 10 minuti e costa 18 dollari se andate in macchina, 20 se andate col furgoncino. All’aeroporto basta telefonare dagli appositi telefoni appesi al muro (ci sono 7 compagnie di noleggio) e con calma olimpica vi porteranno la vostra auto. Per quanto riguarda la macchina, prenotata con largo anticipo (marzo) sul sito di Avis (www.Avisautonoleggio.It) per 17 giorni pieni abbiamo speso 1.020 euro per una Jeep Liberty (indispensabile se ci si vuole divertire sugli sterrati…). Con assicurazioni varie (stipulabili solo in loco), il prezzo sale a 1.400 euro circa. Se non avete ancora cambiato i vostri dollari in pesos l’aeroporto è il posto giusto (non cambiateli alla Wester Union di San Ysidro che hanno il commissionale più alto e un cambio leggermente meno favorevole). Comunque qualche dollare tenetevelo sempre.

Da Tijuana ad Ensenada ci sono 2 vie percorribili, un’autostrada ed una vecchia statale che praticamente costeggia l’autostrada. La differenza sta nel fatto che l’autostrada ha un manto stradale migliore, ma ci sono 3 caselli il cui pedaggio costa 2,60 dollari oppure 26 pesos l’uno.

Seguendo questa strada, sosta obbligata a Puerto Nuevo per un’aragosta da Ortega’s. Giunti in paese, vi accorgerete che praticamente tutti i ristoranti si chiamano in questo modo, voi fatevi tutta la via principale in macchina e giunti al bivio prendete la strada di sinistra; il ristornate è in fondo ed è riconoscibile per la terrazza che da sul mare. Per essere in messico è un pò caretto (circa 40 dollari a testa), ma ne vale davvero la pena. Appena superata Ensenada prendere la deviazione per la Bufadora (trattasi di cartello fatto di cartone scritto a mano, per cui chiedere informazioni in merito giunti sul posto se non lo si trova). Da Ensenada a San Quintin la strada non è lunghissima (circa 2 ore), ma appena passata Ensenada c’è il primo posto di blocco militare dove solitamente ce la si sbriga in 5 minuti, giusto il tempo di un paio di domande e una veloce controllatina al bagagliaio (in tutto ci sono 7 posti di blocco militari ma sia all’andata che al ritorno si fa in fretta a superarli a meno che non trasportate droga o armi…).

Pernottamento all’Hotel Officina al costo di 60 dollari a camera. Cena sempre al ristorante dell’Hotel, ma non un granchè.

SAN QUINTIN – BAHIA DE LOS ANGELES: Secondo posto di blocco militare sulle montagne appena fuori San Quintin, a circa 1.200 metri, in caso di brutto tempo fa un pò freschino, tenetevi una felpa a portata di mano. Pernottamento all’Hotel Costa del Sol (7 camere ma in una ci dorme la propietaria con il cane…) al costo di 75 dollari a camera con colazione, ma è la sistemazione più decente. Se volete andare al mare, ci sono delle spiagge nei paraggi, la più vicina è Playa La Gringa, situata a circa 11 Km di strada (di cui 5 di sterrato in pessime condizioni), ma spiaggia e mare ok. Si nuota in mezzo a pesci palla e piccole mante.

BAHIA DE LOS ANGELES – MULEGE’: Nel tragitto segnaliamo altri 2 posti di blocco militari. A Guerrero Negro si mette l’ora avanti e si paga un pedaggio di 20 pesos per la disinfestazione esterna della macchina. A Mulegè pernottato presso Hotel Hacienda Vieja, praticamente in centro tra la chiesa e l’oratorio. L’insegna è in legno, il posto non è un granchè (anche se ha delle enormi potenzialità), ma costa poco ed ha l’aria condizionata. Cena e colazione all’Hotel situato a 100 metri prima, ma ritmi troppo blandi.

MULEGE’-LORETO: Questo tratto di costa è quello che nasconde le spiagge tra le più belle che vedrete in tutto il viaggio. La prima è a circa 20 Km da Mulegè e si chiama Playa Santispac. Ci sarebbe da pagare un pedaggio, ma non abbiamo trovato nessuno all’ingresso. La spiaggia è molto larga e c’è anche qualche palapa dove potersi mettere al riparo.

Poi c’è Playa Burro, con un mare trasparente. La spiaggia è davvero bella, ma le costruzioni che ci hanno fatto introrno hanno un pò rovinato l’atmosfera. Se volete un consiglio, quando entrate con la macchina, andate a destra fino alla fine della spiaggia, ci sono le uniche 2 palape fatte solo di colonne e tetto di paglia, così potete metterci sotto la macchina e avere anche voi dello spazio all’ombra. Ogni tanto verrà lì qualcuno a rompervi le scatole dicendo che dovete pagare l’utilizzo della sua palapa. Voi non dategli retta, al massimo, cambiate spiaggia, ce ne sono tante dove stare tranquilli.

Tralasciamo le spiagge centrali per non dilungarci troppo, passiamo a quella che merita veramente di essere vista: Playa El Requeson, a circa 29 Km da Mulegè. Per intenderci è quella spiaggia atraversata da una sottile lingua di sabbia che si collega con un altro isolotto. Un incanto in cui si paga un ingresso di 50 pesos comprensivo di palapa. Aggiungiamo solo il fatto che dopo una burrascosa giornata di pioggia, la strada per raggiungerla potrebbe diventare impraticabile persino con un 4 x 4!!! Come soluzione ci sarebbe quella di andare a Playa La Perla, appena dopo e scalare la montagnetta per raggiungerla…Non ve lo auguro.

LORETO: A Loreto non dedicategli più di un giorno e mezzo, a meno che non la volete come base per raggiungere la Basilica di San Javier, a circa 30 km di sterrato sulle montagne. Pernottamento presso Hotel Hacienda Suites, 90 dollari a camera, ma è il miglior hotel della città, ubicato sulla via principale che porta alla piazza, proprio vicino al campo da baseball. L’Hotel ha una grande comodità, ovvero il fatto che puoi prenotare direttamente la visita su Isla Coronado (90 dollari a coppia) dalla reception senza troppi sbattimenti. Poi una volta al porto capisci che sono in tanti ad offrirti la stessa gita allo stesso prezzo (che tra l’altro comprende bibite e alcolici a volontà e pranzo con burrito, dolci e frutta).

Per quanto riguarda la cena ci sono molto alternative: o il ristorante argentino Pacha Mama, buono ma frequentato solo da Italiani (e ce ne sono tanti), o Tio Lupe (allegro ma abbastanza turistico), oppure il migliore in assoluto che si chiama Mexico Lindo Y … Sulla strada principale, riconoscibile dalle lampadine rossebiancoverdi. Assolutamente ottima cena. Abbiamo capito una cosa: se vuoi mangiare bene e spendere poco, chiedete sempre dove vanno a mangiare i messicani: magari i posti non sono un granchè come igiene, ma le pietanze sono ottime.

LORETO – LA PAZ: Per gli amanti della guida si attraversa il passaggio con meno emozioni di tutto il tragitto, visto che si va praticamente dritti per 300 Km. L’unica vera emozione la da il solito posto di blocco militare (tra l’altro durante l’ispezione potete divertirvi guardando le foto delle partite di droga che trovano sui camion). In questo posto di blocco potete anche fare un’offerta ad un’associazione di ragazze (ex prositute) che adesso hanno smesso di lavorare… La Paz è una grande città dove l’unica difficoltà è capire dove sono gli stop e capire se le strade che state facendo sono a senso unico o no. All’altezza del molo ci sono un sacco di locali, tra l’altro se si finisce lì nel fine settimana sono strapieni, per cui c’è da divertirsi alla grande. Conisgliamo come Hotel il Club El Moro, sul lungomare alla fine della città, prezzi da 80/90 dollari per la camera, 160 dollari per la suite con 2 camere, un divano letto e con cucina (se siete nostalgici di pasta è il momento di approfittare). Per la cena assolutamente il ristorante Bismark 2, la grigliata di pesce più buona in assoluto. E’ un pò inboscato nelle vie interne, chiedete in giro come arrivarci, ne vale davvero la pena. Se no su playa Pichilingue, dove potete prenotare la gita sull’isola Espiritu Santo (55 dollari a testa) c’è un ristorante praticamente sulla spiaggia (pavimento compreso usare infradito se possibile). Per la gita chiedete al ristorante di Marlboro (come le sigarette). Un’alternativa alla gita di 5 ore sull’Isola sarebbe quella di 8 ore ma costa il doppio e si prenota o dall’Hotel (se siete a El Moro ci pensano loro) oppure al molo dove si trova anche la società Moorings (www.Moorings.Com che affitta catamarani per crociere nel Mar di Cortez al costo di 900 euro a testa 3 giorni compreso skipper e cuoco). Il giro a Espiritu Santo è molto simile a quello fatto a Isla Coronado, ma il paesaggio è più vario e si fa in assoluto il milgior snorkeling di tutto il viaggio. Anche in questa gita sono compresi cibo (insalata a base di polpa di granchio, snak e panini vari) e bibite fino a scoppiare. Le spiagge intorno a La Paz sono belle (anche se meno belle rispetto a quelle di Bahia Conception). Segnaliamo solo Playa Balandra (che con mare calmo diventa uno stagno pieno di insetti) e playa Coyote (quella con il famoso fungo). Per quanto riguarda Playa Balandra, non fermatevi a quella sottostante il parcheggio, sempre piena, ma costeggiate gli scogli sulla destra e andate nella spiaggia successiva, comunque dotata di ombrelloni e con meno gente.

Inoltre a La Paz ci sono tante cose da visitare: il museo Antropologico (entrata con offerta) dove le signore che vi lavorano vi seguiranno per tutto il tragitto (3 piani) per spiegarvi vita morte e miracoli della Baja California, approfittate perchè è davvero interessante. E appena entrate in confidenza chiedetegli informazioni su dove andare a mangiare, cosa fare e cosa vedere, meglio loro dei libri. Poi c’è una grande cattedrale ancora in costruzione con tanto di progetto al suo interno, il serpentario, l’acquario e tanto altro.

Un ultimo consiglio è quello di provare la squisitissima “Paleta de agua” nelle gelaterie Michoacan sul lungomare, non ve ne pentirete.

LA PAZ – CABO SAN LUCAS: Se fate andata e ritorno per le strade della Baja California passate per Todos Santos, (denominata via breve); la strada a tratti è in pessimo stato (comunque ci tengo a precisare che tutte le strade sono in buono stato, qualche buchetto quà e là ma niente di più) ma da Todos Santos costeggia l’oceano per cui ci sono dei bei panorami.

CABO SAN LUCAS: può piacere e non piacere, per noi è stata un’ottima esperienza (dopo 10 giorni di nulla, un pò di movida è quello che ci vuole), tanto che ci siamo rimasti ben 4 giorni. Hotel Los Milagros, 80 dollari a camera senza colazione, ma con parcheggio privato, e aria condizionata, in centrissimo e a 2 passi dal porto, dai ristoranti e dai principali locali di divertimento.

La spiaggia di Cabo San Lucas più facile da raggiungere e probabilmente anche la più bella è Playa Medano, una spiaggia libera lunga 3 km con vista sul famoso arco, con onde altissime e mare davvero limpido. Con queste onde ci si diverte alla grande ma molte volte possono diventare pericolose. Un’altra spiaggia è quella dell’Hotel Finisterra, con mare MAI balneabile causa onde veramente pericolose. La cosa positiva dell’Hotel Finisterra è il fatto che potete usufruire gratuitamente di tutte le attrezzature che ci sono al suo interno (2 piscine, 4 idromassaggi, lettini, ombrelloni, campi da beach volley e beach soccer, palape con amache e parcheggio all’ombra e custodito), potete anche mangiare e poi c’è una sorta di animazione con musica ad alto volume. Una mezza giornata è da dedicare per forza.

Un super consiglio che vi diamo è quello di prendere la vostra macchina e andare allo Sheraton situato sul Corredor Turistico: le guardie vi alzano la sbarra senza problemi, anche qui potete usare tutte le attrezzature (vedi sopra e con un pò di furbizia fatevi dare anche i teli mare) dell’Hotel. Il mare in questo tratto è balneabile (salvo bandiera rossa) e poco più in là ci sono degli scogli dove sbattono le onde e fanno una schiuma pazzasca, ottimo per foto. In più allo Sheraton verso le 18:00 viene servito l’aperitivo con alcool e bibite fino ad esaurimento vostri neuroni, con cibi e quant’altro vi possiate immaginare, il tutto grazie agli americani (che in certe cose sono 10 anni più avanti di noi!!!!) visto che sarebbe una cosa organizzata da loro. Voi ovviamente come ospiti, bevete, mangiate e ringraziate… Tanto nessuno vi chiede niente e il classico braccialetto usato nei resort turistici qui sembrerebbe essere un optional.

Un’altra cosa da fare a Cabo è quella di andare al porto, e informarvi per la gita in catamarano aull’Arco. Quella che abbiamo fatto noi al tramonto costa 55 euro e comprende musica, animazione, grigliata e bevande a non finire. Durata circa 3 ore e prevede circumnavigazione dell’Arco con sosta per foto al tramonto e sosta per la foto alla colonia di leoni marini. Divertente visto che sul catamarano potete praticamente fare tutto quello che volete (e quando dico tutto intendo tutto!!!!).

Un’altra spiaggia carina che merita di essere vista è la spiaggia Palmilla, quella sotto l’omonimo Resort che essendo protetta da una barriera ha un mare più tranquillo. Unica bega che il ristorante più vicino si trova a san Josè del Cabo o a Cabo San Lucas (la spiaggia è in mezzo). Buon snorkeling ma attenzione ad entrare perchè piena di ricci.

Per quanto riguarda la sera avete a disposizione un sacco di locali e ristoranti, a voi la scelta.

CABO SAN LUCAS – CABO PULMO: se siete passati da Todos Santos per venire fin qui, al ritorno fate la strada alternativa e prendete la deviazione per Aguascalientes e chiedete indicazioni per le acque termali. La strada è praticamente sterrata dal primo all’ultimo km ma i paesaggi sono bellissimi. La strada si snoda tra le montagne e la probabilità di avvistamento falchi, conigli e puma sono elevatissime. Ne vale la pena. Per uscire da sto groviglio chiedete dello zoo e vi troverete sulla strada principale appena dopo il monumento del tropico del cancro (niente di chè). Anche la strada per Cabo Pulmo è completamente sterrata ma in buone condizioni percorribile anche da macchine normali. Si dorme solo in capanne alimentate da energia solare e senza aria condizionata (un inferno di notte), ma è ottimo sia per chi fa sub, sia per chi fa snorkelling. Anche qui presenza di colonia di leoni marini. Pernottato al Cabo Pulmo Beach al prezzo di 100 dollari a bungalow. Segnaliamo anche tante zanzare, lucertole e geki.

CABO PULMO – LA PAZ: vedi la paz LA PAZ – LORETO: come sopra, magari approfittate per vedere le spiagge non viste i giorni precedenti o andate alla missione di San Javier.

LORETO – SANTA ROSALIA: piacevole sorpresa questa antica cittadina sull’oceano sembra di vivere nel selvaggio west. Pernottato all’Hotel Des Francais (60 dollari a camera, colazione esclusa), hotel che sembra la ricostruzione della casa nella prateria. Bisogna salire sulla collina, seguite per il Museo del Boleo (ingresso libero, davvero interessante) o per l’Ospedale. Fatevi dare le camere sopra con vista oceano. Per la cena non fermatevi da loro ma andate in paese SANTA ROSALIA – SAN QUINTIN: (820 km, ma a guerrero Negro si recupera un ora). Unica tappa davvero lunga del viaggio comunque interessante. Visita obbligata di Santa Rosalia se non l’avete ancora fatta, provate a chiedere anche per le vecchie miniere.

Guerrero Negro è conosciuta soprattutto per la possibilità di avvistamento balene, ma abbiamo scoperto 2 cose interessanti su questa città: la prima riguarda le saline che producono il 60% del fabbisogno mondiale. Se siete fortunati potete visitarle, altrimenti prenotatevi la visita delle stesse su internet (www.Essa.Com.Mx). Il giro dura un’oretta circa e spiega tutto il procedimento per la produzione del sale. Comunque sono fotografabili anche all’inizio della città. Un’altra cosa interessante di guerrero negro sono le dune di sabbia appena fuori la città, sembra di essere nel Sahara. Per raggiungerle, se venite da sud, appena superato il monumento per il 28′ parallelo seguite per l’aeroporto militare (circa un km dopo sulla sinistra) e fatevi il consueto sterrato prima di arrivare a destinazione.

Sosta a Catavina per vedere le pitture rupestri tanto decantate dai principali tour operator. Domanda: dove cavolo sono visto che la nostra ricerca ci ha portato ad insabbiare la macchina nel letto di un fiume?!?!?!!? Un’altra sosta che merita il prezzo del biglietto è provare un “autogrill” messicano. Mi spiego meglio: provate a fermarvi in un ristorante isolato nel mezzo del deserto lungo la Carretera Transpeninsular numero 1. E’ come mangiare nello stesso posto di Bud Spencer e Terence Hill in “lo Chiamavo Trinità”. Chse spasso e prezzo ridicolo visto che in 4 abbiamo speso 100 pesos (6,5 euro!!!) bere comprese, norme igieniche escluse!!!!!!! Per quanto riguarda San quintin fatevi solo consigliare un posto dove mangiare.

SAN QUINTIN – ENSENADA: In 2 ore siete in città, per cui concedetevi una sosta all’azienda vitininicola di Santo Tomas, a circa 20 Km da Ensenada. Se non c’è la vendemmia vi fanno fare il tour della tenuta con degustazione finale dei prodotti. A Ensenada si ritorna a respiare aria americana visto che qui tutti i prezzi sono in dollari. Comunque merita una visita il Fish Market, anche di pomeriggio, tanto il pesce arriva di continuo e per pranzo fermatevi in una taqueria lì fuori (fatevi sempre consigliare dai pescivendoli). Prezzi davvero modici, cibo esemplare ed esperienza unica. Pernottamento al Best Western, sulla via degli Hotel, 60 dollari a camera (parcheggio, aria condizionata, solarium con piscina e idromassaggio).

ENSENADA – TECATE – TIJUANA: La Ruta Vinicola che da Ensenada porta a Tecate nasconde tante sorprese. Diciamo che le principali aziende viicole si trovano all’altezza del paesino Francisco Zarco, dove potrete visitare il museo dei nativi (molto bello, solito ingresso con offerta libera, solita pazienza e locquacità delle signore che vi spiegano vita morte e miracoli dei nativi) e la chiesa di Nuestra Senora De Guadalupe. A tal proposito potete vedere sia le rovine della chiesa (con annesso museo) e la chiesa nuova dove il prete sarà ben lieto di farvela visitare, farvi dire una preghiera in latino e farvi vedere casa sua, offrendovi pure da bere. La chiesina è molto bella (p.S. Notare la vernice delle sue auto!!!). Non ultimo ci sarebbe anche da visitare il museo della comunità russa.

L’azienda vinicola che abbiamo visitato noi si chiama L.A. Cetto, la più grande ed inconfondibile visto che è strapubblicizzata per tutta la Baja. L’azienda produce il 90% del vino prodotto in Baja e ti fanno fare il tour guidato dell’azienda, delle cantine e ti spiegano come si produce il bianco, il rosso, le grappe e l’olio. Il tour dura mezz’ora e in più c’è l’assaggio di 6 vini. Ovviamente il tutto è completamente gratuito, ci sarebbe da lasciare la mancia alla guida (noi in 4 gli abbiamo dato 100 pesos, fate voi) e magari comprate qualche prodotto.

A Tecate non c’è molto da visitare se non che parco Hidalgo, la famosa birreria e il vigneto che viene attraversato dell’unica ferrovia presente in tutta la Baja. Poco prima di Tecate c’è un altro controllo militare. In più segnaliamo che il casello dell’autostrada tra Tecate e Tijuana costa 7,5 dollari.

Da Tijuana ci aspettavamo di più, ma offre solo negozietti che vendono le stesse cose che si vendono in tutta la Baja, locali e in zona Norte locali di streep e prostituzione a valanga. A voi la scelta.

TIJUANA – SAN DIEGO: Il passaggio della frontiera è una formalità, se siete in regola non ci sono problemi, magari evitate di farlo nei giorni festivi o di sera, quando tutti gli americani tornano in massa nel loro paese.

SAN DIEGO: pernottamento come sopra. Andate a mangiare a Little Italy (da Vincenzo’s) in Indian Street dove si mangia davvero bene e non a carissimo prezzo (evitate di farvi ingolosire dal tiramisù). Se vi consigliano Grotto’s sul lungomare evitatelo, è troppo commerciale, la qualità non è un granchè e costa tanto (145 dollari in 4!!!).

Su San Diego potrei scrivere un poema ma basta che in Hotel prendete una guida qualsiasi e ci sono descritte le varie attrazioni (Sea World – 60 dollari, la portaerei Midway – 16 dollari, lo Zoo all’interno del Balboa Park – 50 dollari e molto molto altro). Se volete fare mare chiedete come raggiungere La Jolla Cove, a circa 15 minuti d’auto dall’Hotel Days Inn descritto all’inizio. Dipende soprattutto da quanti giorni ci passate: se vi piace fare shopping andate a Horton Plaza in pieno centro, all’inizio della 3th Street ma se volete esagerare riprendete il Trolley e andate al Mega Centro Commerciale di Chula Vista. Comunque ripeto, per qualsiasi informazione fatevi aiutare dalla reception del vostro Hotel.

Tirando le somme ecco degli altri dati utili: Km percorsi: 4300 circa. Tolta una tappa da 820 km, le nostre tappe erano di circa 200/350 km, tutte percorribili in 3 ore al massimo. La Carretera 1 ha una corsia per ogni senso di marcia, ma il manto stradale è buono per cui schiacciate pure sull’acceleratore, tanto l’autovelox non sanno nemmeno cosa sia da quelle parti.

Navigatore Satellitare: Nuvi 300 Garmin con mappe Messico (molto utile per destreggiarsi nelle vie delle grandi città), più cartina stradale Messico, comunque acquistabile in loco.

Libri Usati: Lonely Planet Baja California in Inglese e Foodor’s Viaggi in Italiano Spiagge più belle: 1. Isla Coronado 2. Playa El Requeson (Bahia Conception) 3. Playa Medano (Cabo San Lucas) Da bere: 1. Tecate o Pacifico (birra) 2. Mezcal (super alcolico simile alla Tequila ma con sorpresa finale) 3. Margarita (bevanda ufficiale), soprattutto a Puerto Nuevo ed Ensenada Da provare: 1. Burrito 2. Tacos 3. Quesadillas Delinquenza pressochè inesistente, forse un pò a Tijuana in zona Northe ma dovete andare a cercarvela, siamo noi che andiamo là con troppi pregiudizi. Se pensate che la vostra macchina di 4 anni con 35.000 km alle spalle sia ormai da buttare…Bhè fatevi un giro in Messico.

Se invece volete un business vi do 3 idee: 1. Diventate ispettori dell’ufficio igiene 2. Esportate la 626 in Messico 3. Fate in modo di fare arrivare i catalizzatori per auto anche da loro,hanno di quegli scassoni che non vi immaginate nemmeno.

Un ultima cosa: se pensate che in Baja California non ci siano italiani, vi sbagliate di grosso. Tolti Cabo e Tijuana dove si vedono tanti americani, il resto sembra una nostra colonia…..Molte volte mi sembrava di essere a Rimini……Mah…

Saluti a tutti, alla prossima, ma non vi dico dove andiamo altrimenti vi troverei tutti li……



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