Messico da cancun a chichen-itza in 8 giorni

(QUINTANA ROO E YUCATAN) Ottavio RUPERTO e Beatrice BARTOLUCCI Data del viaggio: dal 11 al 18 luglio 2006 estremi compresi Prezzo: 1000,00 € a persona (incluse tasse, visti, pranzi e cene) Differenza oraria: - 7 ore rispetto all’Italia Ultima revisione: 21 agosto 2006. NOZIONI VARIE: Abbiamo organizzato il viaggio acquistando soltanto...
Scritto da: ottorupert
messico da cancun a chichen-itza in 8 giorni
Partenza il: 11/07/2006
Ritorno il: 18/07/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
(QUINTANA ROO E YUCATAN) Ottavio RUPERTO e Beatrice BARTOLUCCI Data del viaggio: dal 11 al 18 luglio 2006 estremi compresi Prezzo: 1000,00 € a persona (incluse tasse, visti, pranzi e cene) Differenza oraria: – 7 ore rispetto all’Italia Ultima revisione: 21 agosto 2006.

NOZIONI VARIE: Abbiamo organizzato il viaggio acquistando soltanto il volo A/R per Cancun presso l’agenzia Caesar Tour (c’è anche il sito:www.Caesartour.It) di Roma, sede di via Boccea.

Abbiamo deciso per il solo volo in quanto ci andava di sperimentare “on the road” il Messico cercando di trovare soluzioni “day by day” che alla fine sono state emozionanti e soprattutto ci hanno permesso di vivere, in alcune situazioni, come i messicani. Abbiamo toccato tutti i punti del Quintana Roo (Cancun, Playa del Carmen, Tulum e la zona di Akumal) e dello Yucatan (Valladolid e Chichen-Itza) dormendo in cabanas, alberghi e stanze al limite della sopportazione ma che alla fine hanno movimentato il viaggio.

Sono numerosi i negozi che includono la vendita di farmaci senza ricetta. Noi eravamo partiti pieni di farmaci in quanto temevamo la “Montezuma’s revenge” che per fortuna non ci ha colpiti.

In merito ai cellulari nessun problema di ricezione anche se le tariffe italiane sono alte (9,00 € al minuto!!!) in quanto non esistono convenzioni, quindi munirsi di schede che vi consiglio di comprare sul posto ( tra l’altro è pieno di cabine telefoniche soprattutto nelle zone di mare).

Attualmente il cambio è 1 € uguale a 13,5 pesos se effettuato presso le numerose agenzie di cambio presenti nelle zone turistiche oppure agli uffici di cambio presso alcune banche.

Noi abbiamo preso la “Lonely Planet” che a dire il vero mi ha un pò deluso anche se in alcuni casi è servita. Ho letto la Routard che decisamente è più completa.

In questo periodo in Messico è bassa stagione in quanto sono previste le piogge, quindi si trova disponibilità di camere e non serve affittare dall’Italia.

Il tempo è stato sempre soleggiato e ci siamo abbronzati subito, anche se spesso di notte pioveva a dirotto.

Giorno 11 luglio 2006 ore 16.30 Si parte dal gate C di Fiumicino, ci fanno presentare all’aeroporto alle 14.00 per il check-in. Viaggiamo con Eurofly (ottimo il servizio ristorante, discreto il servizio hostess e da dimenticare il confort dei posti per il poco spazio a disposizione delle gambe) che da 2 giorni è divenuta la compagnia dei Campioni del Mondo (gli speaker lo ostentano con chiarezza) ma il volo ha un ritardo di 1 ora alla partenza per Milano malpensa. Successivamente il ritardo ci sarà anche a Milano, alla fine partiamo da milano alle 21.00 e arriviamo a Cancun alle 02.30 a.M. Locali. Superate le lungaggini burocratiche siamo fuori dall’aeroporto alle 3.30.

Giorno 12 luglio 2006 Ovviamente non avevamo alberghi da raggiungere ed abbiamo aspettato nella sala d’aspetto dell’aeroporto fino alle 6 di mattina che aprisse l’agenzia degli autobus ADO. Dopo aver preso i biglietti per la fermata principale degli autobus destinazione Cancun ciudad (costo 35 pesos a testa) da li partono gli autobus per Playa (costo 34 pesos a persona) partiamo alle 7.00 ed in circa 50 minuti raggiungiamo Playa (dall’aeroporto partono gli autobus per playa ma verso le 9 di mattina). L’autobus ci lascia al parcheggio dell’ADO che si trova sulla famosa Quinta Avenida che è l’anima pulsante della città. Si trova di tutto dai locali alle discoteche alla movida per 24 ore al giorno. Dopo 50 metri troviamo il primo camping/hotel segnalato sulla guida ossia il “Camping la ruinas” così chiamato perché costruito vicino a delle rovine. Lo guardiamo insieme al proprietario e a prima vista non è un granchè, anzi è molto spartano si passa dentro il camping dove ci sono tende di viaggiatori e amache affittate a chi vuole risparmiare sull’alloggio. Noi prendiamo la camera vista mare che è proprio sulla spiaggia, con aria condizionata. Contrattiamo il prezzo (da 600 a 450 pesos al giorno, circa 38 euro) e ci sistemiamo subito in camera. La camera è funzionale con bagno interno, letto matrimoniale ma senza armadi quindi la roba si adagia dove si può. La spiaggia è ampia e di sabbia fine e bianca e anche il mare, che pensavo non eccezionale, si rivela stupendo con le tipiche colorazioni caraibiche. Alla fine senza volerlo siamo capitati nel punto di mare più bello di Playa. A 300 metri da noi ci si imbarca per l’isola di Cozumel (traghetti ogni ora a 8 euro solo andata). Presi dalla curiosità, un po’ affamati e ancora vestiti andiamo a farci un giro di esplorazione sulla quinta dove notiamo i famosi carretti messicani che sfornano a tutto spiano per i turisti e per i messicani Tacos di tutti i tipi a prezzo basso (1,5 euro due tacos e bibita). Dopo esserci mangiati l’impossibile decidiamo, vista la calura che aumentava, di buttarci in acqua. Acqua calda, spiaggia pulita, dintorni stupendi e in 10 minuti avevamo già superato jet-lag e qualsiasi altro stress. Pomeriggio visita della città con tutti i negozianti a offrirci merce, escursioni e quant’altro (devo dire che gli egiziani sono più pesanti). La sera in giro sulla quinta dove abbiamo rimangiato tacos e passeggiato. Playa è una città giovane, piena di giovani e adatta a gente che vuole divertirsi ma anche a chi vuole rilassarsi (basta evitare la quinta con le discoteche fino all’alba, al nostro camping c’e’ abbastanza calma in quanto si trova sulla spiaggia anche se a 20 metri dall’inizio della Quinta ma in una zona tranquilla).

Giorno 13 luglio 2006 La mattina subito il bagno e poi a cercare il desayuno che troviamo sulla Quinta in un ristorante molto bello di cui non ricordo il nome ma che con 50 pesos cadauno dava il buffet con caffè, frutta, american break-fast ecc.

Decidiamo di spostarci verso Tulum sulla costa prendendo un taxi collettivo che ogni 15 minuti collega Playa con Cancun per soli 25 pesos a testa. Questi taxi sono convenienti perché partono appena sono pieni (9 persone a bordo) e lungo il tragitto fermano in vari punti (xcaret, xel-ha, akumal ecc.). Scendiamo dopo un ora a Tulum sulla strada che ha l’incrocio con koba. A questo punto bisogna prendere un taxi che con 45 pesos ci porta sulla zona delle cabanas. Tulum è composta da Tulum Pueblo che è la cittadina che dista 2 Km dal mare dove l’energia è garantita 24 ore al giorno e dove vive la gente del posto nonché dove ci sono i ristoranti ecc.. Poi c’è la zona del mare che è divisa in due a sinistra verso le rovine ci sono i campeggi e gli hotel con le cabanas ed è la parte meno costosa, a destra c’è la zona hotelera con i mega impianti extra lusso e per questo più costosa. Noi con il taxi raggiungiamo la zona verso le rovine che a detta di molti è quella più bella e cerchiamo una stanza cominciando dalla prima posada che è anche segnato sulla guida ossia Posada Il mirador. La pensione è carina, posizionata rialzata rispetto al mare ma purtroppo non c’e’ posto e questo ci permettere di trovare il camping “La vita è bella”, ovviamente gestito da italiani che ha oltre alle cabanas anche delle stanze vista mare. Optiamo per la cabanas che non è vista mare (senza ventilatore ma 300 pesos a notte) anche per provare questo tipo di abitazione particolare. Devo dire che non è poi malaccio anche se il giorno dopo cambiamo stanza e ci posizioniamo a quella vista mare che è molto confortevole (sembra la stanza di ottimo hotel) che ha anche l’amaca nonché il ventilatore. Praticamente questa struttura sta attaccata alla spiaggia di playa parayso, che è la spiaggia più bella di tutta la zona, e comprende anche una scuola di Kite surf gestita da un ragazzo italiano. Il giorno del nostro arrivo non è stato possibile assaggiare il ristorante in quanto erano impegnati in un matrimonio sulla spiaggia (veramente bella la scenografia, ossia il tramonto e la celebrazione sulla spiaggia…) ma in compenso ci siamo spostati al chioschetto che si trova proprio a playa parayso che è ornato da liane e seggiolini volanti intorno al bar e ha anche tavolini disseminati sulla spiaggia. È pieno di ragazzi ed è l’anima pulsante di questa parte di Tulum anche perché affitta stanze e cabanas. Ottima anche la cucina (tacos, hamburger, insalate ed altro nonché ottima birra) e lo spettacolo della sabbia bianca contornata dal più bel mare del messico.

La sera prendiamo un taxi (ne passano sempre sulla strada e si fermano da soli) e senza contrattare anche perché la tariffa è fissa (45 pesos a tratta) ci porta a Tulum Pueblo dove ci sono i ristoranti e anche i negozi per comprare souvenir. La lonely suggerisce il ristorante “la Nave” ed anche altre persone del posto così decidiamo di provarlo. Il ristorante è gestito da italiani (pensavo fosse messicano ma ormai era tardi per tirarci indietro) e decidiamo di mangiare un’antipasto e il pesce bochinete che è una specialità del posto. Paghiamo circa 20 euro a testa ma abbiamo mangiato bene anche se non benissimo e secondo me il prezzo, riferito al posto, è un pò altino.

Giorno 14 luglio 2006 La mattina facciamo colazione in un ristorantino, gestito da orientali, che offre una splendida vista sulla spiaggia. Si chiama Menarin e offre una colazione a base di frutta caffè, marmellata ecc. Al prezzo di 100 pesos cadauno. Dopo colazione ci godiamo il mare e alle 11.00 lasciamo la splendida stanza per dirigerci a Tulum pueblo perché alle 14.30 parte l’autobus che ci porta a Chichen-itza in 3 ore. Prima ci fermiamo per il pranzo e ci facciamo consigliare dal taxista un locale messicano. Entriamo al Dona tina dove ci accoglie la proprietaria. Il locale si presenta bene, è pulito e il cibo (piattone completo di riso, carne e contorno e da bere un litro di limonata) che abbiamo consumato nonché la limonata fresca sono stati eccellenti…Il tutto a 4 euro a persona!!! Purtroppo alla fermata dell’autobus scopriamo che tutti i posti del bus sono prenotati (conviene comprare il biglietto il giorno prima!) e per non perdere la giornata decido di noleggiare la macchina per un giorno sul sito della Hertz (è pieno di internet point). Al prezzo di 30 dollari posso prendere la macchina da Tulum (anche se consiglio vivamente di fare come me e cioè aggiungere una assicurazione Kasko che con altri 30 dollari ti fa stare tranquillo anche in caso di furto). Dopo un’ora siamo già in macchina una comodissima Atos con A/C e nel giro di 2 ore 30 minuti siamo a Chichen-itza percorrendo una strada buona che sta per essere ampliata. Si passa dallo svincolo di Koba (dopo 40 Km) e per Valladolid (a 100 Km da Tulum) che è una cittadina caratteristica che ha alcune chiese da visitare. Arrivati a Chichen (140 Km da Tulum) cerchiamo subito un alloggio e la scelta devo dire che è tanta soprattutto in questo periodo. Alla fine optiamo per la pensione Novel sulla strada principale di Pistè (è il paesino a circa 1 Km dalle rovine) molto spartana a 180 pesos (15 euro); abbiamo visto anche la pensione Odalde che è molto pulita ma costa 250 pesos (per chi vuole stare più giorni la consiglio). Alle 20 ci spostiamo alle rovine per assistere allo spettacolo delle luci all’interno del sito. Lo spettacolo dura 45 minuti ed è mozzafiato in quanto racconta la storia di questo popolo abbinando lo spettacolo delle luci. Con lo stesso biglietto (50 pesos) si entra anche il giorno dopo. Il parcheggio della macchina costa solo 10 pesos. Dopo lo spettacolo torniamo a Pistè e per cena scegliamo un ristorante indicato sulla guida ossia il El Carrousel (soliti piatti completi più tacos, birra ecc. A 5 euro a persona).

Giorno 15 luglio 2006 La mattina facciamo colazione in un ristorantino, gestito da orientali, che offre una splendida vista sulla spiaggia. Si chiama Menarin e offre una colazione a base di frutta caffè, marmellata ecc. Al prezzo di 100 pesos cadauno. Dopo colazione ci godiamo il mare e alle 11.00 lasciamo la splendida stanza per dirigerci a Tulum pueblo perché alle 14.30 parte l’autobus che ci porta a Chichen-itza in 3 ore. Prima ci fermiamo per il pranzo e ci facciamo consigliare dal taxista un locale messicano. Entriamo al Dona tina dove ci accoglie la proprietaria. Il locale si presenta bene, è pulito e il cibo (piattone completo di riso, carne e contorno e da bere un litro di limonata) che abbiamo consumato nonché la limonata fresca sono stati eccellenti…Il tutto a 4 euro a persona!!!Purtroppo alla fermata dell’autobus scopriamo che tutti i posti del bus sono prenotati (conviene comprare il biglietto il giorno prima!) e per non perdere la giornata decido di noleggiare la macchina per un giorno sul sito della hertz (è pieno di internate point). Al prezzo di 30 dollari posso prendere la macchina da Tulum (anche se consiglio vivamente di fare come me e cioè aggiungere una assicurazione Kasko che con altri 30 dollari ti fa stare tranquillo anche in caso di furto). Dopo un’ora siamo già in macchina una comodissima Atos con A/C e nel giro di 2 ore 30 minuti siamo a Chichen-itza percorrendo una strada buona che sta per essere ampliata. Si passa dallo svincolo di Koba (dopo 40 Km) e per Valladolid (a 100 Km da tulum) che è una cittadina caratteristica che ha alcune chiese da visitare. Arrivati a chichen (140 Km da Tulum) cerchiamo subito un alloggio e la scelta devo dire che è tanta soprattutto in questo periodo. Alla fine optiamo per la pensione Novel sulla strada principale di Pistè (è il paesino a circa 1 Km dalle rovine) molto spartana a 180 pesos (15 euro); abbiamo visto anche la pensione Odalde che è molto pulita ma costa 250 pesos (per chi vuole stare più giorni la consiglio). Alle 20 ci spostiamo alle rovine per assistere allo spettacolo delle luci all’interno del sito. Lo spettacolo dura 45 minuti ed è mozzafiato in quanto racconta la storia di questo popolo abbinando lo spettacolo delle luci. Con lo stesso biglietto (50 pesos) si entra anche il giorno dopo. Il parcheggio della macchina costa solo 10 pesos. Dopo lo spettacolo torniamo a Pistè e per cena scegliamo un ristorante indicato sulla guida ossia il El Carrousel (soliti piatti completi più tacos, birra ecc. A 5 euro a persona).

Giorno 16 luglio 2006 Ore 08.00 sveglia e colazione continentale al ristorante dell’Hotel Chichen-Itza. Subito dopo si parte alla volta delle rovine. Sulle rovine non mi soffermo anche perché è stato detto tutto e non scopro nulla di nuovo tranne il fatto che da 6 mesi non si sale più sul castillo (a causa delle cadute dovute ai gradini piccoli) e non si entra nemmeno a vedere il trono del giaguaro rosso. Dopo aver visitato le rovine ci dirigiamo al Gran cenote di Ik-ILL a 3 Km dalle rovine (ingresso 60 pesos cadauno) che in rispettoso silenzio ci accoglie lasciandoci senza parole. Super bagno e poi all’arrivo dei primi plotoni di turisti riprendiamo la macchina e facciamo ritorno verso tulum. Di fronte all’ingresso del Cenote c’è l’albergo Dolores Alba con piscina al costo di 40 dollari a notte. Sulla strada del ritorno sostiamo un ora a Valladolid dove pranziamo in una delle tante rosticcerie che vendono pollo. Rientrati a Tulum affittiamo la stanza al Nero di Sole che è un ristorante ed anche Hotel gestito da un ragazzo italiano, Andrea, e dalla moglie spagnola. Qui gli standard sono tipicamente italiani (pulizia eccezionale, qualità del cibo, cortesia e cura del cliente). Affittiamo la stanza con A/C a 300 pesos a notte.

Giorno 17 luglio 2006 Dopo la colazione ci dirigiamo alle Rovine di Tulum con un taxi (tariffa consolidata 45 pesos). I Taxi lasciano in uno spiazzo organizzato con bancarelle e bar da dove parte un trenino (costo 20 pesos) che porta all’ingresso delle rovine (500 metri percorribili anche a piedi in pianura) dove il biglietto d’ingresso costa 4 $ USD. Sulle rovine si sa oramai tutto quindi non mi dilungo più di tanto. Sotto il castillo c’è una spiaggia caraibica stupenda con le iguane che gironzolano libere tra i turisti. Questa spiaggia si raggiunge tramite delle scale in legno. La sera proviamo il ristorante di Andrea (“Nero di sole” perché dopo una settimana ci andava di assaggiare di nuovo cibi italiani e per rimettere in ordine il gusto e lo stomaco scegliamo un’ottima pizza cotta al forno a legna. La sera passeggiata per Tulum tra negozietti e contrattazioni varie per i regali.

Giorno 18 luglio 2006 Il giorno della partenza è agevolato dall’operativo dei voli (a mezzanotte il check-in) e quindi un’altra giornata a disposizione. Sulla strada che ci conduce a Playa ci fermiamo a Puerto Avventura dove ci sono i delfini ed è possibile fare il bagno con loro (anche a Xcaret e a Xel-HA ma abbiamo deciso di non andarci in quanto sono dei parchi bellissimi si ma troppo americanizzati, nel senso così grossi che ti fanno perdere un’intera giornata). Dopo i delfini di nuovo direzione Playa per passare il resto della giornata prima di andare in aeroporto.

IL NOSTRO PUNTO DI VISTA: Come detto in prefazione abbiamo scelto questo tipo di viaggio per diversificare e per provare un’esperienza diversa. Ci siamo divertiti tanto e abbiamo speso poco. Il poco tempo a disposizione ci ha fatto rinunciare ad alcune cose (tipo la piramide di Koba) ma ci ha fatto sentire liberi di organizzare il viaggio a nostro piacimento stabilendo orari, spettacoli da vedere e dandoci quella libertà di organizzare le attività che oramai, soprattutto nei viaggi organizzati, non esistono più.

Ottavio & Beatrice



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