Mauritius, l’isola dei Sari

Pensare di andare a Mauritius e ritrovarsi in un angolo di India non era per me facile da immaginarlo. In effetti ,sebbene geograficamente si trovi in Africa,culturalmente ed etinicamente e' decisamente indiana.E' un luogo dove la storia ha fatto i capricci con inglesi e francesi, ma dove alla fine ha vinto lo spirito ed il sapore di chi vi...
Scritto da: Nicola D''adamo
mauritius, l'isola dei sari
Partenza il: 03/10/2004
Ritorno il: 27/10/2004
Spesa: 3500 €
Pensare di andare a Mauritius e ritrovarsi in un angolo di India non era per me facile da immaginarlo.

In effetti ,sebbene geograficamente si trovi in Africa,culturalmente ed etinicamente e’ decisamente indiana.E’ un luogo dove la storia ha fatto i capricci con inglesi e francesi, ma dove alla fine ha vinto lo spirito ed il sapore di chi vi abita.

L’impatto che il viaggiatore subisce al suo arrivo e’ quello di aver sbagliato isola,con tutto l’ambiente che trasmette atmosfere indiane…Poi guardi le insegne,i cartelli e noti che la lingua ufficiale e’ l’inglese,ma……La gente ti parla in francese e tra di loro …In patois (creolo)! Ho trovato molte persone cordiali e le donne avvolte nei loro magnifi e sgargianti sari.E’ una festa di colori vederle passeggiare con l’ombrello a difesa del terribile sole e i modi aggrazziati ti allontanano quel senso di poverta’ che avvolge le abitazioni,a volte solo baracche di lamiera.L’azzurro del mare e’ sempre intenso e quando ho avuto la fortuna di ammirare una ragazza con un sari arancione sulla spiaggia in controluce alle spumeggianti onde,mi e’ sembrato di vivere un’altra dimensione.

Qui,la societa’ e’ radicata alla propria tradizione indu’ con templi e feste,e il turista spesso e’ relegato nei grandi resort e villaggi.Ma questi sono finti,niente a che vedere con la vita di quest’isola ed addirittura piantando palme che in realta’ vorrebbero sostituire casuarine di lunga data per ottenere il fascino tropicale stereotipato delle cartoline.

Essere avvicinati da ragazzi che offrono il proprio pescato e commercianti pronti a scendere di prezzo per vendere le proprie mercanzie e’ una pratica comune a Mauritius.Ma non bisogna pensare che l’isola sia solo mare.L’altopiano centrale con i propri paesi caotici e congestionati di traffico aprono squarci di vita vissuta e vera.I suoni devastanti di pulman arrugginiti ti proiettano con la mente lontano,assaporando i ricordi dei tuoi vecchi.

Ma Mauritius e’ tutto questo e non bisogna pensare di evitarlo.Entra in un “loro” negozio e dopo poco capirai la loro anima,il loro senso di essere pronti e disponibili allo straniero.E allora,noi,occidentali prevenuti,buttiamo la maschera e ci sentiamo un po’ mauriziani.

Nicola



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