Mauritius e Rodrigues, un sogno senza fine

Meravigliosa Mauritius. Due settimane nell’isola con una tappa di quattro giorni alla vicina Rodrigues, sublime perla dell’Oceano Indiano ancora salva dal turismo di massa. Mauritius è l’Africa che non t’aspetti, quella meno povera, più istruita, più preparata ad accogliere i turisti, organizzata ma non per questo scontata. Si atterra...
Scritto da: nadia tarantino
mauritius e rodrigues, un sogno senza fine
Partenza il: 20/08/2006
Ritorno il: 04/09/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Meravigliosa Mauritius. Due settimane nell’isola con una tappa di quattro giorni alla vicina Rodrigues, sublime perla dell’Oceano Indiano ancora salva dal turismo di massa. Mauritius è l’Africa che non t’aspetti, quella meno povera, più istruita, più preparata ad accogliere i turisti, organizzata ma non per questo scontata. Si atterra in quella splendida terra dopo undici ore di volo. Agosto, a Mauritius, significa inverno: la temperatura è mite, 20-22°, le piogge sono frequenti seppur brevi, il sole quando c’è brucia, la vegetazione è ricca, i fiori molto profumati, le strade e le spiagge assai frequentate. E’ piena estate per noi, e che qui è inverno ce le ricordano solo i bambini con la cartella in spalla, alla fermata degli autobus, infagottati con cappottini e sciarpe. Mauritius è un’emozione continua, meglio se vissuta in piena autonomia. Il trasporto pubblico è sicuro e molto, molto economico: con pochi spiccioli si possono raggiungere le spiagge più belle dell’isola, da nord a sud e da est a ovest. Il biglietto si compra a bordo; quando va bene lo stampano con lettori portatili, altrimenti con vecchie, e per noi del tutto dimenticate, macchinette a manovella. In qualunque parte di Mauritius vi troviate (a nord il meteo è decisamente più clemente), potete raggiungere la capitale Port Luois dove una capatina al centro commerciale è praticamente d’obbligo: struttura moderna, molto pittoresca e colorata, all’interno della quale si trova un originale mercatino con oggettistica e manufatti della tradizionale artigianale.

Imperdibili le spiagge di Trou aux Biches, Mont Choisy, Blue Bay. Il paesaggio da cartolina di Cap Malhereux con la famosa chiesetta con il tetto rosso che si affaccia direttamente sul mare, la modaiola Grand Baie, lo scorcio di Pereybère: tutto ha qualcosa che parla, che racconta di un mondo affascinante e per certi versi inaspettato. Caratteristici e assolutamente abbordabili – sia dal punto di vista economico che igienico – i tanti ristoranti disseminati ovunque sull’isola. E se amate la frutta, non perdetevi per nessuna ragione i gustosi ananas delle bancarelle. Mauritius non è solo spiaggia e shopping, ma anche cultura e natura estrema. Un sogno il giardino botanico di Pamplemousses: la varietà infinita di piante e alberi provenienti da tutto il mondo (tranne che dall’Italia) lascia davvero senza parole. Spezza il fiato la bellezza delle cascate di Chamarel, vero gioiello di un parco di un colore, il verde, così brillante da sempre finto. Tanti uccelli colorati danno vita ad un concerto assordante ma unico nelle zoo di Casela, mentre le sette terre colorate di Chamarel sono qualcosa di indescrivibile. Non mancate di visitare, anche solo per curiosità, il tempio di Shiva che sorge sulle rive del lago Gran Bassin e dove è in costruzione una delle statue più grandi del mondo, la prima dell’Africa per dimensione. Dal punto panoramico di Black River Georges (attenzione alle scimmie che dominano incontrastate il territorio) si può osservare la fitta vegetazione che contraddistingue Mauritius, mentre dal punto più alto della città di Curapipe si può vedere il laghetto di Trou aux Cerfs, cratere di un antico vulcano dormiente. L’escursione all’Isola dei Cervi è una delle cose che restano nel cuore: qui il mare forma una piscina naturale incontaminata. Poco accentuati, per non dire quasi inesistenti, gli effetti dell’alta e della bassa marea. Acqua cristallina, pochi pesci (nulla a che vedere con la ricchezza delle Maldive), temperature basse che consigliano il bagno solo quando il sole c’è e c’è davvero. Una giornata fuori dall’albergo ha prezzi accettabili: spostamenti, pranzo e qualche souvenir costano poco rispetto al nome del posto nel quale ci si trova. Sulla spiaggia non mancano i venditori ambulanti: la loro presenza è disciplinata da una legge molto severa che prevede il rilascio di un tesserino per una determinata zona e per una determinata merceologia. Perciò, ogni pezzo di spiaggia ha un solo venditore di pareo, di collanine, di magliette, di souvenir, e ogni venditore ha un suo spazio dove poter lavorare senza che si creino quegli assilli a cui noi italiani siamo abbonati se trascorriamo una giornata sulle nostre spiagge. Gentile, dignitosa, sorridente e aperta al prossimo la gente di Mauritius, consapevole del grande valore aggiunto che rappresenta il turista ma anche convinta di dover preservare tradizioni e culture proprie.

Capitolo a parte merita Rodrigues, luogo fuori dal tempo, immerso nel verde che più verde non si può. Prima raccomandazione: rispettatela. Seconda: non invadetela. Qui è tutto fermo a decine di anni fa: la tv è arrivata solo nel 2005, il telefonino all’inizio del 2006, la discoteca non è ancora arrivata, la parola droga non esiste. I giovani passano il loro tempo libero in strada, davanti a quello che solo lontanamente, e solo pensandoci bene, ha le sembianze di un bar. L’aeroporto è molto piccolo, accogliente e da cartolina. Pointe Coton, Anse Ali, St Francois, Trou d’Argent: le spiagge sono di una bellezza inimmaginabile, sempre deserte se si escludono mucche e galline. Già solo l’escursione all’Ile de Coco vale lo spostamento di un’ora di volo da Mauritius. Incantevole questa minuscola isola, dove gli abitanti si fermano increduli ad osservare i turisti come se si trattasse di alieni. Spettacolari le strade della capitale, Port Mathurin, dove botteghe e botteghine convivono una addossata all’altra. Un’unica strada gira intorno all’isola, pochi mezzi pubblici, pochissimi taxi. Due alberghi, zero locali per trascorrere una sera con la musica o con qualsiasi altro passatempo. Una cosa colpisce a Rodrigues, a parte la natura sfacciatamente e dannatamente unica: i cassonetti per la raccolta differenziata delle carta e della plastica, segno di tempi e necessità moderne.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche