Martinica e guadalupa con sorpresa

Il 04 agosto 2007 io ed il mio fidanzato siamo partiti alla scoperta di 2 meravigliose isole: Martinica e Guadalupa, che si trovano nell'arcipelago delle Piccole Antille Francesi a circa 8.000 km dall'Italia. Il viaggio prevedeva 7 giorni in Martinica ed i successivi 7 in Guadalupa. Siamo partiti da Torino Caselle con Alitalia in orario e dopo...
Scritto da: KATIA85
martinica e guadalupa con sorpresa
Partenza il: 04/08/2007
Ritorno il: 18/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Il 04 agosto 2007 io ed il mio fidanzato siamo partiti alla scoperta di 2 meravigliose isole: Martinica e Guadalupa, che si trovano nell’arcipelago delle Piccole Antille Francesi a circa 8.000 km dall’Italia.

Il viaggio prevedeva 7 giorni in Martinica ed i successivi 7 in Guadalupa.

Siamo partiti da Torino Caselle con Alitalia in orario e dopo circa un’ora e 1/2 siamo atterrati a Parigi Charles de Gaulle dove abbiamo preso la navetta gratuita (dopo circa 1/2 ora di attesa sotto il sole cocente di agosto) alla volta dell’aeroporto Parigi Orly, dove ci attendeva il volo intercontinentale di linea diretto Paris-Orly / Fort-de-France-Martinica.

Il volo è stato favoloso! L’aereo un boing 777 della compagnia Air France (che a mio avviso è la migliore avendo viaggiato spesso in aereo con altre compagnie come Neos, Tarom, Air Caraibes, Alitalia, ecc.) oltre ad essere estremamente pulito, era attrezzato con oggetti all’avanguardia rispetto ad altre compagnie.

Ogni sedile con il proprio monitor con funzioni computer con giochi, musica, film, teatro, ecc…Che dire? Cool! Per il resto il volo è durato 8 ore e 1/2 senza particolari problemi a parte qualche turbolenza…Fino qui tutto estremamente soddisfacente.

Siamo atterrati a Fort-de France dove ci aspettava la corrispondente dell’agenzia di viaggio locale che ci ha fornito informazioni e volantini utili al soggiorno.

Dopo ciò ci hanno trasferiti in pulmann al nostro Hotel situato in un giardino tropicale.

Inizialmente non ci ha soddisfatto, ma appena lasciate le valigie in camera (l’umidità su queste isole raggiunge livelli estremi nella stagione detta “careme”) e dopo un accurato giro dell’immensa struttura…È iniziato il viaggio! Da notare che questo hotel in mezzo alla natura aveva campo da tennis, spiaggia privata, 2 ristoranti, bar, ecc. E le camere erano praticamente in strutture che raggiungono massimo 2 piani…Ed è anche per questo che quando l’uragano Dean si è abbattutto su quest’isola ha distrutto tutto…Ma vi racconterò tutto in seguito.

Il soggiorno è stato estremamente interessante. Abbiamo fatto parecchie escursioni che consiglio vivamente.

Ad esempio l’escursione in catamarano è stata splendida. A bordo veniva servita frutta fresca, bibite e pranzo..Di solito il costo a persona varia dai 75 ai 150 euro a persona in base alle mete scelte! comunque nessun ripensamento. Abbiamo poi affittato un’auto per 1 giorno e abbiamo visto tutte le spiaggie dell’isola, (che si gira tranquillamente in 3/5 ore) tranne al nord dove le correnti sono forti a tal punto da vietare la balneazione.

Abbiamo fatto l’escursione nella foresta tropicale che è stata piuttosto interessante anche se deludente sotto certi punti di vista. Sembrava si dovesse vedere una natura incontaminata—-ma di per sè si è trattato di visitare la distilleria “Depaz”, i bananeti e un pezzo di foresta che peraltro è priva di animali, se non di serpenti,tutto ciò in jeep.

Comunque è stata un’esperienzaabbastanza gradevole, resa tale soprattutto dal conducente simpaticissimo col quale scambiavamo battutine, parlava esclusivamente francese e sfruttava il fatto che io sapessi parlare bene il francese (tanto che credeva lofossi francese) per tradurre le spiegazioni in italiano e inglese agli altri conducenti.

il soggiorno in questa isola paradisiaca è stato favoloso tranne per il fatto che il periodo di soggiorno non era propriamente il migliore per il fatto che ha piovuto spesso.

si è trattato più di pioggie improvvise e rapide, ma ha anche piovuto per un giorno consecutivo creando fiumi per le strade.

Il paesino dove eravamo noi non era molto frequentato da giovani…Effettivamente abbiamo visto strutture e luoghi ben peggiori girando l’isola, ma tutto sommato è stata un’esperienza indimenticabile.

Poi l’11 agosto un taxi compreso nel prezzo del viaggio ci ha accompagnati all’aeroporto di Fort-de-France dove abbiamo preso l’aereo di Air Caraibes alla volta della Guadalupa, l’isola farfalla, chiamata così grazie alla forma delle sue terre.

L’isola è divisa in 2 parti: Grand-Terre e Basse-Terre.

In quest’ultima si trovava il nostro Hotel, di nome Arawak.

Appena arrivati ci è stata attribuita una stanza vista cantiere per ingrandimento piscina, alchè dopo aver speso la modica cifra di 6.000,00 euro per il viaggio, ci siamo recati in reception dove abbiamo gentilmente chiesto di essere trasferiti nell’altra struttura, ovvero l’hotel a 10 piani e non la casetta a 3 piani.

Subito hanno opposto resistenza, poi finalmente e fortunatamente per quello che scriverò in seguito, ci hanno dato le chiavi di una splendida camera vista mare al 5° piano con terrazzo, ecc.

Fortuna che parlo benissimo francese e che credo che ci sia la tendenza a “fregare” i turisti ingenui che non parlano e che quindi non possono materialmente lamentarsi.

anche se così vicine, queste isole hanno una differenza non solo legata alla cultura differente, bensì anche a livello paesaggistico, in quanto la Guadaloupe è un’isola dai colori scintillanti, l’acqua è trasparente, il sole cocente.

Quando pensavamo finalmente di prendere un po’ di sole…Dopo soli 3 giorni dal nostro arrivo…Durante un’escursione sento alla radio del capitano del catamaro che era prevista “tempete” per il sabato. A quel punto presa dal panico perchè evidentemente avevo già il timore che sarebbe successo qualcosa, mi sono diretta nell’hotel a fianco dotato di pc con internet e collegandomi su nhc ho scoperto che era in arrivo una tempesta tropicale.

Fino qui..Tutto ok…Il giorno successivo ho scoperto che era in arrivo per il venerdì un uragano forza 1.

La paura c’era ma mai quanto quando ho scoperto che partendo dall’oceano, toccando terra per la prima volta sulle antille, avrebbe raggiunto forza 4.

Effettivamente non nascondo il panico e il terrore passato quei giorni specialmente per il fatto che le allerte erano diffuse tramite hotel in bacheca e più ci si avvicinava a giov. Pom. Più i colori erano minacciosi.

Fatto sta che nessuno era in grado di dire dove si sarebbe abbattuto l’occhio del ciclone e quindi la preoccupazione era a livelli epici.

A partire dalle prime ore del pomeriggio il cielo da azzurro cristallino limpido si è annuvolato, la temperatura dell’acqua ha iniziato a scendere vertiginosamente (da 30 gradi a 15) e le onde con l’iniziare della notte sono diventate altissime, anche 5 metri.

L’allerta in quelle ore era di colore viola, ovvero pericolo imminente, non abbandonare le camere e stare lontani dai vetri.

ho visto onde viste solo nei film e seguendo una diretta in francese di un canale posto per monitorare lo stato d’allerta, dopo ore di attesa abbiamo scoperto che l’occhio sarebbe passato sulla Martinica, poi dopo poco dicevano Dominica, poi Guadalupa, poi St Martin, poi,.,,,,,insomma, era pura follia! Alla fine con le prime luci abbiamo scorto onde sempre più alte, vento che portava di tutto in aria anche a 250 km/h e la spiaggia praticamente non esisteva più.

La vicina stazione di noleggio moto ad acqua e canoe era stata spazzata via sotto i nostri occhi.

Per fortuna non ci sono stati morti, ma ingenti danni a strutture e oggetti di vario genere. Barche ormeggiate a largo trasportate dall’alta marea e dal vento fortissimo, addirittura una con persone a bordo che tentavano di portare l’imbarcazione a St Martin per ripararla, ma colti nel bel mezzo del trasporto.

Quando dopo 10 ore è stata tolta l’allerta viola ed è stata spostata a rossa, abbiamo abbandonato la camera per scrutare da vicino e abbiamo saputo che in Martinica, al nostro hotel, il giardino tropicale era stato spazzato via a causa della vicinanza della Martinica alla Dominica, dove definitivamente è passato l’occhio del ciclone. Le piantagioni di canna da zucchero, i bananeti, tutto ciò di cui la popolazione necessita sia per vivere che per esportare: puff..Sparite…

la spiaggia era un cimitero di pesci esotici, conchiglie variopinte, noci di cocco, legname, spugne marine, coralli, palme, noci di cocco…Irriconoscibile.

Per fortuna ora sono qui a raccontarvi il mio viaggio che nonostante l’uragano è stato il più bel viaggio della mia vita.

Una lancia a favore della popolazione e del personale dell’Hotel: sono stati eccezionali.

Dico solo che il direttore dell’Hotel rassicurava tutti i turisti di persona (la gente del posto è abituata).

La struttura si è dimostrata attrezzatissima.

Peccato aver perso 4 giorni di sole…Ne abbiamo guadagnato in salute ed esperienza di aver vissuto un dramma a cui purtroppo molte popolazioni del mondo sono abituate e con il quale devono convivere e nella maggior parte subire la violenza e la forza della natura.

Il ritorno tanto atteso si è rivelato come scontato terribile a causa delle 11 ore di ritardo del volo che ci ha fatto perdere la coincidenza a Parigi ma che nel contempo è stato recuperato il extremis con 4 ore di ritardo per Torino.

Se qualcuno avesse domande sono a disposizione!!!Avrei tantissime altre cose da scrivere…Ma poi diventerebbe un libro.

Grazie a chi leggerà il mio diario!



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