Marocco: info a caso!

Consigli pratici e pronti all'uso.
Scritto da: preco
marocco: info a caso!
Partenza il: 25/07/2017
Ritorno il: 02/08/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Programma di viaggio: 25-26/7 – visita Fes; 27/7 – trasferimento a Casablanca in treno e visita della moschea Hassan Il, trasferimento in auto con amici a Khourigba; 28/7 – visita a Marrakech in auto; 29/7 – Khourigba; 30/7 – da Khourigba trasferimento in taxi + treno a Rabat; 31/7 – visita Rabat; 01/8 – trasferimento a Meknes in treno e visita di Volubilis e Moulay Idriss; 02/8 – visita di Meknes e trasferimento in treno a Fes per rientrare in Italia.

Premessa: una parte del viaggio, quella dedicata a Khourigba è stata dedicata ad una festa di matrimonio, in realtà la città non ha attrattive.

Passiamo ai consigli pratici

Fes: la Medina è intricatissima, consiglio vivamente di prendere una guida: il proprietario del ns Riad l’ha contattata personalmente, per €25 per due ore abbondanti abbiamo percorso gli stretti vicoli con spiegazione in italiano. La guida era ufficiale, quelle “false” che si propongono, alla vista della polizia fuggono lasciando il turista tutto solo e costretto a rivolgersi a qualcun altro per uscirne, sperando che sia onesto e lo porti dove desidera per la strada più breve. Tutte le guide, anche quelle ufficiali, hanno accordi con vari negozi, perciò durante il Tour vi porteranno in laboratori di pelletteria, tappeti, argento, cosmetici e tessuti che praticano prezzi ben più alti che nel resto della Medina (pur riconoscendo che si tratta di merce migliore) poco trattabili, quindi se non siete intenzionati a fare acquisti preparatevi le scuse più disparate. In ogni caso la Medina di Fes è di gran lunga la più bella fra quelle che abbiamo visitato. Appena fuori la Medina consiglio di visitare il quartiere ebraico, un paio di sinagoghe ed il cimitero. In realtà in questa zona non vivono più ebrei in quanto si sono spostati nella città nuova ma, seppur decadenti, sono riconoscibili le loro abitazioni diverse da quelle degli altri quartieri. Il palazzo Reale non è visitabile all’interno, dovrete accontentarvi di fotografarne il portale.

Casablanca: dopo aver letto le guide turistiche, e dato il poco tempo a disposizione abbiamo deciso di visitare solamente la moschea Hassan II, l’unica aperta ai non musulmani. È bellissima, ne vale la pena, con i 120 dirham del biglietto d’ingresso potrete vederla con l’ausilio di una guida che parla italiano. Orari di visita: 8 – 9 – 10 – 11 – 13 – 14 – 15 – 16, durata 40 minuti circa. La moschea è situata sul mare pertanto è piacevole godere della brezza marina che spira sulla spianata antistante. Casablanca è molto trafficata, se ci andrete in auto fate attenzione, i marocchini alla guida sono un po’ indisciplinati: se, come noi, arrivate in treno e la vostra sosta in città è mordi e fuggi senza pernottamento, appena fuori dalla stazione ferroviaria Casa-Voyageurs, sulla sinistra, c’è un deposito bagagli dove è possibile lasciare le valigie fino alle ore 19.

Marrakech: ci siamo stati la mattinata di venerdì ed era poco animata a causa della preghiera che ha tenuto lontano i marocchini dalla Medina. Considerando le mie aspettative, devo dire che nel complesso la famosa piazza e la Medina mi hanno un po’ deluso, ma credo sia dovuto al momento particolare della nostra visita, sicuramente di pomeriggio e di sera la città dà il meglio di sé stessa.

Rabat: la capitale insieme a Casablanca offre un clima eccezionale, il caldo è mitigato dalla vicinanza del mare. È una città moderna con alcuni punti di interesse: la Kasbah des Oudaias, piccolo borgo con case bianche costruito dagli esuli islamici in fuga dalla Spagna. In fondo alla via principale c’è un bastione da cui ammirare l’oceano, la città di Sale’ e la spiaggia sottostante. La Medina è la meno caratteristica fra quelle viste, comunque affollata. La torre Hassan ed il mausoleo dedicato a Mohammed V meritano una breve sosta (ingresso gratuito), così come la Chellah, il sito che contiene i resti romani della città di Sala Colonia e la necropoli di Chellah, popolato da numerose cicogne.

Meknes: appena giunti in città, sfruttando il pomeriggio nuvoloso e fresco, dato che il riad forniva il servizio taxi per visitare Volubilis e Moulay Idriss, ne abbiamo approfittato per una visita di circa 3 ore al prezzo di 400 dirham. Volubilis il sito archeologico dell’omonima città romana, il più grande e meglio conservato del Marocco. Contiene l’arco di trionfo, i resti della basilica, del campidoglio e numerosi mosaici discretamente conservati. Ingresso 10 dirham. A 4 km da Volubilis sorge la città santa di Moulay Idriss, che prende il nome dal santo più venerato del Marocco, pronipote di Maometto: unica attrattiva della città è il mausoleo dedicato al santo che i non musulmani possono vedere esternamente. La città di Meknes ha una Medina piccola e facile da visitare, mezza giornata è sufficiente.

Trasporti: per le lunghe percorrenze in particolare da Fes a Casablanca ci siamo sposati in treno. Sono mediamente comodi, tenendo conto che il loro standard non è quello europeo, praticamente sempre in ritardo, per cui cercate di tenervi larghi nel programma di viaggio. L’aeroporto di Casablanca è collegato alla città da una linea ferroviaria. Il sito internet delle ferrovie marocchine (www.oncf.ma) è ben fatto, propone orari e costi dei biglietti. Per spostamenti di medio raggio (es. città-aeroporto) vanno utilizzati i grand taxi di colore bianco, per gli spostamenti in città i petit taxi di colore diverso. Vanno chiamati per alzata di mano lungo le strade o nei parcheggi, alcuni di loro utilizzano il tassametro, altri no, in ogni caso dovrete contrattare il costo della tratta. Nel caso affittaste un’auto rispettare i limiti, anche nelle zone rurali la polizia si apposta con radar che rilevano la velocità. Prestate attenzione alla guida soprattutto in città grandi, in quanto i marocchini alla guida sono un po’ indisciplinati, fanno un uso smodato del clacson, mentre le auto hanno la precedenza su tutto pedoni compresi. Non sentitevi sicuri sulle strisce pedonali perché gli automobilisti non sempre si fermano.

Prezzi: per noi europei il Marocco è conveniente, ma dove è possibile contrattate, è una consuetudine, al mercato, con i tassisti, con le guide, non accettate mai il primo prezzo che vi viene proposto. Dopo aver pagato controllate sempre il resto.

Persone: i marocchini sono ospitali, mediamente gentili, pronti ad aiutare anche se spesso a costo di una mancia. Nelle città turistiche ad ogni angolo vengono proposte le merci più disparate, inoltre molte persone si propongono come guide (meglio scegliere quelle ufficiali). Se non siete interessati basterà un rifiuto netto ma educato per togliervi d’impiccio. I marocchini, soprattutto gli uomini, sono orgogliosi, in caso di problemi pronti alla discussione più animata, non amano farsi trattare da parenti poveri anche se cercano di trarre il maggior vantaggio possibile dai turisti. Evitate ogni riferimento fuori luogo alla religione islamica, rispettate i loro riti ed i loro divieti in tal senso.

Lingua: con il francese ve la caverete ovunque, tranne nei paesini sperduti dell’entroterra. Nelle grandi città anche l’inglese è parlato soprattutto dai giovani. È frequente incontrare marocchini che parlino italiano.

Sicurezza: noi ci siamo sempre sentiti tranquilli, ovunque, non abbiamo avuto nessun problema e nemmeno la sensazione di pericolo. In giro ci sono molti militari e polizia

Cambio: nelle stazioni ferroviarie, in aeroporto o nelle filiali delle banche è possibile cambiare gli euro in dirham.

Orari: in Marocco la concezione del tempo è diversa dalla nostra. In un ristorante l’attesa media è di mezz’ora, un po’ meno se consumate street food. Se avete a che fare con la popolazione locale (come è successo a noi) il problema degli orari si fa ancora più serio. I treni sono spesso e volentieri in ritardo.

Hotel: i Riad sono caratteristici, accoglienti ed economici, spesso però si trovano nelle Medine ove i taxi non possono arrivare e anche anche a causa della carenza di indicazioni è difficile trovarli. Consiglio di chiedere alle strutture quante più informazioni possibili per poterle raggiungere. A Fes abbiamo alloggiato al riad Les Chrifis, a Meknes al riad Bab Berdaine, a Rabat all’hotel Lutece: tutte le sistemazioni si sono rivelate di buon livello con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Banali raccomandazioni: meglio evitare di portare oggetti di valore (gioielli, orologi) e per le donne di vestirsi in modo succinto. In Marocco a luglio fa caldo, meno sulla costa, più all’interno, ma è un caldo secco più sopportabile, in ogni caso fermenti lattici ed integratori non possono mancare nella vostra valigia. Bevete molto ma solo acqua e bevande acquistate in bottiglia, non fidatevi di fontane ed acqua del rubinetto.

Buon viaggio



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