Città imperiali Fai Da Te!

Un bellissimo tour delle città imperiali in treno organizzato da soli e molto low coast =)
Scritto da: laurette.88
città imperiali fai da te!
Partenza il: 11/10/2010
Ritorno il: 20/10/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Siamo partiti alla volta del Marocco in un uggiosa mattina di Ottobre, le previsioni del tempo una volta giunti a destinazione non erano delle migliori e ci stavamo già abituando all’idea di avere il viaggio rovinato dalle intemperie. Alla partenza siamo in 2, Laura&Tiziano, al ritorno siamo in molti di più, riportiamo a casa decine di volti e di ricordi che non ci lasceranno mai.. Il cibo in tutte le città visitate è squisito: molto variegato e speziato, a noi è piaciuto tantissimo. Ad ogni pasto bevevamo un po’ di cocacola per aiutare lo stomaco a digerire, anche perchè spesso le condizioni igieniche sono un po’ dubbie. Ci siamo portati da casa delle posate da campeggio, che si sono rivelate molto utili sia sulle bancarelle di marrakech sia in diversi ristoranti. Appena sentivamo qualche dolorino alla pancia prendevamo fermenti lattici e/o imodium… Mi raccomando non dimenticateli a casa! i voli erano entrambi easyjet: milano-marrakech & casablanca-milano, costo a persona 80 euro, prenotato un mesetto prima. Arriviamo a Marrakech dopo quasi 3 ore di volo da Milano, piove e fa freschetto. Ritiriamo un po’ di soldi lì in aeroporto e andiamo a prendere il bus proprio all’uscita che con soli 20 dirham a testa ci porta subito sulla Djema el Fnaa. Con la pioggia non c’è molta gente in giro, inizio a pensare di aver organizzato una schifezza, seguiamo la cartina trovata sul sito per raggiungere il Riad e ci perdiamo subito, subito nella medina! a questo punto sono abbastanza sicura di aver preso una sola, alcuni ci danno indicazioni, un ragazzo ci accompagna fino alla porta in un vicoletto e gli diamo una piccola mancia. Una volta entrati nel riad [riad bb marrakech], dopo esserci capiti a gesti con la ragazza delle pulizie, la pioggia smette e l’umore si rinfranca =) usciamo subito per visitare la città, ci accorgiamo che il Riad è proprio affianco alla piazza se si prende una stradina diversa e ci lanciamo alla scoperta dei souq. Il Souq di Marrakech, come quelli delle altre città, è proprio così come lo descrivono: un’accozzaglia azzardata e azzeccata di ogni cosa ti venga in mente! tantissimo artigianato marocchino: lampade, mobili, tavoli, babouche.. Comprerei tutto! ma so che i prezzi a marrakech sono più alti rispetto al resto del Marocco e soprattutto nel mio fedelissimo zaino ho veramente poco spazio libero, per cui devo rinunciare sin da subito a riarredarmi la casa =( quando meno te l’aspetti c’è un tizio che vende tartarughe, uno che alleva camaleonti per fare pozioni con il loro sterco e anche uno con delle lucertole agghiaccianti che sembrano dinosauri e che proprio non vuoi sapere a cosa servano! Pranziamo in un ristorante indicato dalla lonely: Chegrouni, dove abbiamo mangiato il tajine di pollo più buono del marocco. Mentre il tempo rimane incerto la piazza inizia a rianimarsi, compaiono gli incantatori di serpenti, i ragazzi con le scimmiette simpaticissime, le donne che fanno i tatuaggi all’hennè oltrechè le bancarelle con le arance e quelle dei datteri. Visitiamo la medersa e poi torniamo a casa per prepararci. Il riad è nuovo, pulito, bello, ha una piscina sul tetto, il proprietario e la moglie hanno vissuto a lungo in Italia e sono gentilissimi e disponibili e ci aiutano anche ad organizzare una gita nella Valle dell’Ourika. Per cena usciamo e ci dirigiamo nuovamente nella piazza dove poco prima avevamo visto la gente montare i banchetti del cibo sotto la pioggia, il panorama è nettamente cambiato: basta serpenti e scimmie al nostro arrivo ci accoglie il ritmo incalzante e africano dei musicisti, la danza delle ballerine del ventre e le parole sconosciute dei cantastorie! uno spettacolo impensato.. Siamo rimasti senza parole! mangiamo in un banchetto scelto a caso: brochette, salsicce, pesce fritto, devi solo scegliere ciò che preferisci! ci sono alcune bancarelle specializzate in lumache ed altre in teste di pecora bollite.. Ma non le abbiamo provate!

L’indomani ci alziamo presto e dopo una buona colazione partiamo, volevamo visitare palais el badi che mi sembrava un po’ distante dal centro perciò accetto l’offerta di un taxi che ci porta per 50 dirham…. ERRORACCIO! il palazzo è a 200 metri dalla piazza, al massimo avrei dovuto dargli 2 dirham.. Va beh sbagliando si impara! all’interno del palazzo, che ci è piaciuto molto, abbiamo il primo incontro con le cicogne africane, bianche portatrici di sogni, sono uno spettacolo nello spettacolo. Poi ci dirigiamo a piedi alle tombe saadiane, anche queste meritano la visita, e incontriamo due gattini appena nati che giocano nell’erba. Il gatto in marocco è un animale diffusissimo, a livello di randagismo, forse anche per l’abbondanza di toponi, mentre il cane è considerato impuro perchè un profeta ha affermato che quando il cane entra in casa gli angeli escono… Sarà stato un profeta ladro! Nel pomeriggio visitiamo il cyber park e i giardini majorelle dai quali rientriamo a piedi costeggiando le mura della medina al tramonto.. L’indomani partiamo alle 9 per la valle dell’ourika, una valle verde ad un’ora di viaggio da marrakech, sotto la vegetazione si vede chiaramente la terra rossa di cui è fatta la città e lungo la strada incontriamo ragazzi che mettono i cammelli a disposizione dei turisti e venditori di frutta della valle. Arrivati all’ultimo paesino della valle, dopo una visita in una casa berbera lungo il fiume, ci incamminiamo per arrivare alle cascate. Non c’era una guida compresa nel prezzo della gita e decidiamo con gli altri che si trovano sul pulmino di avventurarci da soli.. Ovviamente ci perdiamo! bisogna prendere a sinistra e fare l’ultimo ponticello tra i ristoranti, non seguire il letto del fiume. La seconda cascata è bella anche se non andiamo oltre perchè troppo pericoloso! La zona è la campagna turistica degli abitanti di Marrakech e quindi si fa la strada tra tantissimi marocchini a loro volta turisti. I tre giorni a Marrakech sono stati bellissimi, ci torneremo sicuramente, ci ha colpito il suo spirito, è turistica e autentica, è bella e brutta… È tutto!

L’indomani prendiamo il treno per MEKNES, la visitiamo in giornata, scendiamo alla stazione indicata dalla lonely ma purtroppo lì non c’è il deposito bagagli, così rimaniamo con gli zaini in spalla e partiamo per il centro. Panino buonissimo al volo sulla piazza e iniziamo la visita della città imperiale. Gli zaini pesano così decidiamo di fare il giro con il calesse: 120 dirham e visiti tutta la città imperiale, ovviamente ci si ferma per visitare le attrazioni visitabili e si va fino alla mellah, il quartiere ebraico che c’è in tutte le città visitate ed è sempre molto brutto, e ritorno. Finito il giro si riparte per FES, c’è circa un oretta di viaggio in treno tra le due città, avevo preso contatti con il proprietario della pensione per farci venire a prendere in stazione ed è stata la scelta giusta perchè la stazione è distante dalla medina e il riad è perso al suo interno. La pension sekaya, dove alloggiavamo, è in un vicoletto buio, sarebbe bellissima ma è tenuto malissimo, il personale non è particolarmente disponibile e le stanze sono brutte, umide, puzzolenti e non particolarmente pulite. Ci mettiamo d’accordo con il proprietario per fare il giro della città l’indomani con una guida. Alle 9, dopo una colazione bella abbondante sul terrazzo, incontriamo la guida che, ovviamente, è una guida falsa, ci fa entrare in 3 negozi, dove però non compriamo niente. Abbiamo visitato tutti i luoghi di interesse culturale tra le mura antiche e poi siamo andati alle concerie, queste ci hanno lasciato senza parole..assolutamente da vedere! alle 12e15 c’è la preghiera del muezzin e siccome è venerdì tutte le attività della medina chiudono perchè è festa. Nel pomeriggio ci avventuriamo da soli in giro, visitiamo la mellah e la porta d’ingresso del palazzo reale e verso sera ci rechiamo presso le tombe dei merenidi per ammirare lo spettacolo del tramonto sulla città. Abbiamo anche fatto un giro nella ville nouvelle che è molto bella, nuova e ben tenuta. A fes abbiamo mangiato il tajine di keftah (un trito di carne piccante) con l’uovo e il pomodoro da tami’s, vicino alla bab bou jeloud e sempre nella stessa zona abbiamo cenato in un ristorante che se non sbaglio si chiamava la kasbah che aveva della carne veramente buona e un terrazzo da cui si gode di una vista mozzafiato. Non andate in quello più turistico sempre lì affianco alla bab perchè non è buono. L’indomani partiamo alla volta di Rabat, lì ci attendeva un amico che svolge un dottorato per l’università di Genova e solo per questo abbiamo inserito la capitale nella lista delle città da visitare, ed è stata una grande sorpresa! La città è bella, piena di vita, ordinata, pulita e assolutamente non turistica. Abbiamo alloggiato all’hotel majestic, proprio davanti all’entrata della medina, pulito e carino per 35 euro a notte (camera doppia). Siamo arrivati all’ora di pranzo e il nostro amico ci ha portato nella medina a mangiare un panino veramente squisito da un tizio con una gran barba, era uovo e keftah alla griglia..spettacolare! costo 50 centesimi a panino, abbiamo pranzato con 1,50 euro comprando lì vicino una coca da un litro! Nel pomeriggio siamo stati alla Tour Hassan, dove si trova il mausoleo di Hassan II, il padre dell’attuale re, che nonostante sia stato un re quasi despota è ricordato con rispetto da molti marocchini per aver un po’ unificato questo paese pieno di divisioni. Appena fuori dalla città c’è la Chella (leggesi scella) che è composta dalle antiche rovine della città romanica e dalla necropoli merenide. Ci sono alcune tombe di santi islamici e abbiamo notato che la vasca delle anguille è ancora meta di pellegrinaggi dalle donne del luogo, perchè portare uova sode agli animali facilita il parto e favorisce la fertilità! Molto suggestiva è anche la Kasba des oudayas, ovvero la kasbah dei pirati che proprio in questa città avevano un importante porto e hanno continuato le loro scorribande fino a metà dell’800. Si può anche visitare una parte del palazzo reale ma bisogna portarsi dietro il passaporto e non si può entrare dalle 5 in poi o anche prima. Sull’altra sponda del fiume che costeggia Rabat c’è Salè: una cittadina bianca dove abbiamo visto una medina assolutamente non turistica, anzi, i turisti sono così pochi che tutti ci salutavano incuriositi. Qui si possono visitare la medersa e anche la moschea. Rabat ci è piaciuta moltissimo, ci sono un sacco di ragazzi italiani lì per studio o per lavoro grazie ai quali abbiamo anche conosciuto alcuni ragazzi di lì, questi sono stati tutti molto ospitali e cordialissimi, 3 giorni fantastici in cui ci siamo divertiti un sacco!

Quando parlavamo con i marocchini e dicevamo di essere diretti a Casablanca storcevano tutti il naso e una volta arrivati lì abbiamo capito il perchè nel giro di 5 minuti. Il nome della città è abbreviato da tutti in casà, avevo prenotato all’ibis affianco alla stazione voyageurs ed stata una grande idea. L’hotel è bellissimo, pulitissimo e mantiene standard europei pur avendo un elegante stile moresco. In mattinata abbiamo partecipato alla visita della moschea, che costa tantissimo rispetto agli altri musei visitati i cui prezzi sono 1/2 €, la visita della moschea Hassan II, che è obbligatoriamente guidata, costa 12€! li vale però, perchè è bellissima e perchè è l’unica moschea visitabile. Dopo la visita abbiamo preso un taxi, che per una cifra spropositata, ci ha lasciato lontanissimi da dove dovevamo andare fingendo che una stradine laterale fosse la piazza principale e ha cercato anche di fregarci dandoci il resto. Abbiamo pranzato in un ristorantino di pesce lì vicino dove il cameriere ha preteso 30 dirham di mancia senza alcun motivo valido e poi ci siamo diretti verso la piazza principale. La città effettivamente ha alcuni palazzi molto belli, in stile coloniale di inizio secolo però è sporchissima, piena di vagabondi e qui più che nel resto del Marocco tutti vogliono fregare i turisti, anche con maleducazione e non con il rinomato sorriso marocchino! in un grande incrocio abbiamo cercato di prendere un sottopassaggio ma questo era utilizzato come toilette da tutta la città, credo, visto la puzza e dopo 6 gradini siamo CORSI indietro. Abbiamo così deciso di passare il pomeriggio in hotel e io mi sono fatta consigliare un hammam un po’ turistico. L’hammam è un bagno pubblico molto utilizzato dai marocchini, di solito gli uomini vi si recano in mattinata, infatti spesso per le città si incontrano uomini con l’asciugamano in testa, e le donne hanno di solito l’orario serale. Al suo interno oltre a fare l’hammam vero e proprio che è tipo il bagno turco, ci sono delle inservienti (a cui è uso lasciare un po’ di mancia) che ti fanno il gommage. Io sono andata all’hammam ziani, a circa 10 min di taxi dall’hotel, siccome era indicato come l’hammam turistico mi aspettavo una specie di spa invece mi è sembrato molto “vero”, si notava perfettamente che ero l’unica turista, probabilmente è quello più elegante della città. All’interno ho comprato il guanto e il sapone nero, e dopo essermi spogliata sono entrata nella zona hammam, non avevo idea di cosa dovessi fare quindi mi hanno spiegato tutto loro e io continuavo a ripetere come una babbea: “c’est la premiere fois pour moi!”. Dopo essermi insaponata seduta su un capitello di marmo, con una donna in perizoma affianco (e non era una giovinetta), una pasciuta signora di 8 quintali, cordialissima, che non capiva una parola di inglese, mi ha fatto sdraiare su di un bancone di marmo che era a metà tra l’obitorio e la macelleria =) mi ha strigliata fortissimo rigirandomi come un quarto di bue mentre mi attaccavo ad una maniglia d’acciaio posta sopra la testa o sarei scivolata via come una saponetta! dopo avermi levato circa 3,7kg di pelle morta [operazione definita gommage] è stato il momento del savonage ovvero sia mi ha insaponato tutta su un altro banco di marmo, sempre mentre scappavo qua e là, dopo di chè mi ha sciacquato lanciandomi catinate d’acqua in faccia… Un esperienza bellissima! dopo una cenetta a base di panini in albergo l’indomani siamo scesi con le cosidette “pive nel sacco” per tornare a casa. Davanti alla stazione voyageurs ci sono i grand taxi disponibili 24/24 h e hanno una tariffa fissa per l’aeroporto di 250 dirham, il prezzo è giusto poichè il viaggio dura senza traffico per circa 40 minuti e per noi è stato molto comodo siccome avevamo l’aereo prestissimo. Durante la giornata ci sono anche i treni che arrivano direttamente all’aeroporto. I controlli sono veramente tanti e lentissimi quindi vi consigliamo di arrivare lì 2 ore prima.

Il marocco ci ha stregato, è bellissimo, pieno di magia.. Abbiamo incontrato molte persone molto disponibili e, a parte a Casablanca, tutti ci hanno sempre aiutato. E’ la porta dell’africa e ad ogni passo rimani abbagliato da qualcosa.. Lo consiglio a tutti e spero di tornare presto a marrakech oltrechè di visitare il Sud



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