Marocco by train

Per interrompere questo freddo inverno cerchiamo sollievo al caldo del Marocco, così magari la primavera arriva prima… Notizie sul viaggio: due persone, dal 26/12 al 05/01, abbiamo prenotato volo e pernottamenti dall’Italia tramite agenzia, spostamenti con treni prenotati in loco di volta in volta. I treni sono economici anche se abbiamo...
Scritto da: gemmarildo
marocco by train
Partenza il: 26/12/2008
Ritorno il: 05/01/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Per interrompere questo freddo inverno cerchiamo sollievo al caldo del Marocco, così magari la primavera arriva prima… Notizie sul viaggio: due persone, dal 26/12 al 05/01, abbiamo prenotato volo e pernottamenti dall’Italia tramite agenzia, spostamenti con treni prenotati in loco di volta in volta. I treni sono economici anche se abbiamo viaggiato in prima classe, puntuali (15 minuti di ritardo su un viaggio di 7 ore) ed occasione per chiacchierare con altri turisti e con i marocchini. I vagoni di I^ si fermano lontano dalla stazione, quindi meglio pensare a bagaglio leggero o su rotelle… Volo Milano-Casablanca: nessun problema, arrivati a Casablanca (20°) ci sono indicazioni chiare per il treno che dall’aereoporto arriva in centro città, poi il primo taxista purtroppo si approfitta di noi, quindi chiedete sempre il tassametro e se chiedono 7 euro è troppo… Siamo un po’ stravolti, di Casablanca vediamo molto poco eccetto la splendida Taverne Du Dauphin, dove ci sbafiamo frittino misto, gamberetti, calamaro grigliato e vino marocchino, beh il viaggio inizia a prendere una buona piega! Il giorno dopo mi scofano tutto ciò che c’è alla colazione a buffet (meravigliosa) e sono costretta a piccola passeggiata in riva all’oceano, poi partenza per Fez, peccato che becchiamo l’unico taxista che parla solo arabo e noi chiaramente no, risultato sbagliamo stazione e stiamo per fare tardi. Giunti alla gare corretta capita che una signora inizia a chiedermi come si chiama il mio taglio di capelli, “è molto bello”, mi chiede di girarmi a destra a sinistra… insomma tutta la gare guarda il mio taglio, che imbarazzo… Giunti a Fez troviamo subito il nostro Riad, una meraviglia proprio vicino alla medina, compiliamo i documenti per il pernottamento sorseggiando the alla menta ed il proprietario ci omaggia di una notte in suite…Io non voglio più uscire di qui! Il Rildo mi costringe a muovermi e così partiamo per la medina un po’ intimoriti, tutti dicono che sia facile perdersi, poi ci sono i borseggiatori…Beh sulle vie principali ci si orienta bene e non abbiamo mai avuto la preoccupazione di ladri o altri malintenzionati. Il giorno successivo è dedicato alla visita guidata della medina, che alla fine si rivela un tour su commissione dei negozianti locali e ben presto ci stanchiamo, è valsa la pena visitare le famose concerie, dove cediamo all’acquisto di babouche colorate, solo che una volta in hotel si rivelano di un odore sconvolgente e per tutto il viaggio cerchiamo di tenerle in quarantena.

A Fez consigliamo sosta merenda al Clock Cafè e cena al Medina Cafè.

Partenza, a malincuore data la meravigliosa colazione del Riad, per Meknes, dove si arriva dopo un ora di treno, l’hotel Transatlantique non è particolarmente interessante e nemmeno la colazione, la città invece si rivela molto graziosa. Inizia qui il rito dello shopping, siamo in preda al demone e compriamo chilate di spezie al mercato coperto, resisto a stento alle miriadi di dolci per le troppe vespe. Poi ci lanciamo in una contrattazione per un tappeto, il Rildo ha uno stile tutto suo detto contrattazione passiva: sta fermo e zitto con il tappeto in mano mentre il venditore si sbraccia e si agita, il Rildo fermo, quello smonta il negozio per mostrarci ogni tappeto e il Rildo niente, quello misura il tappeto, lo gira sottosopra, ancora un po’ e ci si stende ed il Rildo niente…Più mio marito tace più il pezzo scende ed alla fine quando Rildo lo ritiene equo esce dal letargo e conclude, il tappeto è bellissimo.

Il giorno seguente costringo Rildo ad una visita a Volubilis con gran taxi, a me la città romana piace molto, i mosaici sono splendidi ma purtroppo lasciati alla mercè di agenti atmosferici e turisti irrispettosi, invece Moulay Idriss non ci ha impressionato molto. A Meknes meritano una sosta il ristorante Dar Sultana, il Restaurant Economique (veramente splendido e tipico, 6,50 € in due) e il Ristorante Zitouna, da evitare invece assolutamente i ristorantini sulla piazza principale e soprattutto, se non si può fare a meno, controllare sempre il conto. Per gli acquisti l’Asemble Artisanal, che purtroppo chiude alla 17.00.

Il giorno dopo trasferimento a Marrakech, 7 ore di treno in buona compagnia, alla fine nello scompartimento si parla un misto di arabo-libanese e anglo-franco-italo-spagnolo ma sembra che ci capiamo. Purtroppo a Marrakech abbiamo sbagliato i pernottamenti, l’idea iniziale era di trascorrere tre giorni in città e due giorni in campagna, ma entrambi i Riad sono in periferia e quindi non è così comodo raggiungere il centro e partecipare alla vita notturna della città. I punti a favore sono la tranquillità, un appartamento con giardino privato, le colazioni in oliveto con spremuta d’arancia direttamente prelevata dall’agrumeto a fianco della nostra camera e le cene di fronte al camino con partita di biliardo.

Marrakech è splendida, ci piace moltissimo e non è così impossibile da girare a piedi, soprattutto siamo attirati dalla piazza che la sera si trasforma in decine di ristoranti, chiaramente li proviamo malgrado il Rildo sia molto perplesso per la scarsa igiene delle stoviglie e la quantità di umanità presente. Qui mio marito viene colto dalla fregola della contrattazione e dello shopping, si appassiona delle cose più strane tra cui una lampada ad olio di sasso, che il negoziante giura di aver preso sulla montagna non si sa dove, una serratura berbera, due portafoto fatti con i copertoni Michelin ed un lampadario fatto con le scatolette delle sardine e del tonno. Consigliamo il Centro Artigianale vicino al palazzo El Badi, dove riusciamo a comprare un altro tappeto e svariati cuscini, inoltre è splendido nella città nuova il negozio-museo El Badii; passeggiando tra la città nuova e quella vecchia ci imbattiamo nel Cyber Park, dove tutto è pulito, lento e silenzioso, inoltre sono sparse nel parco postazioni per accesso ad internet gratuito con touch-screen, sembra un altro mondo rispetto alla medina.

Forse avremmo potuto dedicare meno tempo a Marrakech (5 giorni) per visitare altre città, ma ci saranno sicuramente altri viaggi marocchini.

Ringraziamo tutti i tpc, che ci hanno guidato con i loro resoconti di viaggio.

Per ogni richiesta, scrivete!!!



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