A Malta per cultura

Alla scoperta di chiese, templi megalitici e delle bellezze storiche che offre l'isola
Scritto da: maurizio567
a malta per cultura
Partenza il: 08/06/2017
Ritorno il: 11/06/2017
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €

Viaggio a Malta dall’8 all’11 giugno 2017

È la terza volta che vado a Malta e ogni volta trovo qualche cosa di nuovo. Con mia moglie abbiamo deciso di approfittare di un viaggio organizzato dalla nostra associazione professionale per accodarci. Si tratta di un viaggio culturale. Vedremo più cose possibili in questi pochi giorni con la nostra bravissima guida, la Dr. Laura Amadori, dell’Associazione Obelisco di Roma. Perciò questa volta, sono banditi bagni, spiagge, discoteche et similia… non con poco sacrificio, visto il tempo caldissimo ed il mare spettacolare che ci circonda. Ci rifaremo la sera con le piscine dell’hotel.

Volo AirMalta delle 10,20 da Roma; alle 11,30 ca. siamo atterrati. La nostra guida non ha perso tempo e siamo andati direttamente, dopo aver lasciato le valigie nel pullman, ai templi megalitici di Hagar Qim e Mnajdra. C’è qualche cosa di mistico in questi due antichissimi luoghi di culto in mezzo ad una distesa rocciosa in riva al mare, più o meno come doveva apparire 3.000 anni fa. Le strutture singolarmente non a pianta rettangolare o quadrata bensì curva, con numerose sale di culto ed altari, hanno sfidato il tempo e sono arrivate fino a noi. All’interno hanno rinvenuto statue di divinità femminili esageratamente e volutamente grasse, raffiguranti la grande madre, visibili al museo archeologico oltre ad altari raffiguranti l’albero della vita ed altri numerosi reperti. A mio parere il fascino del luogo è proprio il trovarsi in riva al mare ed isolato sulla scogliera. Dato il caldo e la necessità di risalire la strada, benvenuto era un piccolo veicolo elettrico che, con un euro a persona, riportava sulla sommità.

Dopo pranzo visita alla Chiesa “La Mosta rotonda”, notevole per la grandissima cupola (la terza per grandezza in Europa). In una saletta della Chiesa è visibile la grossa bomba lanciata da un aereo tedesco nel corso di un attacco a strutture portuali limitrofe. La bomba ha frantumato la cupola e senza esplodere è caduta sul pavimento della chiesa. In quel momento si erano rifugiate in chiesa 400 persone. Se l’ordigno fosse esploso vi sarebbe stata una strage. Il miracolo è ricordato con dei richiami storici in sagrestia. Terminiamo i giri pomeridiani con la visita a Palazzo Parisio. L’abitazione principesca merita sicuramente la visita non solo per gli affreschi e gli arredi sfarzosi, (la famiglia era proprietaria della più grande birreria maltese), ma anche per il giardino ove ci si può fermare al bar a prendere un caffè immersi in tanto splendore. Dormiamo al Victoria Hotel in mezza pensione. Due piscine di cui quella scoperta sul tetto dell’edificio è spettacolare affacciandosi sulla baia di Malta e con l’effetto ottico dell’acqua che sembra cadere nel vuoto. Ottima cena a self service.

Venerdì 9 giugno visitiamo La Valletta. Andiamo ai giardini dell’Upper Barakka Garden, ove non ero mai stato in precedenza. Si affacciano sulla baia e la vista spazia sulle tre città, Forte S. Angelo, Kalkara ed il Grande Porto. Impressionante l’altezza. Alle 12 gli antichi cannoni fanno sentire la loro voce. Finalmente andiamo alla Cattedrale. Dire bellissima è poco. Un barocco sontuoso, l’oro delle pareti incornicia il pavimento coperto dalle tombe dei cavalieri, ognuna diversa dalle altre e composte da stemmi nobiliari in marmo policromo intarsiato. Non esiste in nessuna chiesa un pavimento paragonabile. Infine i due quadri di Caravaggio che nelle sue fughe era finito anche qui con la decapitazione di Giovanni Battista e il San Girolamo. La sera al Museo Archeologico ove sono custoditi tutti i ritrovamenti dell’isola a partire da 5.000 anni fa, con le Grandi madri dalle forme esuberanti, agli altari, agli strumenti di lavoro di ossidiana. Singolare un tempietto minuscola copia speculare degli edifici di culto. Sembrerebbe quasi un portachiavi!

Sabato andiamo al Forte di Sant’Elmo. Ci torno volentieri ogni volta che vengo. Sono riportati episodi e reperti della storia militare dell’isola a partire da La Vallette. Tuttavia i reperti e la mostra più interessante è quella che riguarda le traversie dell’isola durante la seconda guerra mondiale. Per gli appassionati c’è di tutto, jeep, cannoni aerei e soprattutto video esplicativi molto ben fatti. Documenti originali dell’epoca, foto, armi in dotazione alle forze avversarie in campo e la fortunosa storia della nave Ohio che nonostante siluramenti ed attacchi italiani e tedeschi, riusciva a portare i soccorsi a Malta.

Siamo quindi passati al sito megalitico di Tarxien, simile a quello di Mnajdra, ma posto all’interno dell’isola. Interessanti oltre la figura in pietra della Grande madre (una donna che per pinguedine sembra uscita da un quadro di Botero) le sfere di pietra con le quali presuntivamente riuscivano a far scorrere sul terreno pietre gigantesche per dimensioni e tonnellaggio. Il sito, come l’altro, è tenuto molto bene con coperture in tensiostrutture che proteggono i resti dei templi. Il pomeriggio dedicato alla scoperta delle cosiddette tre città di La Valletta. Senglea, la città dei marinai con vicoli e calette da antico porto; Vittoriosa, la città dei nobili, con palazzi adeguati al rango e Cospicua, la città artigiana.

Domenica, ultimo giorno. Abbondante prima colazione in hotel. Andiamo a Rabat e Mdina, l’antica capitale di Malta. Ricorda le città siciliane con gli edifici normanni e spagnoli con un barocco molto ricco. Di particolare interesse gli scavi di una villa romana con pregevolissimi mosaici che ricordano un po’ Villa Armerina in Sicilia (ma senza le ragazze in bikini). Bellissima la statua di una ragazza adolescente indicata come la figlia di un imperatore. Nella parte storica della città, abbiamo visitato il bellissimo Palazzo Falzon costruito alla fine del ‘400, visita consigliatissima così come alla Chiesa di San Paolo nel centro e soprattutto alle particolarissime catacombe.

Concluso questo intensissimo viaggio, stremati, ma molto soddisfatti. torniamo a Roma.

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