Maldive, sull’isola di Alimathà

Un’oasi di pace e silenzio, immersa in una rigogliosa vegetazione e circondata da un mare turchese e cristallino
Scritto da: Deb1970
maldive, sull'isola di alimathà
Partenza il: 17/02/2013
Ritorno il: 26/02/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Premetto che questo non è stato un viaggio “fai da te”; avevo poco tempo a disposizione, quindi mi sono rivolta alla mia agenzia di fiducia.

Ciò detto, desidero comunque lasciare una descrizione di questo resort, perché le isole maldiviane, sebbene siano tantissime, sono tutte diverse le une dalle altre. Ce ne sono di piccole e spartane, grandi e superlussuose ecc. ecc., e purtroppo su alcune la mano dell’uomo è intervenuta pesantemente con cemento, muretti e tanti – troppi – bungalows overwater, rovinando luoghi di una bellezza naturale strepitosa. Ergo, quando si decide di andare alle Maldive, la scelta dell’isola giusta non è poi così scontata, né dev’essere lasciata alla vostra agenzia viaggi, che talvolta propone soluzioni solo nel proprio interesse. E, quindi, ecco la recensione di una turista qualunque, che non lavora nel settore del turismo, ma che adora le Maldive.

L’isola di Alimathà è di dimensioni medio-piccole ed è ben tenuta. E’ gestita da un famoso tour operator italiano e forse questo potrebbe far storcere il naso a qualcuno, ma posso assicurare che tutto lo staff è molto carino, rispettoso e per nulla invadente, quindi si riesce a godere di tutta la tranquillità che si desidera.

Una volta atterrati a Malè, Alimathà può essere raggiunta in idrovolante o in barca veloce. L’idrovolante è il mezzo più rapido e consente di vedere dall’altro le numerose isolette, i coralli e fare tante foto. Noi l’avevamo preso in un nostro viaggio precedente ed eravamo rimasti soddisfatti. Questa volta, invece, abbiamo scelto la barca veloce e all’andata, con mare calmo siamo arrivati a destinazione in h. 1,40, mentre al ritorno abbiamo impiegato h. 1,20 (“grazie” ad un pazzo maldiviano che a nostro avviso andava un po’ troppo veloce).

E una volta arrivati, ecco davanti a noi un angolo di paradiso.

Ciò che ci ha colpito subito, oltre ovviamente alla bellezza naturale del posto e ai colori molto accesi della vegetazione, è stato il silenzio, che ha poi caratterizzato tutta la vacanza. Si sentiva solo lo sciabordio delle onde, lento e dolce, qualche chiacchiericcio in lontananza e tuttalpiù qualche idrovolante in arrivo e/o partenza. Per il resto, silenzio assoluto, soprattutto dalle 13 alle 15, quando proprio non volava una mosca.

Altra caratteristica di Alimathà è la laguna di mare trasparente e cristallino che circonda gran parte dell’isola. Si può camminare a lungo per la laguna con l’acqua che arriva alla vita. L’unica accortezza è che bisogna usare le scarpette, perché sulla sabbia ci sono ovunque resti di coralli che possono causare piccole escoriazioni. E in questa laguna si possono avvistare razze, pesci pappagallo, piccoli squaletti pinna nera e tanti altri tipi di pesci. In particolare, le razze sono numerosissime; a riva se ne vedono a decine ogni giorno, sia chiare, che scure e talvolta sembrano anche provarci gusto a farsi fotografare.

Il reef lascia un po’ a desiderare. E’ lontano dalla riva e poco ricco. Certo, pesci se ne vedono, ma alle Maldive se ne dovrebbero vedere molti di più. Questo mio giudizio si basa su un confronto con l’isola di Madoogali, visitata nel 2007 e completamente circondata da un bellissimo reef a pochi metri dalla riva con una quantità di pesci ben maggiore. In ogni caso, per chi desidera fare uno snorkeling migliore di quello che si può fare vicino all’isola, il resort prevede ogni giorno due uscite in barca, ma a pagamento (circa $ 25).

I beach bungalows sono distribuiti lungo il perimetro dell’isola e sono tutti dotati di veranda con vista mare, a pochi passi dalla spiaggia. Più in particolare, i bungalows dall’1 al 23 si trovano davanti a quella che definirei la spiaggia principale, ossia vicino al diving, al bar esterno, quindi in una zona, a mio avviso, un po’ troppo “affollata” (si fa per dire…). Se amate la tranquillità, i bungalows successivi fino a circa il 55 sono i migliori, perché si trovano nella parte più riservata dell’isola. In questa parte, ci sono dei muretti, ma sono piccoli e poco invadenti. Infine, i bungalows che vanno dal 55 al 104 si trovano nella zona, secondo me, meno bella dell’isola, perché i muretti diventano più lunghi e ravvicinati e perché nel pomeriggio c’è molta ombra. Stessa cosa per i pochi bungalows più interni e gli overwater.

Food & beverage: il resort prevede la formula all inclusive. Ne restano fuori solo alcuni super alcolici e altre piccole cose, come i gelati che costano belli cari (circa $ 4-5). Per quanto riguarda l’acqua, a tavola c’è la caraffa che viene costantemente riempita dai camerieri, mentre al bar centrale c’è un dispenser, ma c’è anche un maldiviano che controlla che non si vada lì con la bottiglietta, ma solo con i bicchieri. La cucina, a mio avviso è varia, leggera e al contempo gustosa. Più in particolare, la pasta è sempre al dente e tra i secondi c’è sempre un grosso pesce cucinato al forno ed uno al vapore, oltre ovviamente a tante altre pietanze. Infine, i dolci sono buonissimi, pur senza essere pieni di panna (in molti altri resort i dolci li rendono appetitosi usando una quantità esagerata di panna, mentre qui non è così). Una sera hanno anche organizzato la cena maldiviana e in altre due occasioni hanno offerto il pesce crudo.

Tenete presente che all’inizio del soggiorno, cioè la prima volta che andate al ristorante (appena arrivati, quando siete ancora un po’ storditi dal viaggio), vi viene assegnato un tavolo che terrete per tutta la settimana, per cui cercate di sceglierlo in una buona posizione (fronte mare).

Di escursioni non ne abbiamo fatte, per cui non so che dire, a parte il fatto che mi sembravano care.

Infine, aggiungo che il wi-fi è a pagamento: 30 minuti (da consumarsi entro 24 ore) costano $ 7,50 + piccole tasse locali.

Concludendo, direi che l’isola è molto bella e tenuta molto bene, ma se per voi lo snorkeling è più importante di qualsiasi altra cosa, forse sarebbe meglio scegliere un’isola con un reef migliore. Per quanto riguarda l’organizzazione, a voi la scelta. Noi ci siamo rivolti ad un importante e famoso tour operator italiano ed era andato tutto bene fino al giorno del nostro rientro in Italia, quando ci hanno fatti svegliare all’alba e, come da programma, ci hanno trasferito con la barca veloce da Alimathà all’aeroporto di Malè e solo quando siamo arrivati all’aeroporto ci hanno comunicato che il nostro volo non c’era e che sarebbe partito il giorno successivo. Abbiamo dovuto trascorrere un’intera giornata a Malè, una città incasinatissima e molto rumorosa, che non ha nulla a che vedere con il silenzio e la pace di Alimathà.

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La spiaggia "principale"

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Spiaggia davanti al bar principale

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L'isola

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Un tratto di spiaggia

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La barca per il trasferimento sull'isola

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Un'altra razza

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Arrivando ad Alimathà

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Un tratto di spiaggia

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una razza

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Un tratto di spiaggia

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Un'altra razza



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