Dhiggiri: un puntino nell’oceano Indiano.

Due meravigliose settimane alle Maldive!
Scritto da: morabeza
dhiggiri: un puntino nell'oceano indiano.
Partenza il: 12/07/2010
Ritorno il: 27/07/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Abbiamo trascorso due splendide settimane a Dhiggiri con Francorosso. Periodo: seconda metà di luglio. Precedentemente abbiamo fatto diversi viaggi: Africa, Caraibi, Americhe, Sud-est asiatico, ecc. ecc. ma questa è stata la nostra prima volta alle Maldive. Già quando l’aereo inizia a sorvolare l’arcipelago la vista è di quelle mozzafiato, indescrivibili i colori.. Il volo di andata con la compagnia Neos è stato tranquillo e siamo arrivati all’aeroporto di Malè accolti dalle impeccabili Erika e Francesca che ci hanno scortati sulla barca veloce fino alla “nostra” isola. Sembra che, da quanto ci è stato riferito, con noi sia arrivato anche il bel tempo che è durato almeno fino alla nostra partenza. Abbiamo alloggiato in un bungalow a pochi passi dal mare, disturbati, si fa per dire, soltanto dal rifluire delle onde e dal traffico discreto dei dhoni che portano i turisti per le varie escursioni. Ogni tanto proprio davanti a noi si staccava dall’acqua l’idrovolante, spettacolare anche quello. Nel silenzio della notte si potevano sentire i versi dei gechi e in particolare all’alba era facile essere svegliati dal caratteristico verso (sempre in crescendo..) di un merlo. Tra la fauna di uccelli possiamo censire anche qualche volpe volante, i nostri silenziosissimi aironi, quasi compagni di camera e almeno un corvo, lui sì, invadente e pure ladro di colazioni !! A volte la nostra attenzione è stata richiamata dagli starnazzi di qualche non meglio identificato animale.. Per completezza anche se questo non vuole essere un saggio di ornitologia, c’è anche una voliera con dei pappagallini (poveri animali) e due splendidi esemplari di grandi pappagalli, uno tutto bianco e l’altro coloratissimo di nome Tito. Peccato davvero che siano tenuti prigionieri, incatenati all’albero o al trespolo.. Tito sa pure parlare e ridere(?), dice: Allora? Ciao! Ah Ah Ah Ah! Da subito abbiamo potuto apprezzare la grande disponibilità, efficienza e professionalità di tutto il personale. Oltre al personale italiano nel resort trovano occupazione anche persone del Bangladesh, Nepal, Sri Lanka e India. Ci ha rattristato sapere che queste persone sempre sorridenti trascorrano tanto tempo lontano dai propri famigliari… La barriera, vicinissima, è piena di pesci di ogni colore e taglia. Impressionante l’incontro ravvicinato con una coppia di enormi pesci napoleone! In, escursione complice una giornata di mare quasi perfetta, abbiamo potuto tuffarci per nuotare insieme a tre magnifiche mante! Poi squali, squaletti, razze, trigoni, murene, lucci, carangidi, una tartaruga, un delfino ecc. ecc. Consigliamo le escursioni: quella all’isola dei pescatori, all’isola deserta, le varie uscite per fare snorkeling. Non abbiamo invece partecipato alle escursioni di pesca. Forse l’immersione accompagnata è un tantino troppo cara!! Abbiamo scelto quest’isola sapendo che avremmo trovato un luogo dove poterci rilassare in tutta tranquillità senza incorrere in situazioni caotiche o rischiare di trovarci coinvolti in un’animazione troppo invadente. Abbiamo fatto la scelta giusta. A voler essere puntigliosi potremmo segnalare che la meravigliosa quiete che pervade l’isola è interrotta alla sera, ma solo per poche ore e non sempre, dalla musica proveniente dal pianobar.. In una vacanza così meravigliosa, l’unica nota stonata, ma è questione di gusti, l’intrattenimento musicale (non siamo amanti del karaoke), ed in particolare una serata in cui è stata sparata la musica(??) a tutto volume, costringendoci ad allontanarci dal bar diventato una specie di improbabile discoteca… Due settimane passate in un battibaleno, straviziati, con uno stuolo di persone al nostro servizio in un panorama da favola.. Speriamo che l’ambiente si possa conservare almeno come l’abbiamo trovato.. I nostri ringraziamenti a tutti, in particolare a chi ha lavorato dietro le quinte, ai maldiviani che speriamo possano davvero beneficiare dei proventi del turismo e delle loro uniche ricchezze naturali. Buono (vero Asim?) il mangiare. Un pò scarsa la varietà di frutta ma non bisogna dimenticare che eravamo su un’isola che è un puntino perso nell’oceano Indiano… Forse i piatti non erano così speziati come si legge in altre recensioni. Un saluto ai nostri occasionali compagni di viaggio: Marco e Alessia, Giovanni e Lene. Un grazie ancora a Ram e Prasanna (che eleggiamo baristi ideali), Asim, Zaman (il cuoco che non abbiamo avuto occasione di salutare e ringraziare alla nostra partenza), Ramu (il roomboy). Un vero piacere conoscere Valerio, responsabile dell’animazione, che ci ha fatto l’onore di deliziarci in qualche serata con la sua grande voce e a cui auguriamo tutto il successo che merita. Erika e Francesca, splendide.

Un po’ scomodo il viaggio di rientro in barca, più grande rispetto a quella che abbiamo preso all’andata. Il volo è stato puntuale e anche il cibo discreto, ottimi i vini serviti a bordo e la grappa offerta che ci ha aiutato a digerire meglio il nostro rientro in Italia.



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